Il pacchetto
è a scatola chiusa, che la meta per il piccolo viaggio di capodanno è sempre
una sorpresa confezionata dall’amato bene. Ma conoscendo bene i miei gusti e
perlopiù sapendo che mi basta buttare due cose in una valigia e partire per
essere felice, non corre il rischio di sbagliare.
Peraltro,
puntando su una meta come Recanati, per andare a rivedere i luoghi di Leopardi
che io amo alla follia, ha decisamente centrato il bersaglio se mai ne avesse
avuto bisogno.
Ma siccome
sono tutti posti in cui siamo già stati dalle 3 alle infinite volte, come nel
caso di Assisi (senza comunque stancarci mai) ha pensato bene di suddividere i
3 giorni, a cavallo tra l’anno vecchio e
il nuovo, in altrettante località diverse.
E così il 31
dicembre, ultimo giorno dell’anno, lo abbiamo trascorso ad Ascoli Piceno, arrivandoci giusto giusto per l’ora di pranzo dopo
una breve visita al vicino borgo di Castel Trosino
animato da un’unica taverna
(molto carina) in cui ricordavamo di aver mangiato molto bene anni fa, aperta
purtroppo solo nel fine settimana (peccato!).
Lasciata la
macchina al b&b situato proprio a ridosso di una delle porte della città,
abbiamo attraversato il ponte sul fiume Tronto per ritrovarci nell’incanto dei
vicoli vestiti a festa
decidendo però di ignorarli per correre a rifocillarci con
un gustoso tagliere di salumi e formaggi e una corroborante zuppa di legumi in
un bel locale, dal servizio molto cortese nonostante il pienone di gente.
Saltiamo il caffè, con l’intenzione di andarcelo a gustare presso lo storico Caffè
Meletti in piazza del Popolo,
ma ahimè, risulta impossibile perfino metterci
piede. Nella piazza intanto, sovrastata da una suggestiva tenda di lucine blu,
fervono i preparativi per l’ultima serata dell’anno.
Montano il palco e gli
altoparlanti, provano luci e microfoni e noi continuiamo il nostro giro diretti
al mercatino di Natale in piazza Duomo.
Già che ci siamo visitiamo anche la
cattedrale di sant’Emidio e la sua suggestiva cripta.
Un po’ di riposo in
camera, anche per ammirare la splendida vista che si gode dalla sala comune del
b&b, e usciamo nuovamente a festeggiare l’arrivo del nuovo anno. L’intenzione
sarebbe quella di mangiare, alla carta, in un locale di poche pretese e senza
cenone a menu fisso (prenotato un mese prima) e poi attendere la mezzanotte in
piazza. Ma fa talmente freddo che benediciamo il prolungarsi della cena e
aspettiamo appositamente di brindare al calduccio nel locale, con camerieri e
titolare, prima di uscire al gelo,
passando velocemente nella piazza inondata di gente e di musica e salutare il
nuovo anno con una bella camminata fino al b&b.
L’indomani
ce la prendiamo comoda ma non troppo. Ci aspettano Recanati e soprattutto l’incanto di quel luoghi.
Che peccato
trovare chiusa Casa Leopardi!
Vero che l’abbiamo già visitata, ma sarebbe stato
ugualmente un piacere ripetere l’esperienza. La città è piuttosto spettrale:
pochissima gente in giro, sporadici turisti, perfino il parcheggio del
centralissimo Hotel La Ginestra risulta vuoto. Troviamo un unico bar aperto in
piazza, mentre tutti gli altri, ristoranti compresi, hanno deciso di rimanere
chiusi.
In compenso
l’atmosfera che si respira è sempre di grande emozione. Torniamo a vedere la
Torre del Passero solitario, la casa di Silvia, le scuderie Antici e naturalmente
il Colle dell’Infinito.
Ogni tanto ci imbattiamo in stralci di poesie vergati a
mano su cartelli affissi ai muri o incisi su targhe di marmo.
Saltiamo il
pranzo e decidiamo di fare un giro nei dintorni visitando Porto Recanati che ci stupisce con il suo bellissimo lungomare,
pieno di case colorate e il suo vivace viale di negozi.
L’atmosfera è allegra e
per nulla malinconica pur trattandosi di una località balneare fuori stagione. Da
lì proseguiamo per Numana e Sirolo, due belle località dalle quali
si gode una magnifica vista sulla Riviera del Conero e che anche d’estate
dovrebbero essere davvero piacevoli.
Siamo curiosi
di visitare anche Civitanova, che
rigurgita di gente a passeggio e luminarie sfavillanti, con il suo lungo viale
pedonale traboccante di negozi e locali.
Per la cena tuttavia preferiamo
tornare alla tranquillità di Recanati
dove troviamo aperta una piccola osteria
con pochi tavoli e una cucina tradizionale robusta e di qualità.
La
passeggiata notturna per tornare al nostro alloggio ci avvolge di magia,
fra la
statua del poeta sovrastata da un manto di luci
e i versi dell’infinito che
brillano nel buio.
È poesia
anche il nostro b&b, un miniappartamento ricavato all’interno di un arco su
una delle porte della città.
Affacciato sui vicoli da un lato,
sul mare dall'altro.
Ambientazione fiabesca, colazione meravigliosa,
luogo degno di tutta la magia di questo borgo.
Infatti ce
ne stacchiamo a fatica la mattina
successiva, ma ci aspetta Assisi,
luogo
in cui torniamo ciclicamente per incapacità di starne lontano troppo a lungo. Assisi
è uno di quei luoghi in cui, che si sia credenti o meno, si avverte tutto il
misticismo e il senso di pace di cui è avvolta. E anche quando sembra di aver
visto tutto, c’è sempre qualcosa di nuovo che si può scoprire o approfondire.
La
visita di quest’anno è all’insegna delle salite più ardue.
Abbiamo scelto
infatti un b&b proprio alle sue pendici, dal quale, con una ripidissima
salita di 600 mt ci si ritrova al cospetto della basilica di San Francesco.
Faremo
quella salita due volte in un giorno, mettendoci in mezzo tutto il percorso in
lungo e in largo di Assisi e quello al suo esterno fino alla Chiesa di San
Damiano.
Ci fermiamo giusto una mezz’oretta per gustare un’ottima torta al
testo ripiena di prosciutto e verdura.
Ma è la sera,
dopo tutte le scarpinate diurne, che mangiamo con vero gusto degli
indimenticabili umbrichelli al tartufo.
Il risveglio
è all’insegna di una paradisiaca colazione affacciati sulla campagna ricoperta
di brina su cui si staglia, in lontananza, la sagoma della basilica di Santa
Maria degli Angeli.
Basta un
panorama, qui ad Assisi, a riempirti occhi e cuore.
Siccome non
ne abbiamo ancora abbastanza di scarpinare, chiediamo al gestore del B&B di
poter lasciare la macchina ancora un po’ nel parcheggio e raggiungere così
(triplicando le salite) la Rocca Maggiore.
Stranamente, in tanti anni non ci
siamo mai stati, ma forse, considerando la fatica per raggiungerla a piedi, non
è nemmeno così incomprensibile….
il panorama di cui si gode da lassù tuttavia,
ripaga di ogni possibile sforzo.
Ridiscendendo
facciamo incetta di salumi e torta al testo da riportare a casa.
Poi,
riprendiamo la macchina e prima di congedarci, sempre a malincuore, da questa
città unica nel suo genere, facciamo una tappa al Santuario di Rivotorto, che
da sempre, con le sue piccole e semplici costruzioni inglobate nelle maestose
colonne mi emoziona molto più della Porziuncola.
Si tratta del Sacro Tugurio,
il primo luogo in cui san Francesco con i suoi seguaci si riunirono dando vita
all’ordine dei frati minori e stilando i punti della sua Regola.
Suggerimenti
PER DORMIRE:
Ascoli
Piceno, B&B Tufilla, via Asiago 2
Recanati,
B&B Porta Marina, vicolo Sebastiani, 3
Assisi, Agriturismo
La Piaggia
PER MANGIARE:
Ascoli
Piceno, Ristorante La pecora nera
Griglieria, Prosciutteria
Mangiafuoco, piazza della Viola 13
Recanati,
Osteria La bottega del villaggio
Assisi, Ristorante La Rocca
Lo sai che all'ultimo momento Riccardo avrebbe voluto fare un capodanno simile? peccato che il 31 io abbia lavorato.. così abbiamo festeggiato in un locale qui a Roma.. Che bell'atmosfera e che bei luoghi! Buon 2020!!!!!! Ti abbraccio
RispondiEliminaMannaggia Cla! Beh comunque, vista la distanza, un weekend simile puoi sempre farlo in qualsiasi altro momento. Felice anno nuovo a te, mia cara. Ti abbraccio, forte, anche io <3
EliminaBelle immagini e super atmosfera. Conosco Ascoli Piceno ma ancora meglo Servigliano anche se ero piccola quella volta 4 e 6 anni ma mi è rimasta impressa per delle circostanze non proprio allegre ma la ricordo con piacere (ricordi di piccina). Mi piacerebbe ripetere anche a me questi viaggi ma al momento siamo fermi obbligatoriamente. Buona fine settimana. Un bacione
RispondiEliminaMagari più in là Edvige, e voi poi col camper, è anche più bello.
EliminaBuona settimana a te, bacioni grandi
sono stata a Civitanova e porto recanati più di 10 anni fa d'estate ad agosto... ad Assisi anche io ero stata in inverno.
RispondiEliminaDi entrambi i posti ho un ricordo stupendo.... prima o poi mi piacerebbe tornarci!
Ecco io invece d'estate non sono mai stata in quei posti (tranne Assisi), ma nelle Marche invece mi piacerebbe proprio tornarci nella stagione estiva!
Eliminaun bacione fede, buona settimana!