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mercoledì 3 giugno 2015

Pollice verde - Fusilli di farro alla crema di ricotta e limone



Giusto giusto avrei anche il vestito adatto.
Che secondo l’amato bene è “molto shabby”(chic), secondo me solo da campagnola sciatta (non una ipotetica villica, lei sì, sicuramente chic, che potrebbe invece dimorare nel mulino di Banderas, tanto per intenderci).
Ma l’ho avuto in dono e a caval donato non si guarda in bocca.
Perciò per non sbagliare lo metto giusto per casa.
O per i (duri) lavori di giardinaggio.
Che a conti fatti un bel po’ di risultati li ho ottenuti.
Almeno mi pare.
I lupini al limone li ho dati, zappettando diligentemente la terra tutto intorno.
Le piantine di peperoncino le ho trasferite dal bicchiere di plastica in cui erano state fatte germogliare (dal mio fornitore di fiducia che è mio zio, grande consumatore di roba piccante), in un apposito vaso.
E dal tenero virgulto che era pare ora avviata a diventare una robusta piantina.
A metterla in terra non mi sono fidata visto che è dimora, oltre che di piante e piantine, anche di viscide e voracissime limacce.
Che sarebbero le lumache senza guscio.
Ghiotte di birra e perciò prontamente prese per la gola piazzando due bei bicchieri di Guinnes accanto alle piante aromatiche.
Cadaveri finora rinvenuti: appena 3, ma pare siano un’intera stirpe, con nursery approntate nei sottovasi delle petunie e giacigli allestiti nei sotterranei del gelsomino.
Dice che non amano la salvia, eppure a me è parso di intravederne un paio perfino intorno al cespuglio in questione.
Sul basilico soprassediamo che non ho fatto in tempo a piantarlo che è diventato il piatto d’onore di una festa, limaccesca, evidentemente molto riuscita.
Cosicché, nel tempo di una notte me lo sono ritrovato smozzicato e orrendamente mutilato delle sue foglie più belle.
Fatto secco.
I rami intricatissimi della siepe ho provato a direzionarli in qualche modo cercando di far respirare l’albicocco, i due kumquat e il povero melograno ormai quasi sull’orlo del soffocamento, ma alla fine ho dovuto reciderli senza pietà, talmente erano avviluppati che manco un boa constrictor arriverebbe a tanto.
Ma ne andava della vita dei poveri alberelli e un sacrificio di rami andava pur fatto.
La camelia pare essersi adattata molto bene, la citronella fin troppo, tanto che è già stata richiamata all’ordine con sfoltiture ripetute onde evitare che si allargasse troppo.
Che va bene la proprietà antizanzare, ma trovandosi proprio accanto alla veranda rischiava seriamente di prendere dimora anche nella stessa, sfrattando noi oltre che gli odiosi insetti succhiasangue.
Identico discorso, lievemente più approfondito, quello per la menta.
Nota pianta infestante, viene tenuta costantemente sotto controllo con sforbiciate praticamente a giorni alterni.
Le ortensie paiono essersi riprese, dopo che le avevo lasciate 3 giorni senz’acqua e con qualche radice fuori dalla terra.
Ma qui funziona così: la legge di Darwin da queste parti viene applicata alla lettera e le piante che sopravvivranno saranno realmente le più forti.
Tanto vale che lo sappiano subito.
Questione completamente diversa  invece, quella dell’orchidea tenuta in casa: nessuna particolare riguardo, tranne il posizionamento davanti alla finestra, proprio dove le scale curvano e bagnetto settimanale di venti minuti (che qualche volta diventano 160…ma vabbè).
È decisamente la pianta che fa per me.
E finora l’annaffiatura per immersione me la sono dimenticata solo un paio di volte (compensando gli affogamenti precedenti).
(dettaglio di poco conto che l’abbia ricevuta in dono il 9 maggio…)
E poi ci sono le piantine (perlopiù grasse) in (prolungato) day surgery: quelle mal conce, quelle un po’ sofferenti, forse per il passato nubifragio che hanno subito in pieno essendomele dimenticate all’aperto quando ancora faceva pure freddo.
Passata la buriana le ho “strizzate”, rinvasate, concimate e sistemate questa volta al sicuro sotto una tettoia dove però ricevono anche una buona dose di luce solare.
Una tettoia saldamente ancorata, non come il “tettino” del barbecue franato a causa dell’amato bene che ci si era delicatamente adagiato sopra (usandolo come scala per cogliere un limone..) e finito dritto sul cactus a palla.
Il tettino, non l’amato bene, ahimè.
Risultato: ora è una originale palla ammaccata ma ha perfino partorito un debolissimo fiore sul lato sano.
Insomma, posso ben dire di averci quasi preso gusto con piante e piantine, alberi e rami secchi.
Caduti sul campo finora:
-solo un’azalea cui per indecisione somma ho cambiato posto 4 volte e non semplicemente spostando il vaso ma proprio estirpandola e ripiantandola;
-qualche cospicuo ramo dell’alloro ma solo perché cercavo di ancorarlo allo steccato mediante appositi lacci;
-una piccola bouganville che da alberello frondoso quale era si è trasformato in un gotico ramo rinsecchito perdendo, uno a uno tutti i suoi meravigliosi fiori.
Ma non è detto che sia stata proprio tutta colpa mia che l’avevo messa all’ombra dell’albicocco
(dimenticandomene).
Potrebbero sempre essere state le limacce.

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Ingredienti (per 2)
200 gr di pasta di farro
150 gr di ricotta di pecora
1 limone bio
2 foglie di alloro
2 cucchiai di olio extravergine d’oliva
2 cucchiai di pecorino romano
1 pizzico di noce moscata

Procedimento
Mettere a bollire l’acqua per la pasta con dentro le due foglie di alloro.
Nel frattempo, in una ciotola, amalgamare la ricotta con l’olio, la scorza grattugiata del limone e la noce moscata. Montare leggermente con una frusta fino a ottenere una crema. Poco prima di scolare la pasta aggiungere una spruzzata di limone all’acqua di cottura e metterne via un bicchiere.
Scolare la pasta al dente e unirla alla crema, aggiungendo un po’ dell’ acqua di cottura messa da parte e finendo con una spolverata di pecorino.


16 commenti:

  1. Si.. capisco bene cosa vuol dire "combattere" con le piante.. Proprio lo scorso week-end abbiamo travasato una delle nostre due gardenie.. che per me è crepata..ma Ric (lui ha un pollice super verde) dice che può salvarla! Sistemato il glicine.. potato un pò una delle due bouganville che al contrario della tua, piccolo arbusto passato a miglior vita.. sono alberi a tutti gli effetti.. non l'ammazzi mica!!!! E abbiamo le ortensie che anche anche quelle.. sono ad altezza uomo.. con fiori grandi più di una testa!!!! Insomma..le piante le curi.. le piante ringraziano ed esplodono!!! Per quanto riguarda quelle aromatiche... dopo l'esperieza dello scorso anno col basilico..cena preferite di quelle maledette lumache senza guscio.. quest'anno ho deciso di tenere solo la menta!! :-**** Ora basta chiacchere... pranziamo con la tua pasta.. proprio buona!!!!

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    1. Ecco...io ho ammazzato pure l indistruttibile bougainville!! Il glicine mi piace tanto, vorrei averlo prima o poi, ma diciamo che è meglio se prima mi perfezionò un po nella cura delle miserelle!!
      Grazie cla tanti baci

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  2. Salto a piè pari di parlare di piante e affini...ormai il mio "cimitero" (come ha soprannominato il mio angolo verde in terrazza mio marito) conta più vittime che sopravvissuti e quest'anno mi sono arresa a fare tabula rasa :-( ho incaricata mia nonna di curarmi giusto 2 piantine che uso per i miei piatti! La potrei ridefinire "plants sitter" :-P
    La ricetta è superlativa e nella sua semplicità ha un sapore irresistibile, complimenti!!!!

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    1. Voglio anche io una plants sitter!!!! Fantastico! Io mi ci incaponisco perché poi curare il giardino in realtà mi piace tanto, mi piacerebbe molto di piu se avessi anche il tempo di farlo, ma insomma...più o meno mi ci dedico!
      Grazie consu bacioni♥♥♥

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    1. In effetti lo era!!!! ( non avevo mai provato ricotta e limone ma mi è piaciuto molto!)

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  4. anch'io odio queste lumache senza guscio e anche i grilli giganteschi che divorano tutto !!!! trovo i fusilli al farro con ricotta buonissimi...un caro saluto....e buon orto...

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    1. uh mamma mia, i grilli giganti. io non so cosa fosse precisamente, credo uan cavalletta che aveva scelto il rosmarino per passare un po' di tempo...me la sono trovata davanti all'improvviso e distrattamente la stavo afferrando avendola scambiata per un ramo...a momenti svengo!! Non mi fanno paura i ragni, non mi impressionano i rospi che di sera vanno a cercare il fresco nelle aiuole, ma grilli e cavallette non li posso vedere!!!Grazie mammalorita, vengo sempre a sbirciare con piacere i fantastici pranzi che prepari per la tua famiglia in quella meravigliosa cucina esterna che mi piace da morire. Non sempre riesco a commentare perchè magari sono in treno e la connessione si perde nelle gallerie, ma sappi che non manco un appuntamento con un tuo nuovo post!
      Bacioni grandi, buon we

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  5. ricetta straquotata, a parte il meraviglioso sapore della pasta di farro (bon pure olio e pepe e parmigiano e basta), da me più volte riproposta (ma senza alloro, che non amo)
    alla prossima prova con un bel caprino .
    te bacio e t'aspetto sempre.

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    1. Donna fedelissima sei! ancora non mi odi per tutte le buche rifilate fino a mo?
      devo mettermi in testa di rivenire da quelle parti...sai quant'è che non mi faccio un giro lì? na vita! (se consideri che nel frattempo ho pure smesso di bere il caffè...sigh!)
      non perdiamo la fiducia!
      Baci a te<3<3<3

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  6. devo dire che la ricotta da pecora da un ottimo sapore alla pasta di farro meglio la ricotta della panna

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  7. pollice verde!!! Bellissima Luna... anch'io sempre alle prese con limacce e lumache (quelle COL guscio! ahahah...). Pensa che ho piantato i fagiolini... (ahimé! messi direttamente in piena terra, invece di farli germogliare e crescere un pochino nei vasetti): alcuni completamente rasi al suolo, altri hanno le foglie "aggruvierate"! Tutto dire, neh? Per il resto me la cavicchio, navigando a vista tra perdite e successi insperati... come vita da contadino-fai-da-te prevede :))). Dài Luna che stai diventando bravissima!!! Aspetto notizie dal tuo giardino con la stessa "gola" che mi viene nel guardare (recependo la ricetta) la tua pasta. Un bacione!!!

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    1. Grazie della fiducia faustidda bella, spero di poter dare presto qualche positiva notizia dal giardino!! Intanto ieri ho raccolto ben...6 albicocche dall'albero, ma per quello non abbiamo fatto alcuno sforzo perchè era già così e anzi andrebbe potato a tempo debito visto che poraccio sta arrivando ben oltre il giardino dei vicini (e quindi poracci pure loro, per quanto le altre sparute 5 albicocche che ha deciso di fare le ha prodotte tutte su quel lato, naturalmente). per il resto..staremo a vedere!! al momento le uniche a darmi grandi soddisfazioni sono le aromatiche, rosmarino in primis che è un folto cespuglio dall'odore meraviglioso. ma anche la salvia fa la sua bella figura). Ma solo quando arriverò anche io a piantare fagiolini potrò ritenermi totalmente soddisfatta!!
      Grazie cara mia, ti mancio tanti baci<3

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  8. Mmmmm che delizia questa pasta così cremosa, ottima al farro!!!

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    1. sì, devo dire che l'abbinamento farro-ricotta è piaciuto tanto anche a me. grazie buona giornata!!

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