"A casa non s'arriva mai, ma dove confluiscono vie amiche, il mondo per un istante sembra casa nostra" (H.Hesse)

martedì 15 ottobre 2019

Creta: dove e come. Prima tappa ed escursioni





Decidere di andare a Creta non basta. Considerata la vastità dell’isola, se non si intende fare solo mare ma anche godere delle bellezze naturalistiche e archeologiche che l’isola offre, conviene scegliere con cura i punti in cui alloggiare.
Noi abbiamo pianificato il nostro itinerario, nella sola parte occidentale dell’isola (riservandoci quella orientale per un altro viaggio), in questo modo:
-5 notti a Falasarna
-5 notti a Lendas
-2 notti a Chora Sfakion
-1 notte a Retimo
-1 notte a Iraklio
Il resto del tempo lo detta la disponibilità dei voli aerei, almeno per chi, come noi, parte a settembre. Prenotando ben 9 mesi prima abbiamo trovato un volo di andata con Vueling a 35€ a persona (senza bagaglio, il cui imbarco è acquistabile al costo di altri 35€, ovviabili qualora si fosse così bravi da riuscire a partire con il solo bagaglio a mano). Qualche problema al ritorno, in cui i voli si fanno più radi, il loro costo raddoppia e impongono uno scalo ad Atene. Ma, sempre prenotando con largo anticipo, qualche offerta si trova.
Ovviamente con un costo così basso l’operativo voli non può che essere lievemente disagevole. Arriviamo infatti a Iraklio alle 3,30 del mattino, ma abbiamo prenotato una macchina per le 4, scegliendo di proseguire subito verso la nostra prima meta che dista 190km, fermandoci però a visitare qualche posto lungo strada.
La saracinesca della Thrifty però, a differenza di quella degli altri autonoleggi, è chiusa. Un cartello avvisa che l’apertura avverrà alle 4.30, e pazienza se qualcuno come noi aveva appuntamento prima. Ma siamo in Grecia, siamo in vacanza, la prendiamo sportivamente!
Presa la macchina decidiamo di tirare subito dritto per un paio d’ore e fare così i primi 140 km, in attesa dell’ agognata colazione. La strada statale corre tutta lungo la costa: peccato sia buio pesto e non si veda niente, ma al ritorno, tra 15 giorni, la ripercorreremo con la luce del giorno.

CHANIA

Ci arriviamo di mattina prestissimo, quando i negozi sono ancora chiusi e perfino i bar stanno ancora mettendo fuori i tavolini, ma ci piace subito. Un tempo capoluogo dell’isola, è un mix affascinante di edifici diversi: un faro del XV secolo, 

una moschea con una magnifica cupola e relativi minareti,
 una ex caserma e prigione veneziana che domina il porto ( Cittadella Firkas), 

un' antica sinagoga nel quartiere ebraico, un mercato coperto in cui fermarsi a curiosare il fermento di venditori e acquirenti.

L'area della città vecchia, disposta a semicerchio attorno al piccolo porto dove non vengono fatte attraccare barche per evitare che siano sbalzate sulla banchina, particolarmente bassa, è un piccolo gioiello da visitare assolutamente. Da qui si inerpica tutto intorno un fitto dedalo di vicoli pittoreschi che ospitano taverne, b&b, negozietti di artigianato. Tra fiori e piante rampicanti. Di alcuni palazzi è stata conservata solo la facciata, mentre il resto è crollato.

Un bombolone al cioccolato e un ottimo caffè doppio ci rimettono subito al mondo: possiamo proseguire!

MONASTERO DI GONIAS

A pochi chilometri da Chania, e appena fuori dal paese di Kolimvari, ci fermiamo a visitare questo monastero-fortezza con una suggestiva terrazza a strapiombo sul mare.


 Vanta un glorioso passato di resistenza contro gli ottomani, infatti nel muro di cinta sono ancora conficcate le palle dei cannoni turchi. Piante e piccoli animali rendono il luogo bucolico e ammantato di quiete.

KASTELI (KISSAMOS)
È una piccola cittadina, posta all’estremità occidentale di Creta,  l’ultima che si incontra prima di scendere a Falasarna. In passato si chiamava Kissamos e in realtà i cartelli stradali recano ancora questo nome… carina, vivace, fornita di supermercati grandi e piccoli, scuole, sportelli bancomat e due porti, uno per la pesca, l’altro per i traghetti. Ma soprattutto, lungo la statale, al civico 25, sorge una panetteria con annesso bar-caffetteria che sforna biscotti, lievitati, grissini e pane di ogni tipo. Fa un ottimo caffè, ed è sempre molto frequentata sia da turisti che da locali e, a settembre inoltrato, anche da ragazzi che prendono la merenda prima di andare a scuola.
Sarà il nostro bar di fiducia per svariate colazioni e pranzi veloci durante i 5 giorni di permanenza a Falasarna, perciò indimenticabile (qui la loro pagina facebook)

FALASARNA

Non è un vero e proprio paese, piuttosto una località, con qualche struttura ricettiva, un paio di minimarket e altrettanti bar sulla spiaggia che chiudono alle 20.

Si trova alle pendici di un promontorio e rivela piano il suo splendore a mano a mano che si scende con la macchina, tornante dopo tornante. 
Costantemente sferzata dal vento, attira turisti per la grande spiaggia di sabbia di Pachia Ammos, nota anche come Big Beach, che risulta fra le 10 più belle in Europa e la più grande della Grecia. Oltre a quella però, è un luogo paradisiaco che noi abbiamo eletto ad alloggio per cinque giorni, presso una struttura che guardava da lontano la grande spiaggia ma sorgeva a ridosso di calette più riparate e meno frequentate che ci hanno fatto innamorare da subito.

Acqua calda, limpida, una sorta di piscina naturale dalla quale non si uscirebbe mai.

Il paesaggio di Falasarna è molto particolare: arido a ridosso della montagna, e molto ricco di verde sulla pianura. Trattandosi di un terreno molto fertile la zona intorno alle baia è disseminata di serre che però, a mio parere, sono perfettamente integrate nel territorio e non deturpano affatto il panorama.
Il nostro piccolo appartamento sorgeva proprio sul mare, ma per cenare la sera risalivamo volentieri la montagna per raggiungere una taverna dalla quale ammirare straordinari tramonti.




Alla fine di Falasarna, sulla punta Nord, seguendo uno sterrato di circa 1,5 km sorge un sito archeologico molto interessante. Si tratta di un porto fortificato di epoca ellenistica, di cui sono rimasti visibili una torre, delle cisterne, e parte dei canali di accesso. Sorge sul crinale di una collina, affacciato sul mare, ma da questo ora piuttosto distante in quanto circa 1500 anni fa, tutta la parte occidentale di Creta, a causa di un terremoto, subì un improvviso innalzamento e Falasarna, che era una delle città marinare più potenti dell'isola, si ritrovò ben 9 metri sul livello del mare, insieme al suo porto che rimase all'asciutto e interrato fino a quando fu riportato alla luce nel 1966 (gli scavi tuttavia non sono ancora terminati).

Per dormire

Falasarna Bay

All’estremità nord della baia, proprio a ridosso del sentiero sterrato che porta al sito archeologico dell' Antica Falasarna. Camere ampie, un po’ datate nell’arredamento ma comode e funzionali, con cucinino e balcone vista mare.
Sentiero per la spiaggia percorribile in 5 minuti; 10 per raggiungere Big Beach.

Per mangiare

@Taverna Stelios
Situata in alto rispetto alla baia, dalla sua terrazza si gode di un meraviglioso tramonto sul mare. Cucina genuina con piatti della tradizione fra cui merita una menzione speciale l agnello con “stamnagathi”, erbe che crescono spontaneamente sulle montagne selvagge di Creta.

@Captain Nicolas, all’estremo sud della baia, direttamente sul mare e accanto al suo porticciolo. Si cena con i piedi sulla sabbia. Pesce fresco e congelato sono dichiarati e ben distinti sul menu per tipologia e prezzo.


ESCURSIONI DA FALASARNA

Da qui si possono compiere, in giornata, interessanti escursioni sia per nuove spiagge sia per monasteri o siti naturalistici.

ELAFONISI (50 km)


È una spiaggia paradisiaca che ha l’ammaliante aspetto di un atollo tropicale. In piccola parte attrezzata, per il resto tutta da vivere e scoprire nella sua vastità fra sabbia dalle sfumature rosa e acque cristalline, piccole dune su cui fioriscono gigli di mare e calette nascoste in cui trovare il proprio angolo di paradiso.


Da Falasarna abbiamo scelto di arrivarci attraverso una scenografica strada fatta di rocce e scogliere a picco sul mare. Non sempre agevole, in quanto porta ben evidenti i segni di frane e smottamenti che si susseguono nel tempo. Perlopiù senza guardrail, si inerpica fra crostoni rocciosi, paesini fantasma, capre in bilico sui precipizi. Il panorama è davvero sorprendente ma va tenuto conto che richiede il tempo necessario a procedere con cautela. 
Al ritorno siamo invece tornati attraverso la strada statale interna, ben più agevole anche se meno spettacolare.
Lungo questa strada si possono fare due tappe interessanti:

-MONASTERO DI CHRYSSOKALITISSA
Abbarbicato su un promontorio roccioso e a picco sul mare che fa sfoggio delle sue mille sfumature di blu.

Con annessa una piccola casa-museo in cui sono esposti attrezzi e suppellettili antichi



-GROTTE DI SANTA SOFIA
Si trovano sulla strada principale, nei pressi del paesino di Vathi. L’ingresso è a offerta libera.


 Si lascia la macchina sul ciglio della strada (non ci sono parcheggi) e si salgono un centinaio di scalini (pare che la grotta sia situata a un'altitudine di 285 metri) attraverso i quali si arriva in una maestosa cavità che comprende una cupola alta 20 metri con 70 metri di diametro.



 All’interno della grotta sorge una piccola chiesetta.


 Lo scenario che si apre davanti agli occhi, tra  profumo d'incenso, svolazzi di piccioni, stalattiti e stalagmiti che raggiungono i 6 metri, è quanto di più affascinante si possa immaginare.

BALOS (20km)
Indispensabile arrivare presto. 

Si può raggiungere via mare, oppure arrivarci via terra con un po’ di impegno. In quest’ultimo caso come primo step, si percorre in auto, pregando a mani giunte di non forare, uno sterrato lungo il fianco della montagna con precipizi sul mare e caprette ovunque.


 In tutto il tragitto è lungo meno di 8 km ma l’andatura che impone lo rende percorribile in non meno di mezz'ora.


Al termine di quello, e dopo aver pagato un pedaggio di 1€ a persona presso un botteghino sito circa a metà strada, si arriva a un parcheggio dal quale parte un sentiero abbastanza agevole per un primo tratto e in discesa ripida per il restante, che si percorre a piedi in un'altra mezz’ora circa.


 Non sono indispensabili le scarpe da ginnastica ma certo si scende più agevolmente che con le infradito come abbiamo fatto noi, ignari di cosa avremmo trovato. La difficoltà poi non sta tanto nello scendere, quanto nella salita al ritorno. Il caldo è mitigato da un vento costante che aiuta a respirare, sebbene come controindicazione abbia quella di alzare vortici di terra rossa di cui è costituita la montagna e tutto il territorio circostante, ma non si può avere tutto… Ci sono diverse ragioni per le quali arrivare presto: il caldo è la meno pressante. Il vero problema è il parcheggio, esaurito il quale si è costretti a lasciare la macchina sul fianco della montagna in una catena lunghissima che aggiunge metri su metri , ovviamente in salita, alla distanza dalla spiaggia. 

Nondimeno al ritorno si dovrà fare inversione di marcia in una strada stretta, sterrata e a precipizio sul mare. Ed è incredibile la quantità di macchine che continua ad arrivare, anche a metà settembre quando siamo stati noi…non oso immaginare ad agosto!



6 commenti:

  1. Risposte
    1. é davvero un'isola che mi ha rapito il cuore! Non c'è alcun suo aspetto che non mi sia piaciuto.
      Un bacio fede, buona giornata!

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  2. Grazie carissima, tu fai sognare un'annitica (ormai tanti anni) donna, che ha sempre desiderato viaggiare in posti meravigliosi che tu ci trasmetti.
    Ora aspetto il prossimo viaggio con tantissimi auguri perchè ti vada sempre tutto bene.
    Un abbraccio
    Mandi

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    1. Rosetta cara, grazie a te che spendi queste parole carine per i miei racconti di viaggio. Come ti scrissi una volta, sono davvero felice di portarti virtualmente con me e ti faccio lo stesso augurio di cose bellissime.
      Un abbraccio fortissimo.
      Mandi

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  3. grazie per questo post: lo salvo per quando andremo anche noi in questi posti bellissimi!! l'idea c'è da tanto, manca solo la spintarella finale! Che sia la tua?? ;-)

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    1. Creta la vedo una meta ideale anche per i bimbi e questo posto, Falasarna, in particolare: vicino un po' a tante altre cose da vedere e soprattutto con queste calette bellissime riparate dal vento in cui l'acqua rimane bassa e calda. Ti auguro di andarci al più presto!
      Grazie a te di essere passata, un abbraccio e tanti bacetti alle tue meravigliose bimbe <3

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