È passato in sordina, senza
clamori né fanfare né proclami.
Ma ha compiuto un anno esatto.
Anzi, al momento attuale: un anno,
un mese e 6 giorni, per la precisione.
Dopo un addio sofferto,
combattuto, travagliato.
Dal giorno alla notte, per paura
di ripensarci.
Per non voltarmi indietro e
tornare sui miei passi.
Uno strattone unico, una botta in
testa, un colpo allo stomaco.
Perché (…perché?) quando decido
una cosa la faccio e basta.
L’ultimo caffé aveva il sapore
amarissimo di tutto il pathos di quell’addio.
Eppure io lo prendevo proprio
così: amaro.
Questo non significa che abbia
smesso di amarlo alla follia.
O che mi sia abituata, rassegnata,
fatta una ragione.
Ma ci sono certi amori
incompatibili, irrealizzabili, destinati a rimanere platonici.
È stato bello finché è durato.
Bellissimo.
Quell’aroma intenso,
quell’effluvio che significava:buongiorno,
ma anche buon pomeriggio, datti una mossa, buonanotte, buona digestione, vieni qua
che ti abbraccio.
Il caffé per me era tutto questo:
una coccola, un momento di riflessione, uno scambio di idee, una pausa, un
sospiro di sollievo, un attimo tutto mio, una sferzata di energia, perfino un
augurio di sogni bellissimi.
Che a me non ha mai agitato o impedito di dormire, pure preso la sera.
Ecco, quell’amore è sempre lì:
vivo e pulsante come non mai.
Nemmeno lontanamente compensato
dalla vaga sopportazione di quella ciofeca dell’orzo solubile.
O del caffé di cicoria (eh già).
Solo che adesso è un amore esclusivamente
platonico.
Fatto di profonde sniffate, grandi
afflati, infiniti sospiri.
Ricordi indelebili sul filo della
commozione.
E no, nemmeno io avrei mai pensato
di esserne capace, di poter fare a meno di lui.
Ma c’è un filo di masochismo in
questa idea, dopotutto, di riconquistata libertà…
Che fosse stato per me avrei continuato felicemente a essere prigioniera/schiava/irrecuperabile seguace di quella bella abitudine.
Che fosse stato per me avrei continuato felicemente a essere prigioniera/schiava/irrecuperabile seguace di quella bella abitudine.
Quindi oggi, signori, sono
quattrocentodue giorni che non bevo un caffè.
Che sia messo agli atti.
E se ne
tenga conto nel caso si avvisti una col naso all’insu e principi di svenimento aggrappata
alla vetrina di Castroni.
@@@@@@@@@@
La sperimentazione di questi
biscotti è di due settimane fa. Lo scorso fine settimana infatti ne abbiamo
sfornati altri, perché sì, da che non potevo nemmeno pensare di potermi mettere
lì a confezionare biscotti a che mi ritrovo a sperimentarne un tipo diverso
ogni settimana. Perché fare colazione sempre nello stesso modo, senza più la rassicurante routine della tazzina di caffè (attorno a cui tutto ruotava), non mi appaga.
Allora cambio, provo, sperimento, scopro….e la quinoa è
stata proprio una gran bella scoperta!
N.B.: va risciacquata molto bene prima di utilizzarla per eliminare eventuali residui naturali di saponina che la rivestono rendendola amara.
Ingredienti (per
circa 20 biscotti)
75 gr di semi di quinoa
180 gr di farina di riso
150 ml di latte di avena (o di riso/farro/mandorla: quello
che avete in casa)
90 gr di zucchero di canna
2 cucchiai di olio di semi
1 cucchiaio di succo di limone
1 uovo
I semini di una bacca di vaniglia
La buccia grattugiata di un limone bio
Procedimento
Raccogliere la quinoa in un colino a maglie strette e
sciacquarla abbondantemente sotto l’acqua corrente fino a quando non cesserà di
fare schiuma. Metterla in un pentolino insieme a latte, vaniglia e scorza di
limone, quindi portarla a ebollizione e lasciarla cuocere, mescolando ogni
tanto, per una decina di minuti, fino a quando il latte sarà completamente
assorbito.
Disporla in una ciotola e lasciarla raffreddare. Aggiungere
l’uovo e lo zucchero, poi l’olio, il succo del limone e progressivamente la
farina di riso, impastando bene. Prelevare piccole porzioni di impasto, disporle su una
teglia ricoperta di carta forno e cuocere a 180° (preriscaldato) per circa 20
minuti.
Ma non ho mai capito però.. non bevi più caffè perchè??? comunque.. ottime le tue sperimentazioni.. li vorrei assaggiare questi biscottini.. devono essere deliziosi.. Provai la farina di quinoa una volta e il risultato non mi dispiacque affatto.. Un abbraccio :-*
RispondiEliminaHo eliminato il caffè perché sto facendo una cura omeopatica hahnemanniana che non è tanto una cura a tempo determinato ma un cambiamento radicale di stile di vita. Il caffè, come il cioccolato o il tè sono sostanze stimolanti che cambiano la risposta del fisico, specie in faae di cura. Io, dopo un anno, sono solo agli inizi e per il momento è preferibile rigarre dritti! Ma mentre ho fatto qualche sgarro con il cioccolato, non ho mai più ripreso il caffè perché uno solo, in una sporadica occasione, non mi basterebbe allora preferisco niente e darci un taglio netto.
EliminaGrazie claudietta, un bacione!
aahhhh!! il turbine dei biscotti... so di cosa parli ^_^
RispondiEliminal'elenco di quelli da provare si allunga con questi, la quinoa mi piace ma dolce non l'ho mai provata... come sempre, appena li faccio, ti dico
baci!!!
Ci conto Vale! Al parere tuo ma sopratuttoa quello della gnoma, giudice severissimo, integerrimo e incorruttibile tengo moltissimo! La biscotti mania continua...
EliminaTanti baci a voi!!!!
No, io non potrei mai svegliarmi senza il gorgoglio della moka. Ma poi, perché questa drastica decisione ? Adoro i tuoi biscotti e finalmente un'idea come si deve, per usare il mio bistrattato sacchettino di quinoa. Bacioni Luna
RispondiEliminaTi dico Lisetta: anche io non lo avrei mai creduto possibile, per quanto amo il caffè. Poi però l ho fatto e ho preferito troncare di netto, per evitare strascichi dolorosi e possibili ripensamenti. L ho fatto perché questa cura che spiegano a Claudia qua sopra lo prevede e siccome io quando mi butto in una cosa lo faccio con tutte le scarpe, ho preso alla lettera e molto seriamente tutti i risvolti che comporta. L omeopata prima ancora di orescrivermi la cura, un anno fa, mi ha dato un foglietto con le linee guida di quella che sarebbe dovuta essere la mia alimentazione da allora in poi. E io l ho applicata seguendola pedissequamente, solo con qualche sgarro ogni tanto ( sul cioccolato!!). Però ecco al caffè ho preferito dare un addio definitivo piuttosto che rinnovare la nostalgia solo una tantum!
EliminaAnche il mio sacchettino di quinoa è stato a lungo relegato in un angolino e criticato pesantemente dall amato bene prima di trovare impiego in questi biscotti ee..prendersi la sua rivincita!
Bacioni a te mia cara Lisetta.
Ti ammiro..io proprio al caffè non posso rinunciare! L'ho lasciato solo al rito della colazione ma guai a chi me lo tocca!!!
RispondiEliminaQuesti biscotti sono davvero da provare, amo la quinoa ma ancora non ho azzardato a metterla nei dolci :-P
Io invece non l ho mai ancora provata in versione salata... Sono partita direttamente dal dolce! Grazie Consu un bacione!
EliminaNon toglietemi il caffè o divento cattiva;) questi biscotti mi tentano molto, sono nel regno della quinoa e mi tocca provarli ;)
RispondiEliminaSi ma infatti: se non li provi tu che sei circondata di quinoa?! Dai! E poi fa!mi sapere!!
EliminaAnche io ho dovuto ridurre (quasi eliminare) il caffè e per fortuna sono riuscita a superare il "trauma" senza troppa fatica! Certo che se continui a sperimentare queste bontà la lista dei tuoi biscotti che devo provare si allunga sempre di più... Quelli al limone sono sul podio ma questi forse mi incuriosiscono ancora di più!!! Baci e buona giornata :-)
RispondiEliminaAnche questo saqnno di limone, però la consistenza è davvero nuova e molto piacevole! Io il trauma devo ancora superarlo...
EliminaBacione a te e buon weekend!!
Luna, voglio farti i complimenti per l'ennesima volta (sono ripetitiva, lo so)...perchè questo post è meraviglioso, pura poesia. E io mi nutro anche di quella :-)
RispondiEliminaPer quanto riguarda il caffè, anche io ho dovuto eliminarlo e(ahimè) ora bevo quello di cicoria, buono ma non è il caffè! Intenso, amaro (anche io lo bevevo amaro), aromatico...mmm che nostalgia! Però confesso che non ho contato i giorni! E che un ciambellone al caffè l'ho preparato giorni fa e quindi ho fatto una piccola eccezione alla regola ;-) I biscottini sono uno spettacolo! Appena ricompro la quinoa, li preparo, promesso! Un abbraccio grandissimo! Leti
Beh un piccolo strappo si può fare! Io perché ho troppa nostalgia e per il momento preferisco tenermene proprio alla larga, però magari più avanti...almeno un tiramisù me lo concederò!! Grazie dei complimenti, se sempre molto carina. Se li provi fammi sapere cosa ne pensi!!
EliminaAbbracci stritolosi a te!!
Io anche non lo prendo più (se non raramente) perché mi dà dei problemi, ma capisco che farne a meno, se è già un'abitudine consolidata, non è facile. Io ho sempre preferito buttarmi su altro, quindi rinuncia relativa.
RispondiEliminaI biscotti di quinoa sono davvero una scoperta. Hanno una bellissima consistenza.
Fabio
La consistenza infatti è quella che mi ha conquistata prima! Poi non avendo mai mangiato la quinoa ancora di più! Quanto al caffè: a me non dava nemmeno problemi!!!!! Quella è la beffa. L ho tolto solo ai fini di questa cura omeopatica che lo esclude del tutto. Quindi, alla fine, una scelta personale come quella di abbracciare questa strada. Poi io ci rido e ci scherzo su, ma nessuno naturalmente mi ha obbligato a toglierlo. Diciamo che è un consiglio spassionato affinché la cura sia più efficace.
EliminaGrazie Fabio un abbraccio a voi e buon lungo weekend!
Ciaoo bravissima conosco l'omeopatia di cui Hanneman nè è diciamo il padre. L'omeopatia chiamata cosi.. ha varie branchie....io mi curo solo con l'omeopatia da anni ma non ho cure restrittive perchè comunque 15 anni fa ho dovuto cambiare parecchio...
RispondiEliminaBuoni questi biscotti un abbraccio e buona fine settimana.
Ciao avevo lasciato un comment...è sparito?? Ariciaoooo si vede mio pc un disaster :(
RispondiEliminaA parte il messaggio....ecc. qui il mio commento devo aver combinato qualcosa :( comunque volevo dirti che dopo l'infartino a 58 anni sono passati 15 da 11-12 caffè al giorno mi hanno detto per i primi tempi niente poi 1 al giorno buono il resto mi sono abituata ai deca. e qualche volta all'orzo che però ormai mi rifiuto di berlo. Ciaoooo buona giornata.
RispondiEliminaCarissima Luna,
RispondiEliminacome stai? Sono passati...anni? Ma appena tornata al blog ho pensato a te. Proprio in questo momento ho dei biscotti che stanno cuocendo in forno e proprio mentre mi chiedevo "chissà cosa bolle nella cucina di Pizza e Fichi?" ho visto la tua ricetta di biscotti (che ti ruberò, ovviamente).
Spero che tu stia bene, un abbraccio grande.
Giulia
Ciaooooo!!! Quanto sono contenta di rileggerlo!! È sei tornata cal blog già da qualche giorno come ho potuto vedere da unba sbirciata veloice che approfondiró non appena possibile( ora sto andando al lavoro)! Io tutto ok. Grazie di essere passata mi ha fatto proprio tanto, tantissimo piacere rileggerti. A presto, ti abbraccio forte!
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