Il solito copione
ogni anno.
All’inizio ufficiale
dell’inverno, che per la sottoscritta coincide (almeno mentalmente), con il
ritorno all’ora solare (benché la persistente manica corta e l’infradito a oltranza
non aiutino a crederlo proprio fino in fondo), si assiste, nel giorno che
precede la fine dell’orario legale, alla consultazione frenetica e spasmodica
di tutti gli orologi di casa, per conoscere l’ora esatta.
Questo non perché
non si sia capito bene il meccanismo (di per sé lapalissiano) del mettere gli
orologi un’ora indietro, quanto per il fatto che l’amato bene (non si sa bene
per quale oscuro motivo) decida di compiere la delicata operazione già dal
giorno prima.
Generalmente senza
avvisarmi.
E solo dietro
minaccia quest’anno ha evitato di farlo anche con la MIA sveglia, il MIO orologio,
i MIEI cellulari (che fanno da soli, come qualsiasi altro dispositivo
elettronico, ma lui sarebbe capace, nella concitazione del momento, di portare
il suo indispensabile contributo anche lì).
Salvo guardarmi con
compatimento quando tutto tronfio annuncia: “Io per domani sono già a posto”, lasciando intendere che chissà
quali catastrofiche conseguenze potrebbe avere il non aver seguito il suo
esempio e rimesso gli orologi…il giorno prima!
“ Scusa” – ribatto io nell’illusorio
tentativo di instillargli un briciolo di poesia nell’animo forgiato, provato, inaridito da anni di
addestramenti militare “cosa c’è di meglio che alzarsi
alle 10 (minimo) come ogni domenica mattina, guardare l’orologio e (solo a quel
punto) togliersi la soddisfazione di rimetterlo indietro di un’ora
sapendo così che la mattinata del dì di festa, una volta tanto, non sarà andata
a farsi friggere proprio del tutto?”
Ma a niente valgono
queste allusioni poetiche (che lui molto semplicemente chiama “autopreseperilculo”),
salvo poi sbagliarsi (perché anche i pragmatici falliscono!!) a puntare la
radiosveglia….
Oggi, lunedì, ore
5.30.
Un suono acuto, stridulo, impossibile da
ignorare ci arresta il sonno, i sogni e pure i battiti cardiaci per un fugace attimo,
trascinandoci violentemente fuori da quella condizione (semi)beata che precede
il risveglio,
quando apri un
occhio ma ancora non sei del tutto cosciente,
quando capisci che
ti devi alzare ma ancora non hai la piena lucidità per smadonnare a dovere,
quando nascondi la
faccia sotto il cuscino concedendoti ancora
cinque minuti pensando a quanto sarebbe bello invece continuare a dormire
per tutto il giorno.
Ma stamattina niente
di tutto ciò: passaggio sogno/veglia in un nanosecondo e guadagno della
posizione eretta a colpi di reni che solo quando rinsavisci capisci che
potresti anche esserti strappato qualche muscolo.
Alla faccia della
ginnastica posturale e dell’ “alzatevi
sempre molto lentamente, girandovi prima su un fianco e restando qualche attimo
così…” .
Come no.
Ma il movimento
inconsulto è stato istintivo, anche perché quella specie di allarme antiaereo
a intermittenza continua a suonare (e tu
ancora non capisci nemmeno perfettamente se nel frattempo ti sei svegliato o stai
facendo solo un bruttissimo sogno).
Imperterrito,
fracassando i timpani, squarciando il silenzio dell’alba, che al confronto pure
il continuo abbaiare del cane del piano di sotto passa inosservato.
Riducendo
brutalmente al silenzio tutti gli uccellini che dagli alberi avevano preso
allegramente a cinguettare salutando il nuovo giorno.
Poi vedi lui, che
armeggia (maldestramente) con la radiosveglia, quella che di solito elargisce
note e musichette non sempre gradite ma che comunque è tenuta a un volume così
basso che tante volte (per fortuna) manco la sento.
Perchè poi io in
realtà odio la radiosveglia con tutto il suo corredo musicale, che la radio
mica lo sa di che umore sono quella mattina per potermi mettere la musica
giusta.
E mica lo sa che un
ritmo sbagliato, non in linea con l’umore del momento, rischia di farmi alzare
con il piede pure quello sbagliato e rimanere in assetto di guerra per tutte le restanti
ore della giornata (figuriamoci una semplice sirena stridula come quella di
oggi!).
Infatti per non
correre rischi io sono quella che nei rarissimi casi in cui deve svegliarsi
prima dell’amato bene usa una sveglietta dei cinesi che ha pure la luce
incorporata e che si avvale di un tradizionalissimo cicalino dal suono discreto
ma efficace.
Abbastanza acuto ma
non del tutto assordante.
Neutro e senza
rischi.
Questo nelle
eccezioni.
Di norma invece sono
quella che si avvale della sveglia umana (puntata un’ora dopo la sua, quando sta con un piede già fuori la porta, la valigetta in mano e il treno che fischia in lontananza...) dispensatrice
di bacetti, lievi carezze e paroline dolci il tutto rigorosamente senza profumo, perché il dopobarba di
primissima mattina a me fa venire la nausea….
(del resto può sempre metterselo dopo avermi svegliata e se non fa in tempo perchè è tardi pazienza, questione di priorità)
(del resto può sempre metterselo dopo avermi svegliata e se non fa in tempo perchè è tardi pazienza, questione di priorità)
Sono una tipa
viziata io. E magari un filo esigente (po' esse).
Ragione di più per
pretendere di sapere all’istante il motivo percui nessuna delle mie due sveglie
abituali questa mattina abbia funzionato e al loro posto mi ritrovi invece
questa specie di raglio asmatico sparato a tutto volume.
“ma che…?! ’mannagg…!! mavaff...!!! ecco no, allora: ho
sbagliato pulsante!” (ma va?) quando
ho regolato tutti gli orologi IERI MATTINA ho anche puntato direttamente la
sveglia (mi pare ovvio), ma ho azionato
il bip anziché la radio…”
L’importanza e l’utilità di portarsi avanti….
Ergo, nonostante il
brusco risveglio, l’umore di oggi è un misto di:
Soddisfazione.
Gaudio.
Gratitudine nei confronti della vita.
Perché c’è sempre
una giustizia, a questo mondo.
E pure la radiosveglia
si è voluta vendicare!!!
;-)
@@@@@@@@@
Questo dolce l’ho
visto fare a La prova del cuoco una settimana fa (ma io ho aggiunto le mele). Questa
volta però mi sono ricordata che la ricetta si poteva trovare facilmente anche
in interne e mi sono risparmiata di stenografarla al volo come mio solito…
Veloce è veloce,
niente da dire, se non fosse per tutte le ciotole e ciotoline che servono
all’uopo. Sarà che personalmente odio la pratica di montare le chiare a neve e
i tuorli da un’altra parte: perché è tempo in più e perché sono già due ciotole
diverse da dover lavare poi.
Ma a parte questi
dettagli tecnici…la torta è buona, molto soffice e con il sapore netto del
marsala. A mio parere l’aggiunta delle mele le conferisce decisamente una
marcia in più interrompendo l’effetto “mappazza” di un po’ tutte le torte da
merenda o colazione eccezion fatta per quelle allo yogurt che risultano sempre
estremamente morbide e umide.
-Ho ridotto lo
zucchero di 50 gr e per i miei gusti era già abbastanza dolce così
- Gli amaretti in
superficie tendono a bruciacchiarsi, quindi eviterei di metterceli e li
butterei tutti all’interno
- Per la cottura
sono stati sufficienti 35 minuti anziché i 60 dichiarati dall’autrice ma è vero
che ogni forno è diverso dall’altro.
Ingredienti (per uno stampo da 24 cm )
4 uova intere
250g di zucchero semolato (io solo 200)
150g di farina 00
150 g di fecola
½ bicchiere di olio di mais
½ bicchiere di marsala
1 piccola mela golden tagliata a fettine sottili
Succo di limone
1 bustina di lievito per dolci
15 amaretti (circa 50 gr)
Un pizzico di sale
Procedimento
Sbucciare e tagliare la mela a fettine quindi spruzzarla di
succo di limone per non farla annerire. Montare gli albumi a neve con il
pizzico di sale, sbattere i tuorli con lo zucchero, quindi aggiungere il
marsala e l’olio e successivamente la farina e la fecola mescolate prima con il
lievito. Da ultimo incorporare delicatamente le chiare montate a neve. Mettere
sulla base della teglia imburrata e infarinata, metà dell’impasto, spolverare
con una parte degli amaretti tritati grossolanamente e aggiungere i pezzetti di mela,
coprire con
altro impasto e terminare con i restanti amaretti (oppure metterli tutti
direttamente nell’impasto ed evitare quest’ultimo passaggio).
Infornare a 160° per 35-40 minuti e come al solito affidarsi
alla prova stecchino!
I tuoi post hanno il potere di farmi sorridere e di vedere il lato spensierato di ogni momento della giornata.
RispondiEliminaUn abbraccio e buona settimana!
Che buona!!!
RispondiEliminaTi farei sentire la sveglia del cellulare di Riccardo..è una roba da fracassarti il timpano.. e da far svegliare tutto il palazzo.. Odiooo le sveglie.... Ottimo il ciambellotto invece.. baci e buona settimana :-)
RispondiEliminadiciamo che poi almeno svegliarsi anche se prima e non proprio nella maniera più dolce possibile, con questa ciambella rimette un po' di pace con il mondo!
RispondiEliminaoh, ecco una cosa buona, che se la trovassi sul tavolo della cucina il giorno dopo, punterei la sveglia con le trombe dell'apocalisse!
RispondiEliminavero, il fatto che nel primo pomeriggio faccia già buio mi mette tristezza, riconsoliamoci con il tuo ciambellone!! Un abbraccio SILVIA
RispondiEliminaA 46 anni io non ho assolutamente capito come funziona sta faccenda dell'ora.
RispondiEliminaAvanti ma a che ora??
Il pc fa tutto da sè...e il cellulare...e la tele???
Meno male che non ho altri strumenti a disposizione, diversamente le domande sarebbero enciclopediche e le risposte....inutili, ogni anno chiederei le stesse cose.
A me la cosa sembra complessa.
Forse non dovrei farmi un vanto di un limite così evidente:((((
buono buono buono buonissimo questo ciambellone!!!! amaretti, mele e marsala e che te lo dico a fa!!!!!
RispondiEliminama sai che anche mio padre il giorno prima è già risintonizzato sul nuovo orario, e ogni volta ci casco! quello è il giorno più confuso dell'anno, mi da un fastidio! :)
io che nn amo troppo i bruschi cambiamenti sai che faccio? lascio il mio orologio da polso sempre sulla stessa ora :))
prendo un paio di fette di dolce e vado ;)
bacioniiiiiiiii tanti tanti tantissimi!!!!!
Io invece ogni volta mi chiedo come si fa ad avere tanti orologi e nessuno che segni la stessa ora. Mio marito in ufficio quell'orologio appeso al muro non la cambia mai così fa prima. Il ciambellone con gli amaretti e le mele mi sembra ottimo...voglia di tortinr fatte in casa. Bacio Luna.
RispondiEliminaGrazie ragazze, tanti baci a tutte!!!!!
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