Il fatto che non se ne sia più parlato, non vuol dire che
abbia abbandonato (come sarebbe fin troppo facile pensare) la pratica
salutistica della palestra.
Nel novero dei mesi di frequentazione anzi posso vantare di
aver saltato giusto quello di aprile e giusto perché c’erano di mezzo il viaggio
in Cina, poi Pasqua, poi svariati ponti, che a conti fatti, chi me lo faceva fa.
Questo certo mi rovina un po’ la media, ma a fronte di tutti
gli altri giorni di presenza fissa, mi ritengo più che soddisfatta.
L’andazzo è più o meno sempre lo stesso, con la differenza
che adesso, dopo tanta pratica assidua posso affermare, se non di
padroneggiare, perlomeno di conoscere, più o meno, tutti gli strumenti di
tortura attrezzi presenti in quel luogo.
Capire anche come funzionano esattamente sarà un passo
successivo, rimandato a data da destinarsi, intanto però credo di averli
sperimentati (con più o meno successo) tutti, dal primo all'ultimo.
Tanto che dall’alto della mia nuova esperienza potrei perfino
stilare una classifica dei miei preferiti (casomai ce ne fossero), ma non mi
soffermerei su questo punto.
Perchè è l’aspetto umano, di socializzazione e condivisione, quello che continua a spingermi a non mollare e a perseverare
nell’allenamento matto e disperatissimo.
Le arzille signore con le quali ormai si è instaurato un
rapporto che va ben oltre l’ora di fatica, le chiacchiere nello spogliatoio,
gli incontri casuali al supermercato e
(a parte la fatica di riconoscersi fuori contesto) la gioia conseguente di
ritrovarsi anche dopo essersi appena lasciate, un po’ come accadeva alle
elementari quando incontravi fuori scuola una compagnetta di classe e, chissà perchè, scattava subito una sconsiderata euforia.
Gli argomenti di scambio sono sempre di più e sempre più
vari e spaziano da racconti turistici (perché le signore viaggiano e pure
tanto: e se state pensando a gite parrocchiali e fuoriporta mordi e fuggi della domenica pomeriggio siete decisamente fuori strada perchè si parla di Giappone, Namibia, Galapagos e Mongolia, come di acqua fresca), a dissertazioni medico-scientifiche sugli ultimi ritrovati per il mal
di testa, alle innumerevoli, personali versioni dei pomodori col riso.
(Tant’è che di quest’ultime ne ho apprese almeno 5 diverse che voglio sperimentare tutte).
Ma è l’aspetto anagrafico che continua a stupirmi,
affascinarmi, lasciarmi letteralmente estasiata.
Mercoledì scorso, giorno di mercato, arrivo tardi a lezione.
“Scusate, ma io appena vedo due bancarelle non capisco più
niente” tento di giustificarmi
“Ah vero, oggi c’è il mercato. Hai trovato qualcosa di
bello?” mi chiede una delle mie amichette incurante dell’istruttore che si è
già piazzato e sta giusto aspettando che noi si finisca (con estrema calma) di
ciacolar.
“sì tante cose, ma devo guardare meglio, ci tornerò la
prossima settimana!”
“Ah e senti, senti, hai visto per caso se ci sono banchi che
vendono costumi?”
“sììììì, guarda almeno due!” mi entusiasmo, sempre più incurante del motivo- reale - per il quale saremmo lì, pronta quasi a
proporle di andare insieme, non appena chiusa la parentesi allenamento.
“Ma come sono? belli?” incalza la tipa.
“Mah, sai, devi smucinare,
per esempio fra tanti improbabili ne ho visto uno intero bellissimo, con la
parte superiore in fantasia animalier, ma una cosa delicata, quasi
impercettibile”
“Ah bene, allora devo decidermi ad andare pure io, no perché
sai in piscina, col cloro mi si rovinano subito, allora non vale la pena
spenderci più di tanto. L’anno scorso sono andata avanti con quelli che avevo
ma quest’anno devo per forza comprarmene almeno due per poter avere anche il
cambio. Il cloro è un macello, guarda: terribile!”
.....Nulla di strano, se non fosse che il dialogo avveniva tra
l’87enne di cui in questo post
E me.
Che nemmeno so nuotare.
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Ricetta trovata in un
vecchio numero di Alice, ma realizzata con qualche sostanziale modifica.
Ingredienti (per
uno stampo da plumcake di 30
cm )
250 gr di farina integrale
3 uova
200 gr di provola
100 gr di pomodori secchi
1 vasetto di yogurt bianco
40 gr di olio extravergine d’oliva
5-6 cucchiai di parmigiano
Una manciata di foglie di basilico
Una manciata di olive nere denocciolate
Una bustina di lievito per torte salate
Pepe
Sale
Procedimento
Tagliare la provola a cubetti, i pomodori a listarelle e le
olive a rondelle.
In una ciotola capiente sbattere leggermente le uova con lo
yogurt, l’olio e un pizzico di sale e pepe.
Unire il parmigiano, quindi incorporare gradualmente la
farina.
Aggiungere il parmigiano e poi pomodori, olive e provola,
più le foglie di basilico spezzettate con le mani.
Da ultimo unire il lievito
amalgamando bene e versare il composto in uno stampo da plumcake foderato di
carta forno.
Cuocere per circa 45 minuti in forno preriscaldato, a 170°,
facendo la prova stecchino prima di sfornare.
Con questa ricetta partecipo al Contest del Blog La cucina di Esme
sbonk!!!
RispondiEliminasono svenuta... sarà l'ora - che stimola l'acquolina - saranno le foto, saranno gli ingredienti, sarà quello che ti pare, ma provoca una specie di sindrome di Stendhal questo cake salato... doppio slurp, e mi sa che quando lo farò lo slurp sarà triplo!
baciii
Ciao Valeeee!! se lo provi fammi sapere (soprattutto cosa ne pensa la gnoma!!)
EliminaTanti bacioni a voi!!!
L'ho fatto!!!! stasera a cena, con una piccola variazione perché non avevo la provola, e ho usato del fiordilatte tagliato a pezzetti e messo in un colino a perdere il siero. La farina non l'ho setacciata perché avrei separato tutta la crusca.
EliminaÈ venuto BUONISSIMO!!! alla Gnoma è piaciuto molto! slurp!
Che bello Vale, sono contenta!!!!!!! Grazie di avermelo raccontato, bello avere questi riscontri! e poi che soddisfazione, quando una cosa piace soprattutto ai bambini!!! Quanto al fatto di setacciare la farina...ho sbagliato io a scriverlo!! è che nella ricetta originale si usava farina 00, io ho copiato il procedimento pari pari senza nemmeno farci caso, ma naturalmente l'integrale non va setacciata: correggo subito!! Grazie anche di questo!
Eliminamille baci a te e alla gnometta
Bello il tuo racconto e soprattutto buona la ricetta! Te la rubo...
RispondiEliminaGrazie Annalisa, un bacione buona giornata!
EliminaComplimenti alla signora e fortunata tu che hai amiche così!
RispondiEliminaBella la ricetta adoro i plumcake salati, ogni tanto ne invento, alcuni buonissimi altri improbabili.
Da anni leggo Alice e trovo spunti gustosissimi.
Purtroppo lo spazio è tiranno ma non li butto, li scannerizzo e regalo gli originali, dovrei comprarli già così ma adoro sfogliare i giornali di cucina.
Ciao
Norma
A chi lo dici Norma!!! Infatti non so più dove metterli, ma mi hai dato un'ottima idea! D'ora in poi scannerizzo pure io (che ogni volta che devo buttarne via qualcuno mi sento male!)
EliminaUn bacione, grazie!
adoro i cake salati! grazie di averne regalato uno stragustoso per il mio cestino da pic nic!
RispondiEliminabaci
Alice
Grazie a te del bel contest!
EliminaBaci
buoni i cakes salati...
RispondiEliminaio ho il mio vecchio cavallo di battaglia - oramai incubo di chi mi invita: muffins cacio e pepe.
Embè che aspetti a darmi la ricetta??
EliminaBboni!!
un magnifcio che cake per estate, divertente il racconto che mette in rilievo una delle cose più interessanti nell'andare in palestra la socializzazione
RispondiEliminaPer me forse l'unico carmine, perchè detto tra noi: io odio la palestra!!!!
EliminaNo dai: diciamo anche il fatto di stare molto meglio da quando ci vado (del resto faccio posturale, mica Cross Training o quella roba lì...comunque, fosse per me non farei nemmeno quella!!!!)
Grazie, un bacione!
ahahaahahah ammazza che dialoghi :-).. Io non sopportoproprio lapalestra.. epr questomi allego quotidianamente ma in casa!! Buonissimo il tuo plumcake invece.. smackk
RispondiEliminaIo non sopporto la palestra perchè si fatica, ma mi piace tanto il rapporto con le signore che la frequentano. da sola a casa troverei ogni volta una scusa diversa per non fare niente, sono proprio pessioma! Però mi piace camminare, ecco quello sì', infatti mi faccio km a piedi ogni giorno....almeno quello!
EliminaGrazie claudietta tanti baci!!
Veramente delizioso!!! Complimenti!!! Un abbraccio
RispondiEliminaGrazie paola, abbracci a te!!!!
Eliminamagari arrivare a quell'età così e con quella voglia di fare, a me sembra impossibile ..io che mi lamento dei miei doloretti continuamente e che 45 minuti in palestra mi sembrano eterni ( ma perchè mettono l'orologio proprio davanti al naso?). I plumcake salati mi fanno impazzire, il tuo è bello, colorato e deve avre un profumo....Lunaaaaaa voglio venire a fare merenda da te.
RispondiEliminaE vieni che aspettiiiiii????? Un po' tardi magari per la merenda, ma meglio! Si cena!!!quanto all'orologio in palestar io mi sono imposta la regola di non guardarlo mai, nemmeno per sbaglio!
EliminaComunque ci sono giorni in cui passa in un baleno e altri in cui ti viene il latte alle ginocchia, ma il segreto è non pensarci!!! (ma va'?)
e dopo questa perla di saggezza mia cara annarituzza, ti mando un abbraccio stretto e tanti baci!
mi vergogno perché vado ad occhio.tipo su due uova sono 3 cucchiai colmi di farina, un etto di pecorino romano, pepe, poco sale, un paio di giri di olio di semi, mezza bustina di lievito.
RispondiElimina(uova intere + sale + olio da una parte, farina lievito pecorino e pepe dall'altra, solita storia polvere alla polvere, liquido al liquido, e solito 180° x 25 minuti nello stampo in silicone da muffin. se poi vuoi gozzovigliare, una volta uniti polveri e liquidi, qualche coriandolino di pancetta o guanciale ben abbrustolito in padella e scolato del proprio grasso. Pace!)
ma perché sono giorni che commento e non compare? diamine, avevo scritto la ricetta...
RispondiEliminaEccoli eccoli, c'è tutto, ricetta compresa (grazie!!!!).
Eliminaè che per post più vecchi di 3 giorni è attiva la moderazione dei commenti...sennò chi li ritrova più?!
Mo ce provo coi muffin!
E nel farli vorrò sicuramente gozzovigliare!
Baci, Pills!!