"A casa non s'arriva mai, ma dove confluiscono vie amiche, il mondo per un istante sembra casa nostra" (H.Hesse)

domenica 5 agosto 2012

Ci riprovo! – Ciambellone di zucchine e cioccolato Atto II


Immaginate di aver finalmente tirato fuori dagli anfratti più bui di qualche cassetto una ricetta che da anni stazionava lì in attesa di essere provata.
Pensate alla sottile euforia di gironzolare alla ricerca di tutti gli ingredienti, poi alla gioia piena di averli reperiti tutti.
Visualizzate ora il momento della preparazione vera e propria: tavolo sgombro, la bilancia pronta, svariate ciotoline mese in fila; fruste, cucchiai, pennelli e spatoline in bella mostra; la bustina di lievito già agitata avanti e indietro fra le dita per far scendere tutta la polverina e strappare via il lembo superiore senza spargimenti inutili; la teglia già oliata e infarinata; il forno accesso; qualche tocchetto di cioccolato già mangiucchiato; acquolina al pensiero di passare il dito sulla ciotola dell’impasto dopo averlo rovesciato nello stampo…qualche piccolissimo, residuo dubbio ancora sull’utilizzo delle zucchine in una preparazione dolce e poi via, si parte!
Provate ora a sentire nelle narici il profumo del dolce che cresce, quell’odorino inconfondibile di lievito e di vaniglia, di coccole e di imminente felicità.
Andate poi al momento di estrarlo dal forno:
 lo stecchino è uscito quasi perfettamente asciutto, il colore è ottimo, di tempo ne è trascorso a sufficienza e… che meraviglia!!
L’aspetto è proprio carino, ma non basta mai e così pensate alla fase decorativa in cui concedere largo spazio alla fantasia e all’improvvisazione!
Rivoletti di cioccolato fuso, granellini di zucchero, massì qui ci sono le zucchine e allora vai: striscioline di buccia verde a rallegrare qui e là.
Poi immaginatevi lì estasiate e incantate ad ammirare, in lungo e in largo, il vostro prodotto finito: bello o brutto che sia per voi sarà (quasi) sempre bellissimo, unico, soddisfacente, ma soprattutto, non vedrete l’ora di affondarci dentro la lama di un coltello, aprirlo e vederne l’interno (che speriamo sia cotto bene! Ma in questo caso: come saranno ridotte le zucchine tritate che ci ho buttato dentro? E soprattutto: che sapore avrà??).
La curiosità mi divora, stavolta più che mai: ci ho messo 4 anni a decidermi a fare questa torta, ma ora che ce l’ho tra le mani, davanti agli occhi, a portata di assaggio …devo pazientare ancora!
Sì perché è da portare a un cena e quindi devo aspettare pure parecchio che sono solo le 5 del pomeriggio e all’appuntamento mancano dalle 3 alle 4 ore.
Allora la sistemo nel portatorta, le scatto un servizio fotografico completo, di pieno e di sguincio, da ogni lato e angolazione (con tutti i miei limiti di fotografa peciona e improvvisata) e poi, cerco di distrarmi:  leggo, telefono, chiacchiero, distolgo l’attenzione da lì e mi incoraggio pensando che tra un po’ saprò di che sa!!
Poi arriva finalmente l’ora di uscire.
Sempre pieni di borse, pacchi e pacchetti, noi. “No amore per carità, la torta la porto io!” (ho paura che mi si rovini la decorazione e pur fidandomi ciecamente dell’amato bene preferisco prendermene cura in prima persona!).
Lui alza un sopracciglio poco convinto e mi lascia fare, senza profferir parola, che tanto (ahimè) sarebbe vana.
Contenta e in puro fermento mi avvio all’uscita, guardo chiudere la porta di casa, scendo le scale, prendo il portatorta per il manico, stabilisco mentalmente dove riporla nella macchina in modo che non venga sballottata troppo, manco fosse un delicatissimo Mont blanc anziché un rustico seppur insolito ciambellone e decido che me la terrò saldamente ancorata sulle ginocchia che non si sa mai.
Poi arriviamo davanti alla macchina, lui apre il portabagagli per riporre tutti i pacchi e i pacchetti, mentre io decido di raddrizzare il portatorta che tengo per il manico (saldissimo!) e mi sembra penda tutta da una parte quando vedo il ciambellone trovare un varco nel coperchio, prendere la strada più veloce e, dopo lievi e silenziosi rimbalzi, finire dritto spiattellato sull’asfalto.
Intatto però, senza nemmeno un graffio!
In mano ancora il manico del portatorta con due su 3 ganci ermeticamente saldati. Quell’unico che si è rotto è stato fatale.
Lo guardo muta e attonita mentre la stradina, fino ad allora e per la maggior parte dell’anno semideserta, si anima di un capannello di gente materializzatasi da chissà dove e fermatasi a osservare e commentare l’accaduto.
Perché sì in effetti un ciambellone per terra e una che, muta e impassibile lo osserva da sopra, deve essere uno spettacolo da non perdere.
E rimango ancora così: immobile, muta, incredula, completamente spiazzata manco m’avessero dato una botta in testa forte e fossi in trance.
Il mio premuroso e sollecito consorte, un po’ imbarazzato un po’ impaziente mi riscuote dolcemente domandandomi piano “Che volemo fa’? La guardamo n‘artro pochetto?
Scuoto la testa che no, quell’immagine brutta me la voglio togliere subito da davanti e riavere la mia bella torta.
Riavvolgere il nastro e fare finta che non sia successo niente, che le lacrime già mi pizzicano gli occhi perché io sono pur sempre quella dalla lacrima facile.
Allora, per riavermi un po', mi sovviene il film di Verdone quando il bambino, dopo aver rovesciato una ciotola di spaghetti sul pavimento gli fa: “…e se li prendiamo sopra sopra?”
Ma con la mia torta questo non lo possiamo fare e non resta che buttarla via.
Intera e bella decorata come ancora si trova.
Via, dritta nel secchione, mentre stramaledico il portatorta (che infatti da quella volta non uso più), le ricette da troppo tempo in attesa di essere provate (perché si portano dietro una tale aspettativa che poi rende, in casi disgraziati come questo, la delusione ancora più cocente) e soprattutto la mia sbadataggine (non sarà un caso che quando andiamo insieme al supermercato mio marito mi cammini a debita distanza e all’ennesima cosa che mi cade dalle mani finga di correre dalla parte opposta urlando a una fantomatica e immaginaria  compagnia di spesa: “Claudia, sono qua!” ).
Ma non risparmio dagli insulti nemmeno il ciambellone di cioccolato e zucchine che tanto, decreto sulla fiducia, doveva essere una schifezza.
Ecco, se siete arrivate a visualizzare fino al penosissimo risvolto di questa storia, vi sarete anche immedesimate nelle paturnie che mi sono prese quella fatidica sera.
Da allora ho avuto bisogno di qualche mesetto per metabolizzare il tutto e decidermi a rifare la torta.
Ma il dubbio che quella finita per terra fosse molto più buona di come mi è venuta questa seconda volta non me lo leva nessuno!

@@@@@@@@@@@
Le zucchine nell’impasto non si sentono proprio (sovrastate forse, come in questo caso, dalla quantità di cioccolato, ragione per cui la prossima volta proverò la versione “in bianco”), servono solo a conferire una consistenza diversa e più umida al dolce.
Che proprio per questo risulta piacevole e particolare. Un consiglio però: non dite a nessuno cosa c’è dentro perché fino a quando non l’avrete rivelato piacerà indistintamente a tutti, ma alla parola “zucchine” (da me incautamente pronunciata prima ancora che qualcuno avesse finito la sua porzione) provocherà ripensamenti e sensazioni di alto tradimento!
Potrebbe essere un’idea per far mangiare le verdure ai bambini, a maggior ragione in gran segreto.
Infine: abbiate cura di controllare sempre, sottoponendoli ad attenta manutenzione periodica, i ganci del vostro portatorta.


Ingredienti (per uno stampo a ciambella da 26 cm)
250 gr di zucchine romanesche
260 gr di farina
200 gr di zucchero
100 gr di cioccolato fondente
40 gr di cacao amaro
2 uova
1 vasetto di yogurt (io l'ho messo ai cereali) da 125 gr
90 gr di latte (io ho usato quello ad alta digeribilità)
40 gr di olio extravergine d’oliva leggero
1 bustina di lievito in polvere
1 pizzico di sale

Procedimento
Lavare e asciugare molto bene le zucchine, quindi tritarle con la grattugia a fori larghi e metterle da parte.
Tritare grossolanamente al coltello il cioccolato.
Sbattere a lungo le uova con lo zucchero e il sale, quindi aggiungere l’olio, lo yogurt, il latte e poi, progressivamente e sempre continuando a mescolare, unire la farina setacciata con il cacao e il lievito.
Aggiungere infine anche le zucchine tritate e il cioccolato amalgamandoli al composto con un cucchiaio di legno e versare tutto in uno stampo oliato e infarinato.
Cuocere inj forno preriscaldato a 180° per circa 45-50 minuti servendosi sempre della prova stecchino e calcolando che la torta resterà sempre un po’ umida per la presenza delle zucchine.

N.B.: sono da preferire quelle romanesche perché lievemente meno acquose delle nere.

18 commenti:

  1. Mmmm zucchine e cioccolato... ma quanto è particolare!! bè io son convinta che sia più buona questa di quella che t'è caduta a terra.. Un bacio e buona domenica ;-)

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    1. Lo spero proprio, ma il dubbio ahimè mi rimarrà sempre!!
      A te, finalmente, buonissime vacanze claudietta bella!!!

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  2. ahahaah MI hai fatto morire! Povera torta li per terra...io forse sarei stata troppo curiosa..e se caduta in terra per dritta l'avrei tagliata alla base...solo per curiosità di scoprirne l'interno e soprattutto il sapore!! La prossima volta (consiglio) fanne una in una tortina più piccola, così assaggi prima di andare eventualmente da un ospite e soprattutto per soddisfare il tuo palato! ;)

    Vevi :)

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    1. Guarda non sai quanto sono stata tentata di staccarne un pezzetto e guardare dentro e poi assaggiare, ma il fatto è che la fetente non è caduta dritta per terra: è prima rimbalzata su tutti i lati!!! E quindi non era proprio recuperabile, mannaggia!
      Sul fatto di sperimentare prima hai perfettamente ragione vevi, vorrei tanto farlo e me lo ripropongo ogni volta, il fatto però è che durante la settimana cerchiamo di tenere un po' a freno la gola, allora evito di fare dolcetti per noi e quindi mi butto direttamente! Però ecco diciamo che lo faccio con persone di famiglia o amici molto cari che si prestano più o meno volentieri a fare da cavia..
      Grazie tanti baci e a presto!!

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  3. Io l'avrei soffiata un pò e poi via...come se niente fosse o almeno l'avrei assaggiata. Le zucchine si sposano benissimo con il dolce e credo che questo ciambellone vada provato.....mi hai fatto venire una curiosità......Ciao a presto

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    1. Eddai allora provala così mi fai sapere!! In effetti il connubio è perfetto, del resto le zucchine sono dolci e poi ti assicuro che, almeno nella versione con il cioccolato, non si sentono proprio.
      Ora sono curiosa di provare quella in bianco!
      Bacioni, buona serata e grazie!!!

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  4. noooooooooooooo cavoli che storia! mi sono immedesimata in te nella preparazione e soprattutto nell'attesa dell'assaggio e pensare che poi è caduta... no!!!!! mannaggia! dai la seconda volta è venuta benissimo ed anche io son troppo curiosa di ripfarla adesso! :)

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    1. Non sai: io ancora ci penso a quella torta lì!! Fose avrei dovuto veramente toglierne un pezzettino e assaggiarla!!!
      Grazie della solidarietà!! E mi raccomando: se decidi di farla raccontami com'è andata e se ti è piaciuta!!
      Tanti bacioni a presto!

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  5. Tragicomica la vicenda del primo ciambellone!
    Che strano e curioso connubio, zucchine e cioccolato... in effetti è un pò come le carote, che dolci e delicate si prestano alla preparazione dei dolci...

    p.s. off topic: ho fatto la tua crostata con la cocomerina baby, volevo provarla per rifarla nel giorno del compleanno di Sara, in modo da non incappare in errori proprio in quel giorno. Ebbene: sarà la torta dei suoi 3 anni!!

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    1. Eddai che felicità, che onore!!! Sono proprio contenta, eppoi brava, vedi, così andrebbe fatto in effetti: bisogna provarle prima le torte, come diceva anche Vevi qua sopra, passaggio che io invece puntualmente salto!
      Tanti bacioni a te e alla gnoma e grazie!

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  6. Ciao, ho scoperto il tuo blog gironzolando e mi aggiungo subito ai lettori fissi! Complimenti, ci sono tante ricettine interessanti e ti seguirò volentieri :) Questo ciambellone è invitantissimo, anche io voglio provare da tempo un dolce con le zucchine nell'impasto, so che in America le utilizzano molto nei cakes dolci! Sei stata proprio brava, baci e a presto! :)

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    1. Ciao benvenuta: grazie di tutto, sono felice che ti piacciano le mie ricette. Se deciderai di provarne qualcuna torna a raccontarmelo!
      Un bacione, a presto!

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  7. oddio che incubo la torta che cade!!! anche io quando devo portare un dolce la cosa che mi preoccupa di più è il trasporto.. sai che se dicessi al mio ragazzo che nella ciambella ci sono le zucchine nemmeno sotto tortura lo mangerebbe?!? però sembra divino e la consistenza umida la adoro!!!! un bacio

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    1. E tu non dirglielo!! Io ho fatto così e nessuno se ne è accorto. Però ecco quando poi l'ho rivelato qualcuno mi voleva fare fuori...ma vabbè, poca cosa. Puoi sempre far presente che fino a un attimo prima di sapere il secondo ingrediente quella torta di cioccolato (perchè poi è scura scura e molto golosa) faceva gola a tutti indistintamente!!
      anche a me piacciono moltissimo i dolci un po' umidi, allora via, provala e poi fammi sapere!!!
      Bacioni a te e grazie!

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  8. ma è curiosisssima!!!! che bello che è questo ciambellone!!! bravissima!!

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    1. Saretta che bello riaverti qua: mi sei mancata un sacco!!!!
      Grazie, tanti bacioni!!

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  9. Quattro anni per deciderti a fare questa torta??? Sei una dalle decisioni rapide, eh! :-D Ti immagino a fare la spesa al supermercato... Prendo lo yogurt con il bifidus actiregularis o quello con l'actiregularis senza bifidus? Ahahahhaah! Comunque alla fine ce l'hai fatta, dai, e devo dire che ne è proprio valsa la pena. Mica si sforna tutti i giorni un ciambellone goloso e stravagante come questo! :-) Lo proverò, promesso! Dammi quattro anni di tempo... :-D

    P.s. Cara, io non ho ricevuto nessuna mail da parte tua, altrimenti ti avrei risposto con piacere! Magari scrivimela adesso: sono curiosa di conoscere le teorie del tuo amico sull'origine del nome "ovis mollis" :-)

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  10. Ah sì sì, io sono una da "cotto e mangiato". Figurati che per decidermi a sposarmi ci ho messo 19 anni...t'ho detto tutto!!
    Guarda che ormai ti sei impegnata e hai fatto una promessa solenne: voglio foto e post dedicato alla prova di questa torta, ma bada bene, hai 4 anni di tempo per pubblicarlo, non un giorno di più!!!!!

    Lucy cara, questa mattina ti ho rimandato la famosa mail, spero che questa volta sia andata a buon fine, in caso contrario fammi sapere che provvedo in altro modo! Perchè in verità con la posta di google non ci capisco niente, e siccome l'ho inoltrata aggiungendo un altro piccolo messaggio temo di aver fatto nuovamente qualche pasticcio...
    Tanti bacioni, buona serata!!

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