Fra tutte le novità, animalesche e tecnologiche, degli ultimi giorni ho finito per relegare in un immeritato angolino la sorpresa dell’8 marzo e mi riduco a parlarne a ben 10 giorni e passa dall’evento.
Sì perché, e qui lo confesso una volta per tutte, sono la regina degli stereotipi, la sponsor ufficiale delle feste-non feste-pseudo tali consumistiche, la protettrice delle tradizioni più kitsch e terribilmente out come per esempio regalare cuori (e baciperugina, of course!) per san Valentino, aspettando al contempo la contropartita, almeno, di un mazzolino di fiori (tanto perché bisogna essere generosi e donare senza aspettative); o, sempre per esempio, vivere con gioia e leggerezza l’8 marzo.
Perché ogni volta che ci sono da riscuotere sorrisi (sì, vabbè), auguri (certamente), fiori o regalini (ecco)…io ci sono!
Colgo al volo, arraffo e tengo stretti però anche solo il pretesto, l’occasione, nuda e cruda, di “festeggiare”.
Cresciuta in una famiglia dove vige l’abitudine (a occhi esterni a volte anche un filo esagerata magari) di brindare pure alle tragedie, come arma di difesa dalla vita e sprone a pensare sempre positivo, mi ritrovo costantemente pervasa dal piacere puro di fare e ricevere auguri (e regali e fiori ecc) per ogni più stramba occasione.
Anche da inventare, all’occorrenza, con annesso eventuale premio speciale per l’originalità della pensata!
Così come di cogliere a pretesto l’occasione per una sbicchierata o una mangiata tutti insieme (mi serve un pretesto, sì).
E allora per la festa del papà (differita di qualche giorno, che stavolta, mannaggia, è capitata di lunedì!) via, tutti a casa nostra: imbarcata di genitori e pizza party sfornata dalla mia dolce metà (perché pure lui dovrà ogni tanto poter mettere piede nello sconosciuto angolo riservato alla cucina).
Per la festa della mamma ari-via e tutti a pranzo sempre nella micro casetta con sfoggio di menu in più portate, tanto di rose per le rispettive mamme e la mejo torta finale a tema.
Per san valentino s’è già detto; per Natale, capodanno e Pasqua valgono le tradizioni generali più gettonate (e che non manchi per favore l’sms unico di auguri inviato a tutta la rubrica contemporaneamente), mentre per la festa della donna festeggio a modo mio solitamente caricandomi mamma e suocera (dopo opportuna seduta yogica di rilassamento preventivo ed esercizi mirati di training autogeno per schivare i colpi delle reciproche gelosie) e portandomele a cena fuori.
Perchè vogliamo non infilare in tutto ciò proprio il clichè delle “libere giusto una sera all’anno”?
Ovviamente pigiate e stipate in locali sovraffollati di esemplari esclusivamente di genere femminile (più qualche coraggioso anticonformista) e possibilmente relegate in un tavolo a ridosso della porta del bagno (quando non direttamente al suo interno).
Solo noi 3 e le mie baldanzose manovre per zigzagare tra le ripicche e i colpi bassi ora dell’una ora dell’altra, cercando di traghettare verso la fine della cena senza che abbiano fatto a capelli.
L’adrenalina di questa sfida insidiosa (e per me irrinunciabile) fa sì che ci sia del bello anche in questo: uno stare insieme diverso (sicuramente), un confronto che giova (ne sono convinta!), una prospettiva nuova dalla quale poter guardare le cose (serve!).
E poi c’è lui. La mia metà di cuore, che almeno una volta al mese (per fortuna lui non ha bisogno di pretesti) torna a casa con dei fiori,
badando perfino a conciliare le due passioni fra cui la mia anima si trova costantemente dimidiata (fiori come-da-copione o regali golosi, da vera foodblogger inside? E lui, magicamente, risolve..);
che una sera mi vede proprio storta e molto triste e il giorno dopo si presenta a casa con una pianta di lavanda che s’è trascinato in giro per mezza Roma e pure sul treno affollatissimo delle 6, col raffreddore e la schiena incriccata (poi venitemi a dire che non è amore questo!)
che elargisce sorpresine sparse nel corso dell’anno (sono fortunata, lo so) ma anche sempre, immancabilmente, il regalino puntuale che mi aspetto in ogni festa comandata (sono incontentabile e viziata, so anche questo…).
Nei giorni a ridosso dell’8 marzo parlottavo con Betelgeuse del libro che lei stava leggendo e che naturalmente mi è venuta voglia di rileggere, mettendo a parte di questo desiderio (in modo più o meno petulante, ma era tanto perché non sbagliasse) il sollecito consorte (che a proposito ti ringrazia molto, Betel, per averlo sollevato dalla scelta).
Ed è così che la mattina fatidica ho trovato ad attendermi non rose o mimose (che di queste ultime mio suocero ha un albero fin troppo frondoso e allora non vale…che oltre che viziata sono pure insopportabilmente capricciosa, via, e non se ne parli più) bensì l’attesissimo pacchettino!!
Perché i regali li impacchetta anche, certo (sennò la sorpresa..?).
Scegliendo con molta cura anche la carta e il fiocchetto da abbinarci.
Certo, a voler proprio essere pignoli, mancherebbe il bigliettino (con cuori e brillantini) di accompagnamento…ma per quello ha risolto una volta per tutte qualche anno fa
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Il giorno in cui riuscirò a sfornare una torta che non abbia l’aspetto di un vulcano sul punto di eruttare (e che ha già eruttato in passato considerate le annesse crepe dell’area circostante) sarò una donna un po’ più felice!
Perchè dal primo all’ultimo ho cercato di seguire diligentemente ogni singolo consiglio che, nel corso della vita, mi sia giunto a tal proposito:
-versare l’impasto partendo dai bordi e lasciando per ultimo il centro;
-scuotere energicamente la teglia prima di infornarla;
-sbatterla altrettanto vigorosamente sul tavolo 2 o 3 volte;
-abbassare la temperatura del forno da 180 a meno gradi
Fino alla soluzione più rapida e indolore che è quella di tagliare via l’inguardabile calotta una volta sfornata la torta e capovolgerla sottosopra procedendo, senza darsi troppa pena, all’operazione decoro.
Solo che non sempre una torta necessita di essere decorata. Almeno non per me, che come già detto, tollero a malapena perfino la spolveratina di zucchero a velo.
Perciò: a meno che non dobbiate portarla a qualche gara di dolci, presentarla a un pranzo in cui sia presente la suocera, regalarla a qualcuno, confezionarla per un catering…secondo me potete anche chiudere un occhio sull’estetica e limitarvi a gustarne il sapore. Quello, garantisco, merita davvero!
Ingredienti (per uno stampo da 26 cm )
300 gr di farina
100 gr di fecola
3 uova
180 gr di zucchero di canna
130 gr di caffè ristretto e non zuccherato (circa 4 tazzine)
70 gr di sambuca (poco meno di mezzo bicchiere)
50 gr di latte
1 bicchiere scarso di olio di semi
1 bustina di lievito
1 pizzico di sale
1 cucchiaino di cacao amaro in polvere
1 anice stellato per tentare la fortuna con la cupoletta! (se non si formerà l’anice cadrà proprio al centro e sarà molto carino!)
Procedimento
Setacciare insieme la farina e la fecola. Sbattere le uova con lo zucchero e un pizzico di sale finchè non diventano spumose. Unire l’olio a filo, poi il caffè (ormai freddo), la sambuca e il latte continuando a mescolare.
Aggiungere progressivamente la farina e amalgamare bene il tutto. Da ultimo unire il lievito sciolto in un dito di latte.
Versare il composto in uno stampo oliato e infarinato lasciandone da parte due cucchiaiate.
Unire a queste ultime il cacao e lasciarlo cadere sul composto bianco formando dei cerchi concentrici. Con l’aiuto di uno stecchino tracciare delle linee dal centro verso l’esterno e disporre nel mezzo un anice stellato.
Infornare a 170° (preriscaldato) e lasciare cuocere per circa 35-40 minuti.
In invece penso di essere l’anti feste-non feste-pseudo tali consumistiche per eccellenza. Piuttosto me lo invento il pretesto ma festeggiare perchè tutti lo fanno e è di moda così...proprio non mi va giù! Che poi almeno la tua dolce metà pure si prodiga in sorpresine sparse nel corso dell’anno. La mia si dimentica pure il giorno del mio compleanno...figurati! Però magari si ricorda S.Valentino e l’8 marzo perchè aiutato dalla massa e dalla pubblicità...grrrrrrrrrr! Passiamo oltre va e fammi concentrare su questa torta dal porfumo paradisiaco. Lo sai vero che l’anice per me è molto più di una semplice spezia vero? E che mi smuove nel profondo! E che ora vorrei addentare quella fetta e godermela in religioso silenzio vagando con la mente tra i ricordi! Quell’effetto ragnatela è bellissimo, per me resterà sempre un mistero. Grazie mille per la ricetta, inserita al volo. Un bacione e in bocca al lupo. Buona giornata
RispondiEliminaP.S: non ho grossi suggerimenti per l’effetto cupola, a volte il forno gioca strani scherzi. Prova a setacciare il lievito insieme alla farina anzichè scioglierlo nel latte.
P.P.S. ti ammiro per la cena con mamma e suocera insieme:))
Ecco, la cosa di setacciare farina e lievito insieme devo tenerla presente: lo faccio in alcuni casi ma poi onestamente non ho mai verificato se la cupola si forma di meno...devo farci caso! (grazie!!)
EliminaQuanto agli uomini che si scordano feste e ricorrenze, posso dirti, cara Fede, che il mio, al di là di tutto (e delle sorpresine volanti, quelle sì) se le ricorda giusto perchè io sono piuttosto petulante e lo lavoro ai fianchi per tanti giorni precedenti, in modo più o meno subdolo (anche, all'occorrenza, ripetendogli come un mantra frasi studiate, scandendo bene certe parole chiave: "il giorno tale è il nostro ANNIVERSARIO", "cosa facciamo per l'ANNIVERSARIO?" "ma pensa, sono già 2 anni che siamo SPOSATI", "che dici se per l'ANNIVERSARIO preparo questa torta?").... Poi, comunque, non è raro che lui (dopo tutto il mio lavoro!), improvvisamente folgorato, se ne esca con frasi tipo "Oh cavolo, dopodomani è il nostro anniversario: ricordami di farti gli auguri!!!!". E capisci bene come non sia proprio appagante sta richiesta, ma che devi fa'? il segreto, forse, è non stare troppo a sottilizzare e prenderseli lo stesso gli auguri (e i regali), anche se sono indotti o suggeriti, dalla massa o direttamente da te...anzi: io direi di sollecitarli proprio, di pretenderli direttamente, se necessario!
tanti bacioni, buona giornata!
Naaaaaaa son il tuo opposto.. negli ultimi anni non mi va nemmeno più di festeggiare il mio compleanno!! vabbè sarà per le rogne degli ultimi mesi.. o anche il fatto che il mio fidanzato è tutto fuorchè romantico.. che ho perso fantasia nel festeggiare.. e festeggiarmi!! Però è carina sta cosa dell'8 marzo con mamma e suocera! ahahahahaha La torta è bellissima invece.. mica lo sos e riuscirei a fare quella decorazione sulla superficie.. mah!!! baci e buona giornata :-)
RispondiEliminama dai come è possibile? e io che pensavo che quella decorazione fosse la cosa più gettonata dei blog di cucina e che come minimo avrei suscitato pensieri tipo: eccone un'altra che pensa di tirare fuori la genialata!
Eliminaé una cosa davvero semplicissima da fare, anche se di grande effetto. Un'eredità (l'unica buona...) lasciatami dalla mia ex cognata: lasci una piccola porzione di impasto, ci aggiungi il cacao per colorarla, la fai colare sul resto in cerchi concentrici, poi prendi uno stecchino e, partendo dal centro tracci delle linee verso l'esterno: la ragnatela si forma da sola!! Comunque semmai faccio un post con le foto passo passo..stavolta non l'ho fatto proprio perchè pensavo fosse una cosa stranota e super inflazionata che quasi mi vergognavo a proporre!!
Quanto al festeggiare...tanta pazienza con gli uomini irrecuperabilmente poco romantici, ma almeno non smettere di festeggiarsi da sole, questo mai! Perchè oltre al danno vogliamo aggiungerci pure la beffa?? E no, eh!
Tu non ti ricordi del mio compleanno? e io mi festeggio da sola, mi coccolo e mi gratifico. Tiè.
Ti mando tanti baci e buona giornata!!
La carta di giornale è strepitosa....ci piace tanto!!!! Me ne ricorderò quando dovrò preparare un pacco! :-D
RispondiEliminaE la torta è tutt'altro che brutta, anzi e sul buono siamo più che convinti, coi gusti ci ritroviamo alla perfezione!
Baciotti e buona settimana
Sabrina&Luca
A belli!!!! Grazie del conforto! Dovrò crederci pure io alla fine che la tora è bella pure così! Quanto alla carta di giornale per impacchettare regali...quella è un'invenzione esclusiva del consorte, felice che vi piaccia!!
EliminaGrazie infinite e tanti baci a tutti e 3!
Sono ammirata per il biglietto-lenzuolo e per l'originalissimo mazzo rosa-carciofo: hai sposato un tipo veramente simpatico!!! Quanto al tua "fissazione", a volte bisogna essere conformisti per essere anticonformisti. La torta devi dire che tu la fai apposta così!!! ...ed ha pure una bellissima decorazione, oh! Un abbraccio
RispondiEliminaEcco, questa è una bella trovata!! Dire: prova un po' tu a farla così vulcanica la torta....giusto!!
EliminaE sfido chiunque a farle venire un cratere così appuntito!
Grazie Fra, tanti baci buon weekend!
Ciao, ti invito al mio giveaway in regalo ci sono due bottiglie di vino e 3 vasi di confettura di BACCO NON LO SA, da nn lasciarsi assolutamente sfuggire, troppo buoni!
RispondiEliminaScade il 28/03/2012 ti aspettiamo Ciao e a presto^_^
http://lacreativitadianna.blogspot.com/2012/03/5-giveaway-vinci-i-deliziosi-prodotti.html
Ciao, grazie dell'invito, farò il possibile per passare a vedere di cosa si tratta!
EliminaChe meraviglia il bigliettino lenzuolo e la carta da pacchi "ultra chic"...altrochè che è amore!!!
RispondiEliminaLa torta ad effetto vulcano mi piace molto (per me dipende dal forno!!!)e l'effetto anice stellato mi piace molto!!!
Baci
Cioè dici che la temperatura del forno è troppo alta?
EliminaSolo che quando la metto più bassa non cresce bene: ci mette un sacco a cuocersi e mi sembra sempre che stenti...mah, comunque continuerò a sperimentare e prima o poi...grazie lauretta, anche di tutti i complimenti!!
bacioni e buon fine settimana!
Splendido post, complimenti, il tuo racconto mi è piaciuto moltissimo ed è stato simpaticissimo il mega bigliettino che ti ha fatto la tua dolce metà! Un saluto affettuoso
RispondiEliminaM.G.
Grazie M.G.!!!!!! Di tutti i tuoi bellissimi apprezzamenti e della visita!
EliminaBacioni, a presto!
Ed eccomi qua. Ho letto in religioso silenzio tutto il post. Lo avevo adocchiato ma non avevo tempo... lo sai che mi ci concentro sopra per farmi due risate, per riflettere... Riflessioni: 1. Penso che tu sia più unica che rara! Festeggiare l'8 marzo con suocera e mamma che si stuzzicano a vicenda... beh meriterebbe un premio speciale!
RispondiElimina2. Se ti ho inquadrato bene, non potevi che sposare la tua dolce metà! Ha tentato di farti fuori durante il viaggio di nozze, però poi superato lo shock del matrimonio, e visto che non è riuscito a liberarsi di te in tempi ragionevoli, si è adeguato molto bene... Così tanto per dire: two pazzi è meglio che one! E quindi la coppia mi sembra bene assortita. Non penso che tra una trovata dell'uno e una dell'altro riusciate ad annoiarvi troppo!!
3. La torta!!! Guarda è bellissima da vedere così. Secondo me la cupola ci vuole! Rimane un mistero su come fare quelle splendide decorazioni, perché non ci ho capito niente! Se poi avremo occasione una volta di incontrarci su uno di quei treni che ci portano a Roma, mi racconterai con parole tue quello che volevi dire!!!
4. Ancora una volta sei riuscita a farmi passare qualche minuto in allegria! E di questo te ne sono veramente grata!
p.s. se non la fai tu la raccolta dei tuoi post per pubblicarci un libro lo farò io! Poi non ti lamentare se io divento ricca e famosa!!!
Cara Elly, ormai è ufficiale: tu...me fai ammazzà!
EliminaNon solo per i tuoi commenti troppo simpatici e completi di riflessioni puntuali ed estremamente dettagliate, ma soprattutto perchè ho scoperto che sei una grafomane come me e questo ti rende ancora più simpatica!!
Prima o poi ci incontreremo su uno di quei treni che ci portano a roma (in realtà è già da un po' che vorrei scriverti una mail ma poi mi passa di mente, rimando, mi scordo di nuovo..) e allora sì, parleremo della decorazione della torta (più facile a farsi che a dirsi) e di tutte le altre nostre affinità!
Grazie sempre, a te, di tutto!!
bacioni, buon fine settimana!!
Buonaseraaaaaaa!!! Ti dico subito che non ho il tempo di leggere il tuo post (ripasserò con più calma, stasera ho finito tardi di lavorare e non connetto, ho voglia di correre a nanna e basta) ma ho sentito il DOVERE di passare a ringraziarti per il commento che mi hai lasciato. Nella marea di commenti insulsi che mi tocca sorbirmi ("Bello e pure buono, ciao", "Da provare assolutamente! Un abbraccio" e via discorrendo) i tuoi interventi si distinguono come un diamante dalla cacca... Grazie di esistere :-D :-D :-D
RispondiEliminaCaspita Lucy, sono io che ringrazio te, infinitamente, di apprezzare i miei commenti (a volte, in certi blog, cadono proprio nel vuoto: si ha l'impressione che non vengano nemmeno letti, tanto le autrici rimangono indifferenti anche nei giorni a venire....ma a quel punto uno chiude e passa oltre, a un blog più simpatico e meritevole!).
EliminaPerò penso anche che in fondo, forse pure i commenti apparentemente insulsi possono essere un modo per dire "ehi ci sono, ho visto la tua ricetta e il tuo racconto ma non so bene come esprimere tutto il mio apprezzamento". Ci sono casi in cui chi commenta (al volo) lo fa solo per avere in cambio la tua visita (e quello in effetti risulta irritante) ma anche casi in cui chi commenta effettivamente non sa cosa scrivere...insomma, secondo me se ci mangiamo uno dei tuoi pipilotti inzuppati in una bella tazza di tè, valutando caso per caso, potremmo prima di tutto fregarcene altamente di tutto questo e poi, soprattutto farci due belle risate sopra!!
Ti mando tanti bacioni e l'augurio di un bellissimo e riposante fine settimana!
eh eh.. io invece rifuggo queste feste anche se nel mio intimo non disdegnerei un regalino o un fiorellino ogni tanto... :)
RispondiEliminaPer la torta invece devo dire che non è affatto brutta, l'effetto "marmorizzato" così è davvero originale! E ti meriteresti un premio solo per portarti a cena fuori madre e suocera insieme!!!
Ciao, benvenuta!! Grazie mille, del conforto riguardo alla torta e dell'apprezzamento per la cena con mamma e suocera!!
EliminaTorna a trovarmi!!
Baci, buon fine settimana
Che bella torta!Bravissima!Un bacione!Buona giornata,carina!
RispondiEliminaGrazie lenia cara, tanti bacioni a te e buon weekend!!!
EliminaAdoro tutto quello che hai scritto: anch'io sono la donna delle feste comandate, degli anniversari, del San Valentino, 8 marzo, festa del papà, mamma e pure quella del gatto (17 febbraio, se può interessarti), festeggio il Thanksgiving, il 4 Luglio, il 2 Giugno, il 14 Luglio e francamente credo sia molto più un cliché snobbare le occasioni di festeggiare che non coglierle. E mi piace pure la tua torta, vulcanica proprio come te!
RispondiEliminaDai ma veramente?? Oh che bello trovare un'altra estimatrice del festeggiamento a oltranza!!! Ecco, della festa del gatto non sapevo e infatti me la sono prontamente segnata!
EliminaDa oggi, se possibile, mi sei ancora più simpatica!!
Grazie e tanti bacioni!
buonissima la tua torta al caffè corretto!!!!
RispondiEliminasembra di sentirne il profumo fin qui!
quel libro è una vita che voglio leggerlo...da quando sono ragazzina e lo vedevo nella libreria di mia zia...e ancora nn l'ho letto, grazie per avermelo ricordato :)
baciiiiiiii
Bhe, per una volta vorrà dire che sarò stata io a darti un suggerimento di lettura. Anzi: nemmeno io ma la persona da cui l'ho ricevuto io a mia volta, come in una ideale, fantastica catena di sant'antonio che ha per oggetto solo i libri e niente promesse di fortuna-soldi-ricchezze stratosferiche, ma solo felicità e soddisfazione in gran quantità!!
EliminaTanti baci chiaretta bella, grazie a te e buon weekend!
MA ame piace tantissimo questa torta, l'effetto decorativo è bellissimo a me non viene sempre, e anche io come le altre ti consiglio di setacciale la farina a me cambia davvero molto il risultato dei dolci, ciao Ely
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