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lunedì 5 agosto 2013

Verso il Sudafrica (Parte II): I passi ancora da compiere – Cous cous integrale al pesto con patate, fagiolini e pinoli tostati



Mentre quasi tutto il mondo (food)bloghesco chiude saggiamente per ferie e si prende un meritato riposo da forno, fornelli, scervellamenti su nuove sperimentazioni, allestimenti di set fotografici, ricette da compitare, commenti da moderare e compagnia bella, io, more solito, procedo maldestramente in direzione opposta riprendendo finalmente pieno possesso, oltre che delle mie facoltà mentali (ma su questo non sarei pronta a giurare), soprattutto del piccolo spazio presente, tanto amato.
Che è stato perlopiù abbandonato a se stesso negli ultimi tempi, salvo rare e deliranti eccezioni prontamente denunciate in post dedicati (perché le cose belle, ma anche quelle strane, tipo risvegli notturni, e meno felici, come i pasteggiamenti a camomilla scaduta, vanno condivise).
E siccome alla partenza mancherebbero una ventina di giorni abbondanti e i pasti da mettere insieme sarebbero un bel numero, comprensivo anche di cene e cenette di qui e di là, la grazia di tutto questo tempo libero, tutto insieme, mi dà agio di lanciarmi in spericolati esperimenti e occasione di bearmi perfino di accendere il forno alle due del pomeriggio, col termometro che sfiora i 40° o di passare una mezz’ora buona a rimestare pietanze sul fuoco, magari di ritorno dal mare, dopo adeguato rosolamento.
E soprattutto di farlo sentendomi finalmente felice e soddisfatta.
Appagata di sciogliermi come un ghiacciolo al sole.
Fiera di avvampare davanti a una teglia di pomodori col riso, o di zucchine ripiene, o di melanzane gratinate.
Nel frattempo proseguono (pigramente e a rilento) i preparativi per il viaggio, con due modi di procedere fra quello perpetrato dall’amato bene e il mio, nettamente distinti e separati per entità e velocità di esecuzione. Ma soprattutto per temi prescelti.
Mentre lui, accurato e pragmatico, si prodiga con efficienza militare nel disbrigo di pratiche indispensabili (espletamento eventuale del check-in on line, controllo dello stato dei voli, verifica delle marche da bollo sui passaporti, ecc) senza le quali probabilmente nemmeno potremmo alzarci in volo; io, sciatta e inconcludente, mi sollazzo in questioni perlopiù secondarie ma perfettamente in linea con la mia indole (lievemente) ipocondriaca, (vagamente) ridondante, (un tantino) indecisa e (assolutamente) bradipesca.
E tra una mezza giornata al mare e l’altra mezza trascorsa a gironzolar per bancarelle, continuo la mia personalissima preparazione stilando liste su liste e tirando sacchi interi di monetine per aria nella speranza che mi aiutino a decidere…….(n.b.: il plurale, in molti dei casi che seguono, è puramente maiestatis…)
Scelte da compiere (e cose da fare)

-Profilassi antimalarica si/ profilassi no.
Visto che sarebbe la terza volta (le due precedenti per il Kenya e la Tanzania), che le stagioni sono invertite rispetto all’emisfero boreale (quindi lì ora è inverno) e che l’unica vera forma di protezione, anche nel caso della profilassi, rimane la prevenzione, cioè evitare, per quanto possibile, di farsi pungere dalla zanzara, e in particolare da quella bastardonaa della Anofele, abbiamo deciso che no, questa volta non la faremo. E quel medicinale dal nome di un boss della camorra, tale Malarone, reperibile solo in Vaticano (o in Svizzera) stavolta rimarrà lì, nei cassetti della farmacia papale (e un centinaio di euro in più nelle nostre tasche). Dopodichè prevedo che scatterà, almeno da parte mia, ogni tipo di manovra fantozziana ad evitare punture e lo scoppio di crisi isteriche a ogni minimo ronzio, con conseguente strage di mosche, moscerini e qualsiasi altro tipo di insetto dotato di ali e facilmente scambiabile.
Ma confidiamo soprattutto nella stagione invernale.

- Quali medicinali portarsi dietro, a parte badilate di antipiretici, secchi di fermenti lattici, una fornitura completa di antibiotico ad ampio spettro (badando che le dosi siano sufficienti per due, non come in Marocco che abbiamo dovuto fare carta vince carta perde per decidere chi dovesse curarsi e chi no, affidandoci a una sorta di selezione naturale che ci ha portati poi a lasciare le scatole intatte per solidarietà…), una vagonata di cerotti, ettolitri di amuchina, scatoloni di compresse per sterilizzare l’acqua, più un antistaminico e un antivomito, quest’ultimo così, tanto per stare più sereni nel caso in cui si dovesse essere colti dal sacro fuoco del virus intestinale (che comunque, fra Dengue, febbre gialla, malaria, tifo e compagnia bella sarebbe pur sempre il male minore… ).
E l’amato bene puntualmente lì, come il grillo parlante della mia coscienza, a ricordarmi che “stiamo recandoci in un paese che purtroppo ha il 40% della popolazione affetta da HIV, forse allora non è propriamente il caso di andare troppo per il sottile e magari, a parte una saggia dose di prudenza, converrebbe badare piuttosto al sodo della questione, con un filo di realismo e senza troppe paranoie”. …

- Selezionare abiti chiari e a maniche lunghe per le zanzare. Ma questi ultimi anche per il freddo visto che di notte la temperatura in questo periodo scende intorno allo zero e la domanda (sicuramente retorica e gironzolante sempre attorno al medesimo argomento) è: la zanzara sopravvive col freddo? Lei magari no, ma io un maglioncino in più, magari per i 1800 metri di altitudine della terra dei Basotho, per la mia di sopravvivenza, me lo porterei.

- Fare una curetta preventiva di fermenti lattici … “no? Che ne dici amore?” Risposta: “Fa’ come te pare. Io, co tutti i problemi che ce stanno lì, me rifiuto proprio”.
Logica stringente, pensiero chiarissimo. Ma io la faccio lo stesso.

- Iscriversi sul sito della Farnesina “Dove siamo nel mondo” .
Domanda (quasi scandalizzata): “ma pe fa che?!?!” .
Risposta (mia stavolta): “beh, metti che scoppino disordini, calamità naturali, tsunami emotivi e non possiamo comunicare con casa…almeno ci vengono a cercare”.
La controrisposta consiste unicamente in un’alzata di sopracciglio con sguardo di compatimento ma anche di rimprovero per (immagino) sopraggiunto limite di sopportazione.
Decido di farlo lo stesso e magari stavolta iscrivere solo me medesima, che lui mica lo sa che io a quel sito ho iscritto tutti e due ogni volta che siamo usciti fuori dall’Europa, tranne che per andare in America (eviterei di confessarglielo ora per non vedermi recapitare le carte per il divorzio, che prima di partire mi verrebbe scomodo affrontare la questione..)

- Fare una prova su una piccola porzione della (mia) pelle (quella coriacea dell’amato bene è immune da orticarie e dermatiti: chi omo!), per testare l’antizanzare prescelto, rigorosamente a base di permetrina e duranone (che lì, i vari Autan, Off e Vattelapesca da soli, a parte inquinare, non hanno effetto alcuno sul tipo di zanzara evidentemente dotata di controattributi) perché va bene proteggersi dalle zanzare ma se la contropartita è uno shok anafilattico, direi che la sperimentazione è in caso di farla prima. Più che altro per non sentire lui che, mentre magari annaspo e mi ricopro di bolle d’acqua,  mi guarda dall’alto della sua imperturbabilità ricordandomi che “me l’aveva detto” “sono sempre la solita” (e chi altri dovrei essere?!), e via dicendo.

- Scegliere con una certa accuratezza e una buona dose di lungimiranza i libri da portarmi dietro. Qualche minaccia, seppur velata, l’ ho già ricevuta e dopo vaghissime allusioni ad alcune (ma poche) scelte infelici, mi è stato chiesto se stavolta avessi intenzione di portarmi dietro magari qualche tomo sul Ku Klux Klan. Uomo di poca fede e di malevoli pensieri.
Pensavo alle Favole africane di Nelson Mandela invece, ma è ancora tutto da decidere e magari lo farò come al solito un attimo prima del check in, prendendo ciò che offre l’edicola all’angolo…e a quel punto ci sarà poco da fare: quel che capita capita!

@@@@@@@@@@@@@@

È buono appena fatto ma ancora di più dopo qualche ora di riposo. Il pesto, come invece temevo, non appallocca il cous cous e comunque basta sgranarlo con una forchetta che ogni singolo chicco riacquista piena autonomia.Ho voluto provarne uno integrale e penso che d’ora in poi difficilmente l’abbandonerò.
Per cene estive sul terrazzo (o su un micro balcone in 6), rigorosamente a lume di candela.


Ingredienti (per 6)
400 gr di cous cous integrale
500 gr di fagiolini (peso prima di pulirli)
2 patate medie
180 gr di pesto (nel mio caso senza aglio)
50 gr di pinoli
Olio extravergine d’oliva
Sale

Procedimento
Lavare le patate, metterle in una pentola di acqua fredda con tutta la buccia e farle lessare per circa 40 minuti o comunque finché bucandole con uno stecchino non risulteranno morbide ma non spappolate. Farle raffreddare, pelarle e tagliarle a tocchetti piccoli.
In un altro tegame portare a bollore abbondante acqua leggermente salata, quindi tuffarci dentro i fagiolini mondati e lavati e farli lessare al massimo per 20 minuti, dopodichè scolarli conservando la loro acqua di cottura e tagliarli a pezzettini piccoli.
Unire patate e fagiolini e condirli con poco sale (considerando che il pesto pronto ne contiene già di suo) e olio.
Ungere un piccolo padellino con pochissimo olio e farci tostare i pinoli a fuoco basso mescolando di continuo, fino a farli diventare, più o meno, così:
 (attenzione perché bruciarli è facilissimo!). Seguire le istruzioni sulla confezione per la preparazione del cous cous, di solito si tratta di: 
mettere il cous cous in una ciotola, aggiungervi una noce di burro (nel mio caso 2 cucchiai di olio) più pari volume (non peso: volume, cioè 2 bicchieri di cous cous=2 bicchieri di acqua) di acqua bollente (nel mio caso ho usato l’acqua di cottura dei fagiolini precedentemente messa da parte), coprire e lasciare riposare 6 minuti. Dopodichè sgranare i chicchi e condire con il pesto, mescolando bene, quindi aggiungere le patate, i fagiolini, i pinoli tostati e servire subito.


27 commenti:

  1. ahahahah mi fai troppo ridere.. noi chiudiamo e tu posti a più non posso!!! Fai bene.. dai 20 giorni alla partenza sono ancora un pò.. hai tempo epr sperimentazioni.. tipo questa che mi piace tanto.. Adoro il cous cous.. e questa estate lo sto facendo spesso.. Un abbraccio.. sono in partenza io.. Ci rileggiamo presto prima che tu parta! smackkkkkkkkkkk

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    1. Sì, io faccio sempre al contrario...ma a tutto questo tempo libero da un po' non ero più abituata allora me lo sto godendo talmente tanto che di tutte le cose che mi ero prefissata di fare (tipo pulire a fondo la cucina, pulire le porte e le inferriate, sgrassare il forno, e altre simili amenità..) non ne ho fatta nemmeno mezza ahahahaha!!! ma che ce frega!!!
      Buone vacanze claudietta bella: goditele tutte!
      tanti bacioni

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  2. Ciao Luna :) Anche io (malgrado il caldo che mi distruggeeeee) sarò attiva almeno fino a Ferragosto... poi staccherò un pochino pochino e poi si riprende ;) Ottimo questo cous cous, molto invitante! Un abbraccio forte forte e buon inizio settimana! :**

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    1. Vale che bello, allora sono in ottima compagnia! Ma coraggio che pare siano in arrivo temperature più accettabili al posto di questo caldo asfissiante...speriamoooooo!!!!
      tanti baci e buon fine settimana a te!

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  3. Praticamente un cous cous delle mie parti......decisamente ligure!!!!
    Anche qui non si chiude, meglio, sono chiusa in cucina al ristorante, ma sogno l'Africa pure io, anzi, giovedì sera abbiamo in programma proprio una cena africana con ricette della Sierra Leone....sperem in ben;))

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    1. Ma che bello!!! Spero pubblicherai qualche ricetta della serata allora: sarei curiosissima di conoscerle!!
      mamma mia non riesco nemmeno a immaginare il caldo che può esserci nella cucina di un ristorante, però dai pensa a novembre e alla tua thailandia...il tempo vola e intrecciando quelle meraviglie di foglie di banani, passa ancora più velocemente!!
      Tanti bacioni e grazie sempre!

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  4. Io mi sono messa in pausa perchè come spiegato quassu in mansarda si muore e non riesco a ragionare :))
    Bella le adescrizione come al solito e le cose da fare direi le pià importanti per me testare le medicine, scrivermi alla Farnesina e fare le vaccinazioni necessarie il resto anche ma qualcosa si può lasciare..i libri non avrai tempo di leggere. Ottimop il cous cous l'ho fatto questa sera con carpaccio di polpo, pomodorini, origano, olio e lime naturalmente pepe. Provero il tuo ho tanto cous cous. Buona settimana.
    PS. Lascio che cucini maritozzo io non mi avvicino al fuoco piuttosto non mangio.

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    1. Fai bene edvige: sia a staccare col pc se quello si trova nella caldissima mansarda, sia a lasciare che sia maritozzo a cucinare!!!!!
      Hai ragione: in africa effettivamente tempo per leggere non ci sarà, più che altro per le ore di aereo e quelle da trascorrere in aeroporto tra uno scalo e l'altro.
      Che buono deve essere il tuo cous cous con carpaccio di polpo: voglio provarlo anche io!!!
      Tanti bacioni bella mia e buonissimo fine settimana!

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  5. Mi sto scompisciando dopo aver letto tutto il post... non so se mi hai fatto più ridere e preoccupare su tutte le possibilità di ammalarsi seriamente!!! E' meglio se ti auguro buon viaggio e buona fortuna? Ahahah... divertiti e quasi quasi ti invidio (non fosse per la paura della malaria che mi crea ansia)!
    La ricetta è strepitosa e me la copio perchè oramai nella mia cucina non si suda, ma si passa direttamente allo stato di vapore acqueo per sublimazione, quindi (se riesco a portare a termine la poca cottura prevista) potrei anche riuscire a cenare con qualcosa di diverso dal consueto gelato....
    Ciao, Tatiana

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    1. Beh guarda tatiana: cenare o pranzare con un gelato è una delle cose bellissime dell'estate (oltre al classico prosciutto e melone che io adoro!!) e tanti miei pranzi sono così, però ecco, per il cous cous si può fare un'eccezione, visto che è precotto (certo: i fagiolini e le patate vanno lessati, infatti io mi ci sono messa alle 7 di mattina prima di andare al mare!).
      Quanto al viaggio...direi che "buona fortuna" va benissimo (ma non diciamolo all'amato bene che già mi accusa di "viaggiare come una valigia", se gli spiattello pure tutte le mie ansie penso che finirà per lasciarmi a casa!!!).
      bacioni grandi, buon weekend!

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  6. Tu sì che sei previdente, mi hai fatto troppo ridere con il dialogo tra te e la tua dolce metà, molto più pragmatica e ci rivedo me e Luca, lui avrebbe risposto allo stesso modo!
    Ma come sei contenta di scioglierti come un ghiacciolo al sole? noi con 40 gradi fuori e 32-33 in casa siamo allo stremo e cucino sì, ma cercando di spegnere al più presto i fornelli.
    Abbiamo ancora tempo per dirti buone vacanze, noi siamo tra i pochi che non chiudono il blog per ferie e quindi pascoleremo ancora un po' in rete. Ottimo cous cous, i pinoli ci stanno veramente bene e le foto sono splendide!
    Baciotti
    Sabrina&Luca

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    1. Sabry: a bellaaaaa!!!!! ma dove lo trovi il tempo tu, con le tue cucciole, di pascolare in rete?! Grande che sei!!
      Hai ragione accendere il forno di questi tempi è quasi un suicidio però le verdure che ci sono in questo periodo ti chiamano proprio, e guarda caso le ricette più sfiziose (tipo quelle gratinate, quelle ripiene, quelle "stratificate" a mo' di lasagna) sono le più sfiziose e io non riesco proprio a rinunciarci.
      Come i peperoni grigliati per esempio: al forno o sul gas sempre una sudata tremenda è, però quanto sono buoni?!
      e quindi ecco, mi sacrifico!
      Miliardi di baci e bacetti a voi, splendidi quattro!!!

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  7. anche per me mancano 20 giorni abbondanti e mi sembra un'eternità!speriamo passino in fretta.Sudafarica direi scelta azzeccata per ferie, magari poterci ritornare!ottimo il cous cous mi piace anche da riempire le verdure in quiesto periodo

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    1. Ciao lucy!!!! Anche tu quindi in attesa ancora per un po'! E dove andrai di bello? Non ho mai pensato di utilizzare il cous cous per riempirci le verdure. mi hai dato un'ottima idea, grazie!
      tanti bacioni, buon fine settimana

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  8. ma sai che ti pensavo qst mattina e ieri sera e l'altro ieri...ti penso sempre! ( con un braccialino rosso sempre al mio polso :)
    sopratutto da qnd ho visto la vs prox meta! che meraviglia!! stavo proprio pensando all'africa, al sud africa, al madagascar come prossimo viaggio...chissà...
    ah! anche io sono ancora qua! ancora a lavoro e nel tempo libero leggo mentre giro bollenti confetture...
    tantiiiii baciiiii

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    1. No ma tu sei mitica. io accenderò pure il forno con 40° ma tu che co sto caldo giri confetture, ne vogliamo parlare?! Grande chiaretta!!!!! E fai molto bene perchè poi d'inverno te le ritrovi e ti danno tantissima soddisfazione!
      Ancora porti il braccialetto rosso? Che bellooooooo!!
      un mare di bacioni, bella mia, buon fine settimana (e riposati oltre a rimestare pentoloni magici!!)

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  9. Ciao carissima con questo post mi hai fatto sorridere tantissimo. Io al contrario sono quella super apprensiva che pensa e organizza tutto nei minimi dettagli in ansia dal momento della prenotazione fino al momento dell'arrivo, il mio ragazzo invece con molta nonchalance mi lascia fare tutto senza preoccuparsi di alcunchè, dicendomi solo di ricordargli cosa deve portare in valigia -.-
    Il sud africa è sicuramente un posto bellissimo, esotico, pieno di magia...Ma per quanto mi riguarda non so se sarei pronta a visitarlo stravolgendo così tanto le mie abitudini, per ora resto per le culture "occidentali" dove so che posso trovare le mie comodità. Io ti auguro buon viaggio e ti faccio i complimenti per questo bel cous cous, io rientro tra le blogger che non chiudono per ferie, ma anche io a settembre mi concederò quattro giorni di relax. Mi unisco ai tuoi lettori e ti invito a passare anche da me per scambiare quattro chiacchere, a presto :)
    http://ledeliziedelmulino.blogspot.it/

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    1. Ciao, cuoca pasticciona, benvenuta e grazie di essere passata!
      Guarda ti confesso che nemmeno io ero per questo tipo di viaggi, un tempo. ci ho messo infatti tanti anni per decidermi e tante tappe intermedie e progressive fatte di tagli sempre più cospicui a comodità e abitudini radicate. Fino a trasformare completamente l'approccio al viaggio. prima cercavamo soprattutto vacanze e relax, ora siamo orientati su altre prospettive: sveglie all'alba, km macinati a piedi o in macchina, bagagli essenziali, sistemazioni basiche, scarsissime comodità e stravolgimento completo di abitudini.
      (questo non vuol dire però che sia sempre così, a volte ci concediamo anche piccoli lussi magari per un albergo a prezzi stracciati in bassa stagione!)
      della serie: torni più stanca di prima, ma c'è un tempo per tutto e prima nemmeno io concepivo l'idea di questi tour de force. o Solo se organizzati e guidati da altri.
      Poi col tempo abbiamo scoperto anche che queste cose puoi farle solo in coppia (cioè mai partire in quattro per esempio, a meno che non la si pensi proprio allo stesso modo, ma è molto difficile) e solo se questa è ben affiatata sennò rischi amicizie e pure legami di una vita, perchè la mancanza di comodità e le piccole scelte da compiere passo passo, anche cretinate come "ci fermiamo a dormire qui o più avanti? possono mandarti in tilt.
      Capito tutto questo, ora diciamo che ci ho preso gusto, anche se le ansie e le rogne ci sono sempre e fanno parte del gioco.
      Passo da te, torna a trovarmi!
      bacioni e grazie ancora

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  10. Che invidiaaaaa..mannaggia quanto mi piacerebbe vedere il Sudafrica!! Mi devi raccontare tutto al ritorno ok??? La cosa che mi ha sempre preoccupato e bloccato (oltre al costo assurdo di 4 biglietti aerei..) sono le profilassi da fare, soprattutto per le bambine...spero vi divertiate tanto tanto , io aspetto tutte le foto ed info ok???
    Il cous cous mi piace un sacco, è gradito meno qui in famiglia..loro preferiscono il riso freddo..:-( ...ma io insisto e propongo anche bulgur e cous cous..si devono abituare!!!ahahhaha...pensa che poco tempo fa ho fatto uno sformato di miglio e mio marito ovviamente ha detto la scontatissima frase.."mio papà il miglio lo dava ai canarini.." ...vabbè và..ho letto il post precedente, sai che anch'io adoro il cartone di Mapà..."nuotando su nel ciel e volando giù nel maaaaaaaaar" se ti capita compera o sfoglia in libreria "IL LIBRO DEI PROT" è scritto ed illusatrato da Anna Laura Cantone, la disegnatrice del cartoon..è troppo divertente e come puoi immaginare parla di 'pernacchie'...ti abbraccio!!! buon viaggio se non ci leggiamo ancora!.

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    1. Dai che bello Roby: grazie del suggerimento, non conosco quel libro, vado subito a cercarlo!!!!!!
      beh con bambini al seguito nemmeno io farei questi viaggi, o almeno aspetterei che fossero già grandicelli: per il costo ma soprattutto per le vaccinazioni e i rischi sanitari, come dici giustamente tu.
      Propini ugualmente cous cous burgul e miglio pure se lo detestano? ma tu sei una grande, l'ho sempre sospettato: mi fai ammazzare dalle risate!!!!!
      e a parte tutto fai benissimo: è vero che i palati devono abituarsi a certi sapori nuovi, magari poi diventano i piatti preferiti!!!
      Un mare di baci e soprattutto buonissime, strameritate vacanze a te e a tutta la tua famiglia!!

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  11. ok tu posterai quando gli altri riposano... io arrivo quando tu parti. Se i conti son ben fatti o sei appena partita o stai per partire... con un piede sull'aereo!!! Sei troppo forte!!! Un abbraccio!

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  12. Che ti invidio un pochino lo sai...io sarò con voi ma non sarò una mosca perchè potresti spiaccicarmi sentendomi ronzare! Ti sto pensando molto in giro a vedere animali meravigliosi e paesaggi altrettanto spettacolari. Sai che avevo pensato di suggerirti di iscriverti a dove siamo nel mondo? perchè comunque è un viaggetto avventuroso. Un bacione.

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  13. ho da pochi giorni scoperto questa app che permette di viaggiare attraverso i libri: cityteller.
    Credo che se ci pasticci troverai diversi consigli di libri per il tuo viaggio :)

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  14. che magnifico viaggio ti aspetta !!!!anch'io tra un po stacco e parto e "quanno cè vo cè vo !!!"il cous cous lo adoro in tutte le preparazioni e il tuo è buonissimo...un abbraccio...

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    1. Eh, magari mammalorita: in realtà questo viaggio l'ho fatto un paio di ani fa (ho riproposto questa ricetta su g+), ma le vacanze, sono comunque vicine per fortuna!!
      Un abbraccio a te, buon viaggio e grazie infinite

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Grazie della visita, lascia un segno del tuo passaggio, sarò felice di risponderti