Eh sì, l’ho
trascurato proprio tanto questo mio scalcinato bloghetto.
Per niente
ammiccante, ostinatamente retrò, così fiero di questo suo color
sabbia/savana/terre d’Africa, del tutto fuori moda, in un baluginare di bianchi
assoluti.
Che ignora
proprio del tutto le attuali linee SEO, rimane testardamente fuori dagli
algoritmi di chicchessia, si estranea dalle logiche social del momento, o le sfiora solo di striscio, va per
conto suo: è proprio un vecchio, nostalgico rudere.
Che però io
amo tanto, così com'è.
Pur trascurandolo.
Al solito il
suo compleanno è passato in cavalleria e il traguardo dei suoi 8 anni è trascorso così, nell’indifferenza
più totale.
Non che lo
abbia mai festeggiato, a parte un’unica e quindi memorabile occasione, ma insomma,
quest’anno men che meno.
E non è che
fossimo carenti di aneddoti di cui dar conto.
Non è che la
palestra sia stata priva di spunti o l’amato bene non abbia dato sfoggio di
qualcuna delle sue chicche meritevoli di menzione.
Basti
pensare che il giorno di Pasqua, la sera per la precisione, dopo colazione
tradizionale a base di uova, salame, pizza dolce, colomba e cioccolato e pranzo
altrettanto light scivolato giù fra lasagna, abbacchio con patate, carciofi e
ari colomba, ari uovo di cioccolato, caffè e ammazzacaffè, lui si è messo a
dare la seconda mano di vernice al soffitto della camera da letto...
Ma certe
stravaganze non fanno nemmeno più notizia ormai.
Sono
talmente abituata a dare dimora a secchi di vernice, pennelli in ammollo,
rotoli di carta vetrata e teli protettivi che ormai li considero la norma e mi
mancano se non li vedo in giro, pronti a colpire.
E se qualche
sprovveduta prova a raccontarmi la sua disperazione al pensiero che il marito
abbia deciso di ritinteggiare pareti o cambiare pavimenti di casa sono perfettamente
in grado di fornire un tale supporto psicologico da far sembrare la cosa come
la più normale, indolore, insignificante del mondo.
Quisquiglie,
signore mie.
Provate a
vivere con uno che ha deciso di rifare casa pezzo per pezzo nel corso di lunghissimi
anni con idee sempre nuove e progetti sempre più ambiziosi.
No, la
verità sulla mia saltuaria e imprevedibile presenza in queste pagine è molto
più banale e prosaica.
Si chiama
pigrizia!
Che poi sì,
un po’ va pure di pari passo con l’esigenza, in questo preciso momento della
mia vita, di…aspettate no, si dice “percorso” (che di questi tempi se non fai
un percorso sei un poraccio), abbandonarmi al silenzio interiore. Ripiegarmi in me stessa, rintanarmi
in un angolo a leccarmi le ferite.
Il
melodramma del resto è sempre stata la mia cifra stilistica preferita.
Semplificando: non ho nulla da dire.
Prediligo
l’astinenza dalla parola, anche quella scritta; cullo il silenzio, quello in
cui ogni cosa che vivi la introietti e aspetti di averla anche metabolizzata.
Oddio poi ci sono certi rospi in gola che manco con flebo di Idraulico liquido
scenderebbero.
Ma quelle
sono altre storie.
Un velo di
malinconia su ogni cosa. Vita che cambia, fasi che finiscono per sempre e nuovi
scenari che si aprono.
Cui doversi
adattare, volenti o nolenti.
Un po’ di
stanchezza, qualche paura, mille interrogativi che hanno come unica risposta
quella di coltivare briciole di pazienza, qualche etto di entusiasmo e una
generosa manciata di curiosità. Che mica sempre vanno d'accordo, la Pazienza, l'Entusiasmo e la Curiosità, dico. Qualche volta s'azzuffano, spesso scarseggiano, raramente procedono di pari passo.
E il più delle volte il passo è pure claudicante.
E poi darsi
allo yoga.
Fare lunghe
sessioni di pranayama e via, ripuliti dall’interno, pronti a fare almeno il fioretto
della tolleranza, questa mia sempre più sconosciuta.
Quello che
rimane invece tenacemente presente e vigorosa è l’idea di fare dolci il più possibile
sfrondati del superfluo.
Su burro e
uova non ci sono dubbi ormai.
Ma lo
zucchero, chi l’ha detto che è proprio necessario in un dolce?
Torno a
rintanarmi nel silenzio.
(comunque
scherzo. Almeno qualche dattero, pe fa’ la vita meno amara, ce lo metto ;-))
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Ingredienti
200 gr di
farina di grano saraceno
150 gr di
mandorle con la pelle
130 ml di
latte di riso (o altra bevanda vegetale)
100 ml di
olio di riso
8 datteri
½ bustina di
lievito
1 cucchiaino
di essenza di vaniglia o i semi di mezza bacca
Procedimento
Tritare le
mandorle nel tritatutto fino a ottenere una granella non troppo fina e unirla
alla farina di grano saraceno e al lievito. Versare in un bicchiere dai bordi
alti il latte, l’olio, la vaniglia e i datteri e frullare tutto con il
minipimer. Unire i due composti e amalgamare bene fino a ottenere un panetto dalla consistenza
lavorabile. Disporlo fra due fogli di carta forno e stenderlo con il matterello
in una sfoglia non troppo sottile. Ricavarne i biscotti con le formine
preferite, con un coppapasta o semplicemente con un bicchiere o una tazzina
rovesciati, quindi adagiare i biscotti su una placca ricoperta di carta forno.
Cuocere in
forno preriscaldato a 180° per 15-20 minuti.
Mi riconosco in un sacco di cose . beh sul marito tutto fare proprio no, visto che il mio in casa non muove un dito, ma per il resto . . .
RispondiEliminaAnche i biscotti mi piacciono da morire
Io lo amo il tuo blog e adoro pure te . Tanti baci Luna bella <3
la cosa è assolutamente reciproca, mia carissima, adorata Lisa. grazie delle belle parole<3 bacetti a valanga
EliminaSemplici e deliziosi, buon 1 maggio e buona serata
RispondiEliminaGrazie Michela, buona giornata a te!
EliminaDiciamo che non amo troppo questa farina.. salvo che nel pane.. Ma i tuoi biscottini li assaggerei volentieri.. Baci e buon 1° maggio :-*
RispondiEliminaCiao Cla!!! Beh la farina di granos araceno non è facilissima da amare. diciamo che ci si deve un po' fare l'abitudine. io ora ci faccio anche la pizza, mescolandola alla farina di farro integrale e non potrei più farne a meno! nei dolci dipende...anche a me non convince proprio sempre, in particolare ho scoperto che non mi piace abbinata a marmellate o miele. nei biscotti rustici invece, e con la frutta secca trovo che stia benissimo. Insomma, è uan farina sicuramente difficile e da poter amare poco alla volta! Grazie di essere passata!! tanti baci buon week end
EliminaBello sto post! Detto da una che scrive a singhiozzo, che se ne sbatte del SEO (a capirci qualcosa...), che se ne frega degli algoritmi e che preferisce avere i followers che si merita, per semplice simpatia personale o apprezzamento nei confronti di quanto pubblicato, olè! E del resto, numeri compresi, me ne frego alla grande.
RispondiEliminaE poi mi ritrovo appieno nella tua pigrizia del momento, assale anche me e da qui la conseguente pubblicazione a singhiozzo :), ma stavolta cercavo una ricetta più ipocalorica possibile e l'ho trovata proprio sulle tue pagine, insomma pubblichi poco ma a ragion veduta :)
Un bacio Luna bella!
Tatiana
Grazie Tati bella. Felice delle tue parole, della pigrizia che ci accomuna e soprattutto del fatto di poter essere tua alleata sul fronte ipocalorico, visti tutti i sacrifici che stai facendo! Ti mando un bacio grandissimo, e l'augurio di uno splendido fine settimana <3
EliminaAnche il mio blog è come me: pigro! una vita che dico che dovrei dedicarmi alla grafica, ai widget ecc e non lo faccio mai!
RispondiEliminaNon me lo dire...me lo ripeto tutti i giorni, come ogni volta che passo davanti a un cassetto mi dico: dovrei proprio decidermi a guardare cosa c'è dentro ed eventualmente buttare...lo ripeto da anni :-(
EliminaUn bacione fede (bello non essere soli in queste cose!!)