Una delle cose simpatiche che capitano d’estate nella piccola palazzina in cui abito è di svegliarmi a qualsiasi ora, anche le 5:30 per dire, con intriganti e avvolgenti profumi di cucina. L’anziana signora (napoletana) che occupa il piano sottostante, comprensivo di minuscolo giardino con tavolo lillipuziano usato come piano di lavoro, è solita infatti mettersi ai fornelli all’alba per produrre piatti succulenti e profondamente odorosi.
Questa cosa capita però solo in estate giacchè per il resto dell’anno ad abitare nello stabile siamo solo noi e un’altra, invisibile coppia al piano superiore.
Una pacchia insomma! Ma in realtà è (moderatamente) bello anche vedere il circondario animarsi dopo i lunghi mesi invernali riempiendosi di tutti i villeggianti più o meno convinti di voler stare qua. Anche perchè il tutto dura lo spazio, tutto sommato sopportabile, di due mesi.
Togliendo le file interminabili all’ufficio postale dotato di 2 soli sportelli e nell’unica farmacia presente sul territorio, oltre a quelle davanti all’unico bancomat o alle casse dell’alimentari praticamente vuote per il resto dell’anno, i due mesi di villeggiatura con popolazione triplicata riservano anche piacevoli amenità tipo questa.
I signori del piano di sotto devono avere una trattoria segreta da qualche parte o ricevere quotidianamente ospiti famelici, visto tutto il tempo e l’impegno profusi in cucina.
Certo, sorseggiare il caffè con l’odore dei peperoni arrostiti non sempre risulta gradevole, ma sempre meglio il profumo dei peperoni che quello del soffritto di cipolla, il quale ricorre puntualmente ogni giovedì, probabilmente giorno di ragu lasciato sapientemente pippiare, come da tradizione partenopea, per tutte le ore che ci vogliono a farne uno degno di questo nome!
E poi si susseguono incessantemente effluvi di carne arrostita, di pesce al forno, di arrosti corposi, ma anche (molto raramente) di sughetti leggeri al basilico.
Insomma, ci si sveglia tirando a indovinare (non senza aver stabilito precisamente i termini della scommessa) cosa cucinerà oggi la signora di sotto!
Ma essendo oggi giovedì, ho trangugiato il caffè in camera da letto evitando di venire travolta dal soffritto!
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A casa dei miei l’ho sempre mangiato in un altro modo: con pomodorini, prezzemolo e il sapore svettante e incontrastato delle alici, per l’appunto. Pochi ingredienti insomma, affinché rimanga ben in evidenza solo e unicamente il sapore del pesce. E l’aspetto finale del tortino prima di infornarlo è questo:
Poi però, volendolo propinare a tutti i costi (perché le sfide mi piacciono troppo..) anche alla mia dolce metà che le alici proprio non le sopporta(va) (tranne giusto due filettini frantumati nel soffritto di aglio olio e peperoncino per svariate preparazioni, dai broccoli ripassati alla pasta al tonno..) e rivelandosi questa un’impresa decisamente ardua già solo a pensarci, a un certo punto mi sono messa d’impegno a cercare una ricetta che facesse al caso nostro.
Beh per la verità il caso più che suo era di mia esclusiva pertinenza, visto che lui delle famigerate alici avrebbe fatto volentieri, tranquillamente a meno per il resto della vita così come era accaduto per i suoi primi 37 anni; ma cocciuta più che mai, mi sono provvidenzialmente imbattuta in questa ricetta che ho sperimentato una prima volta con gran successo per poi adottarla in via esclusiva e definitiva.
L’originale la trovate qua e l’ unica variante da me apportata è, strano a dirsi, solo l’aggiunta di qualche ago di rosmarino tra uno strato e l’altro. Nemmeno troppo gradito peraltro, specialmente quando ne metto interi e fronzuti rami, ma siccome ad amarlo profondamente (il rosmarino intendo) sono io, considerati tutti gli sforzi per spalancare le (sue) porte anche a nuovi sapori…direi che me lo merito!
E volete sapere qual è la cosa bella? Che del risultato finale di questa versione qua del tortino…non ho la foto!!!!!!!
Perché preparato quel famoso giorno lì del compleanno quando dopo aver immortalato tutti i passaggi di svariate preparazioni, ovviamente per i piatti pronti c’è stato il corri corri che m’ha impedito di portare a termine tutto il lavoro certosino di documentazione fin lì intrapreso! Dunque…non vi resta che provarlo per sapere come viene!
Ingredienti (per 6 persone)
2 limoni
abbondante pangrattato
2 spicchi di aglio piccoli o 1 grande
olio extravergine d'oliva
una manciata di prezzemolo
2 rametti di rosmarino
peperoncino in polvere
sale
peperoncino in polvere
sale
Procedimento
Pulite le alici togliendo testa ed interiora, lavatele, asciugatele ed apritele a libretto su uno scolapasta.
Tritate finemente il prezzemolo assieme all'aglio; sbucciate al vivo i limoni (cioè togliete anche la parte bianca con un coltellino affilato) e tagliate la polpa a fettine sottili o a piccoli pezzettini.
Ungete una (piccola) teglia con olio,
Ungete una (piccola) teglia con olio,
allineate le alici in diversi strati
(se la teglia è rotonda disponetele a raggiera con la coda ricolta verso il centro), alternando ogni strato con fettine di limone, un po' di trito di aglio e prezzemolo, il rosmarino, un po' di pangrattato, poco sale, generoso peperoncino e olio
Terminate con il pangrattato, ungete ancora con un filo d’olio e passate la teglia al forno a 170°C per una mezz’oretta scarsa o comunque fino a quando la superficie risulterà dorata.
Lasciato riposare e servito tiepido o completamente freddo, che è ancora più buono!
Ma sono la fine del mondo!Complimenti
RispondiEliminache bella idea questo tortino!! dev'essere saporitissimo!
RispondiEliminaMolto ghiotto questo tortino!
RispondiEliminaSolo "incappata" nel tuo blog. Davvero geniale, con le foto e le ricette molto originali. Tornerò a trovarti e buon fine settimana
RispondiEliminaIn Liguria mettiamo alici e patate a strati, in mezzo grana e pecorino fiore sardo grattugiati, aglio e prezzemolo tritati, buccia di limone, pinoli, acciughine sott'olio, uva passa e pan grattato.
RispondiEliminaLi preparo monoporzione, più comodo, niente da tagliare....niente da disfare!!!
Un abbraccio,
Fabi
Non ho sentito la mancanza della foto finale, c'erano quelle della preparazione e con la tua precisa spiegazione il tortino era perfettamente "visibile" e .....mangiabile!!!
RispondiEliminaBaci
MERIS: grazie, sono contenta che ti piacciano!!
RispondiEliminaSARA: a me piace tantissimo, anche perchè adoro il limone, quindi la combinazione con le alici è stata una bella scoperta! Grazie, un baciotto!
LEROCHERHOTEL:Grazie mille!!
LA CREATIVITà E I SUOI COLORI: ciao, benvenuta!!!
Ti ringrazio moltissimo, ricambierò la visita con molto piacere!A presto.
FABIANA: beh caspita, come lo preparate voi deve essere squisito!! tra l'altro a me il connubio pesce-formaggio piace moltissimo, anche mio papà, di origine siciliana, lo usa spesso. Proverò a farlo! Quanto alle monoporzioni, hai perfettamente ragione, dovrò decidermi a sperimentare anche quelle in piatti di questo genere, sono molto più presentabili!
Grazie dei suggerimenti, un bacione a te
LAURA: ne sono felice, meno male!!! grazie mille e tanti baci
Anche senza foto finale questo tortino mi ha conquistata lo stesso. Anzi sai che ti dico? Che aver saltato la foto del piatto pronto è stato anche meglio perchè già così mi ha stuzzicato l'appetito, figurati poi!!! Sono come te un'amante del rosmarino e il tuo zampino mi è piaciuto un sacco. Con il profumo del limone trovo che si sposi particolarmente bene. Adesso non mi resta che trovare le alici :D! Un bacione bella, buona domenica
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