"A casa non s'arriva mai, ma dove confluiscono vie amiche, il mondo per un istante sembra casa nostra" (H.Hesse)

venerdì 4 ottobre 2013

A rilento, ma con buoni propositi - Dolce di latte e ananas



Dunque vediamo: il lavoro è ripreso (da mo); una rassettata alla casetta (più o meno) l’abbiamo data; al cambio stagione dell’armadio non ci si pensa nemmeno lontanamente (necessita di preparazione psicofisica a parte) ma in compenso almeno costumi, pareo, vestarelle leggere e ciriciole svolazzanti le abbiamo lavate e messe via (sigh!); l’abbonamento annuale del treno con relativo salasso ce lo siamo assicurato, cos’altro rimane da fare per riprendere il tran tran quotidiano?
Ecco, forse adattarsi.
 E poi pure un po’ sovvertire le abitudini, introdurre qualche nuovo particolare, darsi una mossa, per esempio, per inserire, nel fuggi fuggi giornaliero, pure quell’oretta di ginnastica posturale prescritta da una vita e sempre rimandata.
Ma è ora di dire basta! E pure ora di affrontarla, o la mia schiena si vendicherà.
È con questo spirito di immolazione alla causa e abnegazione assoluta che, mercoledì scorso, sono andata a iscrivermi in palestra. Anzi a segnarmici.
Tanto per essere ligi ai buoni propositi con cui ogni volta ricomincia l’anno accademico (della mia vita, che come quello all’università, non parte da gennaio ma da settembre e precisamente dalla seconda metà di questo mese considerato che la prima è perlopiù dedicata ai vagabondaggi vacanzieri ).
Allora niente, (almeno l’iscrizione) è fatta, me so’ buttata, ho iniziato la mia bella ginnastica posturale con buona pace dello yoga almeno per quest’anno.
Perché s’ha da fa’ e non ce so’ santi.
La cosa poi, in tutta onestà, non è nemmeno tanto male: pensavo si procedesse a rilento (come la ripresa delle mie attività, fisiche e cerebrali, post vacanze) e invece si suda e si fatica di brutto.
E non è tanto simpatico vedersi adocchiare con ghigno sardonico e strafottente dalle altre due partecipanti al corso in questione (sì siamo solo in tre….e chi è quel pazzo che un giorno sì e uno no, per 3 volte alla settimana a metà mattina se ne sta un’ora e passa a farsi allungare muscoli e stirare vertebre da un terapista-istruttore che ti urla nelle orecchie manco fossimo al corso di ardimento dei Marines?).
Le quali tizie hanno precisamente 68 e 79 anni.
E procedono baldanzose per la loro strada, con “gambe leggermente piegate, mento al petto, braccia sollevate a croce, respirando con la pancia e tenendo le spalle basse” mentre la sottoscritta miserella già solo per memorizzare e poi coordinare tutte quante queste azioni insieme (ricacciando dentro, al contempo, la naturale riluttanza con cui mi appresto ogni volta al sacrificio…) si incarta e rischia, a ogni movimento, di perdere l’equilibrio rovinando poco elegantemente sul tatami immacolato.
Allora mentre cerco di darmi un contegno e sudo e fatico, provo anche astrarmi dalla durissima realtà pensando (tanto pe fa’ na cosa nova) alla savana, agli animali, alla loro agilità, alla respirazione (yogica) del gatto, che massaggia tutta la schiena senza tutta quella sequela imposta di tira di qua, allunga di là.
Il tutto sempre mentre le due arzille nonnette se la ridono e si sentono rinfrancate dalla mia rigidità di appena quarantenne. 
Fracica, con ogni evidenza, ma pur sempre (almeno anagraficamente) più giovane.
Prendi esempio, ciccia! - Paiono dirmi a ogni occhiata di sbieco.
Guarda come se fa, pivella anchilosata! - Sembrano commentare a ogni mia intorcigliatissima mossa.
Ma non ero quella che pratica yoga da 10 anni? Sì ma è diverso.
Qui gioca anche la componente resistenza mentale (perchè perchè perché mi trovo qui anziché seduta – tutta storta sì!- davanti al computer a commentare blog e scrivere qualcosa sul mio?!).
Riluttanza fisica (oddio me scricchiola tutto).
Voja de scappà.
E, ignorando mente, corpo, nonnette circostanti più che posso, cerco di trarre energia da qualche confortante visualizzazione: il balzo agile di una scimmia, la corsa elegante di una gazzella, i movimenti fluidi di un leone….ma la mia mentre proprio non ce la fa e in un attimo tutto quello che mi si para davanti nella visualizzazione, nonostante tutta la concentrazione di questo mondo, sono solo: 
un bradipo che ronfa beato sulla cima si un albero,
un leopardo che sbadiglia pigro e annoiato sulla riva di un fiume,
un kudu che si stiracchia dolcemente sul limitare di un bosco,
lo scorrere placido e lentissimo di un fiume….
ma soprattutto lui:
 il mio letto, il mio cuscino e le coperte che pure questa mattina al suono della sveglia non avrei mai, mai voluto abbandonare!

@@@@@@@@@@


Quattro ingredienti, due mosse, niente fornelli.
Abbiamo assaggiato questo dolce delizioso in una delle Guest House sudafricane (Acra Retreat), preparato dalla cuoca Veronique.

 Tutta la cena è stata superlativa (vellutata di zucca con panna acida, costolette di agnello, carote al burro), ma il dolce ci è rimasto nel cuore tanto da chiederne subito la ricetta.
Il problema era trovare la gelatina in polvere in Italia: pensare di sostituirla con pari quantità di quella in fogli mi pareva assurdo, visto che avrei dovuto metterne 10 bustine per raggiungere il peso indicato!! Ovvio che le due abbiano rese diverse, quindi non mi sono proprio arrischiata nell’impresa. Per fortuna, almeno per chi è di Roma e dintorni, ci pensa il solito Castroni: ne ha di tutti i gusti a 1,20€ (scatolette da 75 gr) e quindi già che c’ero l’ho presa anche ai frutti di bosco e all’arancia per future sperimentazioni (pigrizia permettendo)…

Sul posto ci è stato servito tagliato a quadretti e accompagnato da una pallina di gelato alla vaniglia e una spruzzata di panna montata. A casa ce lo siamo mangiato così, nature, senza orpelli ulteriori e fa sempre la sua grande figura.

Meglio prepararlo il giorno prima e tirarlo fuori dal frigo qualche minuto prima di servirlo.


Ingredienti (per uno stampo di 25x18 o per 8 stampini da budino)
1 pacco di biscotti al burro (io ho usato gli Oswego da 250 gr e ne sono avanzati un po’)
1 barattolo di ananas (tutta la polpa e 150 ml di succo)
1 lattina di latte condensato zuccherato da 375gr
1 bustina di gelatina in polvere gusto ananas (75gr)
200 ml di acqua
Burro per ungere


Procedimento
Versare la gelatina in una ciotola, unire l’acqua bollente e mescolare finché non sarà tutta sciolta, dopodichè lasciarla intiepidire.

 Nel frattempo sbriciolare grossolanamente i biscotti, ungere lo stampo di burro e cospargerlo di briciole.

Unire il succo di ananas e il latte condensato alla gelatina, quindi la polpa dell’ananas tagliata a pezzetti piccoli.
Versare il composto nello stampo, 

ricoprire tutto con i restanti biscotti sbriciolati e riporre in frigo per almeno 4-5 ore.





27 commenti:

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  2. E' sempre un piacere leggerti :)...la ricetta che hai illustrato mi ha anche messo un certo appetito...
    Buon fine settimana!!!

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    1. Il piacere, cara laura, è sempre assolutamente reciproco! grazie tanti bacioni e buona giornata a te!

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  3. bentornata a pieno ritmo in tutte le faccende affaccendata!
    sai che appena avevo visto la foto del dolce avevo pensato fosse una bella ricetta riportata dal viaggio ;)
    deliziosoooo!!! quanto sono buone le ricette dei ns viaggi?! hanno un sapore, un gusto...pura magia!
    tantiiiiiiiissimi baciiii tesoro bello!!!!!!!!

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    1. Beh guarda chiarè, sarà mica un caso che ogni volta che si parla di quella meraviglia del pane cunzato io pensi a te?! (cioè, non solo in quell'occasione mi vieni in mente, ma ti assicuro che l'associazione ormai è imprescindibile: TU sei la mia Sicilia!!
      Bacioni immensi bella mia!!!!!

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  4. L'anno anche per noi in un certo senso comincia a settembre, siamo alle prese con tutta una serie di lavori, ma per il cambio degli armadi necessito anche io di preparazione psicologica perchè non è un semplice lavoro manuale come lavare i pavimenti, è molto più impegnativo e lo sto rimandando a data da destinarsi. E brava che hai cominciato ad andare in palestra, io non ci riuscirei o meglio, non penso che sarei costante, però in caso di problemi alla schiena me lo imporrei assolutamente! L'immagine delle nonnine mi ha fatto sorridere, me le vedo e in questo momento le immagino più pimpanti di me, alle prese con un venerdì di fuoco.
    Il dolcetto è molto ispirante, peccato che Castroni ci rimane lontano 4 ore di macchina, se non di più, ma quando torneremo a Roma faremo incetta di quelle cose introvabili che ci servono!
    Bacioni da Sabrina&Luca

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    1. Con due bimbe così piccole Sabri ti mancherebbe solo di andare in palestra!! Non oso nemmeno immaginare cosa possa essere il cambio di stagione dell'armadio di un bimbo tra cose da scartare, cose da dare ad amiche e parenti, cose da mettere via per l'anno successivo, spazio da fare per nuovi abiti....argh!! Sì, ci vuole decisamente una preparazione a parte e hai tutta la mia solidarietà!!
      Quanto a castroni, per qualsiasi cosa, chiedete pure: ve la prendo e spedisco con piacere, senza che dobbiate farvi tutti quei km o aspettare di tornare a roma!
      Tantissimi bacioni a voi, coccole a profusione per le due piccolette bellissime.

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  5. Luna eccoti pronta con il dolce africano!!!!
    Io sono indietrissimo con la lettura del tuo magico racconto, piano piano me lo gusto e sbircio le foto!!!!

    Grazie sempre per le parole che lasci da me.
    Mi piacerebbe tanto scriverti di più. La tua esperienza è sempre interessante conoscerla.
    E poi SEI DOLCISSIMAAAAAAAAAAAAAAAA!!!!
    Kiss.

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    1. Fede bella, grazie a te!!
      Il tempo è sempre troppo poco, per fare tutto quello che si vorrebbe e anche io non riesco mai a leggermi tutto quello che vorrei di tutti i blog che seguo!!
      Beh poi tu insomma, con il tuo cuccioletto hai ben di meglio da fare!!!
      Bacioni immensi, buon fine settimana!

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  6. Veramente delizioso!! L'ananas mi piace tantissimo e non l'ho mai utilizzata nei dolci. Un bacio

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  7. ahahahahhahaah daje Lunetta bella che ce la puoi fare!! A riprendere la tua quotidianità.. e con la ginnastica posturale.. impegnati che è importante la schiena sa?? Mica vorrai arivare a 70 anni che sei da buttare vero????? Particolarissimo il doce incece.. e la gelatina in polvere.. baci e buon w.e. :-D

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    1. dii che ce la posso fare a superare le nonnette?! ahahaha....lo spero tanto, almeno diciamo entro la fine del corso!!!
      Sì la gelatina in polvere non la conoscevo nemmeno io ma è stata una rivelazione: ci puoi fare un sacco di cose e poi il bello è che la trovi di tutti i gusti!
      Bacioni, buon weekend (mica pioverà ancora spero?!)

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  8. Cambio stagione fatto sono distrutta altro che ginnastica, palestro l'ho in casa ma poca voglia in cambio prossima settimana vado a nuotare in piscina ma non per diletto vero e proprio allenamento con un gruppo...tu ai i primi anta io li faccio la quarta volta fra 30 giorni circa...e mi chiedo che sono pazza ???? Boh!!!!!
    Bella ricetta semplice e buona copiata. Ciaooo buona fine settimana.

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    1. No, sei mitica invece, cara Edvige!!!! Brava! Bravissima anzi!! Tu pensa che io manco so nuotare e ho pure paura dell'acqua quindi non posso che ammirare la tua energia e la tua vitalità!
      Già fatto il cambio stagione: che invidia!! beh ma da te sarà arrivato il freddo ormai, qui ancora no, piove soltanto e da una settimana ormai...che barba!!
      un mare di bacioni!!!

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  9. trattale bene la tua schiena oggi che vedrai che domani ti dara molto complimenti per il dolce

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    1. Hai ragione gunther infatti finalmente mi sono decisa a prendermene cura!
      Grazie un abbraccio e buona domenica!

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  10. bacione,bentornata....e che dolce goloso ^_^

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  11. sei tornata eh??? alla faccia del reportage! me lo sono letto tutto però! fantastico viaggio e particolarissimo il dolcetto all'ananas, deve avere un sapore specialissimo!!! buono!!! baci

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    1. Eh sì, alla fine, nostro malgrado, siamo tornati a casetta!! Grazie marina baci a te!!!

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  12. Mi hai fatta sbellicare dalle risate anche stavolta... e nella gran passione sportiva mi ci ritrovo appieno, non perchè sia pigra (ma anche un pochetto sì), ma perchè l'idea di affrontare altri impegni che richiedano un orario di inizio ed uno di fine (e che non si chiamino"ufficio")...proprio no!!! Corro già di mio da mane a sera....
    Bello sto dolcino, morbido e papposo.... ma davvero esiste la gelatina all'ananas? Non si finisce mai d'imparare....
    Un bacio, Tatiana

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    1. Uh a chi lo dici tatià! io e la palestra viaggiamo proprio su due binari paralleli, destinati a non incontrarsi mai, e io sia per pigrizia sia per la questione che dici tu: di incastrare in una giornata già fitta di appuntamenti anche l'ennesimo impegno! ma quest'anno mi tocca e allora ho preso il toro per le corna. Sì esiste la gelatina all'ananas e anche alla banana, al limone, all'arancia, ai frutti di bosco, al cocco.....una marea di gusti!! è stata una scoperta anche per me!!!
      Baciottoloni e buonissima domenica!

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  13. Mitica sei :))))) Dai che ce la puoi fare, tempo qualche lezione e le due nonnette te le metti in tasca te le metti. La tua schiena ti ringrazierà per le attenzioni che le stai dedicando con la ginnastica.
    Per la preparazione psicologica al cambio di stagione…uhhhhhh se ti capisco. Mi servirebbe non lunga, lunghissssssssssssima! E non mi senterei mai pronta in direzione estate estate-inverno mentre sarei sempre subito disponibile per quella inversa!
    Magari con una porzione di questo dolce goloso mando giù meglio la pillola. Volente o nolente, mi sa che ci tocca :( Un bacione, buona settimana

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    1. fede bella, il cambio di stagione è un vero incubo! Non tanto per il passaggio all'inverno (di cui ad un certo punto comincio addirittura ad avvertire il bisogno) quanto per la dinamica con cui si svolge nella nostra casetta dove lo spazio è piuttosto esiguo e allora sto cambio di stagione consiste essenzialmente nel piegare magliette e pantaloncini in modo tale che occupino meno spazio possibile, inscatolarli a dovere e cambiare di posto agli abiti invernali dal "sopra" al sotto" di ciascuna anta dell'armadio (cioè 3 in tutto!!) di per sè una sciocchezza, nella realtà un gioco a incastri che manco un puzzle ti impegna così! ma come dici tu...prima o poi...s'ha da fa'!!
      Bacioni grandi, grazie e buona domenica!

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  14. Anch'io faccio yoga o almeno tento, e quando vado in palestra mi sento esattamente come te. Non sono ancora riuscita a tornarci e come aggravante c'è il fatto che è a 100 m da casa.....non ti scoraggiare per le nonnette sprint ....e daje sotto. Un abbraccio.

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    1. Tu pensa annarì che anche io facevo yoga a un passo da casa mia ma quest'anno, per rendere la cosa se possibile ancora meno invitante, mi sono andata ad iscrivere a una palestra che dista un po' di più....proprio spirito di sacrificio massimo!!!! Ancora resisto, ma sai, sono solo poche lezioni.....staremo a vedere!
      Bacioni e abbracci stritolosi, bella mia!

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