"A casa non s'arriva mai, ma dove confluiscono vie amiche, il mondo per un istante sembra casa nostra" (H.Hesse)

martedì 9 giugno 2015

Allucinazioni, stranezze, tempismi - Biscotti di riso al miele


Cosa c’è di strano nel mettersi a impastare e ritagliare biscotti al termine della prima settimana di caldo agostano?
È pur vero che saremmo ancora in primavera, ma le temperature parlano chiaro e il tasso di umidità si esprime ancor meglio.
E non è che io ami fare biscotti, anzi.
Sono, tendenzialmente, quella degli impasti veloci, senza troppi passaggi e possibilmente da unire/mescolare/impastare in un’ unica ciotola per poi passare direttamente alla pratica forno.
Ma sono anche quella delle grandi contraddizioni, delle enormi stranezze, delle smisurate assurdità.
Sì perché non è che mi sia dedicata a questa operazione nel momento, di tutti e tre i giorni del passato weekend, in cui il tempo volgeva definitivamente al brutto e finalmente pioveva (cioè, puntualmente, intorno alle 5 del pomeriggio).
No no: proprio durante il picco massimo di umidità.
Intorno alle due, per la precisione.
Quando il cielo era tutta una immensa lastra di piombo, l’aria immobile e l’ossigeno perlopiù assente.
Quando insomma, in una parola: si boccheggiava.
E quale miglior rimedio a tutto ciò, che preriscaldare il forno a 180° e lasciarlo così fino a fine cottura?
Il simile che cura il simile, quasi un rimedio omeopatico.
Che poi io non ho nemmeno tante formine per i biscotti.
Ma ero decisa, pronta a tutto, pur di smetterla di comprare costosi biscotti di farro, di riso e di kamut per poi rimanerne puntualmente delusa e comunque abituarmi a mangiarli lo stesso mentre l’amato bene,  sotto il mio naso, si spazzola scatole intere di Grisbi al limone e wafer ripieni di nocciola e vaniglia (e nemmeno con discrezione, ma mugolando di piacere e sospirando di soddisfazione).
Perché siamo onesti: io, nonostante il regime alimentare salutista abbracciato per cause di forza maggiore ma con granitica determinazione, nel profondo della mia anima (e della testa e di tutte le fibre del mio corpo) continuo a sognare, immaginare, gustare e assaporare a occhi aperti.
Sì, lo confesso.
E sogno loro (i Grisbi e i wafers) insieme a teglie di lasagne trasudanti besciamella ovviamente di latte vaccino, ragù di carne rigorosamente rossa, parmigiano e altri formaggi che non abbiano nulla a che vedere con capre e pecore; strabordanti ciotole di crema pasticciera profumata di rum; vassoi di minipaste di ogni sorta e perfino semplici montagne di zucchero bianco, che più raffinato non si potrebbe, da prendere su col cucchiaino.
 Sogno colate cioccolatose che si tuffano in tazzine fumanti di caffè nero, sormontate da ciuffi di panna montata e spolverata finale di cacao; salsicce alla brace spalmate sul pane insieme a cucchiaiate di stracchino, teglie di pizza margherita fatte con farina 00 e perfino Manitoba, coni gelato giganteschi ripieni solo di noce e stracciatella, che i gusti alla frutta a me non sono mai piaciuti e nel caso si chiamano ghiacciolo.
Ma faccio anche sogni meno complicati: una fetta di pane di Genzano, una rosetta con la mortadella, una mozzarella di bufala, un famoso stecco gelato double choccolate.
O perfino sogni banali e scontati come affondare un cucchiaio (due, tre..) in un barattolo di Nutella.
Anyway…
Rimanendo con i piedi saldamente piantati a terra, ero determinata, dicevo, a farmi dei biscotti da sola e quindi, in mancanza di formine e stampi adeguati, il tappo del fiasco di vino andava benissimo per il buco centrale da cui far fare capolino alla marmellata.
(ovviamente quella dolcificata con succo di mela concentrato o al massimo sciroppo di agave)
Che poi solo la mancanza di altra farina di riso mi ha trattenuto dal provare una seconda ricetta, immediatamente dopo aver sfornato la teglia.
Una pura casualità.
Mica un sensato ragionamento.
Perché ne avrei molte altre da provare, almeno una decina quella messe via.
Poi certo, la prima insalata di riso della stagione potrei sempre decidere di farla ai primi di novembre.
Senza formaggio, senza prosciutto cotto (nemmeno quello privo di lattosio) e senza wurstel, naturalmente.
Che c’è di strano?
E intanto continuo a sognare….

@@@@@@@@


Ho trovato per caso questa ricetta sul blog I Fiori di Loto e come prima volta l’ho replicata senza modifiche, a parte l’amido di mais al posto della fecola di patate perché in quel momento non l’avevo.
Mi sento di dare un consiglio: usate un ottimo miele perché nel risultato finale sarà il sapore predominante.
E poi fatene tanti perché sono davvero buonissimi, sia farciti di marmellata che mangiati così.
Potete trovare la ricetta originale a questo link.


Ingredienti (per circa 16 biscotti)
150 gr di farina di riso
60 gr di amido di mais
3 cucchiai di miele
3 cucchiai di olio di semi di girasole
1 uovo
Marmellata a piacere


Procedimento
Riunire in una ciotola l’uovo, il miele e l’olio e mescolare bene. Aggiungere progressivamente le farine fino a ottenere un impasto simile alla frolla ma un po’ più morbido (nel caso aggiungere altra farina di riso ma non troppa).
Stendere l’impasto su un foglio di carta forno o un ripiano infarinato (io ho fatto direttamente con le mani senza utilizzare il matterello) e ricavare i biscotti con una formina.

Disporli su una teglia ricoperta di carta forno e cuocere a 180° per una decina di minuti.
Una volta sfornati, lasciarli intiepidire, farcirli con la marmellata.




11 commenti:

  1. ahahaha ma dai pure te.... Vabbè io sto zitta.. anche io decido sempre di infornare alle 14 di pomeriggio.. ma che ne so.. anche in estate piena!!! e poi mi lamento che in casa se schiatta dal caldo ahahahaha.. Ottimi questi biscottini..tolgono la voglia di dolce.. e son leggeri..senza colpe! Un bacione :-*

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    1. e certo cla: la lamentela è incorporata all'accensione del forno..perchè è vero che poi si schiatta: c'è poco da fa. ma si può mai rinunciare al forno ?? Mai!
      bacioni a te, buona giornata<3

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  2. ma facciamoci del male, questo è masochismo allo stato puro, il forno alle 2 del pomeriggio è tortura cara mia. ahahahah tu sei matta, io almeno aspetto le 21 per accendere!!!!! che mica vogliamo mandarlo in vacanza il forno vero? Ora però so cosa regalarti : tagliabiscotti. Un bacione bella.

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    1. no ma de che? io alle 21 a momenti già dormo!! o quantomeno ci sto seriamente vicina...le 14 mi sono congeniali per favorire la lievitazione....diciamo così va!(peccato che nei biscotti in questione il lievito manco c'è!!).
      Tanti bacioni a te, annarituzza bella.

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  3. Allora, capiamoci: io sono a dieta e tu mi fai vedere queste meraviglie? Non se hai idea della fame che ho a quest'ora e tenendo conto che lavoro sino alle 14 potrei anche sbranarmi lo schermo del computer.... mamma mia quanto son belli! E poi la farina di riso è una meraviglia, buonissima!
    Un bacio :)

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    1. ma sono leggeri, tatiana!!! un piccolo sgarro senza sensi di colpa...mica come i sogni peccaminosissimi che faccio io su tutto ciò che non posso mangiare, cioccolato in primis (me lo sogno di giorno, di notte,a tutte le ore!!!!)
      Solidarietà massima e bacioni grandi, dunque!

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  4. Non si può dire che tu non si determinata, audace e probabilmente un po' pazza..ma io non sono da meno e a 32°C ho fatto dei panini, sfornato una torta e addirittura mi sono cimentata nella pasta ripiena quando nel lungo inverno mangiavo verde e fresca insalata...che ci vuoi fare, siamo fatte così, mai banali ^_*
    Questi biscotti devono essere davvero deliziosi, anche senza buco e confettura :-)

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    1. hai ragione consu: è l'originalità quello che ci contraddistingue...sono capaci tutti a fare fresche insalate d'estate: noi ecco, potremmo anche decidere di mettere su una polenta, 'mbè?

      Li ho visti i tuoi panini al pomodoro, ma come al solito non ho ancora avuto tempo di passare: SPETTACOLARI!! Erano proprio belli oltre che, immagino, buonissimi.
      sei proprio un'artista cara mia
      Tanti baci, buona giornata!!

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  5. ehhh condivido ogni tuo pensiero,non c'è stagione in cucina,lasciamoci andare contro corrente...e se il risultato è questo,meglio ancora <3

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  6. e che dire....utilizzerò la tua tecnica per non sentire il caldo torrido dell'estate :)
    un dolore/calore più grande distoglie da quello fino a quel momento patito....
    sei mitica!!!!!!! come sempre e sempre di più!!!!!!
    mi piacciono un bel po' i tuoi biscotti! senza zucchero e burro....li farò...li farò ai prossimi 40° all'ombra che ci saranno ;)
    ti abbraccio foooooorte
    grazieeeee di cuore per gli auguri, fai tanti auguri al tuo fratellone!!!!!

    p.s. sei un tesoro grande <3 <3 <3 <3

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  7. la voglia di fare biscotti può essere anche un ottimo antistress, imporsi uno stile alimentare più sano è una buona regola con qualche biscotto cosi buono magari ogni tanto

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