Un luogo affascinante da visitare appena fuori Kuala Lumpur
sono le grotte di Batu.
Tredici chilometri a nord della città, sono comodamente
raggiungibili in metro e impegnano appena mezza giornata di tempo, dal momento
che si trovano esattamente all’uscita della metro.
Il paesaggio, con la foresta tropicale dalla quale si
innalzano pinnacoli di roccia calcarea tra i quali spuntano gigantesche statue
di divinità indù,
è quanto di più suggestivo si possa immaginare.
è quanto di più suggestivo si possa immaginare.
272 gradini per raggiungere il tempio dedicato a Lord
Murugan (o Lord Subramaniam), dio indù della guerra la cui gigantesca statua
dorata campeggia alla base dell’immensa (e ripidissima) scalinata.
Prima di accingersi alla scalata bisogna controllare di
essere vestiti adeguatamente (spalle e gambe coperte) e nel caso indossare una
delle “palandrane” distribuite all’ingresso (conviene portarsi dietro un pareo
nella borsa).
La quale non farà altro che aumentare fatica e calura, ma le
regole sono regole!
Percorrere la scalinata è faticoso ma divertente, allietati
come si è dagli innumerevoli macachi che popolano la zona.
Che sono tutt’altro che schivi o spaventati da tutto il
flusso di gente, ma si divertono anzi a sottrarre a fedeli o semplici turisti,
cibo,
bevande
o qualsiasi altra cosa possa attirare la loro attenzione.
bevande
o qualsiasi altra cosa possa attirare la loro attenzione.
Senza la minima speranza di poterli poi recuperare.
A tre quarti della scalinata, e precisamente al gradino 204,
si trovano le Dark Caves, il cui ingresso a differenza della grotta principale,
è a pagamento.
Il percorso è guidato e lungo all’incirca 2km. Le grotte non
sono affatto illuminate, ma prima di partire si viene dotati ciascuno di una
torcia e di un elmetto protettivo.
Anche all’interno della grotta fa molto caldo e l’aria è un
po’ rarefatta, ma si possono vedere diversi insetti (tra cui gigantesche - e orribili - scolopendre), qualche pipistrello e i famosi
Flow Stones (pietre correnti) , così
chiamati perché vi scorre sempre un filo d’acqua.
A un certo punto la guida farà spegnere tutte le torce
compresa la sua e si potrà ammirare il muro di nero che è il buio nella parte
più profonda della grotta, in un silenzio ovattato, che fa girare la testa.
Una volta fuori si riprende la scalata fino al Subramanian Swamy Temple,
che per la verità si rivelerà un po’ deludente.
che per la verità si rivelerà un po’ deludente.
A parte l’immensità della grotta, alta 100 metri e lunga 80,
con le pareti adorne di idoli che rappresentano le sei vite di Lord Subramaniam,
il contesto generale, con lucine colorate a intermittenza,
galletti che razzolano
e musica pop dagli altoparlanti, appare un po’ squallido e anonimo.
con le pareti adorne di idoli che rappresentano le sei vite di Lord Subramaniam,
il contesto generale, con lucine colorate a intermittenza,
galletti che razzolano
e musica pop dagli altoparlanti, appare un po’ squallido e anonimo.
In una sezione del tempio più appartata si trova la statua
di Rama,
divinità ornata di gioielli e sarong di seta, che per vedere più da vicino bisogna però farsi fare un piccolo segno rosso sulla fronte dal personale del tempio.
Questo darà anche il diritto spirituale di entrare.
Terminato il giro,
si ridiscendono i 272 scalini
sempre in compagnia dei macachi
Una volta l'anno, solitamente tra gennaio e febbraio in questo tempio si tiene una delle feste religiose più importanti del calendario indù malese, Thaipusam, che richiama innumerevoli fedeli e turisti.
Dal tempio di Sri Maha Mariammann a Kuala Lumpur, alle prime luci dell'alba parte il carro dorato che porta in processione la statua di Subramanian, seguito da migliaia di fedeli. La strada a piedi fino alle grotte dura circa sette ore. In realtà si tratta di una processione dura e un po' sanguinolenta: come segno di penitenza infatti i fedeli portano vari tipi di pesi, che possono essere brocce da latte variamente intarsiate e fissate alla carne con degli uncini, oppure cornici di legno dotate di spine appuntite, sempre agganciate alla pelle.
Una volta raggiunte le grotte (e saliti tutti gli scalini!), la statua viene deposta nel tempio, si bruciano incensi e canfora e i fedeli si liberano dei loro pesi, versando il latte in offerta.
divinità ornata di gioielli e sarong di seta, che per vedere più da vicino bisogna però farsi fare un piccolo segno rosso sulla fronte dal personale del tempio.
Questo darà anche il diritto spirituale di entrare.
Terminato il giro,
si ridiscendono i 272 scalini
sempre in compagnia dei macachi
Una volta l'anno, solitamente tra gennaio e febbraio in questo tempio si tiene una delle feste religiose più importanti del calendario indù malese, Thaipusam, che richiama innumerevoli fedeli e turisti.
Dal tempio di Sri Maha Mariammann a Kuala Lumpur, alle prime luci dell'alba parte il carro dorato che porta in processione la statua di Subramanian, seguito da migliaia di fedeli. La strada a piedi fino alle grotte dura circa sette ore. In realtà si tratta di una processione dura e un po' sanguinolenta: come segno di penitenza infatti i fedeli portano vari tipi di pesi, che possono essere brocce da latte variamente intarsiate e fissate alla carne con degli uncini, oppure cornici di legno dotate di spine appuntite, sempre agganciate alla pelle.
Una volta raggiunte le grotte (e saliti tutti gli scalini!), la statua viene deposta nel tempio, si bruciano incensi e canfora e i fedeli si liberano dei loro pesi, versando il latte in offerta.
Deve essere stato davvero emozionante!
RispondiEliminaSì, soprattutto familiarizzare con i macachi! Un bacione Arianna!
Eliminanon finirò mai di ringraziarti di condividere con noi le bellissime foto dei tuoi meravigliosi viaggi !!!ps foto bellissime bravissima...un abbraccio...
RispondiEliminaE io di ammirare le foto di quei meravigliosi pranzi che prepari! Grazie mammalorita, tanti baci!
EliminaBellissimo è un piacere viaggiare assieme a te ma tutti quei scalini con le mie ginocchia non sarebbe possibile avrei bisogno di una portantina...magari in su ancora ancora ma ibn giù che affonti proprio no grrrr.
RispondiEliminaBuona giornata e ancora grazie.
In effetti quella scalinata è proprio faticosa, soprattutto perché molto ripida! E purtroppo non è attrezzata in alcun modo. Chissà, magari un giorno costruiranno un ascensore per permettere a tutti di arrivarci. Grazie a te Edvige, bacioni grandi a te e maritozzo!!
Eliminamamma che bel viaggio, Luna!!! Intanto... bentornata (è un po' che non passo di qui e non te l'avevo ancora detto! :))) e poi ti dico che è sempre un piacere leggere le tue cronache. Te lo invidio, questo viaggio, ma un pochino lo vivo attraverso i tuoi racconti e mi basta. Un baciotto e alla prossima tappa :)))
RispondiEliminaFaustina, bella mia!! Grazie!! Del Bentornata e dell apprezzamento.
EliminaTanti baciotti a te
Sembra di essere in un altro mondo..splendidi colori e chissà quante emozioni trovarsi di fronte a queste meraviglie!
RispondiEliminaÈ vero, lì sembra proprio di essere in un altro mondo. Grazie Consu tanti baci buon fine settimana!
Eliminatutto bellissimo... ma già solo con le foto dei macachi mi era venuta una gran voglia di partire!
RispondiEliminaLoro sono i veri protagonisti del luogo!
Eliminagrazie di queste belle immagini ci sembra di viaggiare anche noi
RispondiEliminaCiao Gunther, grazie a te! Felice che ti siano piaciute!!
Eliminasono venuta a vedere come è andato il tuo viaggetto direi bene!! Un abbraccio SILVIA
RispondiEliminaDirei anche io! Grazie silvietta abbracci a te, buon weekend!
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