Impegni e fatiche del sabato - Crema Di Cioccolato Al Cardamomo

Un post di sabato? Molto strano. Insolito, curioso, per certi versi perfino preoccupante. Non è da me! Il sabato equivale a fare niente. Che poi a ben guardare invece potrebbe anche significare fare un sacco di cose, solo un po’ diverse dal solito. Fuori dagli schemi, diciamo.

Esempi pratici: svegliarsi senza sveglia, fare colazione al fresco in balcone, rifare il letto quando capita nel corso dell'intera giornata, andare al mare, lasciare le tazze e i piatti sporchi nel lavandino finchè il marito non capisce che li deve lavare lui, guardare un po’ colpevole ma sadicamente appagata la piantina di basilico e il vaso della bellissima ortensia (di mamma, certo, come la famosa rosa) che s’ammosciano perché oggi non ho voglia nemmeno di dare l’acqua alle piante (ma poi, puntualmente, mi ravvedo giusto un attimo prima che stramazzino e le abbevero ammirando, nell’ordine: rapita il loro ridestarsi e contrariata il mio riuscire a essere a volte così cinica..) e via dicendo. 

Operazioni basilari di questi tipo, ecco. Niente di più.

Al massimo caricare la lavatrice e avviare il programma più lungo possibile in modo da procrastinare pure il momento di stendere…

E per pranzo ovviamente uno strappo alla regola del mangiare sano e solo prodotti freschi e di stagione, come si addirebbe a una brava e convinta foodblogger. Aprire una scatoletta non può certo dare adito a un post sulla ricetta del “come lo condisco” (e per la verità sarebbe d’uopo anche passarlo sotto silenzio senza troppa pubblicità...) per quanto, pensandoci bene, un dibattito sui filetti di sgombro in scatola e sul come li si preferisce potremmo anche intavolarlo, che mica è cosa così scontata e nemmeno scandalosa, via. Mica ci si limita ad aprirli, scolarli e buttarli distrattamente nel piatto. 

Potrei parlarvi, per esempio, della spolverata di vero origano di Sicilia sfregato al momento, passando per la spruzzata di limone biologico, spingendomi fino al giro d’olio extravergine d’oliva arrivato direttamente dalla Puglia, per concludere con un pizzicotto generoso di peperoncino calabrese…insomma, anche una scatola di filetti di sgombro, se ben maneggiata, ha, indubbiamente il suo fascino. Ah e poi noi lo accompagniamo rigorosamente con croccanti gallette di riso e mais per concludere con una fresca insalata mista completa pure di rucola selvatica. Insomma, a conti fatti, e tornando alla giornata di ozio totale e sovvertimento completo della routine, tutta sta roba è affatto lavoro da niente!

Se poi ci aggiungiamo la scarpinata sulla riva con le gambe ammollo, la solita colazione allo stabilimento vista mare a base di danese e caffè ristretto, le due orette passate sotto il sole a leggere l’ultimo romanzo di Ken Follet lui e la rivista di enogastronomia del litorale io.....direi che di ozio non si può proprio parlare! Ah no, scusate: mancano gli impegni pomeridiani seguiti alla pennichella con le persiane a capannella e la porta della camera lasciata aperta per creare il correntino rigenerante…ovviamente doccia, crema rinforzante per i capelli, smalto alle unghie (di mani e piedi, s’intende! Con tanto di miscele estemporanee di colori perchè tra tutti quelli in commercio, oh! ce ne fosse mai uno che mi soddisfi pienamente..me lo devo fare da sola, ma guarda un po!), una mezz’oretta (questa, appunto) al pc, aspettando che quello asciughi…uff….va da sé che stasera non posso, nella maniera più assoluta, mettermi lì anche a partorire un’idea per la cena e soprattutto a impegnarmi per realizzarla.

Allora pizza fuori, certo, poi gelato e, per la gioia di mio marito, come immagino della maggior parte della popolazione mondiale di sesso maschile…. giro finale per le bancarelle della sagra!!(di cosa non si sa ma basta che siano bancarelle, poi il resto, davvero, non conta). E anche questo sabato, tra un impegno e l'altro sta per finire, su.

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Di un tenue e rilassante colore verde, le capsule che racchiudono i semi di cardamomo hanno l’aspetto simpatico di minuscole pannocchiette di grano. Il profumo è intenso e gradevolmente pungente: ricorda la menta, il limone, l’anice, con una punta aspra perfino di pepe. Ricordo intimo e malinconico dei suk in Arabia, del caffé sorseggiato da uomini seduti in circolo su tappeti colorati…Le spezie e l’infanzia, i colori e la nostalgia… Avevo trovato, tempo fa, questa ricetta su un settimanale non prettamente di cucina ma che comprende due minuscole paginette dedicate all’argomento. Dopo un primo tentativo dalla riuscita poco incoraggiante (…data l’inesattezza delle dosi di addensante) l’ho ritentata aggiustando qua e là fino a trovare la consistenza esatta e impiegandola a quel punto in varie occasioni, per diverse preparazioni. Si può semplicemente serrvire la crema in coppette individuali magari solo cosparsa di granella “di qualcosa” e biscottini di accompagnamento, come suggeriva il giornale, oppure utilizzarla per realizzare dei dolci monoporzione al cucchiaio, o ancora per farcire torte e crostate.

Devo dire che l’impiego del rum scuro finisce per sovrastare il profumo del cardamomo, ma si può ovviare diluendolo con un po’ di acqua oppure omettendolo del tutto e lasciando la crema più liquida. Oppure infine sostituendolo direttamente con del caffè forte….

Ingredienti per 4 coppette

60 gr di cacao amaro in polvere
60 gr di zucchero
20 gr di maizena
1 foglio di gelatina
200 gr di latte intero
300 gr di acqua
1 cucchiaino di bacche di cardamomo (diciamo 7-8)

E IN PIU’, PER QUESTO DOLCETTO RAPIDO AL CUCCHIAIO:
8 biscotti digestive
Rum scuro (o caffè)
Granella di nocciole o pistacchio o mandorle o noci o…

Preocedimento

Racchiudete le bacche di cardamomo in un tovagliolo di carta e pestatele grossolanamente col dorso di un cucchiaio. Mettetele in infusione nell’acqua bollente per 10 minuti, quindi filtrate. Nel frattempo si sarà messo il foglio di gelatina a bagno in una ciotola con un po’ di acqua.
Versate il cacao setacciato, lo zucchero e la maizena in un pentolino e mescolate con una frusta a mano. Unite l’acqua aromatizzata al cardamomo e il latte e fate cuocere su fuoco basso mescolando sempre. Quando la crema (dopo pochi minuti) sarà densa e inizierà a bollire, togliete dal fuoco e unite subito la gelatina scolata e strizzata. Fate raffreddare la crema, quindi componete le coppette:
ponete sul fondo di ognuna un biscotto (io ho utilizzato delle coppette rotonde con l’identico diametro dei digestive, dunque non ho avuto bisogno di tritarli e realizzare la base mescolandoli al burro fuso come nel caso della cheesecake). Spruzzateli di rum e ricoprite con uno strato di crema. Sovrapponete un secondo biscotto in ognuna delle coppette, bagnate anche questo di rum e ricoprite ancora di crema. Decorate con granella di quello che si vuole ed eventualmente una fogliolina di menta, quindi riponete in frigorifero fino al momento di servire.