A parte il lieve timore di esordire con una sorta di spot pubblicitario, la realtà è proprio questa: per noi il caffé è “sapore di casa”. Non ne beviamo moltissimi: le classiche 3-4 tazzine al giorno…5 proprio a voler strafare e quando magari la giornata si protrae oltremodo, mentre scopriamo che ci manca moltissimo quando siamo all’estero, lontani da casa. Lungi dall’incarnare i tipi che ovunque si trovino pretenderebbero di mangiare spaghetti (al dente) e di sorseggiare il vero espresso italiano, le cose tendono a complicarsi quando magari si resta fuori casa un po’ più a lungo e, a parte il costo assurdo di una tazzina di caffé in certe città europee (..che almeno ne valesse la pena..), la sua mancanza a un certo punto si fa sentire in modo molto pressante.
Ed è esattamente per ovviare a tale mancanza che da qualche anno a questa parte, oltre all’adattatore universale di corrente ci siamo dotati anche di un fornelletto elettrico e di una piccola moka da portare sempre con noi. Piazzandola un po’ dove capita…preferibilmente su un pianale del bagno
o in bilico su una qualsiasi altra superficie
Ma in mancanza d’altro, anche al centro di un cestino di alluminio rovesciato
Quello, in ogni parte di mondo, rappresenta il nostro angolino di beatitudine, una pausa rassicurante e confortante che ci scalda il cuore e lo spirito. Perché è vero che in viaggio si sta bene, ma è pur sempre una condizione sospesa, quella in cui la vita si prende una pausa e assume colori e toni diversi, reali ma effimeri, transitori e dai contorni estremamente labili. Non è sempre tutto rose e fiori, specialmente quando si viaggia zaino in spalla da un posto all’altro. Ci sono attimi di perplessità, qualche rogna e piccole decisioni da prendere a ogni passo, un po’ come dice il viaggiatore della massima qua sotto….
E così, tornare in camera, caricare la moka, inserire lo spinotto del fornelletto, attendere per un tempo variabile (che può sfiorare la mezzora con il voltaggio americano....) che il caffé venga su e cominci a spandere il suo aroma inconfondibile, assume i caratteri di una bella abitudine che aiuta a ricentrarsi, a ritrovare il senso e la consapevolezza piena di quello che vedi e di quello che fai.
Dalla Tanzania alla Polinesia francese, dalla costa Est a quella Ovest degli Stati Uniti, da Las Vegas a Chicago, e ancora su e giù per l’Europa e perfino nella magnifica e italianissima isola di Favignana (perché a quel punto del tuo angolino di conforto mobile non puoi proprio più fare a meno...) abbiamo sorseggiato il nostro caffé (preparandone appositamente di più per portarcelo dietro in una bottiglina rimediata) in ogni luogo e a ogni latitudine:
Ma a parte il primo caffé della mattina o i viaggi in luoghi desolati in cui si rivelava indispensabile portarselo dietro, non abbiamo disdegnato l’assaggio di espressi vari in ogni luogo deputato, sotto ogni forma e con svariati accompagnamenti.
Dai bicchieroni di carta del bar di Chicago
Alla curiosa tazzina di alluminio della caffetteria di Harlem, con l’aggiunta di un profumatissimo Cinnamon roll
Dallo “sciacquettone” però finemente decorato, con tanto di bocciolo di rosa, di Bruges
All’espresso con annesso cioccolatino di Chez Clément a Parigi
Dal caffé con pasticcino al burro in riva al mare polinesiano
All’articolato caffé viennese ricco di ogni possibile dettaglio aggiuntivo…
Allo stesso modo di quello di Amsterdam
Perché per quel brevissimo attimo di piacere del caffé ognuno ha i suoi gusti e le sue piccole manie: da chi ama trangugiarlo di corsa, in piedi davanti al bancone del bar e con un piede già in strada a chi considera assolutamente inderogabile la regola “delle 3 C ” (comodo, caldo e in compagnia).
C’è chi lo vuole macchiato, corretto, ristretto, chi lo preferisce al vetro, skakerato, o solo un po’ più lungo.
E chi invece lo ama a tal punto da immortalarne artisticamente i rivoli in una forma, sorprendentemente realistica, di alabastro….
Per questa ricetta ho tratto ispirazione dal volume Tè e caffè dei libri di cucina del Corriere della sera. Per la frolla ho utilizzato l’ormai super collaudata ricetta con l’olio al posto del burro, in più, di mia iniziativa, ho aggiunto alla crema un bicchierino di marsala e un cucchiaio di fecola (quest'ultima perché mi sembrava un po’ troppo morbida). L’odore è inebriante, sicuramente è riservata esclusivamente agli amanti del caffè! Sarebbe interessante provarla con la frolla al cacao, idea che terrò presente per le prossime volte. Il libro suggeriva di decorarla con ciuffetti di panna montata, io mi sono limitata a cospargerla di gocce di cioccolato fondente…
Ingredienti
200 ml di caffé (circa 5 tazzine)
300 ml di latte intero (anche se io ho usato quello ad alta digeribilità….)
4 tuorli
45 g di farina 00
1 cucchiaio di fecola
1 bicchierino di marsala
Procedimento
Sbattete bene le uova con lo zucchero, aggiungete la farina e la fecola setacciate, quindi unite a filo il latte caldo mescolato al caffé e al marsala. Cuocete la crema a fuoco basso per qualche minuto finché non si sarà addensata, continuando a mescolare con un cucchiaio di legno.
Lasciate raffreddare la crema, mescolando ogni tanto per non far formare la pellicola. Nel frattempo preparate la frolla, stendetela nella teglia lasciandone da parte un po’ per le decorazioni. Riempitela con la crema e cuocete in forno già caldo a 180° per circa 20-25 minuti o comunque non appena sarà dorata in superficie.
Lasciate raffreddare la crema, mescolando ogni tanto per non far formare la pellicola. Nel frattempo preparate la frolla, stendetela nella teglia lasciandone da parte un po’ per le decorazioni. Riempitela con la crema e cuocete in forno già caldo a 180° per circa 20-25 minuti o comunque non appena sarà dorata in superficie.
Con questa ricetta partecipo al bellissimo contest della Massaia Canterina
Che belle immagini!!!e che amore per il caffè avete!!ho paura di rivelare questo mio segreto..ma lo faccio solo per te..anche se sono napoletana..non mi piace il caffèèè ..hihihih nessuno ci crede.Che bella crostata tesoro una meraviglia.buona giornata
RispondiEliminaBellissimi i tuoi pensieri sul cercare il proprio piccolo attimo di beatitudine anche lontano da casa... il caffè, per molti di noi, non è solo una bevanda, ma un rito piacevolissimo a cui non si può rinunciare! Ovviamente devo provare la tua crema al caffè... Un bacio
RispondiEliminaChe bel post!Proprio un inno al caffe!Adoro la tua crostata!Sembra irresistibile!Complimenti,carina!
RispondiEliminaquesto post è meraviglioso e la tua crostata al caffè lo corona! complimenti, un bacione!
RispondiEliminaEnno eh, il caffè "nostro" non si cambia per nulla al mondo e la moka cammina con me! Bellissimo post e meravigliosa crostata,
RispondiEliminaTiz
grazie per aver mantenuto il segreto luna.buona serata un bacione
RispondiEliminaTINA: ;-)) Ma non ci potevo credere quando ho letto! Un napoletana che non ama il caffè!! E però invece non è così strano: sono stereotipi, capita di incontrare fantasiose eccezioni e ben vengano!! Un po' come una romana, come me, che non impazzisce (anzi ne fa tranquillamente a meno..) per la carbonara o l'amatriciana!!! Mi raccomando, acqua in bocca pure tu!!
RispondiEliminaSARA: fammi sapere se la provi! e magari è un modo per condividere quel piacevolissimo rito insieme anche a distanza!
LENIA: grazie infinite. In effetti irresistibile per gli amanti del caffè lo è davvero! Per gli altri molto meno...
DADA: grazie infinite, sei carinissima come al solito!
TIZ: benvenuta!!! Grazie tante di essere qua! Anche tu con moka e fornelletto appresso?? ma dai: che belloooo!! devo assolutamente venire a trovarti sul tuo blog e lo farò prestissimo!!
grazie a tutte, buona giornata!!!
Ho fatto vedere la tua crostata e il bellissimo post a mia mamma che è una caffè dipendente...si complimenta con te e mi sono impegnata a farle la crostata!!!!
RispondiEliminaBuon we
LAURA: che carina!! Ringrazia la tua mamma e fammi sapere poi se le piacerà la crostata!
RispondiEliminaBaciotti, buon we a voi!
Farò questa ricetta anche se non amo molto i dolci ma amo il caffè ora anche di più non potendolo bere. Mi hai lasciato un commento a proposito delle mie Cozze Gratinate dove parli di Cozze Gratinate con Pomodoro vorrei sapere come sarebbero, mi daresti la ricetta o mi diresti dove posso trovarla? Grazie
RispondiEliminaChe bel post, Luna!!!!
RispondiEliminaE grazie di avermi mandato il link in modalità "anonimo": non potevo certo perdermi tanta passione!!!!
Grazie! La ricetta è strepitosa e già l'ho aggiunta all'elenco di "I Love Coffee"!!!
A presto!
Elisa
PS: Se volete celebrare il caffè con altre ricettine, avete tempo fino al 15 giugno! ^___*
Ciaooooo!
RITA&MIMMO: Ho lasciato la ricetta da voi, al post dedicato...spero la troviate e che vi sia utile!Quanto alla crostata, quando la farete, fatemi sapere se vi piace!
RispondiEliminaMASSAIA CANTERINA: La modalità anonimo quel giorno era l'unico modo che blogger consentiva...e pur di partecipare al tuo contest..l'abbiamo usata!!! Grazie a te, vediamo se ci verranno in mente altre ricette prima del 15 giugno! A presto!!