Pagine

giovedì 14 settembre 2017

Dissenso – Farfalle di kamut con melanzane, pomodori secchi e ricotta salata


Un impellente urgenza mi induce a fare il punto sul nuovo anno che sta per iniziare.
Un dovere morale quasi.
Sento cori entusiastici per la fine dell’estate e leggo apologie di questo mese di settembre.
Alcuni cominciano a parlarne addirittura dal 20 agosto!
Più simbolico del 31 dicembre. Più carico del primo gennaio.
Pronostici, buoni propositi, progetti scoppiettanti, energia ritrovata, pronti via!
…Solo io l’energia l’ho lasciata lunga distesa sul bagnasciuga tra resti di conchiglie e schiuma di cavalloni pazzi?
Che agonizzo ancora davanti all’immagine dei costumi e dei pareo ormai riposti e mi sono incatenata alle infradito rifiutandomi di toglierle almeno fino a quando non vedrò spuntare i primi geloni sulle falangi dei piedi?
Che sento scendermi le lacrime pensando che fino all’altro ieri sguazzavo felice nelle acque calde del mare Egeo e adesso, un po' meno felice, sgomito e scalcio per salire sul treno regionale mattina e sera?
Che spero non arrivi mai il momento in cui toglieranno pure l’ora legale e alle quattro e mezza calerà la notte manco fossimo in Lapponia?
Che non ho progetti grandiosi, propositi ammirevoli, traguardi ambiziosi se non quelli di riuscire a spiccicare gli occhi al suono della sveglia la mattina e non farmi prendere dalle convulsioni al pensiero che il 1° ottobre ricomincerà pure la palestra?
Che confido in qualcuno che mi batta un colpetto sulla spalla spronandomi a svegliarmi per svelarmi che è tutto un incubo e in realtà siamo ancora ai primi di agosto?
Perché settembre io non lo digerisco tanto.
Mi sta proprio sulle scatole. Col suo sole pallidino e l'aria fresca.
Coi suoi ricominciamo e andiamo e facciamo e via si riparte e che bello l’autunno, l’inverno e i tè caldi davanti a caminetti scoppiettanti, sotto una calda coperta di lana.
Io il caminetto non lo accendo perché fa fumo, il tè non mi piace, la lana mi fa allergia, l’autunno sono solo foglie da raccogliere e di bello ha giusto l’arancione, le zucche e i cachi.
Ecco, lo dovevo dire.
Tutta invidia per gli amanti di settembre la mia.
Ripartiamo, ma non sono affatto d’accordo.
Che si sappia.

@@@@@@@@@@@@

Ingredienti (per 2)
200 gr di pasta di kamut (o altra a scelta)
1 melanzana viola
5-6 falde di pomodori secchi
2 cucchiai di pinoli
Scorza di 1 piccolo limone non trattato
1 spicchio d’aglio
1 ciuffo di basilico
1 cucchiaio di pinoli
Ricotta salata da grattugiare
Sale
Olio extravergine d’oliva


Procedimento
Tagliare la melanzana a dadini piccoli. In una padella antiaderente scaldare poco olio  insieme allo spicchio d’aglio, unire i cubetti di melanzana e farli rosolare pochi minuti a fuoco moderato mescolando spesso.
Quando saranno morbidi e dorati aggiungere i pomodori tritati grossolanamente e la scorza grattugiata del limone. Lasciare insaporire un paio di minuti, quindi eliminare lo spicchio d’aglio, unire il basilico spezzettato e mettere da parte.
In un padellino antiaderente far tostare per un paio di minuti i pinoli mescolando continuamente.
Nel frattempo cuocere la pasta in abbondante acqua salata, scolarla al dente e saltarla pochi istanti nel condimento, aggiungendo, se necessario, qualche cucchiaio di acqua di cottura.
Fuori dal fuoco cospargere di scaglie di ricotta salata, unire i pinoli e servire subito.




10 commenti:

  1. daccordissimo con te in pieno!!!!

    RispondiElimina
  2. hihihi...questo post avrei potuto scriverlo io..anche con l'aneddoto delle infradito!!!
    Ottima la pasta, very good!

    RispondiElimina
  3. Lunaaaa, ma riciao! Hai finito di bighellonare per il mondo? Ecco, anch'io sono invidiosissima :)
    Lo sai che sono una (ex)odiatrice di settembre e dell'autunno in generale? Poi ho rivalutato il tutto, ho provato ad ascoltare gli amanti di questa strana stagione e mi sono guardata intorno: in effetti la temperatura è ancora gradevole, i colori dei boschi sono meravigliosi, la natura offre frutti ottimi, il plaid di lana ha il suo fascino, ma se ti prude c'è il pile :) , il camino è figo dai, magari avercelo (pensa solo al risparmio di metano che ti alimenta i termosifoni), il the lo sostituisci con la cioccolata calda e per il resto prendi la vita come viene... sul treno ne approfitti per leggerti un libro e se alle quattro la notte scende fatti una risata e goditi le lucine dei centri commerciali :)
    Insomma, almeno io me la sono risolta così e vivo felice anche d'inverno (che poi, dissenso o meno, il nostro quassù è molto peggio del vostro...)! Dai che ce la possiamo fare!
    Un bacio e bentornata!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ma io ti adoro!! Da oggi sarai ufficialmente la mia coach motivazionale! Che poi in realtà a me l inverno piace pure, sono le stagioni di mezzo a disorientarmi, la fase transitoria, ecco. E poi soprattutto mi sembra ingiusto che l estate, la mia stagione preferita, duri così poco!! Però tutta questione di prospettive e ora so a chi rivolgermi per farnele ribaltare😘 grazie tantissimi baci, bentrovata❤

      Elimina
  4. una pasta così estiva mi sembra una buona forma di manifestare in modo non violento il proprio dissenso e resistenza al terribile settembre XD

    RispondiElimina
  5. Zitta.. zitta... non mi ci fare pensare.. Se mi ricordo solo poco più di un mese fa sulle spiagge paradisiache di Milos mi prende la depressione!!!!!! Mangio la tua pasta che è meglio.. smack e buona domenica :-*

    RispondiElimina
    Risposte
    1. che botta la ripresa!! Devo correre a leggere il tuo reportage, Claudia! Un'altra isola greca che non conosco e che immagino bellissima.
      Grazie tanti baci e buona settimana <3

      Elimina

Grazie della visita, lascia un segno del tuo passaggio, sarò felice di risponderti