Da qualche tempo a questa parte, una piacevole e
sorprendente compagnia femminile è entrata a far parte della mia famiglia di
origine, allietando della sua presenza le cene abituali del venerdì sera a casa
dei miei.
Brillante, simpatica, molto socievole e soprattutto tenace
abbastanza da sopportare quella testa un po’ calda e costantemente fra le
nuvole del mio adorato fratello.
Del resto sarebbero pure nati lo stesso giorno dello stesso
mese: un qualche valore simbolico questo particolare dovrà pur averlo.
Stesso giorno erano nati pure i suoi nonni, altro dettaglio
curioso su cui scorrono affinità delle più varie e disparate.
Affinità che si estendono anche agli altri membri della
famiglia, naturalmente, e alla sottoscritta in particolare.
Il fatto stesso che si parli di libri, di cucina, di vino,
di impasti di torte come di aspirazioni lavorative in fondo molto simili (e al momento parimenti frustrate), ci ha
posto immediatamente nella condizione beata di trovarci d’accordo su tante
cose.
Quando poi siamo arrivate a scambiarci libri e consigli di
lettura, con recensioni puntuali approntate sul momento, la scintilla, almeno
per ciò che mi riguarda, è scattata immediatamente e per sempre.
Ma non sapevo ancora che la questione potesse andare anche
oltre.
Molto oltre.
Un venerdì sera qualunque: la paella per cena, un mio
esperimento di torta come fine pasto, un vino di tutto rispetto da lei
presentato e magistralmente servito in virtù di tutti i suoi pregressi studi da
sommelier.
La serata scorre tranquilla fino a quando il mio papà decide
di servire un liquore a completamento del tutto e va a prendere, nell’ordine,
bottiglia e bicchierini in cui mescerlo.
I calici del vino ancora sulla tavola.
Briciole di torta sparse qui e là, qualche dettaglio ancora
da sparecchiare.
Lei seduta di fronte a me: noi conversiamo amabilmente, i
nostri rispettivi 3/4 sorseggiano il vino, papà armeggia (pericolosamente) con
la bottiglia di liquore e mamma sparecchia.
Succede tutto in un attimo:
la bottiglia di vino pregiato si accascia sulla tovaglia, un
calice la segue, il liquido rosso rubino, con tutti i suoi sentori di
sottobosco, aromi di legno e retrogusto di vattelapesca, mi investe in pieno.
E senza trascurare alcun dettaglio annaffia, nell’ordine:
pantaloni, maglione, lupetto sottostante e cuscino della sedia.
Tutto, niente escluso.
Che se avessi avuto ancora i capelli lunghi non ne sarebbero
stati risparmiati manco loro.
Silenzio, scena sospesa, un mutismo attonito coglie tutti i
presenti.
Mi paralizzo anche io ma giusto per un attimo perché poi sono
subito pronta a scagliarmi sul mio povero papà che staziona in piedi proprio accanto
a me con la bottiglia di liquore in mano dopo avermi chiesto, un attimo prima,
se ne volessi anche io.
Consapevole della sua proverbiale e universalmente nota sbadataggine , che poi è pure la mia, mi chiedo però come abbia fatto, stavolta, a buttare
per terra una bottiglia che si trova dalla parte opposta del tavolo, mentre ne
teneva in mano un’altra…
Deve essersi specializzato.
Deve aver affinato tecniche e messo a punto nuove mosse
segrete.
Sguardi di disappunto/rimprovero/commiserazione, prendono a trafiggere entrambi, da ogni lato del tavolo.
Sguardi di disappunto/rimprovero/commiserazione, prendono a trafiggere entrambi, da ogni lato del tavolo.
E ancora più grande quindi è la sorpresa quando si realizza che
no (una volta tanto) non è stata colpa sua!
E nemmeno mia.
Esclusi quindi i due sfascioni
di casa, resta evidente che il fattaccio l’ha combinato lei, la mia
dirimpettaia, che nel tentativo di preservare calici e vino ha finito invece
per schiantare il tutto dritto in orizzontale.
Rimane di sasso, mortificata e dispiaciuta.
I bellissimi occhi verdi spalancati (e ancora più magnetici)
per l’incredulità.
Ma è solo perché non capisce l’altissimo valore simbolico di
questo evento.
L’incommensurabile significato escatologico di tutta la
questione.
I livelli altissimi di somiglianza che irrimediabilmente
rende manifesti.
Mentre corro in bagno a smacchiare perlomeno il maglione
(giusto perché l’ha fatto mamma e pare brutto lasciarlo così), penso e rimugino
su tutta la faccenda, mentre lei, sempre più contrita, mi segue per scusarsi
ancora una volta.
Non può cogliere, giustamente, la grandezza intrinseca di
questo suo gesto involontario.
Il mondo che ha schiuso.
L’unione viscerale che ha evidenziato.
Scambia il mio stupore per disappunto (sì certo, non
rientrava nelle mie aspirazioni, perlomeno più immediate, quella di farmi una
doccia di vino, io che manco bevo, con tutti i vestiti addosso, ma questo è
davvero l’aspetto meno rilevante…).
Annaspa cercando le parole per rimediare.
Mentre un unico pensiero prende a rimbalzare nella mia mente.
La gioia di una nuova consapevolezza comincia a prendere
posto nel mio cuore
Un’unica conclusione iniziano a trarre le mie riflessioni:
È lei! Non può
essercene una più giusta.
E gli sfascioni di casa, con grande rimonta e sopraggiunta parità, signore e signori, salgono a tre!
<3 <3 <3
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Sulla pasta è ancora più gustoso, con o senza radicchio finale...
Ingredienti (per
due)
250 gr di strangozzi
2 zucchine nere medie
1 etto di prosciutto cotto in un’unica fetta
2 cucchiai abbondanti di gorgonzola dolce
1 spicchio d’aglio
1 goccio di latte (meno di mezzo bicchiere)
Olio extravergine d’oliva
Sale
Pepe nero
Procedimento
Mettere a bollire l’acqua per la pasta e nel frattempo
scaldare lo spicchio d’aglio tagliato a metà in una larga padella con un po’ di
olio.
Unire le zucchine tagliate a dadini e far saltare a fuoco
vivace per una manciata di minuti (devono rimanere croccanti e non disfarsi).
Aggiungere anche il prosciutto cotto a dadini, salare,
eliminare l’aglio e spegnere il fuoco.
Lessare la pasta, scolarla al dente e farla saltare in
padella con il condimento aggiungendo, se necessario, un po’ di acqua di
cottura.
Mantecare con il gorgonzola stemperato con due dita di
latte, spolverizzare con pepe nero e servire subito.
...leggere i tuoi racconti è una cosa che mi piace molto...leggerli poi di primo mattino, quando ancora tutta la casa dorme, è per me l'augurio che sia una giornata serena...perchè riesci sempre a farmi sorridere...e anche se è il momento della colazione, questo tuo primo piatto è davvero invitante...mi sembra di sentirne il profumo!!!!
RispondiEliminaBuona giornata cara Luna!!!
Un abbraccio fortissimissimo!
Buona giornata a te, amica bella.
Eliminaabbracci stritolosi e grazie sempre, per tutto.
Guarda, se avessi in casa tutti gli ingredienti me lo farei subito, questo bel piatto di pasta, mette una voglia... Quando hai parlato della bottiglia che si accascia sulla tovaglia per poco non mi scansavo anch'io, tanto è realistico e coinvolgente il tuo racconto: mi sembrava di essere seduta là :D :D :D
RispondiEliminaBuon fine settimana.
Grazie!!! Bacioni enormi e buona giornata a te!
EliminaMi presento. Sono la sfasciona, il nuovo acquisto. Perennemente distratta, mi hanno disegnata così... Così distratta e paperina che ci ho messo un'intera serata per pubblicare il post che mi accingo or ora a scrivere... Scena narrata magistralmente, ancora sorrido perché ho vivo il ricordo della situazione, della mia goffaggine e la mia espressione esterrefatta di fronte al vino volante, bicchieri svenuti e un'aria silenziosa tipica del colpo di scena in un film dove si svela che il colpevole è il maggiordomo. Grazie per le belle parole, mi sono commossa. Sei fantastica e speciale! :) Grazie di cuore <3 <3 <3
RispondiEliminaAò, ce sarai!!
Elimina<3<3<3<3<3<3
Che buona questa pasta, semplice e gustosa. Perfetto condimento per un formato così diverso.
RispondiEliminabacioni
grazie ragazze, bacioni a voi!
EliminaScusa a parte il piatto favoloso me son sbellicata dalle risate immaginavo la scena quasi uguale a quella che combina un nostro amico quando arriva meglio saldare tutto altrimenti è un macello e come fa...nessuno lo sa perchè lo vedi fermo e tutto attorno a lui crolla.... Ciaooo buona giornata.
RispondiEliminaecco, è importante e bellissimo avere amici così, edvige: tirano su il morale, mostrano lati diversi di vedere le cose (una bottiglia a testa in giù, un bicchiere spatasciato sul tavolo, etc)...difficile annoiarsi con un amico così!!
EliminaTanti bacioni bella, buona giornata<3
Questa l'avevo persa.....guarda proprio stamani presto a yoga un'amica passando ha fatto cadere dei mattoni di legno dritti sul mignolino del piede di una malcapitata che presa con la punta si è pure tagliata....per la serie mal comune mezzo gaudio. Un bacione.
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