Se avete un
weekend libero andate a Tivoli! Sia che siate di Roma, quindi estremamente
vicini, sia che dobbiate fare un viaggio un po’ più lungo per raggiungerla,
vale sicuramente la pena dedicarle del tempo.
A parte la
bellezza di un centro storico vivace e ben tenuto, infatti, ci sono tanti e
tali siti monumentali e archeologici da
visitare, che due giorni sono assolutamente necessari.
Perciò,
armatevi di biglietto cumulativo, acquistabile sia online sia in una qualsiasi
biglietteria dell’Istituto autonomo Villa Adriana e Villa d’Este (Le Villae) e
partite per un meraviglioso tuffo nel passato.
Tenete conto
però che nel suddetto biglietto non è compreso il Parco di Villa Gregoriana
(imperdibile!) che invece afferisce al Fai.
I siti, a
parte Villa Adriana (che noi abbiamo visitato appena arrivati, sfruttando il
fatto che fossimo in macchina, per poi abbandonarla completamente nei due
giorni successivi al parcheggio del b&b), sono tutti piuttosto vicini,
stretti attorno al centro storico, se non addirittura al suo interno, e
facilmente raggiungibili a piedi.
VILLA ADRIANA
Quaranta ettari (dei 120 originari) comprendenti appartamenti residenziali, terme, ninfei, padiglioni, giardini e luoghi sacri, immersi in una vallata verdeggiante e ricca di acqua, ai piedi di Tivoli. Occorrono almeno un paio d’ore per girarla tutta, ammirandone tutta la bellezza e pensando che è appena una piccolissima parte di quella visibile, considerato che i vari edifici erano collegati fra loro da tutta una rete viaria sotterranea, carrabile e pedonale. Un luogo stupefacente e pieno di suggestioni.
VILLA D’ESTE
250
zampilli, 60 polle d'acqua, 255 cascate, 100 vasche, 50 fontane: numeri
infiniti per giochi d’acqua, grotte e musiche idrauliche incredibilmente
sorprendenti. Ogni due ore a partire dalle 10:30 conviene trovarsi nei pressi
della Fontana dell’organo, così chiamata per il meccanismo ad acqua presente al
suo interno, che riproduce suoni musicali. Un’opera di ingegneria idraulica che
suscitava grande meraviglia all’epoca della sua costruzione (tra la fine del
‘500 e i primi del ‘600) ma anche adesso. Ogni fontana ha un nome, ogni angolo
nasconde getti d’acqua, attivi o spenti, compresi i muretti che delimitano le
scalinate. Completano il quadro grotte,
giardini labirintici, le tre peschiere centrali e la facciata imponente di
questa maestosa villa i cui interni, al confronto, passano quasi in secondo
piano, pur non essendo affatto meno interessanti.
SANTUARIO DI ERCOLE VNCITORE
Quella in ferro è, ovviamente, solo la ricostruzione moderna di come doveva apparire il Tempio di Ercole a suo tempo. Il più grande dei Santuari italici dedicati a Ercole e il secondo del Mediterraneo. Un complesso imponente formato da: un teatro a picco sul fiume Aniene, una piazza delimitata da portici e il tempio vero e proprio, che dalle fondamenta si innalza per quasi 50mt! Il fatto che sorgesse sulla direttrice principale di collegamento tra la campagna romana e gli altipiani appenninici dell'Abruzzo e delle Puglie (via di commerci e transumanza) spiega il motivo per cui fosse anche il più ricco del Mediterraneo: chiunque passasse di qua (ed era un passaggio obbligato) doveva versare la "decima" parte dei guadagni. Non solo! Questa strada (che poi sarebbe divenuta la via Tiburtina) venne addirittura inglobata nel complesso architettonico con un percorso coperto, che fa parte della visita, chiamato via Tecta. Perché Ercole? Perché era venerato sia come dio guerriero sia come protettore di greggi e dei commerci. Poi, decadendo come luogo di culto, divenne sede di una centrale idroelettrica e infine di una cartiera, di cui rimangono tracce molto evidenti che permettono di ammirare questo curioso esempio di architettura industriale.
MENSA PONDERARIA
Andare a
Tivoli e non prenotare una visita alla Mensa Ponderaria sarebbe un vero
peccato! Un unico locale, rinvenuto del tutto casualmente alla fine dell'800 e
così ben conservato che ha permesso di identificare con assoluta certezza che
si trattasse della "pesa pubblica" posta nel foro della città. I due
banconi di marmo sono provvisti di due cavità concave (di dimensioni diverse)
per alloggiare i pesi ufficiali di riferimento. Tutto opera di un tale Marco
Vareno Difilo, liberto della corporazione degli Herculanei (potente e
ricchissimo collegio connesso al culto di Ercole), come si evince dalle
numerose “firme” che ha lasciato incise nel marmo. Adiacente il Duomo (o
cattedrale di San Lorenzo), così da potersi ritagliare del tempo per vistare
anche quello, la Mensa Ponderaria apre solo su prenotazione e la visita è guidata
da appassionati archeologi, dura circa mezz’ora ed è assolutamente imperdibile!
PARCO DI VILLA GREGORIANA
Boschi,
sentieri, cascate e grotte: una forra tutta disegnata dall'acqua, con un nome
inquietante (Valle dell'Inferno) in cui ci si inoltra con uno sguardo verso
l'acropoli di Tivoli a incombere sulla testa! Un punto di vista diverso dal
quale ammirare la città, camminando fra più di 74 specie di alberi, sotto il
fragore della Grande Cascata, passando per i resti della villa romana di Manlio
Vopisco e risalendo dalla parte opposta, al cospetto dei TEMPLI DELLA SIBILLA e
di VESTA. Un luogo davvero unico e bellissimo. Il percorso è abbastanza
agevole, certo richiede scarpe adeguate e prevede tratti in salita. Da qui è
molto bella anche la visuale del Ponte Gregoriano, affascinante struttura ad
arcata unica, fatta costruire da papa Gregorio XVI.
Quello che non abbiamo potuto visitare, purtroppo, è il simbolo storico di Tivoli, la Rocca Pia, visitabile purtroppo, causa Covid, solo in giorni specifici (pochi in un mese) e ovviamente non coincidenti con quelli in cui noi ci trovavamo sul posto. Ma al di là dei luoghi specifici, Tivoli è molto bella e interessante anche da visitare senza meta, gironzolando nel quartiere medievale, per esempio,
e
imbattendosi nella Casa Gotica, una abitazione tardomedievale in travertino,
con merlature e dettagli stilistici davvero suggestivi.
DOVE DORMIRE
A Tivoli
abbiamo dormito, per due notti, in un posto bellissimo e carico di suggestioni.
Che si chiama "Antica villa di Bruto" non per caso. Nel terreno
circostante (incluso nella proprietà) sorgono infatti i resti di quella che,
presumibilmente, era la dimora del senatore
Marco Giunio Bruto Capione, oppure, secondo un'altra ipotesi, del
giureconsulto Marco Bruto, padre di
Marco Bruto Oratore ed ascendente di quel Bruto che fu uno dei capi della
cospirazione contro Cesare. In entrambi i casi, decisamente non dei proprietari
qualsiasi... Nel soggiorno quindi è inclusa una visita (del tutto gratuita) ai
resti della villa, guidata dai titolari e condita di racconti e aneddoti
stupefacenti.
Insomma: un
viaggio nel viaggio! Completano il quadro svariati ulivi, di cui alcuni
secolari, e il panorama dalle finestre della camera, così come dalla sala della
colazione, che abbraccia la piana sottostante fino a Roma e alla Cupola di
S.Pietro. Luogo assolutamente indimenticabile.
DOVE MANGIARE
Ristorante Il Coccio, per una serata romantica: pareti in
pietra, grandi vetrate e vista incantevole. Antipasto per due assolutamente
consigliato, ricchissimo di assaggi che spaziano dai salumi, ai formaggi, ai
fritti, a preparazioni di vario genere. Ci tornerei per assaggiare la pizza
che, da ciò che ho potuto vedere, sembra meritare.
Ristorante Alfredo alla Scaletta, trattoria familiare che si tramanda
da generazioni e offre piatti robusti della tradizione romana. Assolutamente
imperdibile l’amatriciana con pasta fatta in casa.
Grazie mille per i tuoi preziosi consigli, buon fine settimana!
RispondiEliminaBellissimo! Ecco una meta che mi manca... se e quando toglieranno le limitazioni non me la perderò, ne vale davvero la pena.
RispondiEliminaUn abbraccio!
Molto molto bello conosciamo bene Roma abbastanza i dintorni ma Tivoli così non l'abbiamo visitata. È molto lontano da Trieste e quindi un obiettivo vacanziero non weekend ed al momento esulano dai nostri desideri...le vacanze intendo. Non ci sentiamo pronti vediamo quest'estate come si mette e come starò io ora con il pacemaker in aggiunta. Un abbraccio forte e bacioni. Buona serata
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