"A casa non s'arriva mai, ma dove confluiscono vie amiche, il mondo per un istante sembra casa nostra" (H.Hesse)

venerdì 20 settembre 2013

Sudafrica per iniziare: Laggiù, nell’emisfero dove la luna è uno smile

Amore è...dormire abbracciati in un letto di fango...

E niente, un discorso lineare e compiuto non esce, un racconto dettagliato di cosa-come-quando proprio non mi si articola (ancora) nel cervello: le emozioni si affastellano una sull’altra premendo confusamente senza riuscire a districarsi.
Il fatto è che in Africa niente è semplice.
Nel bene e nel male.
O forse non siamo abituati a lasciar parlare la natura, a prendere a piene mani tutto l’impeto della sua voce: i suoni sconosciuti, i silenzi che rimbombano, il vento implacabile, la pioggia torrenziale, il sole che acceca, il freddo pungente della notte.
Tutto insieme, tutto nello stesso giorno, tutto nel volgere lento delle ore.
Estremi da cui si è sopraffatti, abituati come siamo alle placide vie di mezzo.
Come per esempio a poter godere di un tramonto tutto il tempo necessario ad assaporarlo.
In Africa i tramonti,

così come le albe,

sono infuocati,

abbacinanti,

travolgenti,

ma durano lo spazio di uno scatto.
Il cielo comincia a cambiare colore già dopo le 3 del pomeriggio, le tonalità si fanno più tenui,

 l’ocra abbraccia ogni cosa,

il caldo attenua la sua morsa, l’aria diventa più respirabile e una lieve brezza anticipa le temperature rigide della notte.
Poi la palla di fuoco diventa rossa. E in mezz’ora è tutto finito, il buio inghiotte tutto.
Al mattino il contrario: timide pennellate di rosa a fendere l’orizzonte e un attimo dopo la palla di fuoco a squarciarne il velo.
Gli zulu chiamano la parte del giorno che precede l’alba “uvivi”, che significa “oscurità prima dell’alba”. E nel sottobosco dello Zululand il buio si fa ancora più intenso proprio poco prima che all’orizzonte si affaccino i primi brandelli di luce.
In Africa il buio è un muro spesso e denso, che fa male agli occhi e genera inquietudine. Nessuna piccolissima luce a interromperlo, specie in quei campi-base in cui anche il generatore di corrente viene spento alle 10 di sera e riacceso solo il mattino successivo.
Difficile, all’inizio, digerire la mancanza di luce.
Pensi a questioni pratiche (devo farmi la doccia, lavarmi i denti, mettermi a letto prima che tolgano la luce), rimani abbarbicato alle tue abitudini da animale di città.
Ma dura poco, perché già dal secondo giorno quell’assoluta oscurità ti diventa amica, ti schiude le sue porte, ti affida in ottime mani, lasciandoti con l’unica, meravigliosa compagnia di un tappeto di stelle infinito e prorompente, specie nelle notti senza luna, in cui ti sembra quasi di esserne schiacciato, di poter agguantare a manciate tutta quella polvere d’argento sparsa sopra la testa.
E la luna, laggiù nell’altro emisfero, è una specie di smile: cresce in orizzontale, dal basso.

Viene su come un sorriso che nei giorni, a mano a mano che cresce, si fa sempre più pieno e largo.
Noi siamo abituati a vederla invece crescere dal lato. Piccole differenze, cui nemmeno si fa troppo caso.
Ma lì sì, perché non c’è altro (di artificiale) da guardare, dietro cui distrarsi.
Nemmeno il libro sul comodino, che la luce non c’è e la torcia, con la sua prepotenza che squarcia quel buio assoluto, attira gli insetti (….. “e gli insetti attirano le rane e le rane attirano i serpenti”…proverbio africano).
Nemmeno i fiumi sono come quelli europei, placidi e lineari, regolari e ben definiti.
E quando lo sono, è tutta apparenza…


In Africa i fiumi sembrano respirare e pulsare allo stesso ritmo vibrante di tutta la sua terra: si gonfiano, si espandono, si arricchiscono a ogni curva di nuovi affluenti, rivoli, torrentelli,


per poi venire giù con foga, 
Waterval Boven

articolandosi in cascate
Mac Mac Falls- Blyde River Canyon

 
Lisbon Falls
 e trascinare con sé tutto ciò che incontrano, cambiando volto al paesaggio, rendendo i loro confini ancora più frastagliati e inafferrabili.
Quasi a dire che sono quello ma anche altro.
Sono fiumi ma anche laghi, pozze in cui gli animali 




vanno ad abbeverarsi...o a fare il bagno

ma anche torrenti impetuosi che lambiscono

 e modellano rocce.


Poi improvvisamente vanno in secca, lasciano spazio a imponenti distese di sabbia, 

diventano deserti aridi e inospitali, costellati di dune, battuti dai venti, evitati dagli animali.

Ma niente, lì nel paesaggio africano, si cristallizza a lungo, e domani magari è tutto diverso da oggi.
Fermarsi in una radura, aguzzare la vista, e scoprire che non è un tronco caduto, quello che giace ai piedi di un albero.


Che solo restando fermi e mettendosi in ascolto, ci si accorge di essere ospiti (non sempre graditi) di un tratto di terra densamente abitata…


Che niente lì in Africa, è solo ciò che appare..
Uno scoglio è il dorso di un ippopotamo

Una foglia è un uccello

Un ramo secco è un insetto
Un tronco abbandonato è un coccodrillo.
Un sasso un po' più grande è un "lucertolone" che scava la sua tana

Due rami che svettano su un albero sono le corna di una giraffa

Un arbusto folto e grigio è un elefante, incredibilmente silenzioso e delicato.

Spesso, strano a dirsi, invisibile.
Ma tutto, nella natura selvaggia appare “strano”.
Perché la natura selvaggia cambia le carte in tavola, sovverte regole e convinzioni troppo “umane”, abbassa la cresta di convinzioni radicate e principi assoluti.
In pratica: rivolta l’anima come un calzino. E ti cambia la vita per sempre.


24 commenti:

  1. Sarei andata avanti a leggere ancora e ancora...perchè il mio amore per l'Africa è nato moltissimo tempo fa, ha condizionato i miei studi e il mio modo di vedere le cose in questa vita...Le foto sono stupende come le tue parole e sono sicura che più il tempo passerà più queste emozioni si trasformeranno in qualcosa di indelebile...Grazie per avere condiviso tutto ciò.
    Un abbraccio.

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  2. Cara laura, proprio a te pensavo mentre ero lì. Non sai quante volte mi sei venuta in mente, in quei giorni e ho parlato di te anche a mio marito (cui avevo girato quel tuo filmato della vespa saltatrice, o come si chiamava..).
    L'Africa ti rimane dentro, è vero, anche se nel mio caso, rifagocitata dai ritmi della città, rischio di dimenticarmi presto tutti gli insegnamenti che mi ha trasmesso.
    Che meraviglia unica.
    Sapevo che avresti capito (e chi meglio di te?).
    Grazie a te, di cuore.
    ti abbraccio forte, in attesa di riuscire a passare a leggermi tutto il pregresso del tuo blog!

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  3. mio papà che era stato in africa per un periodo della sua vita mi diceva sempre che "il mal d'africa"esiste veramente!!!!complimenti per il bellissimo post...

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    1. Grazie mammalorita: tuo papà aveva assolutamente ragione!
      tanti baci, buon weekend

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    2. Grazie mammalorita: tuo papà aveva assolutamente ragione!
      tanti baci, buon weekend

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  4. O misericordia... misericordia!!! mai un viaggio virtuale mi aveva fatto emozionare come questa volta!!! L'Africa.. sento racconti simili da tutte le persone che ci son state.. Là tutto è affascinanete.. è vero.. si è ospiti della natura.. Bisogna saperla vedere.. ascoltare.. e rispettare!!! Che meraviglia... so di notti completamente buie.. ed è proprio il vivere inmaniera selvaggia che mi frena da organizzareun viaggio.. Non so se riuscirei ad adattarmi.. o forse si.. non posso dirlo!!! Bellissime le foto.. e tutto ciò che hai scritto!!! Ci son rimasta male.. che questo post è finito troppo presto... ne seguirà un altro vero???? baci e buon w.e. :-D

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    1. Grazie Claudietta!! Sul fatto di adattarsi in viaggio ti dico: c'è un momento per tutto. Fino a qualche tempo fa non avrei creduto possibile di sapermi adattare a tante cose...ma ho scoperto per esempio che per tante altre non sono ancora pronta! Il nostro pallino prima di decidere per il sudafrica era fare la namibia in tenda...beh, dopo questo viaggio abbiamo capito che non è ancora ora, se ne parlerà tra qualche tempo, perchè stavolta abbiamo alternato la tenda a soluzioni sempre spartane ma più comode e non è stato proprio tutto sempre facilissimo (lo scoprirai nei prossimi post...!), quindi pensare di fare 15 giorni tutti dentro una tenda ancora non mi riesce!!!! Preso coscienza di questi limiti, sono anche consapevole però del fatto che se dentro le riserve non ci dormi ti perdi la metà della loro magia. Poi sai, in certi contesti, se solo se ti lasci andare un po', hai la possibilità di scoprire cose di te che nemmeno avresti immaginato, quindi hai ragione: "chi può dirlo?"
      baciomni a te e buon fine settimana!!!

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  5. Nemmeno National Geografic avrebbe potuto descrivere così bene questa splendida terra.
    Si sente dalle tue parole l'animo delle cose, i respiri di tutti gli esseri viventi e il vero ciclo della vita.
    Il tuo occhio ha scattato molte più foto della tua machina fotografica e la tua mente e il tuo cuore le ha sviluppate con un zoom particolare. Uno zoom che le ha riprodotte amplificate si, ma senza nessuna distorsione. Così come realmente sono.
    Grazie!!!!!

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    1. Annamaria grazie di cuore a te, delle splendide parole!!!!
      ti abbraccio forte, augurandoti un bellissimo fine settimana!

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  6. sono stata in Sudafrica 7 anni fa in viaggio di nozze e il tuo racconto mi ha fatto tornare alla mente quei posti stupendi, i suoni della savana, i suoi colori,i suoi abitanti....un viaggio che ci è rimasto nel cuore e che abbiamo deciso di rifare prima o poi per far conoscere ai nostri figli la Magia. Angela

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    1. Che bello tornare nei posti del viaggio di nozze con i figli: e ragazzi e bambini sarebbero ancora più in grado di noi adulti di apprezzare la magia di certi posti.
      Ti auguro di realizzare prestissimo questo progetto, Angela (e di leggerne il resoconto per sognare a mia volta!!).
      grazie, un abbraccio, buon weekend!

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  7. Che foto meravigliose che posti incantevoli.

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    1. A fare le foto non sono per niente brava, ma i posti parlano da soli! Grazie Meris, un bacione!

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  8. un magnifico reportage, bravissima la sopratutto molto ben raccontato un punto di vista molto interessante

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    1. Grazie carmine, che bei complimenti!!
      felice, davvero, che tu abbia apprezzato!

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  9. Splendido raccontato immensamente bene e profondo sembra di sentire e vedere quello che hai visto e udito tu senza problemi.
    Niente è come appare... ma se ti soffermi non in città ma se vai in giro monti laghi ecc e ti soffermi ad ascoltare anche li è niente di come immagini. Lo so in campeggio al lago di notte è una cosa che sembra ma il giorno dopo non sembra più nulla è rimasto uguale e la notte dopo è già diversa. Hai ascoltato non solo con gli occhi ma con il cuore e ti sei lasciato avvincere dal silenzio che in realtà era molto rumoroso.
    Buona fine settimana.

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    1. Grazie edvige!! Sai che io non ho mai fatto un'esperienza di campeggio?! Insomma, in sudafrica era la prima volta che dormivo in una tenda e devo dire che come prima volta è stata piuttosto...impegnativa!
      Ma hai ragione, dormire nella natura regala sempre grandi sorprese ed emozioni, perciò non è escluso che ripeterò l'esperienza anche qua da noi.
      Però magari più che la tenda il camper, ecco quello sarebbe un pallino che mi piacerebbe provare prima o poi. Ho amici camperisti da una vita che mi raccontano meraviglie di nottate passate in riva ai fiumi, in montagna, e poi tu ne sai qualcosa mi pare!
      Grazie mille di tutti i complimenti ti mando tanti bacioni!!

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  10. Cara Luna questa è pura poesia......ti adoro!

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  11. Sento parlare di Africa da oltre trent'anni nel posto dove lavoro... poi un giorno ti dirò perché. Ho visto milioni di fotografie e continuo a vederne sempre. Mi sembra di esserci stata, a volte. Eppure leggendo il tuo racconto mi è sembrato fosse la prima volta che qualcuno mi parlava di Africa. Proprio il fatto di non riuscire a riordinare le idee è stata la carta vincente. Perché secondo me le parole ti sono uscite taglienti, dal cuore e dall'anima, accompagnate da foto splendide. ... Sei magica in questi racconti Lù!

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    1. Bella Elly mia!! ma che davvero il tuo lavoro ha a che fare con l'africa?! Beh un giorno mi dirai, mi interessa tanto questa cosa!
      allora grazie doppiamente dei tuoi complimenti, se ne senti parlare ogni giorno da tutti questi anni e nonostante questo hai apprezzato il mio racconto!! ma che bello deve essere il tuo lavoro: mi hai messo molta curiosità ora!!!
      Tanti bacioni Elly cara e grazie ancora!

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  12. ho letto e riletto, guardato e riguardato i tuoi post sull'Africa per giorni, e nn trovavo mai le parole e ancora faccio fatica a trovarle per descrivere le emozioni, le tante profonde emozioni che mi hai regalato con le tue foto e le tue parole...l'Africa ti entra nell'anima e tu sei entrata nella mia con i tuoi meravigliosi reportage!!!
    sai mentre eri in Africa come ti dicevo ti ho pensata moltissimo! mi capitava di vedere documentari sulla storia, su Mandela, su i luoghi, e leggevo Vado verso il capo...ed ora con il tuoi racconto mi è sembrato quasi di essere lì con te!
    grazie di cuore!!!!!!!!!! sei specialeeeeeee

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