"A casa non s'arriva mai, ma dove confluiscono vie amiche, il mondo per un istante sembra casa nostra" (H.Hesse)

martedì 11 giugno 2019

Sciroppo d’acero - Banana breakfast loaf




Il Canada è il principale produttore mondiale di sciroppo d’acero. Facile pensare che uno che decida di trascorrere 20 giorni lì, ne faccia incetta e torni con valigie, borse e pure tasche piene.
E invece no!
Ho preso souvenir a base di tè e cioccolato, aromatizzati allo sciroppo d’acero.
Caramelle allo sciroppo d’acero.
Creme per il corpo allo sciroppo d’acero.
Ci siamo mangiati chili di biscotti, sempre allo sciroppo d’acero, io e l’amato bene mentre percorrevamo le strade dritte e poco trafficate dell’Ontario e, ancor di più, del Quebec.

Abbiamo visto la foglia d’acero impressa su ogni superficie possibile: dalla più ovvia, che è la bandiera, al manico delle forchettine sull’aereo, fino ai biscotti esposti nelle vetrine di una pasticceria con tanto di glassa rossa.


Senza contare che abbiamo riportato foulard, tazzine, cappellini, peluche, magneti e accendini con sopra stampata indovinate un po’? Ma la foglia d’acero, certo!
Ecco, ma bottiglie di sciroppo niente.
Nemmeno una.
La dura legge dei bagagli ha imposto il rigore della rinuncia.
Non è che fosse poi così economico comprarlo lì, rispetto a quanto costa in Italia. Il costo della vita in Canada è veramente esagerato. Però ne avrei fatto lo stesso incetta. Ma, ahimè, quando tutti gli ostacoli si frappongono alla realizzazione di un sogno… Avevamo un solo bagaglio in due e in quelli a mano non potevo certo infilare una bottiglia di liquido da 750.
Oddio, a ben pensarci, avrei potuto scompattarla in bottigliette da 100 ml ;-) chiuse in plastica trasparente.
Ma non l’ho fatto ed è per questo che, appena tornata, mi sono fiondata al NaturaSì a comprarne una bottiglia.

Volevo farne dei biscotti, ma poi ho visto un’altra genialata di Arabafelice per Starbooks.
E, con il cuore già gonfio di nostalgia e le valigie (senza sciroppo d'acero) ancora da disfare, non ho proprio potuto esimermi…

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Lo so che bisogna accendere il forno e fa già molto caldo, ma per un dolcetto del genere vale assolutamente la pena. Vegano e senza glutine. Con lo sciroppo d’acero (era stato già menzionato?) al posto dello zucchero e un sapore pieno, denso e corposo, ma allo stesso tempo umido e avvolgente, che non si smetterebbe più di mangiarne.
Io poi sarei quella che non ama i dolci con le banane, che in cottura sprigionano un sapore come di “medicinale”. E quindi se è piaciuto a me…
N.B.: prevede un ingrediente un po’ strambo, che è l’acqua faba, ossia l’acqua di cottura o di conservazione dei ceci (se si usano quelli in scatola), molto usato nella pasticceria vegana perché fa la parte delle uova, donando compattezza e sofficità ai dolci. Se ne possono fare perfino delle meringhe, assumendo, una volta montata, l’aspetto e la consistenza dell’albume, ma questa è un’altra storia…

Ingredienti
430g di banane mature (pesate senza buccia)
190 ml di sciroppo d'acero (io ne ho messi 170)
150g di farina di mandorle (o mandorle intere da tritare finemente)
125g di farina di grano saraceno
55 ml di aquafaba (acqua di conservazione dei ceci in scatola, oppure la loro acqua di cottura)
2 cucchiaini di cannella
2 cucchiani di aceto di mele
1cucchiaino di lievito per dolci
1cucchiaino di bicarbonato
un pizzico di sale
20 g di noci pecan (io ho usato le noci “normali”)

Procedimento
Preriscaldare il forno a 180° e oliare e infarinare uno stampo da plumcake (oppure foderarlo con carta forno).
 Mettere le banane in una ciotola e schiacciarle con una forchetta. Unire quindi la farina di mandorle, quella di grano saraceno, il sale, la cannella, il lievito ed il bicarbonato. Amalgamare tutto e aggiungere i liquidi (sciroppo d’acero, acqua faba e aceto di mele) mescolando fino ad ottenere un composto omogeneo.
Versare nello stampo e decorare con le noci pecan tagliate a metà.
Infornare e cuocere per 45-50 minuti (nel mio forno c’è voluto quasi un’ora) o comunque finché una lama inserita  al centro del dolce uscirà pulita.
In ogni caso si tratta di un dolce umido, molto compatto, ma a un certo punto lo stecchino uscirà asciutto, non appiccicoso come fino a quando il dolce non è perfettamente cotto. Meglio sempre allungare la cottura di 5 minuti.
Una volta cotto far raffreddare bene il dolce prima di mangiarlo. È uno di quei dolci che acquista valore con il passare delle ore.



17 commenti:

  1. Sono contentissima che ti sia piaciuto. Qualcuno storce il naso a sentire “vegan” ma con questo dolce a casa mia sono tutti contenti, vagan e no ;)

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    1. L'importante è non rivelare mai gli ingredienti...ancora sí parla dei tuoi biscotti alla maionese, per non parlare del più recente plumcake! Intanto di biscotti e plumcake non sono rimaste nemmeno le briciole😂😂😂
      Grazie Stefania!

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  2. bentornata luna !!!!!!! E certo che vale la pena accendere il forno e anche munirsi di acqua faba. Ho letto un libro e me ne sono innamorata . squisito questo plumcake . Un abbraccio grande tesoro

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    1. Grazie Lisetta mia, ti rispondo col mio solito imperdonabile ritardo, ma meno male che nel frattempo sono passata da te. Un mondo di baci!!

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  3. Adoro lo sciroppo d'acero e stai pur certa che io avrei rinunciato a tutto il resto di souvenir per una bottiglietta di quel prezioso liquido acquistato in terra madre :-P
    Questo cake è davvero interessante anche per l'uso dell'acqua faba!Ne ho congelato un vasetto pieno dopo l'ultima cottura dei ceci e sta giusto aspettando il momento di essere utilizzata ^_^

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    1. Eh...noi purtroppo avevamo una valigia in due per ragioni pratiche...allora non avevo piena libertà di scelta circa lo spazio da dedicare ai souvenir. ma ti assicuro che sul posto ho fatto scorpacciate di sciroppo d'acero in tutte le possibili forme!! tanti bacetti a Vasco, un abbraccio forte a te <3

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  4. io lo avevo comprato anni fa al supermercato per provarlo... ed è andato a male! non mi era proprio piaciuto!

    Ps. che bello che è stato seguirti nel tuo viaggio!

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    1. Ha un sapore molto particolare in effetti, che si ama o si odia, senza vie di mezzo. A me piace da matti, trovo che conferisca un sapore ottimo e rustico ai biscotti e poi ho avuto la fortuna di assaggiarne uno artigianale prodotto nella fattoria del proprietario di una guest house in cui abbiamo alloggiato. fatto colare fresco sopra i pancake appena fatti è stato davvero un'esperienza mistica...e io non amo i pancake!
      P.s.: grazie fede!!! è bello anche seguire i tuoi di viaggi, oltre che le recensioni sempre puntuali e molto belle dei libri (non sai gli appunti che ho preso su alcuni di quelli che consigli!)

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  5. Una visione golosa questa cake, adoro le banane, prendo nota!!!!

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    1. A me prima non piacevano nei dolci, ma a forza di fare banana bread le sto amando anche io!! Grazie, buona giornata

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  6. Quando avevo 18 anni ho vissuto 3 mesi a Toronto... quanta nostalgia per il Canada! Mi sono sempre ripromessa di portarci mio figlio ma ancora non sono riuscita. E lo sciroppo d'acero... qui costa un occhio della testa ma ogni tanto me lo concedo. perfetto per il banana bread uno dei dolci che mi coccola di più a colazione. Particolare questa ricetta di banana bread, ma si sa che Stefania è una garanzia!, la proverò! Buona giornata

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    1. é vero costa tantissimo. ma anche in Canada, ho riscontrato, non te lo regalano. Certo qualcosa in meno lo paghi. Comunque dici bene: ogni tanto vale proprio la pena concederselo! Dai, hai vissuto a Toronto? Che bello! Io non ci vivrei giusto per il clima, ma trovo che come qualità di vita sia eccezionale, paragonabile solo al Giappone.
      Grazie infinite della tua visita, buona giornata!!

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    2. Ci sono stata 3 mesi abbondanti era estate e toccavamo i 40° e ti parlo di 20 anni fa. Ho sempre sognato di tornarci ma non ci sono più riuscita, peccato perchè mi è rimasto nel cuore.

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  7. io pensa che non l'ho mai comperato per il prezzo assurdo che ha, ma se mi dici che anche a casa sua costa tanto allora me ne faccio una ragione e una volta me lo compro questo benedetto sciroppo d'acero. Che già ho capito che ne andrò matta! :D
    L'acqua faba invece mi incuriosisce tantissimo e la proverò quanto prima anche se tutto sono tranne che vegana! :D
    un bacione!

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  8. Io sono dipendente dallo sciroppo d'acero e dato che ho una bottiglietta a casa dovrò assolutamente provare questa ricetta!!! Mi organizzo con i ceci e via :-)
    Deve essere splendido il Canada, già dalle foto delle foglie d'acero ovunque mi ha incantato :-) Bacioni e a presto

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