Quest’anno
non è arrivato piano pano, non si è annunciato dolcemente, non si è intuito nel
volgere del tempo e nel calo impercettibile delle temperature. Quest’anno per
me l’autunno è arrivato di botto, da un giorno all'altro, anzi: nello stesso
giorno, dopo un paio d’ore scarse di aereo.
A Creta si
stava divinamente: a differenza che in altre isole, dove qualche ombrellone
chiuso verso il 10 settembre si iniziava già a registrare e molti locali si
apprestavano già a sbaraccare, l’estate è ancora scoppiettante e il caldo pure.
Lo è sulla costa settentrionale (quella che guarda il continente greco), lo è
ancora di più su quella meridionale che dista dalla Libia appena 300 km.
E quindi era
proprio un caldo africano quello che ci avvolgeva fino a l’altro ieri. Un vento
bollente e desertico, quello che soffiava fino a giovedì scorso.
Di chiudere
i battenti, a fine settembre, nemmeno per idea.
Aperitivi in
riva al mare, musica in spiaggia, moto d’acqua ancora in funzione, file
chilometriche per visitare il Palazzo di Cnosso.
Un mondo a parte
in cui tutto sembrava, fuorché settembre inoltrato.
Scuole riaperte
sì, ma con ragazzi in giro in pantaloncini e canottiera.
E poi ti ritrovi
così: con i piedi gelati dentro l’infradito, la pelle intirizzita oltre la microcopertura
del top, le gambe violacee sfiorate dagli shorts.
Non sarà
mica già ora di ritirare giù il piumino?
Per non
sbagliare, intanto accendo il forno!
@@@@@@@@@@@@@
L’ispirazione
per questo plumcake arriva da una crostata di qualche tempo fa. Ma qui sono
completamente scomparse le uova e perfino lo zucchero, egregiamente rimpiazzati
da una generosa dose di liquore. L’unica fonte di zucchero di questo plumcake è
rappresentata da quest’ultimo, perché per il resto il dolce è dato dallo
zucchero naturalmente presente nel latte di riso e nei datteri. Volendo
omettere il liquore si può compensare con pari quantità di latte di riso ed è
fatta. Ma la Moretta* (-vedi oltre-liquore a base di anice, tipica di Fano, usato dai
pescatori per fare un robusto caffè che aiuti a combattere il freddo) nei dolci
sta divinamente e se si è amanti del genere non ci si può esimere. Morbido, dal sapore rustico e deciso.
Ingredienti
260 ml di
latte di riso
250 gr di
farina di farro
80 gr di
cioccolato fondente extra
50 gr di
fecola di patate (o in alternativa amido di mais)
40 ml di
Moretta (o altro liquore aromatico, tipo Rum, Sambuca o Amaretto)
40 gr di
granella di nocciole
8 datteri
denocciolati
3 cucchiai
di caffè solubile
2 cucchiai
di olio di riso (o di semi)
1 bustina di
lievito
Procedimento
Frullare i
datteri con il latte e l’olio e mettere
il composto a scaldare su fuoco moderato. Una volta caldo unire il liquore e il
caffè in polvere e lasciare intiepidire. Nel frattempo tritare grossolanamente
il cioccolato. Setacciare in una ciotola la farina, il lievito e la fecola di
patate, quindi unirvi il composto liquido e amalgamare con cura. Aggiungere
infine il cioccolato e la granella di nocciole e versare il composto in uno
stampo da plumcake oliato e infarinato.
Cuocere, in
forno preriscaldato, a 180° per circa 40-45 minuti o fino a quando inserendo
uno stecchino nel dolce non uscirà perfettamente asciutto.
Non sai quanto ti abbia invidiata, io che nell'Egeo ci ho lasciato il cuore, eppure rammento che anch'io, nonostante fossi rientrata dalle vacanze in pieno luglio, mi ritrovai sul ponte del traghetto sotto una pioggia battente, in infradito e felpa e congelata, attendendo come la manna l'ingresso al porto di Ancona per poter correre in garage a conquistare qualche abito caldo in camper!
RispondiEliminaBello il dolcetto, ne sto facendo un paio a settimana ora che è iniziata la scuola e le colazioni nutrienti servono, un'idea in più fa sempre comodo ;)
Un bacio!
Immagino che il rientro non sia stato dei più facili..già rientrare da una vacanza del genere, poi trovare l'autunno inoltrato..aiutoooo!!! Il tepore del forno (e soprattutto il profumino che ne usciva) sono certa che ti avrà rimesso in pace col mondo ^_* Bentornata <3
RispondiElimina