"A casa non s'arriva mai, ma dove confluiscono vie amiche, il mondo per un istante sembra casa nostra" (H.Hesse)

giovedì 20 febbraio 2014

Negare sempre – Burger di tonno e broccoletti


Non si può dire, in fondo, che non sia una tipa dal cuore tenero.
Spigolosa e intransigente su molte cose.
Incazzosa e fumantina su tante altre.
Umorale e un pizzico fissata sulla maggior parte delle questioni.
Che farle bene diventa subito questione di vita o di morte.
Cucinare una minestrina col dado come rispondere a domande sui massimi sistemi.
E  il bianco e il nero imperano peggio che nell’età dell’adolescenza, che io i grigi e le approssimazioni pure a quarant’anni suonati, riesco a digerirli poco.
Precisione.
Verifica.
Scavare sempre a fondo.
Avanti a testa bassa.
Ma anziché andarmene in giro ad artigli tesi, fendendo l’aria con minacciose zampate e ruggendo cavernosamente, come ben si converrebbe al mio segno zodiacale, dietro questa dura corazza, in realtà, si nasconde l’animo di un’autentica, certificata e riconosciuta mammoletta dalla lacrima (molto) facile.
Piango per le cose più disparate.
Dal classico film-polpettone romantico, a una musica struggente ascoltata per caso, anche al volo camminando per strada.
Dalle immagini di certa pubblicità progresso, a un articolo di giornale volutamente pietoso.
E come i personaggi dei cartoni animati di un tempo, mi ritrovo con pozzanghere tremule di lacrime che riempiono la palpebra inferiore stazionando solo pochi secondi prima di rotolare copiosamente giù, senza che io possa fare alcunché per fermarle.
Ma a volte me le vado anche a cercare.
Se vedo un bimbo rosso di rabbia, ancora incapace di parlare, che grida il suo disappunto esternandolo pure con sguardi disperati, io lo anticipo addirittura.
Piangendo prima che scoppi in lacrime lui.
E faccio davvero una gran fatica a mantenere quel filo di decoro che mi impone perlomeno di celarlo.
Se non altro ai suoi occhi, che pur sempre la sua tata sono.
Non mi salvo nemmeno in un luogo tutt’altro che commovente come la palestra: se a un tratto sopraggiunge una musica particolarmente toccante, che mi riporta alla mente qualche ricordo o tocca, a tradimento, qualche corda sopita dell’anima, posso anche essere impegnata in un esercizio molto faticoso, trovarmi in bilico sui maxi palloni, ondeggiare sul tatami appesa agli anelli, penzolare dalla parete ancorata per i piedi agli elastici…che una lacrima mi scende comunque.
In ogni caso, senza scampo.
La reazione maschile di fronte a questo serio problema è perlopiù di imbarazzo celato però dietro frasi che, almeno negli intenti vorrebbero essere di conforto, ma nella pratica si rivelano subito per ciò che sono, ovverosia goffe affermazioni scorbutiche riassumibili tutte nella risolutiva domanda di rito:
 “Ma che te piagni?
Cui ovviamente non può seguire una risposta razionale.
Specie in certi periodi del mese, che vaglielo a spiegare ai signori uomini cosa significa essere preda di tempeste ormonali che manco KenShiro vale il paragone.
Ma a tutto c’è un limite.
E va bene commuoversi per un film, per una musica, per un bimbo, per le parole di un libro.
Al limite passi pure sciogliersi in lacrime per un servizio particolarmente toccante de Le iene.
Singhiozzare convulsamente davanti a un redivivo Claudio Baglioni che ancora canta (egregiamente, va riconosciuto) di magliette fini, schiume di cavalloni pazzi che si rincorrono nel mare e legnetti di cremino, i cui ricordi, tutti, si perdono beatamente nella notte dei tempi.
Ma farsi trovare dal proprio marito in forte ambasce o col trucco già sfatto per pregressi lacrimoni davanti al faccione di Costantino della Gherardesca in una puntata di Boss in incognito...
 no, questo è davvero troppo.
Un moscerino nell’occhio.
Una congiuntivite in arrivo.
Le lenti che si sono seccate….
Tutto, fuorché la verità.
Negare sempre.
Sviare l’attenzione
mi prendi per favore le lacrime artificiali?”…che quelle vere in certi casi non è che sia consigliabile, è proprio necessario, DOVEROSO , nasconderle!

@@@@@@@@@@@



Ingredienti (per circa 8 pezzi)
1 cespo di broccoletti siciliani (400 gr una volta puliti e lessati)
3 scatolette di tonno da 80 gr
1 patata lessa media
1 uovo
Il succo di mezzo limone
Pangrattato (ricavato da pane raffermo tostato e frullato)
Peperoncino
Sale
Olio extravergine d’oliva

Procedimento
Mondare e dividere in cimette i broccoletti. Dopo averli lavati lessarli per circa 20 minuti, quindi scolarli e tritarli al coltello.
Schiacciare la patata ancora tiepida con la forchetta e unirla ai broccoletti.
Aggiungere il tonno sgocciolato e sminuzzato e infine l’uovo, il succo di limone e il peperoncino.
Aggiustare di sale, quindi unire poco pangrattato fino a ottenere la giusta consistenza per formare delle polpette.
Passarle nel pangrattato e schiacciarle leggermente.
Far scaldare dell’olio in una padella antiaderente e cuocervi le polpette avendo cura di non girarle fino a quando non avranno formato una bella crosticina dorata.
Pochi minuti, un altro pizzico di sale e buon appetito!


Note:
-         le polpette, cosparse di un filo d’olio, si possono cuocere anche al forno su una teglia ricoperta di carta per circa 15 minuti (in forno già caldo) a 180°.
-         All’impasto si può aggiungere parmigiano o pecorino a piacere
-         Per renderle ancora più gustose e saporite, prima di formare le polpette si possono far saltare i broccoletti qualche minuto in padella con aglio, olio e peperoncino (riducendo però i tempi di lessatura precedenti, a 15 minuti): aspettare che sia tutto ben freddo prima di procedere all’impasto!
-         - Il sapore e la consistenza del pangrattato comprato già pronto non sono paragonabili a quelli di un pangrattato ottenuto da fette di casereccio raffermo, fatto tostare in forno e tritato…provare per convincersene definitivamente.




22 commenti:

  1. Mia mamma mi dice sempre che se nella vita si è mai tolta una soddisfazione è quella di piangere. Io al contrario non ci riesco, al massimo ho gli occhi lucidi ma tutto si ferma lì, e vorrei invece sfogarmi ma niente. Trattengo, nascondo, ho imparato a farlo così bene che poi quando qualcosa deve uscire lo fa nei modi più disparati: coliti, cistiti, sfoghi della pelle ecc. Perciò dai, non poi così male... anche se alcune effettivamente è meglio mascherarle con le lacrime artificiali. Anche perchè ora il tuo lui non lo sa ma il resto del mondo sì, che piangi per boss in incognito. Un bacione.
    Ah le polpette, vedi che mi perdo sempre? bella idea per qualcosa di alternativo e per far mangiare la verdura al nanetto.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Uhh allora io, esattamente come la tua mamma, troppe me ne sono tolte di soddisfazioni di questo tipo!!!!
      Solo che a me esce PURE nei modi disparati di cui parli tu e,. per non trascurare proprio nulla, coliti, sfoghi della pelle, organi bersaglio tra i più disparati ce l'ho pari pari a te e ci sguazzo allegramente!
      Strapazzami di coccole il nanetto e tanti baci a te!

      Elimina
  2. Io ho la lacrima facile...Ma mi sono resa conto che buttare fuori è meglio che trattenere...
    Questi burger sono deliziosi!!!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Assolutamente Memole: buttare fuori sempre e comunque!
      Grazie un bacione!!

      Elimina
  3. sai che sono una appassionata dei burgers alternativi?
    i miei preferiti sono di lenticchie e noci (ricetta dell'Arabafelice), ma - togliendo l'uovo - i tuoi sono una alternativa da provare assolutamente!
    aho, me so' creata un danno: ogni volta che vado al bar te penso...

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Oddio pensa le parolacce e l'accidenti che m'arrivano!!! (ma a buon diritto)
      Senti un po', Pills bella de casa, come stai piuttosto? hai smesso di intossicarti di aulin e antibiotici? Sei guarita?
      Mica starai così a dieta da non aver più toccato un cornetto cioccolato e pere o uno alle castagne?! Che ce vai a fa sennò al bar? (e non mi nominare l'orzetto triste in tazza piccola!!!!!)
      Non conoscevo quella ricetta dell'araba....mo vado a vedè infatti: con lei si va sul sicuro!!
      Baciiiiii

      Elimina
  4. O_O ossignur ma che bontà è mai questa?????? mi piaccciono tanto.. broccoletti e tonno.. io proverò al più presto.. magari ometto la patata che non ho in casa!!!! e cuocerò in forno :-P già mi lecco le dita.. ahahahah smackkkkkkkkkkkk

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Massì claudiè le patate nell'impasto non sono fondamentali, casomai metti più pangrattato...dai prova, poi famme sapè!!!!
      Baci grandi!

      Elimina
  5. Sei meravigliosa, passionale, curiosa, profonda, sensibile e va bene anche la lacrima e il trucco sfatto, tu pensa a quanta gente dura come la pietra abbiamo intorno, ringrazio Dio di essere parecchio simile a te in quanto ad emozione...ti confesso che durante una puntata del boss in incognito (probabilmente la stessa, era quella relativa alle televendite), ho pianto anche io (non dirglielo, ma anche Luca aveva le lacrimucce agli angoli degli occhi). Probabilmente siamo così abituati a vivere in tempi duri, dove la gente è barricata dentro alla propria corazza che appena ci ritroviamo davanti agli occhi scene in cui l'umanità si esprime in tutto il suo splendore non possiamo fare finta di nulla.
    Deliziosi questi burger, piacerebbero anche ad Alice Ginevra, se è per questo anche ad Athena Giada che vuole mangiare il cibo dei grandi, ma trovo che sia troppo presto per accontentarla.
    Sabrina&Luca

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Le tue cucciole, già così' piccole, sono delle vere buongustaie, ma del resto con i piattini che sfornate tu e luca non potrebbe essere diversamente!!
      Devo confessarti, cara Sabri, che io ho pianto durante il finale di tutte e 4 le puntate del Boss, perchè alla consegna dei regali o delle promozioni o di cose che facevano commuovere i diretti interessati, io non sapevo resistere.
      la puntata però che mi è piaciuta più di tutte è stata in assoluto la prima, quella di david hassan perchè lui per primo piangeva a rotta di collo e si profondeva in abbracci e pacche sulle spalle.
      Poi aveva uno sguardo buono che inteneriva (almeno apparentemente, poi magari è tutt'altro, ma uno poi si costruisce pure film mentali a proprio uso e consumo, no? ;-)
      Anche l'amato bene secondo me aveva il groppo in gola in alcune fasi, ma schiatterebbe piuttosto che ammetterlo.....................ehhhh sti uomini!
      Grazie
      Vi abbraccio fortissimo, dai tanti baci alle bimbe da parte mia!!

      Elimina
  6. Abbiamo in comune questa facilità alla commozione, io però ho il vantaggio di non truccarmi!
    e devo dire che vado abbastanza fiera sia del fatto di commuovermi in sé, sia di essere arrivata a non provare ritegno a mostrarlo.
    Queste polpettine te le copio subito subito, ho tutto, persino il pane grattugato fatto col mio pane (di pasta madre) avanzato!!!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. No, ecco un po' di ritegno ancora mi frena, però la fierezza è cresciuta eccome!
      Bello avere queste cose in comune!!!!
      Tanti bacioni vale, a te e alla gnoma (finito il vestito da drago?!)

      Elimina
  7. no, non te lo nomino. e non tocco un cornetto da... ba... penso dal 1996...
    ho finito l'antibiotico ed ho un aspetto splendido, come le foglie di bieta al mercato dopo le 2 del pomeriggio, quando smontano i banchi, e tu ci scivoli sopra...

    RispondiElimina
    Risposte
    1. ....dal 96? ...18 anni?!
      Gulp.
      l'antibiotico è una sorta di lifting naturale, ha il vantaggio di regalarti quel colorito giallognolo che manco la bb cream più innovativa.
      dai su.
      intanto l'hai finito!
      bacioni

      Elimina
  8. Le lacrime le ho io dal ridere! Ma te possino... In realtà a parte Baglioni, non ho capito bene chi siano gli altri personaggi. Ma davvero sei così piagnona? Non ti ci facevo!!! hahahahaha. Certo che uno non romano non so se capisce bene la calata che accompagna "Ma che te piagni?"... Mitica che sei!
    Invece, parlando della tua ricetta... la prendo in prestito per la mia dieta, qualche piccola variazione ed è perfetta!!!!! Grazie, merci , thank you!!! Bacioooo.
    p.s. so stanca stasera... le puntate precedenti la prossima volta...

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Piagnona fin nel midollo, Elly!!! Sdrammatizzo e ironizzo sempre, però quanno ce vo...e per me ce vo spesso!!!
      A bella!!!!! che piacere riaverti qua: mitica sei tu, che quando passi ti leggi tutto il pregresso!!!!!
      Ti mando tanti bacioni!

      Elimina
  9. ahahahahahahahah.....ma quanto mi fai ridere super Luna!!!!
    A volte penso a quante risate mi faresti fare se ascoltassi ste storie live....lacrimoni di gioia a go go!!!!
    Questi burger te li copio, allo gnappo di casa dovrebbero piacere.
    Il tonno l'hai messo al naturale????
    Kiss bellezza e buona giornata di sole.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Fede te possino, non ti riconoscevo in questa nuova "veste"!!!! Tu pensa che quando ho cliccato sulla foto per vedere il profilo, ho riconosciuto le guanciotte dello gnappo: amore de casa!!!Il tonno l'ho messo sott'olio, visto che quello al naturale non mi piace, ma nulla vieta di utilizzarlo, magari aggiungendo un filo d'olio extravergine a tutto l'impasto.
      Io devo ancora fare la tua frittata al forno di scarola...mi ha stregata!
      strapazzami di coccole quel nanerottolo bellissimo e tanti baci a te!!

      Elimina
  10. gran burgher di tonno, ci sono persone più sensibili altre meno ma è una cosa positiva secondo me

    RispondiElimina
  11. ah, ah fantastico mi hai messo il buonumore!anche se a dirti la verità già solo la ricette mi aveva rappacificato con il mondo perchè mi piace tantissimo!

    RispondiElimina
  12. pure io piango sempre... per me è un hobby piacevolissimo!
    "è bellissimo, fa piangerissimo!" è spesso il modo in cui consiglio alle amiche un libro o un film :)

    RispondiElimina

Grazie della visita, lascia un segno del tuo passaggio, sarò felice di risponderti

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...