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lunedì 26 ottobre 2015

Compagni di merende - Pasticcini di riso


No, non mi sono ancora rassegnata.
Ancora mi sciolgo di commozione davanti a un piatto di lasagne.
Sussulto al cospetto di un vassoio di pasticcini al burro.
Sospiro al sentore, anche molto vago, di pane (di grano) appena sfornato.
Cerco di catturare, inspirando profondamente a occhi chiusi, ogni più trascurabile particella di aroma di caffè dovesse mai sprigionarsi dalle case limitrofe.
Il momento più duro è sicuramente quello della merenda dei bambini.
Scartocciare merendine;
sguainare wafers, biscotti ricoperti di cioccolato o ripieni di crema al latte;
 scaldare pizzette;
aprire a libro quadrati di pizza bianca per farcirli di mortadella, salame o prosciutto cotto;
brandire cucchiaini per tirar su budini, pannecotte, intrugli di cioccolato e vaniglia a chiazze,
tutto, tutto contribuisce a rendere la vita di una che ha abbracciato –forzatamente- un regime alimentare salutista, assolutamente amara.
E triste.
Poi sì certo, mestamente scartoccio anche io il mio pacco di biscotti.
Di farro.
O di crackers.
Di kamut.
O di barrette.
Di avena e frutta.
Ineccepibilmente fatti solo con olio di oliva, zucchero di canna, sale dell’Himalaya, lievito bio.
Tanto per non morire lì all’istante.
E poco contano la fierezza e l’orgoglio della scelta.
In quei momenti sono solo i sensi a parlare.
Vista/olfatto/acquolina in bocca.
Più eloquenti che mai.
Azzardo perfino domande sciocche:
Volete assaggiare bambini? (e condividere e darmi conforto), come fosse la cosa più normale del mondo trattenere il morso a uno spesso strato di cioccolato per affondare i dentini in un pezzo di segale.
No tata grazie, è la risposta serafica ma gentile del saggio cinquenne.
Faccia schifata e la testa scossa ripetutamente, quella eloquente della più scafata treenne.
Ma c’è una cosa davanti alla quale ogni volta vacillo sentendomi mancare.
Mi abbandono a sogni a occhi aperti e visualizzazioni perfette (di prendere, masticare, assaporare, mandare giù) che manco in una sessione di yoga..
Il vassoio di pasticcini o mignon avanzato dalla domenica pomeriggio e da riciclare felicemente per merenda il lunedì.
Sussulto già davanti alla carta della pasticceria: colorata, lucida, con la scritta dorata, piena di promesse.
Tolta quella, è solo un coro di angeli e tutto un profluvio di burro, creme, farce di ricotta, colate di cioccolato, granelle di frutta secca, nuvole di zucchero vanigliato, gocce di rum, sfoglie croccanti e strati golosi.
Che poco lasciano all’immaginazione.
Poi dice che uno odia il lunedì.

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Ne ho provate tante, e finalmente l’ho trovata. Una ricetta di pasticcini di riso che sembrano una imitazione perfetta di quelli al burro di frolla montata. Ma...senza la minima traccia di burro! Tanto che solo prima di averli assaggiati li ho chiamati banalmente biscotti. Ma invece sono molto di più.
Friabili, leggerissimi, sembrano sciogliersi in bocca. Le gocce di cioccolato li rendono ancora più golosi, ma senza sono altrettanto squisiti. Dalla bellissima app gratuita Piccole Ricette, con pochissime modifiche. Ah e se non fosse già abbastanza: si fanno in un attimo!

Ingredienti (per circa 30 pasticcini)
2 uova
250 gr di farina di riso
100 gr di olio di semi
130  100 gr di zucchero di canna
25 gr di fecola di patate
½ bustina di lievito per dolci
80 gr di gocce di cioccolato (facoltativo)
1 pizzico di sale


Procedimento
Scaldare il forno a 180° e foderare una teglia con carta forno. Setacciare la farina di riso con la fecola e il lievito. Sbattere a lungo le uova con lo zucchero fino a quando saranno gonfie e spumose. Unire l’olio e poi, con una spatola, incorporare le farine con il lievito. Si otterrà un composto molto denso. 

A questo punto aggiungere le eventuali gocce di cioccolato, quindi con l’aiuto di un cucchiaino prelevare piccole porzioni di impasto da adagiare sulla teglia ben distanziate tra loro.
Cuocere per 15 minuti o fino a leggera doratura. Nota: appena sfornati i biscotti appariranno morbidi ma asciutti internamente alla prova stecchino. Una volta raffreddati acquisiranno la giusta consistenza.







15 commenti:

  1. Che bell'aspetto che hanno!! ricordo una frolla con farina di riso che feci anni fa.. e anch'io dissi che assomigliava a quelle fatte col burro.. allora è proprio la farina di riso!!!!! da provarli i tuoi.. io con gocce di ciocco!!!!! smack e buona settimana :-*

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    1. Eh si deve essere proprio la farina di riso: conferisce una consistenza che mi piace proprio tanto! Con gocce di cioccolato sono decisamente più golosi, ma anche senza meritano ti assicuro!! Grazie cla tanti baci buona giornata

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  2. hihihi..avevo già l'acquolina alla descrizione delle merende, vassoi di dolcetti ect ect...posso solo immaginarmi se te li trovi davanti e non puoi accedervi :-(
    Meno male che la prendi sul ridere e non ti scoraggi ma trovi sempre il modo di appagare il tuo palato con ricette eccellenti e piene di gusto ma prive di grassi! Questa me la segno all'istante :-)
    Buona settimana <3

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  3. Dopo i miei tentativi salutisti di preparare delle colazioni light a base di torte all'acqua potrei pensare di variare con i tuoi biscottini pseudo-frollini senza burro! Che poi io già nella crostata non ce lo metto, sostituendolo con una quantità (minore) di olio di semi (sono all'avanguardia io...), quindi mi sento pronta per l'esperimento: per eliminare qualche grammo di ciccia sono pronta a tutto!
    Un bacio cara Luna :)

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    1. Vai provarli Tatiana e poi fammi sapere!! Baci a te, carissima mia.

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  4. Probabilmente il problema maggiore nel fare delle scelte alimentari sta proprio nel confronto e nel rapporto con gli altri. Ma l'importante è che ne siamo convinti e seguiamo la nostra linea. e poi sono sicuro che questa ricetta piaccia davvero a tutti.

    Fabio

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    1. Convinta ne sono convinta ( ma giusto per motivi di salute, non etici ne ideologici) ma come dici tu, il confronto e certi momenti topici come rinfreschi, raduni al bar, inviti a cena sono davvero difficili!!! Ecco, invece quel dolce thailandese che avete pubblicato ieri per esempio potrei mangiarlo tranquillamente!
      Grazie buona giornata

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  5. Io penso sia poi anche molto un fatto di abitudini. Ho amiche che pur non avendo intolleranze alimentari hanno un'alimentazione completamente diversa dalla mia, ma anche quando vado a mangiare da loro mangio sempre davvero bene, con gusti e sapori diversi dai miei, ma altrettanto buoni. E sono certa che se offri i tuoi biscotti senza raccontare gli ingredienti tutti li mangiano con gusto!!!

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    1. Quello che dici è tutto vero: il segreto è proprio non svelare nulla se non ad assaggio avvenuto! Ed è vero anche che è questione dei abitudine, un po per tutto. Io per esempio, da che mi sembrava di non poter vivere senza caffe a che ora non lo bevo più! Il fatto è che per alcune cose ancora non mi sono rassegnata, ma col tempo sono sicura che accadrà. Grazie dell incoraggiamento, ti mandò un bacione grandissimo!

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  6. Mi piace molto la farina di riso nei dolci, deliziosi questi pasticcini!!!!!

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    1. Io non l avevo mnai provata, ho scoperto che piace tantissimo anche a me!
      Grazie bacioni!

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  7. Qualcosa mi dice che farò la tua fine, dovendo presto iniziare una dieta antinfiammatoria, semmai chiederò lumi e consigli. La dipendenza da grassi, zuccheri e caffeina è una brutta bestia. Un abbraccio.

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