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martedì 27 maggio 2014

Non ho l’età – Cake salato ai profumi dell’estate


Il fatto che non se ne sia più parlato, non vuol dire che abbia abbandonato (come sarebbe fin troppo facile pensare) la pratica salutistica della palestra.
Nel novero dei mesi di frequentazione anzi posso vantare di aver saltato giusto quello di aprile e giusto perché c’erano di mezzo il viaggio in Cina, poi Pasqua, poi svariati ponti, che a conti fatti, chi me lo faceva fa.
Questo certo mi rovina un po’ la media, ma a fronte di tutti gli altri giorni di presenza fissa, mi ritengo più che soddisfatta.
L’andazzo è più o meno sempre lo stesso, con la differenza che adesso, dopo tanta pratica assidua posso affermare, se non di padroneggiare, perlomeno di conoscere, più o meno, tutti gli strumenti di tortura attrezzi presenti in quel luogo.
Capire anche come funzionano esattamente sarà un passo successivo, rimandato a data da destinarsi, intanto però credo di averli sperimentati (con più o meno successo) tutti, dal primo all'ultimo.
Tanto che dall’alto della mia nuova esperienza potrei perfino stilare una classifica dei miei preferiti (casomai ce ne fossero), ma non mi soffermerei su questo punto.
Perchè è l’aspetto umano, di socializzazione e condivisione, quello che continua a spingermi a non mollare e a perseverare nell’allenamento matto e disperatissimo.
Le arzille signore con le quali ormai si è instaurato un rapporto che va ben oltre l’ora di fatica, le chiacchiere nello spogliatoio, gli incontri casuali al supermercato e  (a parte la fatica di riconoscersi fuori contesto) la gioia conseguente di ritrovarsi anche dopo essersi appena lasciate, un po’ come accadeva alle elementari quando incontravi fuori scuola una compagnetta di classe e, chissà perchè, scattava subito una sconsiderata euforia.
Gli argomenti di scambio sono sempre di più e sempre più vari e spaziano da racconti turistici (perché le signore viaggiano e pure tanto: e se state pensando a gite parrocchiali e fuoriporta mordi e fuggi della domenica pomeriggio siete decisamente fuori strada perchè si parla di Giappone, Namibia, Galapagos e Mongolia, come di acqua fresca), a dissertazioni medico-scientifiche sugli ultimi ritrovati per il mal di testa, alle innumerevoli, personali versioni dei pomodori col riso.
(Tant’è che di quest’ultime ne ho apprese almeno 5 diverse che voglio sperimentare tutte).
Ma è l’aspetto anagrafico che continua a stupirmi, affascinarmi, lasciarmi letteralmente estasiata.
Mercoledì scorso, giorno di mercato, arrivo tardi a lezione.
Scusate, ma io appena vedo due bancarelle non capisco più niente” tento di giustificarmi
Ah vero, oggi c’è il mercato. Hai trovato qualcosa di bello?” mi chiede una delle mie amichette incurante dell’istruttore che si è già piazzato e sta giusto aspettando che noi si finisca (con estrema calma) di ciacolar.
sì tante cose, ma devo guardare meglio, ci tornerò la prossima settimana!
Ah e senti, senti, hai visto per caso se ci sono banchi che vendono costumi?
sììììì, guarda almeno due!” mi entusiasmo, sempre più incurante del motivo- reale - per il quale saremmo lì, pronta quasi a proporle di andare insieme, non appena chiusa la parentesi allenamento.
Ma come sono? belli?” incalza la tipa.
Mah, sai, devi smucinare, per esempio fra tanti improbabili ne ho visto uno intero bellissimo, con la parte superiore in fantasia animalier, ma una cosa delicata, quasi impercettibile
Ah bene, allora devo decidermi ad andare pure io, no perché sai in piscina, col cloro mi si rovinano subito, allora non vale la pena spenderci più di tanto. L’anno scorso sono andata avanti con quelli che avevo ma quest’anno devo per forza comprarmene almeno due per poter avere anche il cambio. Il cloro è un macello, guarda: terribile!

.....Nulla di strano, se non fosse che il dialogo avveniva tra l’87enne di cui in questo post 

E me.
Che nemmeno so nuotare.


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 Ricetta trovata in un vecchio numero di Alice, ma realizzata con qualche sostanziale modifica.


Ingredienti (per uno stampo da plumcake di 30 cm)

250 gr di farina integrale
3 uova
200 gr di provola
100 gr di pomodori secchi
1 vasetto di yogurt bianco
40 gr di olio extravergine d’oliva
5-6 cucchiai di parmigiano
Una manciata di foglie di basilico
Una manciata di olive nere denocciolate
Una bustina di lievito per torte salate
Pepe
Sale

Procedimento
Tagliare la provola a cubetti, i pomodori a listarelle e le olive a rondelle.
In una ciotola capiente sbattere leggermente le uova con lo yogurt, l’olio e un pizzico di sale e pepe.
Unire il parmigiano, quindi incorporare gradualmente la farina.
Aggiungere il parmigiano e poi pomodori, olive e provola, più le foglie di basilico spezzettate con le mani. 

Da ultimo unire il lievito amalgamando bene e versare il composto in uno stampo da plumcake foderato di carta forno.
Cuocere per circa 45 minuti in forno preriscaldato, a 170°, facendo la prova stecchino prima di sfornare.


Con questa ricetta partecipo al Contest del Blog La cucina di Esme



23 commenti:

  1. sbonk!!!

    sono svenuta... sarà l'ora - che stimola l'acquolina - saranno le foto, saranno gli ingredienti, sarà quello che ti pare, ma provoca una specie di sindrome di Stendhal questo cake salato... doppio slurp, e mi sa che quando lo farò lo slurp sarà triplo!
    baciii

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    1. Ciao Valeeee!! se lo provi fammi sapere (soprattutto cosa ne pensa la gnoma!!)
      Tanti bacioni a voi!!!

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    2. L'ho fatto!!!! stasera a cena, con una piccola variazione perché non avevo la provola, e ho usato del fiordilatte tagliato a pezzetti e messo in un colino a perdere il siero. La farina non l'ho setacciata perché avrei separato tutta la crusca.
      È venuto BUONISSIMO!!! alla Gnoma è piaciuto molto! slurp!

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    3. Che bello Vale, sono contenta!!!!!!! Grazie di avermelo raccontato, bello avere questi riscontri! e poi che soddisfazione, quando una cosa piace soprattutto ai bambini!!! Quanto al fatto di setacciare la farina...ho sbagliato io a scriverlo!! è che nella ricetta originale si usava farina 00, io ho copiato il procedimento pari pari senza nemmeno farci caso, ma naturalmente l'integrale non va setacciata: correggo subito!! Grazie anche di questo!
      mille baci a te e alla gnometta

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  2. Bello il tuo racconto e soprattutto buona la ricetta! Te la rubo...

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  3. Complimenti alla signora e fortunata tu che hai amiche così!
    Bella la ricetta adoro i plumcake salati, ogni tanto ne invento, alcuni buonissimi altri improbabili.
    Da anni leggo Alice e trovo spunti gustosissimi.
    Purtroppo lo spazio è tiranno ma non li butto, li scannerizzo e regalo gli originali, dovrei comprarli già così ma adoro sfogliare i giornali di cucina.
    Ciao
    Norma

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    1. A chi lo dici Norma!!! Infatti non so più dove metterli, ma mi hai dato un'ottima idea! D'ora in poi scannerizzo pure io (che ogni volta che devo buttarne via qualcuno mi sento male!)
      Un bacione, grazie!

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  4. adoro i cake salati! grazie di averne regalato uno stragustoso per il mio cestino da pic nic!
    baci
    Alice

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  5. buoni i cakes salati...
    io ho il mio vecchio cavallo di battaglia - oramai incubo di chi mi invita: muffins cacio e pepe.

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  6. un magnifcio che cake per estate, divertente il racconto che mette in rilievo una delle cose più interessanti nell'andare in palestra la socializzazione

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    1. Per me forse l'unico carmine, perchè detto tra noi: io odio la palestra!!!!
      No dai: diciamo anche il fatto di stare molto meglio da quando ci vado (del resto faccio posturale, mica Cross Training o quella roba lì...comunque, fosse per me non farei nemmeno quella!!!!)
      Grazie, un bacione!

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  7. ahahaahahah ammazza che dialoghi :-).. Io non sopportoproprio lapalestra.. epr questomi allego quotidianamente ma in casa!! Buonissimo il tuo plumcake invece.. smackk

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    1. Io non sopporto la palestra perchè si fatica, ma mi piace tanto il rapporto con le signore che la frequentano. da sola a casa troverei ogni volta una scusa diversa per non fare niente, sono proprio pessioma! Però mi piace camminare, ecco quello sì', infatti mi faccio km a piedi ogni giorno....almeno quello!
      Grazie claudietta tanti baci!!

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  8. magari arrivare a quell'età così e con quella voglia di fare, a me sembra impossibile ..io che mi lamento dei miei doloretti continuamente e che 45 minuti in palestra mi sembrano eterni ( ma perchè mettono l'orologio proprio davanti al naso?). I plumcake salati mi fanno impazzire, il tuo è bello, colorato e deve avre un profumo....Lunaaaaaa voglio venire a fare merenda da te.

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    1. E vieni che aspettiiiiii????? Un po' tardi magari per la merenda, ma meglio! Si cena!!!quanto all'orologio in palestar io mi sono imposta la regola di non guardarlo mai, nemmeno per sbaglio!
      Comunque ci sono giorni in cui passa in un baleno e altri in cui ti viene il latte alle ginocchia, ma il segreto è non pensarci!!! (ma va'?)
      e dopo questa perla di saggezza mia cara annarituzza, ti mando un abbraccio stretto e tanti baci!

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  9. mi vergogno perché vado ad occhio.tipo su due uova sono 3 cucchiai colmi di farina, un etto di pecorino romano, pepe, poco sale, un paio di giri di olio di semi, mezza bustina di lievito.
    (uova intere + sale + olio da una parte, farina lievito pecorino e pepe dall'altra, solita storia polvere alla polvere, liquido al liquido, e solito 180° x 25 minuti nello stampo in silicone da muffin. se poi vuoi gozzovigliare, una volta uniti polveri e liquidi, qualche coriandolino di pancetta o guanciale ben abbrustolito in padella e scolato del proprio grasso. Pace!)

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  10. ma perché sono giorni che commento e non compare? diamine, avevo scritto la ricetta...

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    1. Eccoli eccoli, c'è tutto, ricetta compresa (grazie!!!!).
      è che per post più vecchi di 3 giorni è attiva la moderazione dei commenti...sennò chi li ritrova più?!
      Mo ce provo coi muffin!
      E nel farli vorrò sicuramente gozzovigliare!
      Baci, Pills!!

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