"A casa non s'arriva mai, ma dove confluiscono vie amiche, il mondo per un istante sembra casa nostra" (H.Hesse)

martedì 8 gennaio 2019

Beata me - Torta di mele, noci e uvetta



Il fatto che non si sia più dato conto qui, fra queste pagine, degli impeti di bricolage dell’amato bene, non significa che questi siano rimasti sopiti.
Abbiamo potuto assistere, semmai, a un loro felice (solo per lui) esplodere e permeare di gaudio ( e polvere) le feste di Natale.
In cui lui non era in ferie.
Io sì. E diligentemente mi ero programmata tutta una serie (noiosa ma necessaria) di cose da fare.
Tipo lavare vetri e tende, spolverare le porte, pulire le mattonelle del bagno e altre, simili, piacevolezze.
Poi arriva lui, che nei ritagli di tempo, tipo le due ore che intercorrono fra quando torna dall’ufficio e l’ora di cena; il sabato pomeriggio mentre io traffico in cucina; la domenica mattina mentre io dormo come se non lo avessi mai fatto in vita mia….scartavetra, pialla, rivernicia, smonta e rimonta le assi del pavimento di legno del piano superiore.
Che effettivamente andava cambiato, nessuno lo nega.
Da tre anni che siamo in questa casa diciamo che quel marrone scuro non ci piace e vorremmo tutto bianco.

Ma non è che finora eravamo stati in panciolle.
E certo il lavoro è tanto.
Che noi mica ci accontentiamo di comprare un pavimento di legno qualsiasi, chiamare un tizio che tolga quello vecchio e metta il nuovo e chi s’è visto s’è visto.
Nossignori. Noi siamo quelli che, appurata l’impossibilità tecnica di riverniciare le attuali assi, per usura e per tutti i molteplici strati di impregnante che gli ha passato sopra il vecchio proprietario, le abbiamo ricomprate. Evviva! - si sarà portati a pensare.
Se non fosse che le abbiamo prese di legno naturale.
Cioè da verniciare. Ovviamente in completa autonomia.
Una, due, tre volte, che il bianco mica è così coprente.
E poi trattare con il protettivo.
Per un totale di quattro “mani” e relativi tempi di asciugatura fra una e l’altra.
Nell’attesa di ciò, si smontano le vecchie. Una ad una, non prima di aver spostato armadi, letti, scrivanie, comodini e cassettiere varie.
E si rimontano le nuove.
Ma mica tutto insieme: un pezzetto di stanza alla volta. Altrimenti i mobili dove li accatastiamo? O, più banalmente, dove dormiamo?
Dopodiché, si rivernicia anche tutto il riverniciabile che ormai stona col nuovo colore. Mobili, porte, cornici…mentre già mi vedo riverniciate di bianco pure le statuine dei Masai.

E quindi lavoro enorme, lunghissimo. Considerato che lo fa da solo e nei ritagli di tempo. Bravo, eh? Per carità. È l’invidia di mamme, zie e amiche, pronte a ricordarmi quanto sono fortunata ad avere un marito così!! Ma a volte, come dire, lo cederei in prova volentieri vorrei che lo fosse anche un po’ meno, bravo.
Che poi non sporca nemmeno più di tanto: è attento a creare il minor disagio possibile, a ripulire tutto ogni volta, aleggiando quasi in maniera invisibile sui luoghi deputati, questo sì. Ma la polvere è polvere e quella fa per conto suo.
E di tempo ce ne vuole.
Tantissimo.
Sarà per questo che la mattina di Natale, alle 11:30, mentre il tacchino sfrigolava in forno e io terminavo di preparare l’aperitivo in attesa degli 8 commensali, lui scompare al piano di sopra e lo ritrovo così, 

con la porta dello studio smontata, intento a “darle una prima mano di vernice”.
Che quelle no, non le ricompriamo.
“E se non approfitto di ogni occasione, quando affittiamo?”

@@@@@@@@@@@@@


L’idea di questa torta nasce da qui, dove si chiamava “Ciambellone d’autunno”. Ho cambiato poi la farina, il tipo e la quantità di zucchero, l’olio e il tipo di liquore. Morbida, buonissima…sa proprio di autunno! E pazienza se siamo in inverno inoltrato.

Ingredienti
200 gr di farina di farro
100 gr di farina integrale di farro macinata a pietra
160 gr di zucchero di canna
100 gr di gherigli di noci
100 g di uvetta
80 g di olio di riso
2 mele medie
35 ml di Moretta di Fano (o rum)
65 ml di acqua
3 uova
1 bustina di lievito

Procedimento
Tritare grossolanamente le noci e mettere a bagno l'uvetta nel rum. Pulire le mele e tagliarle a cubetti.
Rompere le uova in una ciotola capiente e montarle leggermente con lo zucchero. Aggiungere quindi l'olio, l'acqua, il rum e il lievito.
Unire poca alla volta la farina di farro setacciata con il lievito continuando a mescolare e, da ultimo, incorporare anche la farina integrale.
Infine aggiungere l'uvetta strizzata, le mele e le noci.
Versare l’impasto in uno stampo oliato e infarinato e cuocere in forno (preriscaldato) a 180°C per 45 minuti circa.



8 commenti:

  1. Ecco , io sarei per chiamare il tizio e chi s'è visto s'è visto, te lo confesso !!!!! In compenso siamo in sintonia sulla torta, davvero una sana delizia !!!! Un abbraccio grande cara Luna

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    1. No no ma siamo in sintonia pure sul tizio, credimi! Che io manco morta avrei affrontato tutto questo lavoro se non fosse stato per l ottimista della famiglia!! Abbracci immensi a te, mia carissima Lisa

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  2. io sono la regina del procastinare: non fare oggi quello che avresti dovuto già fare l'altroieri :)
    bravo tuo marito!

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    1. Io pure!!!! Ed è veramente faticoso avere un marito così!!
      Buona giornata Fede un bacione

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  3. E sì che sei fortunata! Io da una settimana aspetto un chiodo per attaccare un quadro! E non ho chiesto che me lo appenda lui, sia chiaro, me lo sono incorniciato ed è prontissimo da sistemare (in ufficio), ma dico... ho chiesto un chiodo o almeno di sapere dove li hai messi, eppure sembra ci voglia una domanda in carta bollata.
    Concordo sulla bellezza del bianco, io pure piano piano sto portando tutto al chiaro, però pensa solo che il tuo bello sta lavorando alacremente mentre il mio (dopo anni di mugugni e una casa a pezzi)ha deciso di accettare la mia proposta di un prefinito Ikea, ovviamente da far posare da altri perché lui non sa nemmeno reggere un mano un martello. Quindi zitta e ringrazia, ahahah!!!
    Fammi vedere sta bella torta semplice ed invernale che mi piace molto va', pure di queste ne sto facendo troppo poche ultimamente (sono troppo impegnata a cercare i chiodi :) ).
    Un bacione!

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    1. Ahahaha!! Mio marito andrebbe a nozze con una precisa, organizzata e pragmatica come te Tatiana, mentre io con il tuo formeremmo una coppia per la quale ci vorrebbero gli assistenti sociali ahahaha di immagini che casa?? Quindi a conto fatto, direi che il destino ci mette accanto proprio ciò di cui abbiamo bisogno, mettiamola così! Grazie ifinite e tantissimi baci

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  4. La torta della mia nonna, la faceva molto simile, che buona!!!!

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