Pagine

giovedì 27 febbraio 2014

Rimedi della nonna - Tacchino e peperoni "tutto a crudo"


Basta, st’aerosol non lo sopporto più!”
È con estremo gaudio e sconfinata gioia interiore che sento l’amato bene sbuffare questa frase, pochi giorni or sono, spingendo lontano la macchinetta infernale.
Mentre dentro di me esulto pensando: "Figurati chi ti sente!"
Ma dimostrarsi troppo felici della notizia potrebbe avere l’effetto contrario e indurlo, per non meglio specificata reazione, a sentire di averne ancora bisogno.
A decidere di inaugurare la quarta (QUAR-TA) settimana di terapia.
A stabilire che quello sfarfallio nel naso non sia dovuto alle 18 sigarette che fuma giornalmente ma a quel tenace, presunto raffreddore che ancora non passa.
Accolgo perciò la notizia con apparente indifferenza.
Con l’aria di chi comprende e sostiene ma lascia decidere, non preme, non incoraggia nell’uno o nell’altro senso.
Semplicemente: sta a guardare.
Ma dentro già mi prefiguro scenari bellissimi:
l’angolo di tavolo del soggiorno finalmente libero;
il centrotavola nuovamente al suo posto;
lo sgocciolatoio del lavandino nuovamente privo del piattino con gli attrezzi sciacquati e messi a  scolare, ormai da un mese.
Niente più mascherine in giro per casa.
Niente odore di zolfo ad accogliermi la mattina appena sveglia.
Nessuna traccia di fili penzolanti sul pavimento.
Nessuna fialetta rotta a riempire la pattumiera che devi pure stare attenta a non tagliarti quando chiudi il sacchetto.
Niente più ronzii molesti ad allietare serate e riempire mattinate del fine settimana.
Fine dell’aerosol.
Pace riconquistata.
Volteggio per casa mentre passo l’aspirapolvere immaginandomi ognuna di queste scene di armonia ritrovata.
E mi sento leggera, rinata, liberata.
……
Ore 20:30 dell’indomani di questa nuova prospettiva.
Lui è rientrato come sempre prima di me.
Ad accogliermi, non appena apro la porta, un’odore indefinito, forse di tè.
Una sensazione di calore e umidità.
Uno strano, misterioso, ovattato silenzio.
Cerco di individuare la scena che si staglia confusa all’orizzonte del mio sguardo miope.
Mi sforzo di mettere a fuoco.
Strizzo gli occhi inutilmente, perché proprio non riesco a capire.
Almeno nell’immediato.
Non riconosco quell’ammasso informe e indefinito seduto al nostro tavolo con metà corpo proteso sul medesimo.
Finché non mi avvicino abbastanza (e sì che la distanza non è tanta, ma la scena impensabile, questo sì).
E la realtà mi piomba addosso con tutto il suo carico di amarezza.
Gli scenari si sgretolano, l’armonia fa ciao ciao con la manina e se ne va.
Una nuova, drammatica consapevolezza si fa strada dentro di me.
L’ ammasso è lui, l’amato bene, comodamente seduto al suo posto, chino su un pentolone di acqua fumante, con la testa coperta da un pesante asciugamano, intento ad aspirare vapori di pozioni stregonesche che manco voglio sapere.
Uno spettrale “ciao amore” che sembra provenire dalle viscere della terra, soffocato dal telo, smorzato dai vapori.
Ma non avevi detto basta con l’aerosol?!!!!” lo aggredisco in barba a mosse strategiche che mi imporrebbero calma e sangue freddo.
Appunto” risponde lui serafico, emergendo dal pentolone in cui di solito cuocio il minestrone, col viso tutto imperlato di goccioline.
Basta infatti con medicine e prodotti chimici! Avevi proprio ragione, allora ho deciso di ricorrere ai vecchi, cari rimedi della nonna… e di farmi i fumenti! Quelli non hanno controindicazioni né effetti collaterali, no?”.

Aiutateme.

@@@@@@@@@@


Che si fa quando si vuole preparare un secondo possibilmente già completo di contorno, da trovare la sera pronto, solo da scaldare, che oltre a tutto ciò sia anche privo di soffritti inutili e, già che ci siamo, strizzi vagamente l’occhio alla linea e al mangiare leggero ma con gusto?
Semplice: si scegli un tipo di carne magro, ci si abbina una verdura succosa e saporita, si butta tutto in pentola e si lascia che i due familiarizzino, rilascino vicendevolmente umori e sapori e facciano, insieme, una pietanza che rende obbligatoria la scarpetta (con le gallette di riso che il pane no, in regime dietetico non è previsto!).
E se pensate a un tacchino stoppaccioso, insipido, dall’aria lessata siete completamente fuori strada: viene morbidissimo, saporito, intriso di tutto il buono dei peperoni.
Tutto a crudo, tutto insieme, tutto in un’unica pentola.
….Cosa volere di più?
Io ho impiegato degli ossibuchi che avevo nel congelatore tagliandoli a pezzi, ma la fesa darà sicuramente il meglio di sé.



Ingredienti (per 2 persone)
1 fesa di tacchino da circa 400 gr
3 peperoni medi (giallo, rosso e verde)
1 pomodoro 
1 cipolla
Una manciata di basilico secco
Una manciata di olive nere snocciolate (facoltativo)
½ dado vegetale (senza glutammato)
½ bicchiere d’acqua
Peperoncino
Olio extravergine d’oliva
Sale

Procedimento
Prendere una largo tegame e metterci dentro: la fesa di tacchino tagliata a cubotti, i peperoni lavati, mondati dei semi e tagliati a losanghe, la cipolla affettata sottilmente, il pomodoro tagliato a dadini.
Cospergere generosamente di basilico secco, spolverizzare di peperoncino e salare.
Irrorare con un filo d’olio, aggiungere il mezzo bicchiere d’acqua e il mezzo dado.
Cuocere su fuoco moderato, semicoperto, per circa 45 minuti, girando ogni tanto ed eventualmente aggiungendo un po’ di acqua (calda) se il sughetto dovesse ritirarsi troppo.

Al contrario se fosse troppo liquido, farlo restringere alzando la fiamma e scoprendo il tegame negli ultimi 5 minuti di cottura.

17 commenti:

  1. Il tuo dono è quello di rendere anche una scenetta familiare quotidiana semplice, talmente divertente che dovresti (oltre a scrivere libri non mi stancherò mai di dirtelo) scrivere la sceneggiatura di un film. Immensa. Io adoro i piatti da fare prima e riscaldare al momento, comprensivi di contorno e sugo per la scarpetta. Ti adoro.

    RispondiElimina
  2. ecco perchè io faccio gli scongiuri e odio le danze della pioggia! perchè portano areosol, fialette, mascherine, fili per terra e la scatola dell'areosol che staziona in bagno fino alla nuova stagione.... certe volte mi viene da dire...ma mettete le gocce al naso che così respiri meglio!!!! Non se ne può più! pure tu a dieta? buono questo tacchino colorato e invogliante a dispetto di tanti altri tacchini di mia conoscenza. Me lo segno! Bacioni p.s. vado a levà la scatola!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Leva, leva per carità!
      Ma almeno a casa tua la scatola te la lasciano in bagno...qui staziona sulla panca nell'ambiente unico di saloncino e angolo cottura, bene in vista!!!!
      In effetti, ora che mi ci fai pensare, non so perchè gli uomini rifiutano l'idea delle gocce per il naso...ma perchè?!
      Io a dieta? non proprio: sto solo più attenta...per ora e quando mi ricordo...
      poi magari a giugno faccio la corsa finale e improba per la prova costume!!
      Bacioni a te, buon fine settimana!!!

      Elimina
  3. Ma ha fatto benissimo!
    Mentre leggevo del ronzio dell'aerosol pensavo di consigliarti il vecchio buon suffumigio all'eucalipto però.....non ce n'è stato bisogno!!!!
    Dai che guarisce, niente di peggio che un uomo malaticcio in casa, con due mariti alle spalle ho visto scene e sentito lamenti che mi commuoverei di fronte al vaporoso e silenzioso suffimigio.
    Courage!!!!:)))

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Sì, vista da questa angolazione in effetti l'aerosol è il male minore...
      Con una banale febbre sono moribondi.
      Con un'influenza certificata dettano le ultime volontà.
      Non oso immaginare le scene e i lamenti di cui parli...moltiplicati per due.
      Avevo intuito che fossi una donna tosta...ora ne ho la certezza!!
      Bacioni immensi...grazie dell'incoraggiamento!!!!<3

      Elimina
  4. Ahahahaa me so crepata dalle risate!!!!!! ahahaha dall'aerosol .. ai fumenti! ammazza che cambiamento! però dai.. almeno niente piùrumori. niente più puzza di zolfo.. e niente più fialette taglienti.. dai..dai.. gioisci!!!! Ottimo invece il tuo tacchino con peperoni.. ma come si fa che Riccardo odio i peperoni?? ma perchè non organizzi un bel pranzetto da te.. io corro!!!! smack e buona giornata :-)

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Sì, siamo passati praticamente dalla padella alla brace...e quasi quasi rimpiango l'aerosol perchè la scena dell'immersione della testa nella pentola è quasi raccapricciante...
      Quanto al pranzetto da me: mica male come idea...già: perchè non lo facciamo?!
      Smack, buona giornata e buon we a te!!!

      Elimina
  5. Bono!
    Ma dove mi suggerisci di cercare dei buoni peperoni a febbraio? Qui al mercato hanno un aspetto estero che non mi piace...

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Pills c'hai ragione: la stagionalità dei prodotti per me è un optional e di certo non me ne vanto :(
      Non mi aveva nemmeno sfiorato l'idea che forse proporre dei peperoni a febbraio fosse lievemente fuori tempo...e quindi purtroppo non ho suggerimenti da darti.
      Ti dico la verità: li ho presi in offerta, al supermercato, quindi, al di là dell'aspetto invitante, forse erano pure peggio di quelli esteri di cui parli tu!!!
      Ma pensa che è un piatto che mi è venuto in mente di fare pensando alla mia mamma: per alcuni problemi deve mangiare per forza verdure a ogni pasto; accompagnare i carboidrati con proteine e fibre.
      solo che: verdure a foglia verde no perchè entrano in conflitto con certe medicine che prende.
      carote, piselli e zucca no perchè troppo dolci
      Si ritrova a scegliere fra broccoli, broccoletti, funghi e al massimo, con moderazione, carciofi.
      allora per variare compra pomodori anche a dicembre o zucchine e fagiolini a gennaio.
      oppure peperoni a febbraio per l'appunto!!!...quindi ecco, tornando a bomba e concludendo, l'unico consiglio sensato che posso darti è quello di tenerti da parte la ricetta e aspettare giugno, quando i peperoni saranno freschi, nostrani, saporiti e a km zero per provarla!!
      (come va l'aspetto da bieta avvizzita? passato pure quello? dai, dai!)
      ti mando tanti bacioni, buon fine settimana!!
      (pure io lunedì scorso t'ho pensata mentre transitavo, dopo aver accompagnato mamma a una visita, per via cicerone, porta castello e cola di rienzo.......)

      Elimina
  6. ahahahaha scusa l'ho letto a maritozzo ci siamo sganasciati dal ridere pensando al tuo che fa i fumenti...vecchio rimedio delle nonne giustamente mentre io immaginavo la tua di faccia...scusaci ma la ricetta è ottima buona idea darà sapore al tacchino. Buona serata

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Noooooooo pure maritozzo messo a parte della situazione? Chissà cosa penserà di noi!!! (e di te che mi leggi...ahahaha!!)
      abbracci stritolosi a entrambi e tanti bacioni
      Buona giornata!

      Elimina
    2. ....ti devo confessare che non è il primo che leggo a voce alta...ha detto che sei bravissima a scrivere...l'unica cosa che non ricordo da dove (circa) digiti bacioni affettuossissssssimi

      Elimina
    3. Pure?!
      Scrivo da Roma Edvige
      Cioè precisamente dalla provincia nord, direzione Civitavecchia.
      Ringrazia tanto maritozzo per i complimenti: troppo buono!
      Bacioni a voi, stracolmi di affetto!!!!!

      Elimina
  7. ancora rido !!! me è mai possibile che gli uomini sono tutti uguali !!!! meglio parlare del tuo buonissimo tacchino...complimenti e un abbraccio di solidarietà...

    RispondiElimina
  8. mi piacciono troppo queste scenette familiari, quasi alla "Sandra e Raimondo"...18 sigarette mica sono poche!! Fallo smettere assolutametne!! (il mio è passato dalle sigarette alla sigarette elettronica, da 1 anno, e non è più tornato indietro, ed ora si "fuma" con quella elettronica i gusti di vaniglia, caffè, pistacchio, bergamotto, menta e chi più ne ha più ne metta!! Ricettina gustosa e saporita, proprio come piacciono a me!! Un abbraccio SILVIA

    RispondiElimina
  9. al tacchino giova secondo me il sapore del peperone e delle olive gli dà qualcosa in più

    RispondiElimina

Grazie della visita, lascia un segno del tuo passaggio, sarò felice di risponderti