Ho conosciuto due sole persone nella mia vita capaci di
intessere una lunga e animata conversazione su teorie e tecniche del….lavare i
pavimenti:
mia suocera e la cugina adorata dell’amato bene.
Dal tipo di straccio più adatto alla quantità di acqua da
mettere nel secchio
Dal detergente più efficace allo spazzolone più comodo
(perché sì: mica ne esiste solo un tipo!)
Dalla proporzione esatta di acqua e detersivo fino alle
condizioni atmosferiche migliori per lanciarsi in un simile azzardo
chimico/ambientale.
E non è che la divinacugina sia coetanea della suocera
(della quale è nipote acquisita).
Che, al limite proprio, passi pure per quest’ultima, ma la
prima ha appena varcato la soglia dei 30 anni, può contare su un lavoro
appagante, dispone di un marito simpatico e pure belloccio, ha insomma, una
vita, almeno apparentemente, abbastanza piena e stimolante.
Del perché dunque debba perdersi nei rivoli di tali solenni
disquisizioni non mi è dato perfettamente di capire.
Ma la questione è seria e di quelle capaci di ingenerare
frustrazione in chi ascolta.
Tanto che al loro
cospetto me ne sto zitta e muta in un angoletto, lievemente a disagio ma anche affascinata
da tanto zelo, rapita da tanta sapienza.
Cercando di carpire segreti, rubare trucchetti, arraffare
tecniche invincibili.
Sarà che lavare i pavimenti per me è solo un obbligo da
assolvere almeno una volta ogni tanto.
E senza nemmeno troppa attenzione, tutta rivolta
quest’ultima, alla musica che scorre dal pc o alla voce che mi arriva
dall’auricolare della telefonata in corso.
Riempio il secchio, ci butto dentro un tappo di detersivo
(qualsiasi, arraffato a caso dallo scaffale delle offerte), infilo i guanti di
gomma, intrido lo straccio e via: mi immolo alla causa e assolvo, sbuffando, al
mio dovere.
Invece no, signori! Lavare i pavimenti è arte antica che
richiede perizia e tecnica.
Amore e cura.
Dedizione e perfino un briciolo di passione.
Oltre che miracolose soluzioni.
È brutto tempo? Pazienza,
(evvai)i pavimenti li laverò un’altra volta!!– ragiono io, fregandomi le
mani tutta contenta.
Mancopegnente –
rispondono in coro le due illuminate adepte della setta dei Pavimenti Lucidi
Riuniti, corrucciando lo sguardo.
Perché è proprio in caso di maltempo che viene fuori il
meglio di una casalinga perfetta: mostrando scaltrezza, sprezzo del pericolo e
padroneggiamento della tecnica.
Ma è solo continuando ad ascoltare in religioso silenzio che
vengo generosamente messa a parte del trucco cui ricorrere in quei casi.
La pozione magica, la miscela segreta, l’intruglio
stregonesco:
"Acqua e Spirito".
Alcol puro denaturato: tutto lì.
Anche più spirito che acqua, in modo che i pavimenti si
asciughino in fretta, che non sia necessario prendersi una polmonite per tenere
una mezza giornata tutte le finestre aperte in modo da far fare corrente.
E soprattutto, in modo che si sia padroni di non rimandare
un’emergenza di tale portata solo perché diluvia!
Ma la questione pavimenti non si esaurisce qua.
È il ribaltamento del concetto di aspirapolvere a darmi la
misura della mia assoluta ignoranza in materia, della mia piccolezza.
E se state pensando a quell’aggeggio ingombrante dotato di
un paio di rotelle perlopiù incastrate e perennemente malfunzionanti, che siete
costrette a trascinarvi in giro per casa smussando spigoli, scheggiando armadi,
rimuovendo porzioni intere di intonaco dai muri, siete completamente fuori
strada, signore mie.
Perché poi, attenzione: se manca la corrente come la passate
l’aspirapolvere?
Rimandiamo – mi
suggerirebbe sempre il cuore in preda all’euforia.
Maddeche? –
dovrebbe invece rispondermi la casalinga perfetta che alberga (deve albergare!)
in fondo all’anima di ognuna di noi.
Che non si fa cogliere impreparata.
Che sfida maltempo e imprevisti di ogni sorta.
Che aggira ostacoli e affronta a brutto muso ogni sorta di
avversità.
Tutto, pur di portare a termine il proprio dovere.
Come?
Semplice: attraverso una miracolosa, ecologica,
praticissima…..pezza di lana!
Elettrostatica, in grado di trascinarsi dietro, con
dispendio minimo di energia, ogni più piccola porzione di pulviscolo doveste
trovare sul vostro cammino.
In grado di raggiungere gli anfratti più nascosti, gli
angoli più scomodi, i luoghi più remoti.
Pure tutto lo zoccoletto, lungo tutto il perimetro di casa
(…sì, ogni tanto va pulito pure quello)
Senza bisogno di corrente elettrica, in completa autonomia.
“oggi non ho passato
nemmeno la pezza di lana!”
Si dispera a un certo punto la più giovane delle due.
Facendo intendere che la suddetta è pratica comune e
addirittura QUOTIDIANA.
Ed è lì che raggiungo
la piena consapevolezza della mia sciatteria.
Io, che fino a quel momento una pezza di lana pensavo fosse
solo un capo d’abbigliamento intimo di altri tempi.
Io, che i pavimenti li lavo una volta la mese (se va bene) e
nella più completa inconsapevolezza.
Io, che d’ora in poi ho deciso: costringerò l’amato bene,
convinto osteggiatore di canottiere e magliette intime di qualsiasi tipo, a
indossare la canottiera, ovviamente di lana, per poterla anche io poi, una
volta scartata per usura, passare sul pavimento….perchè le faccende domestiche,
nelle famiglie moderne, vanno equamente divise a metà! ….e che solo io il
lavoro sporco?!
@@@@@@@@@@@@
In un periodo in cui si pensa giustamente a disintossicarsi
dalle grandi abbuffate natalizie, io continuo, imperterrita, a sfornare dolci e
per la precisione torte: rustiche, veloci, sufficientemente appaganti per le
frustrazioni della vita.
Questo ovviamente in attesa di iniziare a friggere frappe e
castagnole.
La presente l’ho vista fare (da Anna Moroni) durante una
puntata de La prova del cuoco e ho comprato appositamente i gianduiotti per
poterla rifare subito. Anche gli albumi li ho ricavati appositamente, non mi
erano avanzati da preparazioni precedenti….era proprio una questione urgente e
prioritaria!
Rapidissima, “indolore”, una sola ciotola e zero fatica.
Perfetta per la colazione del fine settimana o per la
merenda (magari dopo aver passato lo straccio…).
E stavolta non ho cambiato la ricetta nemmeno di una
virgola, non ci ho aggiunto nemmeno un aroma in più…miracolo!
Ingredienti (per
uno stampo di 24 cm
di diametro)
1 cucchiaio di
cioccolato amaro
1/2 bustina di
lievito per dolci
1 pizzico di sale
Procedimento
Tritare
grossolanamente i gianduiotti. Montare gli albumi a neve ferma con l’aggiunta
di un pizzico di sale.
Incorporare lentamente, con movimenti dal basso verso l'alto, lo zucchero, la farina, il
lievito e il cacao setacciati insieme; quindi unire anche l’ acqua e l’ olio,
sempre continuando a mescolare con delicatezza. Unire la metà dei gianduiotti
tritati e versare il tutto in una teglia oliata e infarinata.
Coprire con
l'altra metà dei gianduiotti e infornare a 160° per 30-35 minuti.
Meno male che non sono l'unica a pensare che certe persone siano tutte matte. La mia risposta è: preferisco vivere, ai pavimenti lustri e alla caccia all'acaro. La mia vicina di casa però è così, stressata al punto giusto da avere pantofole per il terrazzo che si cambia non appena torna in casa, vialetto davanti a casa spazzato più volte al giorno e il marito costretto a farsi la doccia nella casetta del giardino altrimenti le sporca il bagno. Questa però è una patologia e ha un nome. Le persone ossessive compulsive esercitano il controllo attraverso anche le faccende domestiche, il loro castello di carta crolla se arriva qualche ospite inatteso o un bambino vivace.
RispondiEliminaPuoi dire alle due donne che mia madre ha un asso nella manica ancora meglio delle pezze di lana....il collant che legato alla scopa attira la polvere meglio di qualsiasi altra cosa. Non che mia madre sia malata di pulito è solo che ha molta meno voglia e forza di un tempo e ottimizza in questo modo.
La torta è tutta da provare, semplice e goduriosa al punto giusto. Buona settimana Lunetta cara.
Ohibò: gagliardo questo suggerimento dei collant! Certo convincere l'omo de casa a indossare quelli al posto della canottiera sarà difficile.... io porto solo cotone per via di allergie varie, dunque non ci rimane che continuare a usare aspirapolvere e spazzolone!!!
EliminaIn ogni caso la chicca della tua mamma me la rivendo subito: sai che figurone con la suocera ai prossimi raduni di famiglia??!!!
Tanti baci, annarituzza bella e buona settimana a te!!!!
:OOO
RispondiEliminaL'alcool? Io non ne so praticamente niente allora, che per me esiste solo quello super favolosamente profumato.
la pezza di lana?? Tecnologia futuristica :D
A chi lo dici cara mia!! Ma sapere di non essere l'unica inconsapevole votata al superfabulosamente profumato (di lavanda!) che ignora questi trucchi mi fa sentire meno pivellina! Ehhhh pure la pezza di lana....e chi se l'immaginava?!
EliminaGrazie e tanti baci Alem, a te e ai tuoi cuccioli!!!
Ahahaahaha mi son sgarrata dalle risate.... e io che mi vergognavo a dire che lavo i pavimenti 1 volta al mese.. che rimando l'aspirapolvere se non mi va.. ahahahaha siamo in 2!!! comunque suocera e cugina dell'omo.. so fissate forti sa?? Anche se... devo dire che anche la mia mamma.. passa lo straccetto di lana decantando le stesse proprietà elettrostatiche di raccatto polvere.. Senti ... beata la nostra ignoranza.. aahahahahahahaha o pigrizia? fa un pò te... Buono il dolce.. con quei cioccolatini poi! baci e buon lunedì :-)
RispondiEliminaParole sante Claudè: pigrizia, ignoranza, come sia sia, meglio quelle che la fissazione maniacale per il pulito!
EliminaNo, io invece della pezza di lana non sapevo proprio niente perchè mia madre pure credo non l'abbia mai usata in vita sua (o perlomeno lo ha fatto sempre di nascosto, ma ne dubito!).
Ecco, per festeggiare e brindare alla nostra pigrizia adesso ci vorrebbero un paio di quei cioccolatini che hai preparo tu!
Grazie, bacioni!
Io ho due persone che albergano in me: una precisetta che vorrebbe sempre tutto in ordine, lucido, pulito, in ordine e l'altra per la quale tutte le scuse sono buone per rimandare al giorno dopo... Inutile dire chi è che l'ha vinta il 90 per cento delle volte.Acqua e spirito lo faceva anche la mia mamma, e pure la pezza di lana... che a dire il vero, se ci pensi bene, è anche più veloce dell'aspirapolvere. l'unico neo è sgrullarla: Dove? In giardino? e no! Fuori dal balone: ci mancherebbe, quella di sotto, giustamente, si incavola.... e allora? Ho risolto ... ogni tanto, ma proprio ogni tanto, se non mi va di passare l'aspirapolvere attacco sotto lo straccio quei panni usa e getta di carta ecc ecc... Non ho l'omo pe faje cambià e buttà na canottiera ar giorno... ti direi, però il suggerimento dei collant della tua lettrice me lo son segnato.Tutto questo chiacchierare è per tenere ben lontana la visione e la voglia di quella tua torta splendida, che ti è venuta uno schianto!!! Libidine pura... Bacio tesoro!
RispondiEliminaelly bella mia!!!!!!!!!!! che piacere rileggerti!
Eliminaquanto a ciò che scrivi abbiamo lo stesso problema: le stesse tue persone albergano anche in me infatti da sciattona che rimanda all'infinito a un certo punto rinsavisco e mi trasformo in un'impresa di pulizie spostando comodini, brandendo armi improprie come il piumino per la polvere, sottoponendo a sgrassamento e lucidatura ogni oggetto o superficie mi si pari davanti. questo generalmente un attimo prima che l'amato bene stramazzi per l'allergia alla polvere, che tra tutte quelle possibili giusto di questa doveva soffrire...tutto amore dunque il motore unico che mi spinge all'immane sacrificio. dopodichè però, nell'ansia di "mantenere pulito" arrivo quasi a fargli mettere le pattine....
del resto all'idea di indossare la canottiera di lana ha risposto picche...
Grazie elly, ti mando un mare di baci!
una torta leggerissima, impreziosita e ingolosita dai gianduiotti, gnammisssssssssssssssssssssimo! Un abbraccio SILVIA
RispondiEliminaGrazie Silvietta abbracci a te!!!!
EliminaCosì cioccolatosa la adoro, che bontà!!!!
RispondiEliminaOh oh...leggere di questi accorgimenti è stato da una parte frustrante, ma dall'altra un tantino istruttivo...quella dell'alcool non la conoscevo...considerato che in questo periodo piove sempre e che non posso rimandare il lavaggio pavimenti all'infinito terrò presenti i suggerimenti della Setta!
RispondiEliminaBuona la torta!
Io pur di non fare tutta quella roba ho assunto una 😹 E non aggiungo altro! -anzi si: questa torta la voglio adesso ❤️
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