"A casa non s'arriva mai, ma dove confluiscono vie amiche, il mondo per un istante sembra casa nostra" (H.Hesse)

martedì 12 marzo 2013

'Vedo la maestà del Colosseo...' – Ciambellone allo yogurt con le mele


Roma venerdì era un tripudio di fiori gialli.
Almeno il tratto di strada che mi capita di percorrere qualche volta, quando cioè decido di farmela a piedi cambiando completamente percorso.
Il primo colpo d’occhio è su piazza san Pietro.
Più o meno all’alba, quando è ancora vuota di turisti e puoi giocare a fare finta di trovarti in qualsiasi altra epoca.
Quando ti appare più grande del solito ma mai desolata.
 E la percepisci sospesa, ora più che mai, nella sua attuale condizione di orfana, ma ti si offre invariabilmente così: bella e quanto mai enigmatica, chiusa stretta fra quelle infinite colonne che la abbracciano e la proteggono.
Adesso magari un po’ diversa, con quella postazione fissa di telecamere e ripetitori; luci potenti e garbugli di fili.
Da ieri perfino presidiata da blindati di polizia, carabinieri, guardia di finanza e corpo forestale dello stato, come pedine su un tabellone di Risiko.
Qualche giornalista perennemente appostato; omini armati di telecamere che arrivano alla spicciolata per catturare chissà cosa; obiettivi costantemente puntati su una finestra chiusa, un cancello presidiato, una cupola su cui attualmente aleggia un punto di domanda grosso almeno quanto il suo diametro.
Prosegui verso piazza Risorgimento e butti un occhio alla bottega di Christian Miloni, perché la curiosità è più forte di tutto ma ad andarci a provare un panino ancora non ti sei decisa.
Dal sacro al profano, così come niente fosse e come probabilmente niente è.
Tagli per via Ottaviano, passando davanti a Castroni che ancora non ha aperto, quindi te la prendi in saccoccia perché nemmeno la sniffata del caffé appena tostato puoi goderti.
Saresti tentata di allungare fino a via Barletta, scendere quei tre scalini che separano dal più godurioso laboratorio di pasticceria che conosci e che sforna li mejo cornetti mai assaggiati finora, ma decidi di resistere, che a un solo cornetto non ti limiteresti.
Allora svolti decisa su viale Giulio Cesare, prima di ripensarci, consapevole che comunque basterà quella fila di bancarelle a consolarti, perché le bancarelle sono la tua passione e anche se la roba la stanno ancora sistemando, puoi sbirciare e toccare e allungare la mano e soppesare uno dopo l’altro tutti gli orecchini da un euro di cui probabilmente ormai non ti manca nemmeno un esemplare.
Finite quelle sbirci la lunga fila di negozi su via Candia prima di imboccare via Leone IV ma ferma al semaforo ammiri quel chiosco di fiori immenso che fa angolo e che in primavera sparge i suoi effluvi a momenti fino all’Osservatorio di Monte Mario.
E venerdì i fiori, appunto, erano tutti gialli.
Tra narcisi, tulipani, primule, ranuncoli, anemoni, bocche di leone e coriandolini soffici di mimosa, sparsi un po’ ovunque, a ogni angolo di strada.
Svolti su viale delle Milizie, per passare davanti a quel mastodontico mercato Trionfale in cui non hai mai tempo di entrare, perché quando passi è già tardi e tu devi correre, ma fai in tempo a respirare a pieni polmoni l’odore dei fiori dell’altro chiosco immenso, quello posto proprio davanti al suo ingresso.
E a riempirti gli occhi e il cuore di un giallo così intenso da fare concorrenza al sole.
Che per iniziare la giornata è l’ideale: il conforto, la coccola, la positività che cerchi.
Fra le grinfie spinose della vita che è proprio come un bellissimo carciofo fiorito


@@@@@@@@@@@@@@
Torta di yogurt e torta di mele: i miei dolci preferiti. Quelli rassicuranti e coccolosi cui torno sempre dopo esperimenti arditi e voli pindarici.
Fusi insieme danno questo risultato, che è semplice fino alla banalità per procedimento e tempo di realizzazione. Naturalmente ci si può sbizzarrire aggiungendo spezie o variando aromi.
La scorza di limone al posto della vanillina; lo zucchero di canna invece di quello semolato; la cannella come matrimonio perfetto; un pizzico di noce moscata, uno di chiodi di garofano e un altro di zenzero per una gran bella botta di vita.
Io stavolta ho scelto la versione delicata e super coccolosa della vaniglia perché questa torta era un regalo per quella piccola, grandissima donna che è la mia amichetta 3enne Elsa.
E questo è anche il motivo per il quale manca la foto della fetta.
Ingredienti (per uno stampo a ciambella da 26 cm di diametro)

2 vasetti di yogurt gusto a piacere (ma il massimo è quello alla vaniglia)
4 vasetti di farina 00 setacciata
2 vasetti di zucchero
1 vasetto di olio di semi
3 uova intere
1 bustina di lievito
1 bustina di vanillina
1 goccio di latte
2 mele golden

Procedimento
Preriscaldare il forno a 180° e predisporre uno stampo a ciambella oliato e infarinato. In una ciotola sbattere le uova con lo zucchero finchè non diventano bianche e spumose, quindi unir lo yogurt e l’olio e progressivamente, continuando a mescolare con la frusta elettrica, aggiungere la farina e la bustina di vanillina.
A queto punto sbucciare e tagliare le mele a spicchi e poi a fettine (lo faccio all’ultimo per non doverle spruzzare di succo di limone affinché non diventino scure). Sciogliere il lievito in un dito di latte e unire subito all’impasto amalgamando bene.
Disporre metà nell’impasto nella teglia e ricoprirlo con buona parte delle fettine di mela.
Ricoprire con il restante impasto e disporre le rimanenti fettine sulla superficie.
Cuocere in forno già caldo per circa mezz’ora non aprendo il forno prima che sia trascorso questo tempo ma affidandosi alla prova stecchino vista la diversità di un forno dall’altro e considerando che per la presenza delle mele la torta tenderà a rimanere sempre un po’ umida.

Con questa torta semplice e rustica, che vale assolutamente la pena provare almeno una volta nella vita, declinandola secondo gusti e ispirazioni del momento, partecipo al Giveaway per il compleanno del blog di Vale

19 commenti:

  1. Che bel giro per Roma che mi hai fatto fare.... ho una voglia di venirci ......e dopo il Colosseo e altre tappe classiche, nel mio giro inserirò anche Castroni che sento nominare spesso dalle blogger romane...un tour tra sacro e profano. Sai che la prima volta che sono venuta ho visto Pertini al Quirnale (son vecchia eh) e i giardini Vaticani, perchè un cardinale, garfagnino, ci permise di vedere ciò che solitamente non si può vedere... La tua amichetta 3enne sarà contenta della ciambella, bella e profumata.... Buona giornata cara Luna.

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    1. Pensa che Pertini io lo vidi, bambina, durante una vacanza sulle dolomiti (..sono vecchia almeno quanto te!!).
      E vienici a Roma, no? anzi: avvertimi quando lo farai! I giardini vaticani devono essere proprio bellissimi, almeno a giudicare da quello che si è visto durante la diretta del giorno in cui papa ratzinger lasciava il suo mandato. In effetti ci si passa davanti ogni giorno e non si sa mai bene cosa nascondano quelle mura lì. e a parte essere stata qualche volta alla farmacia vaticana, e poco prima di sposarmi a ritirare il certificato di cresima, per il resto rimangono cancelli invalicabili e pieni di mistero.
      Inseriscilo castroni nel giro, ma tieni in considerazione quello di via cola di rienzo (che è il mio preferito) o quello di via boccea, che rimane un po' fuori dai percorsi turistici ma è molto ben fornito e spazioso!
      (poi comunque ce ne sono tanti altri sparsi un po' in tutta roma)
      baci annarituzza buona giornata a te!

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  2. Ciao Luna :) Innanzitutto scusami, mi dispiace che tu abbia scoperto il mio Giveaway per caso ma non ce l'ho fatta a fare il giro di tutti i blog amici per l'invito, sicuramente te l'avrei detto in questi giorni, perdonami davvero... Grazie infinite per aver partecipato, non ci crederai ma questo è uno dei dolci che preferisco! Il ciambellone allo yogurt (credo che i dolci con lo yogurt nell'impasto abbiano una morbidezza senza pari!) con le mele, delizia pura! :D Provvedo subito ad inserirti e ti abbraccio forte forte, ancora grazie! :) Buona giornata! :** <3

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    1. ma figurati Vale, lo dicevo perchè essendomi sfuggito visti i minuti risicati che ho in questi giorni per stare al pc, rischiavo di perdermelo proprio!!
      Ma come vedi il rischio è stato prontamente scongiurato ed ecco qui il mio dolce preferito per il tuo primo blog compleanno!
      ma sai che il 5 aprile è il compleanno anche del mio blogghetto? me lo scorderò, sono sicura!
      Ah volevo dirti che la lettura di (G)Cracco prosegue alla grande, e prima o poi magari, tempo permettendo sperimenterò pure qualche ricetta!!
      Tanti bacioni vale bella, e buonissima giornata!

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  3. allora, da 200° vale la pena, è sopra la media come prezzi, ma anche come qualità quindi se ti tenta, entra e spara!
    Castroni a Via ottaviano non fa più il caffè, te lo puoi solo comperare. Resta Castroni a via cola di rienzo a ceffettarci, ma a me non piace (resta il mio spacciatore di fiducia per altre materie...).
    E tutto sommato la prossima volta che scendi alla stazione di san pietro (vado ad intuito e penso di avere un basso margine di errore, no, tesoro? ;)) aspettami che alle 8.00 ti porto io a prendere un decoroso caffè con un decoroso cornetto alle castagne, santo il Ciuelo!
    p.s. non entro a via barletta perché ne uscirei in barella...

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    1. no aspetta, perchè tu sostieni che esistano pure cornetti alle castagne? e te li spari per colazione?? e poi non vuoi entrare nel laboratorio di via barletta, te possino?!!!
      ma quanto devono essere buoni?! e soprattutto: 'ndo li fanno che io manco lo immaginavo, santo Ciuelo, e le castagne le adoro?!?!
      Beh, c'è un bellissimo bar pasticceria lungo via porta cavalleggeri prima di arrivare al ponte...forse è quella?
      ci sono stata una volta ma c'era troppo casino e non mi è rimasto un ricordo particolarmente felice, ma è pur vero che una seconda possibilità non si nega a nessuno! In ogni caso, ti prendo in parola e la prossima volta ti aspetterò alle otto puntuale per andare insieme!
      quanto a castroni sono assolutamente d'accordo: come spacciatore di stranezze e rarità è insuperabile ma per la questione caffè lascia parecchio a desiderare. quello che però mi piace da morire è l'odore assolutamente inconfondibile del caffè appena macinato. Tu sali sull'autobus, senti un odore forte, quasi fastidioso di caffè e ne riconosci immediatamente la provenienza. senza contare che quando vivevo a roma e mia madre lo comprava regolarmente dovevamo evitare di metterlo in borsa anche se con tutta la busta perchè poi ti lasciava quell'odore persistenze che alla fine risultava perfino sgradevole. però: è un segno di riconoscimento unico e a me piace troppo! certo castroni di via ottaviano è stretto e risicato (anche se non ci entro da anni!), niente a che vedere con quello di cola di rienzo.
      devo decidermi per 200° e magari andarci in orari non sospetti, che ogni volta che ci passo all'ora di pranzo c'è una fila che non finisce più!
      buona giornata, baci!!

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  4. Ti ho invidiato per un po' mia dolce Luna. Il tuo tragitto lo farei volentieri anche io. Invece io macchina fino a torre in pietra, treno fino a tuscolana... a piedi sette otto minuti. Pochi negozi, quasi niente. Le facce? Sempre le stesse da diciotto anni!!! Anzi di più, perché io prima ci abitavo di fronte il mio ufficio!!! In ogni caso l'otto marzo non avrei potuto vedere alcun fiore giallo perché a casa con un piedone enorme ... Bimba, sono anche io una tua amichetta. Se passi da queste parti sappi che quel ciambellone è uno dei miei preferiti!!! Bonobbono!! Bacione e buona giornata. Ancora con lo smart???

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    1. Elly, bella mia!! allora tra le facce che vedi ogni giorno ci sarà pure quella di mio marito che scende lì e poi si fa pure lui quei 10 minuti a piedi!!
      Che hai fatto al piede??!! Forse lo avevi scritto in qualche post ma io me lo sono perso, mannaggia! spero comunque che nel frattempo sia tornato tutto a posto.
      No, come vedi dalla lunghezza dei commenti ho riavuto il mio pc, ma siccome a casa in questo periodo ci sto veramente poco (tranne questa mattinata di grazia in cui non mi pare vero!) lo smart lo uso in treno per passare da qualche blog e pur fra mille casini che combino, mi sto piano piano abituando (ma non rassegnando a quell'aggeggetto così piccolo!). soprattutto ho tolto la funzione che ti completa automaticamente le parole: quando pubblicavo e andavo a rileggere uscivano fuori certe cose imbarazzanti che non ti dico!!! e per fortuna che rileggevo!...ma sempre dopo i fuochi, così dovevo postare un altro commenti di rettifica!
      facciamo così: un pezzo del mio ciambellone in cambio di un filetto di baccalà fritto, ci stai?!
      ti mando tanti baci elly bella, buona giornata

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  5. Ao... ma quanto hai camminato??? e che meraviglia le strade che hai percorso.. se ci capito io non mi scollo più da negozi e bancarelle talmente ne è piena la zona di Ottaviano!!!!! Io abito non troppo lontano da San Pietro.. ma non vado mai da quella parti.. perchè lavoro all'altro capo proprio!!! Bellissimo giro davvero.. poi fatto di mattina.. mmmm Ottima la tua torta invece.. anche io amo quelle di mele.. trovo che siano tra le migliori!.. che sanno di casa.. di genuino! baci e buona giornata :-)

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    1. eh claudiè, io da quelle parti ci passo apposta di mattina all'alba, sennò chi si schioderebbe più dai negozi?!
      mi rifaccio sulle bancarelle, e ogni volta rischio di fare tardi!
      comunque la camminata dura circa 40 minuti, a passo abbastanza sostenuto. cerco di farla ogni giorno, variando il percorso sennò mi annoio, per compensare tutte le ore che poi trascorro nell'immobilità o quasi, anche se con i bambini in realtà è un continuo saltellare e passare da seduti per terra a in piedi e viceversa.
      siccome però quest'anno non ho avuto nemmeno il tempo per andare a yoga, cerco di compensare come posso.
      ma a parte questo mi piace proprio iniziare la giornata con una bella camminata e del tempo tutto per me.
      oggi però piove!!! che dicono le previsioni per le prossime ore?!
      tanti baci, buona giornata

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  6. queste si'che sono le torte che non stancano mai!!!!

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  7. questo ciambellone sarà mio: lo provo!! Un abbraccio SILVIA

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  8. porta castello, per il suddetto cornettino.
    se vai da duecento° diamoci appuntamento, ci torno volentieri!
    intanto, scegliti il gusto (se clicchi sul panino di dice gli ingredienti)
    http://www.duecentogradi.it/menu.php

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