"A casa non s'arriva mai, ma dove confluiscono vie amiche, il mondo per un istante sembra casa nostra" (H.Hesse)

lunedì 21 maggio 2018

Lungo la Garden Route: da Colchester a Plettemberg



L’uscita dall Addo Elephant National Park è carica di malinconia.
Difficile allontanarsi da un posto così, ma un’altra meta ci aspetta e, in mezzo, tante altre interessanti tappe per raggiungerla.
La prima di queste è lo Tsitsikamma National Park, il cui nome significa “luogo con tanta acqua”. 
Non a caso, visto che si estende su 75 chilometri di costa, lungo la Garden Route, con scenari mozzafiato e sentieri escursionistici per tutti i gusti e le capacità, lunghi da pochi chilometri fino ai 60 dello Tsitsikamma Trail che, tra foreste e montagne, richiede 5 giorni e  6 notti di cammino…. Noi, lasciata la macchina nell’ampio parcheggio dopo la breve coda per registrarsi e pagare l’accesso (218 rand a persona, equivalenti a circa 15€), ci limitiamo a percorrere un breve ma suggestivo sentiero di una ventina di minuti fino al ponte sospeso sullo Storms River

Questo è solo uno dei fiumi dai quali è attraversato il parco: in tutto sono sette!

Ci incantiamo davanti a dei meravigliosi chalet in legno affacciati direttamente sull’oceano e riflettiamo su quanto sarebbe stato bello pernottare qua almeno una notte. 

Salutiamo i simpatici animaletti (lontre?)

 che arraffano cibo dai bidoni della spazzatura o direttamente dalle mani dei turisti e ci rimettiamo in macchina per raggiungere un altro fiume del parco che è il poderoso Bloukrans. Non tanto per il fiume in sé quanto per posizionarci in un luogo antistante un altissimo ponte che lo sovrasta

 e dal quale si pratica il bungee jumping (da ponte) più alto del mondo. 


Duecentosedici metri di adrenalina pura che fanno venire i brividi solo a guardarli e immaginare di percorrerli volando in picchiata a testa in giù…

Mangiamo un gelato nel bar/ristorante con maxi schermo che trasmette le dirette dei lanci, complete di primi piani sui coraggiosi eroi, rinunciando a un tour organizzato per andare a vedere da vicino. Poi risaliamo in macchina diretti alla Nature’s Valley, situata nella parte occidentale dello Tsitsikamma, dove tra laghi e  foreste incantante 

si estende una spiaggia meravigliosa. 


Talmente bella da essere scelta come location per matrimoni fiabeschi. Per un attimo ci sembra di essere sul set di Beautiful e di vedere comparire da un momento all’altro Brooke in sella a un destriero bianco che raggiunge Ridge (o Thorne? O Eric?) all’altare. 

Non resistiamo e cediamo anche noi al fascino di scattarci una foto “da matrimonio” sulla spiaggia!

La destinazione finale di questa giornata è Plettemberg, 

dove abbiamo prenotato una Guest House per la notte, ma prima di arrivare, facciamo un’ultima tappa a pochi chilometri dalla città per visitare il Monkeyland,

una riserva che ospita numerose specie di scimmie cresciute negli zoo, in case private o nei laboratori di ricerca per aiutarle a riabituarsi alla vita allo stato brado.

 Il costo del biglietto è di 230 rand (circa 16€), ma volendo si può optare per il combinato con altre due riserve nelle immediate vicinanze che sono l’Elephant Sanctuary e il Birds Of Eden, l’aviario più grande del mondo con una copertura di ben due ettari che si estende sopra la foresta.

La visita è necessariamente guidata, perché le scimmie vivono libere in questo grande parco e dura all’incirca 45 minuti.

 Prima di entrare si viene forniti ciascuno di una noce di crema anti “mosquitos”, dopodiché, al seguito di una guida armata di lungo bastone (per sicurezza, ci spiega), 

si entra attraverso vari cancelli fino a trovarsi liberi nella foresta insieme a scimmie di tutte le specie.

 Si procede a piedi, un po’ timorosi, 
fra grida e ombre che saltano a pochi centimetri sopra la testa, 

attraversando, scimmie permettendo, 

anche un ponte di corda lungo 128 metri.

L’insieme suscita un po’ di malinconia. Non è uno zoo ma non è nemmeno una riserva naturale. Agli animali viene fornito cibo 3 volte al giorno, prestate cure mediche e sono abituati alla presenza dei visitatori, anche se non si avvicinano mai fino a poter essere toccati.

Ad eccezione di alcune che rimangono in disparte o appese a un ramo

 e ad avvicinarsi non pensano proprio.

Arriviamo a Plettemberg a pomeriggio inoltrato. La città non ci fa una grande impressione, a parte l’innegabile fascino delle sue spiagge sconfinate. 
Nel complesso la troveremo una delle tappe più deludenti di tutto il viaggio. Per la cena ci facciamo consigliare da Willy, il proprietario del B&B che ci prenota, per le 19, un locale sulla spiaggia dove mangiare pesce (il centro della città si trova invece arroccato su un’altura). Abbiamo imparato ormai che i ristoranti chiudono alle 22 e già dalle 21:30 non accettano più ingressi. Oltretutto lui ci sconsiglia di attardarci sul lungomare per una passeggiata. 

Mangiamo dunque il nostro nasello alla piastra, una porzione di calamari fritti e una cheesecake al limone raccomandataci dalla moglie di Willy e ce ne andiamo a dormire.

Il mattino dopo, consumata la scarsissima colazione in compagnia di altri ospiti della struttura, tutti riuniti attorno a un magnifico tavolo di ebano intarsiato, salutiamo e raggiungiamo la riserva naturale di Robberg, indecisi se visitarla o meno.
Si tratta di una penisola lunga 4 chilometri da attraversare a piedi su sentieri rocciosi di difficoltà crescente. Da uno sguardo d’insieme ci appare molto simile alle scogliere greche e a molti promontori che abbiamo scalato nelle varie isole. Il sito archeologico di Ancient Thira a Santorini, uno su tutti. Decidiamo quindi di rinunciare e di proseguire il nostro percorso sulla Garden Route. Destinazione Wilderness.




16 commenti:

  1. Foto bellissime, quanto mi piace sognare con i tuoi viaggi.
    Buona settimana
    Mandi

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    1. Grazie Rosetta, è un piacere portarti con me almeno virtualmente!
      Ti mando un bacione grandissimo, buona settimana a te <3

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  2. Per un attimo mi è sembrato di essere lì con voi in questi luoghi incantati!
    Grazie x il tour e felice serata <3

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  3. Ciao, nuova follower; complimenti per blog e post; questo l'ultimo pubblicato da me: http://ioamoilibrieleserietv.blogspot.com/2018/05/25-indiscrete-domande-cinematografiche.html

    Se ti va ti aspetto da me come lettrice fissa

    Grazie

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    1. Ciao benvenuta, grazie della visita che ricambierò appena possibile.

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  4. Beh, se questa giornata non è stata la migliore, almeno dalle foto con paesaggi mozzafiato e tanti animali non mi sembra comunque tanto male! :-D

    Fabio

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    1. No ma in realtà a non esserci piaciuta è stata la meta finale di questa giornata che era Plettemberg: una cittadina molto decantata ma che a noi ha lasciato abbastanza indifferenti. tutte le tappe intermedie sono state bellissime, a cominciare dalle tante scimmiette!
      Un bacione, buona giornata

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  5. Belle immagini e bellissima descrizione. Mi sarebbe piaciuto tantissimo viaggiare anche solo con il sacco in spalla ma quando ero giovane non c'erano le condizioni e nemmeno i tempo maturi per una donna ora... non è più possibile viaggi lunghi. Grazie del viaggio gratuito. (Bellissime le scimiette posso prendere una e metterla nella header del blog...certo con link al tuo - Grazie )

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    1. Ma certo che puoi, Edvige. Prendi pure tutte le foto che vuoi. Grazie a te dell'apprezzamento. Bacioni grandi e buon fine settimana

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  6. Invidia ma anche un gran piacere per vedere un magnifico reportage

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  7. Confesso che i viaggi prettamente paesaggistici non sono molto nelle mie corde, e un viaggio in sud Africa per quel poco che avevo letto mi sembrava lo fosse, ora leggendo i tuoi post ne ho la conferma :-) leggere qui mi soddisfa sufficientemente ^____^

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    1. Lo è però in questa parte specifica del Sudafrica, che a noi infatti non ha entusiasmato particolarmente. Perlomeno non dopo aver visto, qualche anno fa, la parte orientale del Sudafrica (da Johannesburg al Parco Kruger) che è sì un viaggio paesaggistico ma entri in certi villaggi e ti trovi davanti certi scenari che sono molto lontani da quelli a cui siamo abituati (nel bene e nel male). Per non parlare dei parchi e delle riserve di animali. Insomma: QUESTO secondo viaggio in Sudafrica, lungo la tanto decantata Garden Route non ha particolarmente entusiasmato nemmeno noi, ma il primo, nei luoghi di cui ti parlavo sopra sì, assolutamente è da fare.

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