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lunedì 3 febbraio 2014

Bye Bye Shrek (e belle abitudini) - Ciambellone sofficissimo al limone con pinoli



Ebbene sì, nonostante la persistente semisordità, il freddo caldo umidiccio, la pioggia e il vento, oggi si torna (sigh!) al lavoro e a tutte le altre più o meno divertenti attività quotidiane.
Ma sarà dura.
Durissima lasciare abitudini ormai acquisite durante le due settimane di malattia e nullafacenza allo stato purissimo.
Un monte ore scevro di appuntamenti (a parte quelli, rigidissimi, con le medicine da prendere e con l’ormai molto provata macchinetta dell’aerosol).
Libere da treni, metropolitane, scarpinate a piedi, palestra, piscina compiti e doveri di qualsiasi genere, compreso quello di rifare il letto.
Ore fatte solo di lunghe dormite, ampie letture, parche ma soddisfacenti abbuffatine di dolci, lunghe sedute di cucina a sperimentare nuovi dolci (per l’appunto..), ampi stravaccamenti davanti al pc senza limite, alcuno, di tempo.
E poi lei, la tv, con sempre nuove sorprese, larghi orizzonti, infinite varianti.
Una volta c’era Real Time, ma considerato che ultimamente i programmi di cucina e bricolage sono stati ampiamente rimpiazzati da quelli inerenti perlopiù malattie strane, maratone dietetiche e studi sociali sulle più disparate manie ossessivo-compulsive da cui, pare, sarebbe affetta gran parte della popolazione mondiale (perlopiù femminile), la scelta è caduta inevitabilmente sulla gloriosa televisione di stato e la sua striscia pomeridiana, con la scintillante Balivo e i suoi eserciti di cuochi, maniscalchi, arrotini e fashion designer.
I tutor e i tutorial per fare questo e quello.
Ridipingere una parete come rinvasare una pianta grassa.
Cuocere un budino come riattaccare un bottone.
Con pazienza e perizia ti spiegano tutto, passo passo, il come se fa.
Tra un  congiuntivo sbagliato e una disquisizione linguistica rimbalzata tra esimi opinionisti presenti in studio (si dirà: imbèverlo/ imberlo o imbeberlo?!...dubbio peraltro mai sciolto)
Che mi ha schiuso orizzonti e infuso insperati insegnamenti.
Altro che prendere un batuffolo di cotone, imbibirlo (quarta opzione!...se dirà così? Mah!) di alcool (oddio me perseguita!) e passarlo tal quale sul telecomando o sul telefonino per rimuovere tracce di BB cream o semplicemente disinfettarli un po’, come sono solita fare almeno ogni tanto.
Nossignori, una ricetta precisa e puntuale ci vuole!
Così composta:
100 ml di alcool
100 ml di acqua
3 gocce di olio essenziale, preferibilmente di ginepro (che chi non ne possiede almeno una boccetta in casa?).
Compito dei più semplici da assolvere una volta rincasate alle otto passate (dopo esserne uscite la mattina sul fare dell’alba), con la cena da preparare, la lavatrice da avviare, i panni asciutti da ritirare dallo stendino….che ce vo’ a preparare pure la pozione magica per pulire il telecomando o il cellulare?!
Ma queste sono le solite domande retoriche che mi fa sovvenire sempre la mia innata sciatteria e mala gestione della casetta.
Per il resto:
a parte sciropparci le due ore pomeridiane di consigli per la casa e il lifestyle, l’amato bene (forse suggestionato da tanta televisione tutta insieme, forse ispirato da contenuti culturali così alti, probabilmente rincoglionito soggiogato da tanto illuminato e illuminante chiacchiericcio tutto in una volta) un bel giorno ha preso, s’è alzato di scatto dal letto, è andato in cucina e ha attuato la solenne decisione di…., signore e signori, ……accoppare definitivamente Shrek!
Dice: e chi è?
Il nostro lievito madre, gente!
Quell’ammasso cicciotello e bruzzoloso, necessitante di cure costanti, che nel periodo delle vacanze veniva pure affidato alle cure di una babysitter all’uopo designata, giunto ormai quasi alla soglia dei due anni di vita.
Fatto fuori proprio quando si affacciava gaio sull’uscio dell’età matura, senza più quel suo saporino acidulo di lievito sbarbatello, ed era diventato perfino un bravo giovine che svolgeva egregiamente il suo lavoro, producendo, ogni sabato sera, una bella ciambella di pane integrale che durava per tutta la settimana.
Ma certo chi se ne occupava era solo lui, l’amato bene.
Profondendo nel suo accudimento, tanta energia e tempo libero.
Tra rinfreschi e impasti.
Reimpasti e cotture.
E che era arrivato a vivere come un incubo il venerdì sera (per il rinfresco) e poi il sabato mattina, interamente occupati da tutto l’accudimento di Shrek.
Così, con un solo gesto, dopo averne immolato una piccola parte per farne l’ultima pagnotta, forte dei suggerimenti televisivi su trucchi e segreti del saper vivere, l’ha appallottolato con cura in un foglio di giornale e, augurandogli buona vita (quale nun se sa), lo ha buttato dritto al secchio.
Addio pane fresco fatto in casa con fermenti lattici buoni.
Addio esperimenti di lievitazione e sano mangiare.
Largo alle gallette di riso e alla scarpetta con la segatura da esse prodotta.
Perché quando è troppo è troppo.
E Shrek era diventato un impegno oneroso.
…Che mai, comunque,mi sarei sognata di togliergli….




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E sì, continuo con i dolci. Imperterrita, irremovibile, incorreggibile.
D'altronde in qualche modo ci si dovrà pur confortare.
E poi penso al freddo alla pioggia incessante dei giorni della Merla (che poraccia quest’anno sarà pure affogata)…del resto mica ci si può scaldare e confortare  con un cuore di sedano o un quarto di finocchio!
Di ciambelloni al limone ne avrò provati a centinaia, uscendone però mai pienamente soddisfatta.
Dopo questo (derivato dalla fusione di una ricetta della Parodi, una di una carissima amica e una terza mia personale) ho deciso: è lui.  L’unico in cui il limone si senta forte e chiaro e non solo come un vaghissimo e lontanissimo sentore.
L’unico davvero soffice, che quasi si scioglie in bocca.
L’unico per il quale si è scomodata perfino la mia esigentissima mamma, di solito davvero poco incline ai complimenti, che invece, addentato il primo morso, ha esclamato entusiasta: “ma che buono!!”.
Perciò deve essere vero per forza.



Ingredienti (per uno stampo da 26 cm di diametro)
3 uova
250 gr di farina 00
200 gr di zucchero
100 gr di olio di semi
100 gr di amido di mais
1 vasetto di yogurt bianco magro
25 gr di latte
Scorza e succo di un bel limone bio
1 bustina di lievito
1 bustina di vanillina
1 pizzico di sale
50 gr di pinoli


Procedimento
Sbattere le uova con lo zucchero e un pizzico di sale fino a che non diventano chiare e spumose.
Unire l’olio, lo yogurt, il latte, il succo e la scorza grattugiata del limone e mescolare bene.
Aggiungere progressivamente le farine setacciate con il lievito e la vanillina, sempre continuando a mescolare.

Versare il composto in uno stampo oliato e infarinato, cospargere di pinoli e cuocere a 180° (preriscaldato) per circa 30 minuti.

6 commenti:

  1. No porello Shrek, che colpa aveva lui? capro espiatorio di settimane di calma e televisione forzata...ecco i danni che provoca la Balivo. Un giorno di ordinaria follia e uno se la prende con chi non ha colpa poteva far fuori Caterina? Rimettevi che un pò di sano stress da lavoro vi fa bene. Il ciambellone ha proprio l'idea della sofficità, gonfio e rigoglioso....Brava e poi se te lo dice mammà! Buona settimanaaaaaaaaa urlo sennò non mi senti.

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  2. Assassinooooo ma come.. perchè lo ha ucciso! sigh.. ahahaahahahahah Io ancora combatto con influenze varie..e da domenica ho iniziato l'aerosol.. che pizzaaaaaaaaa.. Son contenta tu ne sia uscita... Ora passami una fetta di dolce.. che questo periodo non mi va più di far nulla ahahaha baci e buon lunedì:-D

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  3. :( Shrek era un bel nome per un lievito...ma perchè questa orrenda fine?!
    Noi abbiamo Towanda che anche se in alcuni periodi non è in perfetta forma, sopravvive alla nostra routine...
    Questo ciambellone sembra delizioso...ma sai che non so se qui si trovano i pinoli?! Mi devo informare...Baci e buona settimana!!!

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  4. Povera merla affogata!!!!!
    Luna, questo ciambellone è bellissimo e altissimo.
    Lo riifarò!!!!!
    Noi siamo tutti con la tosse. Ti puoi immaginare quanto ci divertiamo a fare l'areosol ;-) Gli strilli si sprecano.
    Un kiss a voi

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  5. bello, perchè a me così alti i ciambelloni non vengono mai!! Un abbraccio SILVIA

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  6. un gran bel ciambellone profumatissimo per una bella prima colazione

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