Balos |
Non c’è
dubbio. Di Creta io mi sono innamorata. Perdutamente.
È un
concentrato di bellezze chiuse una dentro l’altra a matrioska che spaziano da
quelle naturali, a quelle archeologiche, a quelle gastronomiche, non finendo
mai di sorprendere.
E l’una non offusca
mai l’altra, anzi si esaltano a vicenda facendo scoprire per esempio quanto
possa essere bello tuffarsi in un mare caldo e cristallino dopo aver camminato
per 6 ore nel canyon più lungo d’Europa. Di quanto sia rigenerante sostare
alcuni giorni in paesini di mare dove non si capita per caso, ma cui si accede
mediante un’unica, impegnativa strada piena di tornanti che fatta una volta ci
si ripensa dopo un bel po’ o di quanto siano incantevoli i paesini di montagna in una terra circondata dal mare.
È un’isola
in cui tutto è scoperta e meraviglia. Ho cercato di raccogliere in 10 punti i
motivi di questo amore folle. Ma la lista è soltanto parziale
1. Sono tanti viaggi in uno: è l’isola più
grande della Grecia, seduta tra il Mar Egeo e il Mar Libico, ai confini tra
Europa e Oriente e presenta una infinita varietà di paesaggi, dalle spiagge
tropicali a rilievi che superano i 2450 mt. Tutto distribuito su una fascia di
terra stretta 57 km nel suo punto massimo e lunga 260 km. Per questo ha diversi
volti: uno “continentale”, più attrezzato, con rilievi che digradano dolcemente
verso il mare e città e cittadine densamente popolate sulla costa
settentrionale; un altro decisamente "africano" sulla costa sud, con paesaggi
aspri, coste frastagliate e più difficilmente accessibili, paesini abbarbicati
su pendii molto scoscesi, stretti fra le montagne e il mare, in cui
si arriva, si lascia la macchina e ci si dimentica del mondo esterno.
Agia Roumeli |
22 Data la vasta presenza di montagne (e di un’attività tettonica vivace che ne ha modellato la fisionomia con gigantesche pieghe), è un’isola che offre infinite possibilità di trekking, o semplici passeggiate, affrontabili tranquillamente anche da non esperti. Fra gole, tra le più belle d’Europa, grotte, caverne (se ne contano circa 3000!), valli e fiumi in secca. I più celebri: le Gole di Samaria o quelle di Aradena. Paesaggi magnifici e assolutamente rigeneranti.
Gole di Aràdena |
Ponte di ferro sulle Gole di Aràdena |
3. Se pensate che basti un giorno di “scalo” a Iraklio, giusto per vedere il Palazzo di Cnosso per considerare archiviata la pratica storico-archeologica, sappiate che siete molto distanti dalla realtà. Creta è strapiena di siti archeologici, del resto fu il fulcro della civiltà minoica e successivamente abitata da micenei, greci, romani, bizantini, musulmani andalusi, veneziani…dunque non c’è che l’imbarazzo della scelta! A volte i resti riportati alla luce sono osservabili così, abbandonati in qualche luogo in cui si sta passeggiando, su un’altura o a ridosso di una spiaggia, perché “non ci sono fondi per continuare gli scavi”. È veramente un museo a cielo aperto. E da alcuni di questi siti si godono panorami incredibilmente belli.
Piana di Messarà |
Gòrtima |
Levin |
Agia Triada |
4. È l’isola nativa di Zeus!! Che pare sia stato nascosto, per sottrarlo al padre che era
solito divorare i figli, in una grotta sul monte
Ida, il più alto di Creta (che in realtà di chiama Psiloritis, “il più alto”, appunto). E di tutta una serie di altri personaggi
della mitologia greca come Minosse,
concepito sotto un platano nella piana di Gòrtina, recintato e visibile
nell’omonimo, interessantissimo sito archeologico (un altro!)
55 Ovviamente il mare: senza correnti, sempre
placido e al limite increspato; blu, cristallino, con spiagge di sabbia bianca,
di ciottoli o di residui vulcanici, affollate e attrezzate di tutto o
silenziose e completamente deserte. Potendo, anche qui, spaziare tra mar Egeo e
Mar Libico, quest’ultimo con acque calde che sembra di essere in una piscina!
Falassarna Big Beach |
Balos |
Lendas |
Retimo |
66 Perché oltre a città romantiche e un po’
fiabesche come Retimo, o vivaci e
piene di giovani come Iraklio, o
ancora affascinanti e un po’ retrò come Chania,
Creta è piena anche di borghi antichi e tradizionali. Paesi fantasma e altri ancora
abitati ma in cui il tempo sembra essersi fermato. Dove il turismo è arrivato
ma si è perfettamente adattato alle usanze locali: senza clamori, senza folle
oceaniche. È un turismo lento e rilassato. Non è difficile vedere seduti nelle
semplici taverne di questi piccoli paesini, accanto a un tavolo di viaggiatori,
uno di vecchi del luogo che sgranano il Komboloi,
il rosario/ scacciapensieri, sorseggiando raki.
Retimo |
Iraklio |
Iraklio |
77 Perché a
Creta si beve il Raki, per
l’appunto! Che di quest’isola è lo spirito vero e proprio. Aspro, ruvido, pieno
di aromi e dalle origini antichissime.
Un distillato (il cui nome cretese in realtà è tsikoudià) che si ricava da buccia e vinaccioli dell'uva, la cui
preparazione, da ottobre a dicembre, riunisce le famiglie in una grande festa e
al quale sono attribuite virtù taumaturgiche relative alla cura di tutti i
mali. Viene offerto nelle taverne al termine della cena e lo si trova in vendita in tutti i negozi, spesso in
bottiglie di plastica con etichette scritte a mano perché “tutto fatto in
casa”. Così come il miele, o le erbe di montagna raccolte e messe a seccare in
enormi mazzi.
88 Per la sua cucina! Perché a Creta si mangia
proprio bene. Meglio di come a me sia mai capitato di mangiare in molte altre parti
della Grecia. Una cucina semplice, genuina, fatta di pochi ingredienti e di
sapori autentici.
Caratterizzata da un larghissimo impiego di verdure, di erbe spontanee, di farine rustiche, grezze, e di tanto olio d'oliva. In ogni piatto proposto c'è l'esaltazione, fiera e
vincente, dei prodotti dell'isola. Pochissima carne, perlopiù ovina (e a questo
proposito non si può non citare il magnifico Agnello con stamnagathi,
erbe selvatiche dall’aspetto di agretti e
il sapore di cicoria che crescono spontaneamente sulle montagne dell’isola,
conditi con salsa di uovo e limone), tantissimo formaggio, ancora di pecora o
di capra, in tutte le possibili declinazioni di consistenza e stagionatura (
pare che a Creta ci sia il più grande consumo al mondo di formaggio!).
Negozio di formaggio a Iraklio |
Il must
qui non è la feta ma il myzithro,
formaggio morbido di pecora che si mangia spalmato non sul pane ma sui dakos, l'equivalente delle nostre
friselle, fatte però con l'orzo e vendute in grossi pacchi di ogni forma e
dimensione un po' ovunque, dal supermercato cittadino alla panetteria sperduta
in montagna.
Fava (purè di lenticchie gialle) con dakos |
Oppure si infila in una sorta di piadina su cui poi si fa colare
una generosa dose di miele per dare vita a una delle specialità tipiche della
regione di Sfakia, sulla costa sud, la Sfakianopita.
Ecco, quando
questi formaggi incontrano il miele di
timo, altro prodotto di punta dell'isola, nascono i dolci più semplici e
più buoni del mondo. Ma basta anche che si intreccino con qualche scorzetta di
arancia e una spolverata di cannella prima di finire su una tartelletta di
morbidissima pasta frolla per creare quello immediatamente assurto a mio dolce
preferito, la Kalitsounia (che comunque
esiste anche in versione salata).
Gustata
calda e fragrante, appena uscita dal forno, ha un che di paradisiaco.
E se per
caso a un certo punto, passeggiando per strada o entrando in qualche negozietto
capiti di avvertire un gradevolissimo profumo di rosmarino, di origano, di
tradizione e di robustezza che si spande nell’aria inebriante, significa che
qualcuno si sta preparando una tazza di “tè
di montagna”.
Che in
realtà è una tisana, preparata con rametti, foglie e infiorescenze della Sideritis
syriaca, piccolo cespuglio che cresce spontaneo sui suoli rocciosi di Creta, a
quote superiori ai 1.000 metri. E per capirne le virtù, basti pensare che
durante il dominio veneziano veniva chiamata “Malotira”, parola di derivazione
italiana che significa “tirar via i mali”. Tutti.
A Creta
inoltre cresce il Dittamo, chiamato
anche “origano di Creta”, altra panacea per tutti i mali, meraviglioso souvenir
da riportare con grande orgoglio per tutte le sue mirabolanti promesse e
soprattutto il profumo che pervaderà a lungo la valigia! Un po’ snobbato in cucina, per il suo sapore troppo
intenso, ma largamente impiegato nella medicina tradizionale perché
riconosciuto ufficialmente come tale.
9. Perché
spostarsi da una parte all’altra dell’isola è un viaggio nel viaggio. Con i
suoi tornantoni a picco sul mare, le strade ripide che si inerpicano sulle montagne e poi
ridiscendono verso il mare svelando, all’improvviso, panorami meravigliosi sull’infinita
distesa blu. Fra altari votivi sparsi un po’ ovunque, gole da osservare
dall’alto e caprette che costringono a rallentare godendosi il tutto ancora più
a lungo.
10. Perché essendo l’isola più a sud d’Europa
(in realtà a detenere questo primato è Gavdos, una delle sue isole satelliti,
distante una quarantina di km) l’estate dura tantissimo. Basti pensare che i
giorni di pioggia nell’arco di 1 anno sono mediamente 54! La costa sud-est di
Creta è classificata come area subdesertica, dunque la stagione turistica
termina molto più tardi che in altre isole in cui già verso il 15 di settembre
molte strutture iniziano a chiudere. Ecco lì
no: l’estate inizia molto presto e finisce molto tardi, con temperature miti
che non scendono mai sotto i 9°.
Anni fa ho iniziato a pensare a Creta dopo aver letto dei post con delle splendide foto di Claudia de Il giro del mondo attraverso i libri... Ho visto le tue foto del mangiare e mi sono definitivamente convinta che sia un posto da visitare
RispondiEliminaLo è assolutamente anche solo per un assaggio di ogni tipo di formaggio che producono!
EliminaVado subito a cercarmi il post sul blog che citi!
EliminaProprio oggi la mia collega è rientrata da Creta e ne è rimasta incantata: posso solo dirti che a leggere il tuo post ne ho avuto la conferma, che ho voglia di ripartire e che già ho chiesto a mio marito di convertire tutti i futuri regali per compleanni e festività varie in soldini pro viaggi :)
RispondiEliminaBellissimo post!
Un bacio :)
Brava Tatiana!! Non sono i regali più belli quelli convertiti in viaggi? Ottima idea! Grazie un bacione a te😘
EliminaSe l'anno prossimo riusciremo ad arrivare fin là userò questo post come guida turistica!!! che voglia di andarci!
RispondiEliminaArrivarci in barca poi...che meraviglia!!
EliminaCi tornerei subito ad occhi chiusi!
RispondiEliminaA chi lo dici!!
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