Sono passati
più di sei mesi dal nostro secondo viaggio in Sudafrica, ma tanti ce ne sono voluti
per scrivere di Cape Town. Una montagna da affrontare, alta quasi come quella
Table Mountain che la sovrasta.
Una città
splendida e difficile, anche da amare. Attraente in superficie, respingente se
si prova ad andare più a fondo e vederne anche il lato nemmeno troppo nascosto,
allontanandosi dai viali principali, osservando increduli le infinite
baraccopoli ai lati delle autostrade, mettendo piede nella stazione dei pullman
all’ora di punta o nei luoghi inaccessibili, contrassegnati con una x sulla
mappa, da chi in quella città vive e sa come e dove muoversi.
Quartieri
frequentabili di giorno ma assolutamente sconsigliati al calare della sera.
Altri del tutto inaccessibili a qualsiasi orario.
Una città smisurata ma con pochissimi
spazi realmente vissuti (e vivibili). Assolutamente dicotomica. Tagliata
nettamente in due: zone, pesi, misure, leggi, colori, bellezze. E talmente
astrusa e distaccata, nella sua parte "bella" da non sembrare nemmeno
Africa. Distante com’è da tutta la vita che si svolge oltre il filo elettrificato sui
muri di cinta delle case dei “ricchi”.
L’apparenza
è quella di una città tranquilla e sicura. La realtà è che è così solo a
determinate condizioni. Si vive blindati a Cape Town: liberi di girare soltanto
in quartieri specifici e soltanto fino a una certa ora del giorno. Tutto il
resto, cioè la maggior parte della città, e dei dintorni, è off-limits.
Vigilanza
armata nei parcheggi, nei portoni, davanti ai supermercati e negli alberghi.
Ristoranti e pub chiudono alle
23, un’ora dopo il venerdì e il sabato.
Spostamenti
prevalentemente in macchina, tranne che nella zona del bellissimo lungomare (di
giorno), o in quella blindata del Victoria&Albert Waterfront.
Quest’ultimo
è una sorta di parco giochi con ruota panoramica, centri commerciali,
ristoranti, negozi e locali a non finire.
Esaltante il
primo giorno, bello il secondo, soffocante come una gabbia dalla terza volta in
poi.
Tra la folla
di turisti e artisti di strada a un certo punto si apre uno slargo con quattro statue
che danno le spalle all’oceano:
è NOBEL SQUARE, e i personaggi rappresentati
sono i quattro sudafricani insigniti del Premio Nobel: Nkosi Albert Luthuli
(politico a capo del movimento nazionalista sudafricano), l’arcivescovo Desmond
Tutu e gli ex presidenti F.W. de Klerk e Nelson Mandela.
Ma di cose
da fare e da vedere nella “Mother city” (così chiamata perché è la città più
antica del Sudafrica), ce ne sono tante altre, andiamole a scoprire!
TOUR DEL CENTRO (CITY BOWL)
Il centro
città si gira agevolmente a piedi, in un percorso che tocca tutti i suoi punti
strategici:
1)CASTLE OF
GOOD HOPE, l’edificio più antico della città. Una fortezza a pianta esagonale
costruita dagli olandesi verso la metà del 1600, che si può visitare
autonomamente o prenotando, in loco, una visita guidata.
2)GRAND
PARADE, la piazza su cui si affaccia il vecchio municipio dal quale Nelson
Mandela tenne il primo discorso da uomo libero alla nazione dopo 27 anni di
carcere.
Questa è anche la piazza dove un tempo venivano venduti gli schiavi.
Oggi è una enorme area brulicante di gente a ogni ora, anche per la vicina
stazione dei treni e il capolinea dei pullman. Folla, tanto rumore, pochissima
attrattiva. Belli invece i mercatini artigianali delle vie limitrofe.
3)GREENMARKET
SQUARE, altra maestosa piazza, una delle più antiche di Cape Town, su cui
affacciano diversi edifici interessanti e nella quale si estende un vivace e
coloratissimo mercato artigianale in cui perdersi fra stoffe e oggetti in legno
e perline (ideale per fare incetta di souvenir!).
4)LONG
STREET, strada che un tempo segnava il confine di Bo-Kaap, la parte musulmana
della città, costeggiata da edifici in stile vittoriano e palazzi variamente
decorati. La Lonely Planet la caldeggia come un’esperienza irrinunciabile per
chiunque visiti la città, noi siamo rimasti un po’ delusi dall’aria dimessa dei
palazzi stessi; dal profluvio di enormi negozi di souvenir costituiti in realtà
da singole bancarelle che si affastellano al loro interno; dal chiasso di pub,
birrerie e locali di dubbia origine traboccanti anche di giorno; dal fatto di
essere le uniche facce bianche ad aggirarvisi. Long Street non ci è piaciuta
non per l’inquietudine che ci ha trasmesso ma proprio per l’atmosfera che vi si
respira: nervosa, insofferente, per nulla accogliente.
5)BO-KAAP
Colori
sgargianti, cassette basse, vie lastricate come in un pittoresco paesino a sé
stante. È una ex township, chiamata originariamente “Quartiere malese” perchè
abitata da schiavi importati da Malesia e Indonesia. In seguito alla
liberazione dalla schiavitù e all’arrivo di nuovi proprietari le case, da
bianche, iniziarono ad essere dipinte di tutti i colori come espressione di
libertà. Ora è un quartiere, tranquillo e sonnacchioso, molto ambito anche
dalla popolazione abbiente, per la sua posizione panoramica e centralissima.
6)SIGNAL
HILL
Per chi è di
Roma riconoscerà in questa collina, dalla quale ammirare il panorama sulla
città, un lontano parente del Gianicolo. E sì, c’è anche il cannone, che alle
12 in punto, dal lunedì al venerdì, spara un colpo.
7)SEA POINT
PROMENADE
La magnifica
passeggiata, lunga 7 chilometri, affacciata sull’Oceano, frequentata da
sportivi, ciclisti, runners, o semplicemente famiglie in gita. Vi si incontrano,
a parte chioschi che vendono bibite e
panini, una piscina scoperta, attrezzi ginnici da usare a proprio piacimento,
un campo da minigolf, giochi per bambini, compreso un trenino, ed enormi prati
in cui sdraiarsi al sole.
Veramente un
bel lungomare. Purtroppo quando siamo stati noi erano in corso dei lavori di
ristrutturazione ma ciò non ci ha impedito di ammirare una singolare scultura
posta proprio di fronte al mare.
Un enorme
paio di occhiali rivolti in direzione di Robben Island. L’opera si intitola
“Percepire la Libertà” ed è dedicata ovviamente a Nelson Mandela.
ESCURSIONI
1)ROBBEN
ISLAND
Fondamentale
prenotarla on line e nemmeno a ridosso della ripartenza perché, come è accaduto
a noi che l’avevamo prenotata per il giorno prima di lasciare Cape Town, è
stata sospesa a causa di vento forte e solo per miracolo siamo riusciti a
trovare altri due posti per l’indomani, in un orario che ci consentisse poi di
andare direttamente all’aeroporto.
Si viene
divisi in gruppi e smistati fra due imbarcazioni che salpano dal Waterfront,
presso il Nelson Mandela Gateway.
La traversata dura 30 minuti e una volta
sbarcati sull’isola avviene un ulteriore smistamento in vari pulmini, ciascuno
dei quali affidato a una guida che è un ex detenuto del carcere. Il tour
standard prevede un giro dell’isola in autobus della durata di 45 minuti con
brevi soste nei luoghi degni di nota: la vecchia prigione con le celle, il
refettorio e il cortile per l'ora d'aria che paiono risuonare ancora di voci e
sussurri, soprattutto la cella numero 4 della sezione B, abitata per un
ventennio da Nelson Mandela; la cava di calce in cui i prigionieri erano
costretti ai lavori forzati, la chiesa e infine le 40 celle di isolamento in
ciascuna delle quali è possibile vedere un oggetto che rappresenta la storia di
un ex prigioniero politico.
Tutto il
luogo è molto suggestivo. Purtroppo non si può andare a piedi né allontanarsi
dal proprio gruppo. In generale è un’isola fantasma, con case delle guardie
ormai abbandonate; un gruppo di lapidi che guardano l oceano e la polvere che
si solleva dalla cava per i lavori forzati. Alcuni giochi per bambini spuntano,
arrugginiti, da cumuli di sterpaglie. Robben Island è Patrimonio Unesco e vale
sicuramente il viaggio.
2)KIRSTENBOSCH
BOTANICAL GARDEN
Appena fuori
città, sulla strada per l’aeroporto, sono considerati tra le osai verdi più
belle del mondo. In effetti, disposti lungo le pendici della montagna, riempiono gli occhi di meraviglia, permettendo
allo sguardo di spaziare fra piante, alberi e fiori senza incontrare ostacoli.
Sconfinati, ci si passa tranquillamente una giornata. Molto bello il negozio
all’entrata che vende semi, erbari, piantine e oggetti a tema.
3)TABLE
MOUNTAIN
Nota
dolente, perché noi abbiamo fatto l’errore di non prenotare online i biglietti
della funivia e di arrivare lì trovando una stima di 4 ore di fila, sebbene ne
parta una ogni 10-20 minuti.
Il motivo è
anche da ricercare nel fatto che il giorno precedente era rimasta chiusa a
causa del forte vento, cosa che accade piuttosto di frequente.
Dopo un terzo,
fallimentare, tentativo in una giornata in cui il tempo era anche più bello,
abbiamo rinunciato del tutto ripartendo così da Cape Town senza essere saliti
sulla sua montagna.
Da sotto è
meravigliosa, immagino che dalla sua cima si goda di panorami spettacolari.
È bene
andare presto sia per le varie file da affrontare (in macchina all’ingresso del
parco, alle pensiline delle navette che portano alla funivia qualora non si
voglia scarpinare, alla biglietteria della funivia stessa) sia per trovare
parcheggio, impresa non facile.
TOUR DELLA PENISOLA DEL CAPO
1)CHAPMAN’S
PEAK DRIVE
È una strada
panoramica (a pagamento! Il pedaggio è di 36Rand, pari a circa 2,30€), lunga 5
km che collega Haut Bay a Nordhoek. La vista è spettacolare, corre proprio a
ridosso della spiaggia e sotto la montagna.
Molto spesso infatti viene chiusa a
causa di frane e conviene sempre informarsi che sia aperta prima di decidere di
percorrerla.
2)CLIFTON- CAMPS
BAY
Il lungomare di cape Town si estende fino alle
sconfinate spiagge di Clifton e Camps Bay. La strada corre al loro fianco offrendo
panorami spettacolari.
Non per
niente è uno dei litorali più rinomati e anche frequentati, dotato di bellissimi
locali (sempre piuttosto affollati). Vento forte, onde impetuose ma atmosfera
davvero frizzante e vivace. Bella di giorno quanto di sera. Impossibile, anche
percorrendola in macchina, resistere alla tentazione di fermarsi a scattare foto.
3)HOUT BAY-DUIKER
ISLAND
È un villaggio
di pescatori situato lungo la litoranea che passa atraverso Clifton e Camps
Bay. Pittoresco il mercato del pesce che si svolge al mattino e la sfilza di
chioschetti di artigianato locale che si snodano lungo il molo. A completare il
quadro, piccoli ma accoglienti localini in cui mangiare del freschissimo
Fish&Chips.
Da qui partono le crociere per Duiker Island, chiamata anche
SEAL ISLAND per l’enorme colonia di
foche che la popola. Sono gestite da diverse agenzie con chioschetti disposti
lungo il molo e ne partono molte durante il giorno, fino alle 17. La traversata
dura circa un’ora tra andata e ritorno e piccola sosta per ammirare le foche.
4)CAPE OF GOOD HOPE NATURE RESERVE
Vento
impetuoso, mare a perdita d’occhio, sentieri senza nemmeno una traccia di
ombra, una funicolare e un vecchio faro risalente alla metà del 1800. Ogni
elemento, in questa riserva naturale che occupa 40 km di costa contribuisce a
determinarne il fascino. Luogo che evoca innumerevoli suggestioni, a cominciare
dalla leggenda secondo la quale nelle vorticose acque circostanti navighi “l'Olandese
volante” (il vascello fantasma della tradizione nordeuropea), avendo il suo
comandante giurato che avrebbe doppiato il Capo anche a costo di navigare in
eterno, ed essendo poi affondato prima di superare il promontorio.
Il Capo di Buona
Speranza viene considerate il punto più meridionale dell’Africa e quello in cui
si incontrano l’Oceano indiano e l’Oceano Atlantico, in realtà però
geograficamente il punto più estremo non è questo, ma Capo Agulhas.
Conviene
andarci di mattina presto, sia a causa della folla sia per la mancanza totale
di ombra. Il percorso è in salita, ma volendo si può approfittare della
funicolare.
5)BOULDERS
BEACH
A un paio di
km da Simon’s Town, si trova questa spiaggia celebre per la sua colonia di 3000
pinguini africani. Meno suggestiva e più turisticizzata di quella visitata a Betty’sBay, con un
profluvio di negozietti che vendono souvenir a tema. Bello tuttavia passeggiare
fra di loro osservandoli da una comoda passerella in legno. C’è giusto da
sgomitare un po’ tra la folla per riuscire a catturarne qualche immagine.
Qualche suggerimento:
- · Nei pressi dell’aeroporto non ci sono
distributori di benzina. Tenerne conto se si deve restituire l’auto a noleggio
con il pieno.
- · Girare la città in macchina è
abbastanza comodo, soprattutto perché sono numerosi i parcheggi multipiano con
prezzi estremamente convenienti (10 Rand, pari a 0,62€ per 3 ore).
- Per dormire: The Villa Rosa. Una Guest House, in stile vittoriano, in High Level Road, nella comodissima zona di Sea Point, a pochi passi dal lungomare e dieci minuti di macchina dal centro. Sempre raggiungibile a piedi si snoda un comodo e vivace viale (Regent Street) pieno di negozi e locali in cui mangiare la sera e supermercati in cui rifornirsi.Parcheggio privato e vigilanza armata 24h. I parcheggi sono limitati e insufficienti per il numero delle camere, ma nelle immediate vicinanze, essendo una zona abbastanza tranquilla, si trovano facilmente. E comunque i proprietari faranno sempre in modo di farvi lasciare la macchina il più vicino possibile, soprattutto la sera. Nel prezzo è inclusa una ricca colazione, molto curata nei dettagli e servita al tavolo con opzione di scelta fra piatto caldo e freddo.
- ·Per mangiare: l’offerta è veramente vastissima, con cucine da tutto il mondo e pesce fresco, dal banchetto che lo vende per la strada ai ristoranti più costosi e rinomati. Noi ci siamo trovati molto bene (come anche nell’Eastern Cape) nella catena Ocean Basket per dell’ottimo Fish&Chips (sia in Regent Street che presso il V&A Waterfront), ma anche da Fishermans Choice. Mentre consigliamo di evitare come la peste il ristorante greco Ari’s Souvlaki, in cui ci siamo avventurati in una serata nostalgica pentendocene per il resto dei giorni.
- Per un ottimo caffè espresso: Alfredo, presso il V&A Waterfront, con camerieri simpatici e un caffè strepitoso a un prezzo tutto sommato contenuto (1,50€).
Mammamia che bello, vive a Cape è come vivere blindadi come dici ovviamente se sei del post ti gestisci al meglio. Questa dell'Africa mi sembra mooolto interessante non che le altri parti lo sono meno ma alle volte ti innamori ed incurioscisci in qualcosa che per te è stupendo anche se forse meno di altri luoghi secondo me è una questione di sentire...
RispondiEliminaMi viene come esempio Siena, io l'adoro la preferisco quasi a Firenze mentre mio marito non ci starebbe fisso nemmeno per un minuto a parte la piazza ma io la sento...particolare verso di me.
Bel giro, l'Africa come altre realtà nelo mondo mi piacerebbe moolto visitarla ma ormai lo so non più. Io sono dentro una zingara ed ho dovuto fermarmi per il tempo in cui sono nata e per il resto venuto dopo che dato il periodo non si poteva cambiare per difficoltà monetarie, come donna e simili. Ora è tutto più facile mi basterebbe sacco in spalla, parlare lingue e lavoricchiare per proseguire nel viaggio anche senza una meta...
Grazie di questo viaggio me lo sono goduto.
Un abbraccio e buona serata ormai. Bacioni.
Grazie a te Edvige! Io penso che non sia mai troppo tardi per fare. A volte mancano solo le occasioni, la spinta, quel pizzico di incoscienza per buttarsi. E poi tu e maritozzo viaggiate in camper: per me siete dei miti, io non l'ho mai fatto! però appunto, mai dire mai. Ti abbraccio forte, e ti mando un bacione grande. Buona giornata
EliminaCi credo che ci hai messo tempo x scrivere questo post! Sei meglio della Lonely Planet!!! Utilissimi consigli se un giorno dovessi andare (mi sa molto lontano, valutando la mia situazione al momento..) anche se non credevo che la città fosse così "blindata" e off limits! HOUT BAY-DUIKER ISLAND mi ha lasciata a bocca aperta :-))
RispondiEliminaE' molto carina Duiker island e piacerebbe tanto anche a Vasco!
EliminaGrazie Consu, tanti baci a voi!!
non commento sui pinguini perché sarei banale <3 <3 <3
RispondiEliminaquando sono tornata in Italia mi sono sentita terribilmente fortunata a potermi sentire sicura per strada! vivere in posti dove l'insicurezza è tangibile ti cambia davvero tanto!
Immagino: io ci sono stata solo 15 giorni, ma viverci più a lungo, come hai fatto tu non deve essere affatto semplice e il ritorno ti fa apprezzare tante cose. buona giornata Fede!
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