"A casa non s'arriva mai, ma dove confluiscono vie amiche, il mondo per un istante sembra casa nostra" (H.Hesse)

domenica 18 settembre 2011

Il Salento di passaggio, una masseria indimenticabile e le meravigliose marmellate di Franco e Jane – Fagottini di sfoglia alle pere


Mi rendo conto che un’altra carrellata di foto sulle vacanze ormai (sigh) trascorse rischierebbe seriamente di inimicarmi quei fidi lettori che transitano pazientemente da queste parti , un po’ come quando un’amica, tutta entusiasta, butta lì la fatidica proposta: “organizziamo una cena che così ti racconto le mie vacanze!!” e tu stai bene attenta a passare in rassegna ogni scusa plausibile  fino almeno al giorno di Natale che, si spera, il pericolo dovrebbe (il condizionale è d’obbligo, mai abbassare la guardia!) essere scampato e i ricordi, almeno i dettagli, sbiaditi poco a poco.
Insomma, quella famosa cena a quel punto si potrebbe pure fare che magari, persi per strada alcuni particolari, il racconto dovrebbe rivelarsi più succinto e quindi sopportabile…
Mi rendo conto, dicevo, perciò tranquilli: non è affatto mia intenzione stare qui a tediarvi con un altro chilometrico post sulle vacanze ormai (da moooooolto tempo) trascorse.
Ma…c’ è un ma! E qui conviene essere lestissimi a operare una scelta se chiudere all’istante la finestra in questione per passare all’aggiornamento del blog successivo, oppure continuare stoicamente la lettura di questo (poi non dite che non v’avevo avvertito).
Perché io qualche fotina di rito sul passaggio veloce in Puglia, per andare a prendere il traghetto a Brindisi, perdonate, non riesco proprio a tenerla tutta per me, magari gelosamente archiviata in qualche sperduta cartella del pc.
Anche perchè, dopotutto, non solo di mere e vuote immagini si tratta! Qui sono in ballo sentimenti e nostalgie inguaribili, che diamine!
Come non menzionare infatti (eccoci, eh? Si parte!!) la caotica ma suggestiva atmosfera della Festa patronale dei Santi Oronzo, Giusto e Fortunato nella quale siamo incappati, quasi per caso, assistendo da una postazione di tutto rispetto (pure quella non cercata) alla processione delle  3 statue e di tutto il lunghissimo corteo che le precedeva, in una gremitissima Lecce presa d’assalto, per l’occasione, dall’intera provincia?




O il bellissimo percorso di 3 km all’interno delle Grotte di Castellana, con  la strabiliante visione finale della Grotta Bianca (che però è assolutamente vietato immortalare..)?
O ancora l’abbacinante biancore dei Trulli, in verità solo immaginato a causa di un cielo grigiastro e incerto che nulla toglieva, comunque, al loro misterioso splendore di costruzioni coniche e variamente contrassegnate da simboli in pietra o semplicemente pitturati?




Per non parlare poi degli scenari splendidi della città bianca per eccellenza, Ostuni


 
E di quelli non meno suggestivi degli altri borghi di Locorotondo,

Cisternino

E Martina Franca
Concludendo (ma giusto perché avevo promesso di essere breve e concisa come premio per i coraggiosi che sono arrivati a leggere fin qui!)) con le meravigliose scogliere di Polignano a Mare, paesino così arroccato e a strapiombo sulle onde, da suscitare moti d’ansia a ogni passo, specie con l’ululare incessante di un poderoso vento di maestrale a conferirle tuttavia un fascino ancora più selvaggio e scarmigliato.




Ma prima di archiviare definitivamente la pratica vacanze, concedetemi di soffermarmi (sempre molto brevemente, lo giuro!) sull’ intera mattinata passata tra gli animali dello Zoosafari di Fasano, talmente inimmaginabile e sorprendente da far se non impallidire, perlomeno leggermente scolorire, qualsiasi ricordo di quelli visti in Kenya!

Animali feroci “in libertà”?

In Puglia?


Mah!!

Eppure…

 Sembrava proprio una tigre quella che a un certo punto ha attraversato la strada...
E un cammello quello che ha infilato la testa nel finestrino per sbirciare dentro... 

Ed ecco, in tutto questo veloce ma intenso peregrinare, dopo due esperienze in altrettanti bed&breakfast in cui all’arrivo ti veniva consegnato un buono per andare a fare colazione in un bar poco distante, spacciando questa pratica deludente oltre che scomoda, per un servizio aggiuntivo offerto ai propri ospiti enfatizzando il fatto che il bar in questione fosse perlopiù centrale (…e ci sarebbe mancato che si dovesse prendere la corriera per un cornetto e un caffè…), siamo infine approdati nella splendida masseria di Franco e Jane, la “loro casa”.
Mai come in questo caso risulta appropriata la frase di Hesse in apertura di questo blog: il nome, Masseria Casa nostra, è già di suo rassicurante, ma il bello è stato scoprire che non è casuale né campato in aria perché loro lì ci abitano davvero (questione non del tutto scontata in molti sedicenti bed&breakfast!) e ti affidano le chiavi di quella che davvero abbiamo sentito anche casa nostra per tutti i 3 giorni: una camera spartana ma funzionale e con tanto di veranda privata completa di sdraio, sedie e tavolinetto e micro cancello da chiudere per poter lasciare il mondo fuori!
Tutto intorno: cespugli di lavanda, rosmarino e citronella, oltre a ulivi secolari dai tronchi intrecciati che incantano solo a guardarli e poi campagna a perdita d’occhio e l’azzurro del mare in lontananza a chiudere il cerchio dei colori.
 Ci siamo trovati proprio bene e a parte la quiete e la pace che si respirano in quel luogo decisamente rigenerante, abbiamo particolarmente apprezzato (leggi: ci siamo letteralmente e senza pudore divorati, una dopo l’altra) le meravigliose marmellate, fatte da loro, proposte a colazione (per non parlare dei biscotti al cocco e delle crostate …).
Tutte particolari e tutte buonissime, anche se la nostra preferita rimane senza dubbio quella di fichi e melone con zenzero e cannella, di cui ahimè, non sono riuscita a estorcere la ricetta per il fatto che “si fa tutto a occhio”.
Bene! Mi toccherà sperimentare!!
E intanto staccarsi da quel posto e soprattutto dimenticarne le sensazioni è proprio dura!
Ci consoliamo con il ricordo delle marmellate appunto, tra sperimentazioni e prove varie, e di quelle “vie amiche” in cui il mondo, quella volta lì, è sembrato davvero casa nostra!


@@@@@@@@@@@

E’ uno di quei dolci “non molto dolci” che però appagano e deliziano. Ricorda lo strudel ma con qualcosa in meno, per ingredienti e sontuosità, e qualcosa in più, per forma (quella finita, di un dolcetto monoporzione) e sapore deciso. E’ preferibile scegliere delle pere non molto grandi tenendo conto che la metà dei frutti costituirà la grandezza finale dei dolci.

Ingredienti (per 4 persone)
4 pere non molto mature
2 dischi di pasta sfoglia (500 gr e ne avanzerà un po')
170 gr di zucchero + altri 2 cucchiai
100 gr di marmellata di arance
120 gr di biscotti tritati (perfetti quelli integrali)
60 gr di mandorle
2 stecche di cannella
1 tuorlo
zucchero a velo
 
Preocedimento
Mettere sul fuoco mezzo litro d’acqua con dentro lo zucchero e le stecche di cannella spezzate a metà. Quando bolle immergervi le pere sbucciate, private del torsolo e divise a metà e lasciarle cuocere 5-6 minuti, quindi scolarle e lasciarle raffreddare. Nel frattempo sbriciolare i biscotti e tritare le mandorle (spellate), quindi disporli in una terrina e amalgamarli con la marmellata di arance lavorando bene il composto con l’aiuto di una forchetta. Preparare uno dei dischi di sfoglia spennellandolo con il tuorlo sbattuto, quindi disporre otto mucchietti di farcitura allargandoli con l’aiuto di un cucchiaio inumidito e adagiare sopra ognuno le mezze pere. Coprire con l’altro disco di sfoglia, pressare con le dita i bordi intorno alle pere e ritagliare avendo poi cura di saldarne bene i lembi. Sistemare i fagottini sulla placca ricoperta di carta forno, 
spennellarli con il tuorlo rimasto e cospargerli con i due rimanenti cucchiai di zucchero semolato. Infornare a 180° (avendo preriscaldato) per circa 20 minuti e quando i dolcetti sono pronti, spolverizzarli con lo zucchero a velo. Il giorno dopo sono anche più buoni!
Sono ottimi accompagnati da una pallina di gelato alla vaniglia o da una coppettina di crema pasticcera!!! 






9 commenti:

  1. da buona salentina, ti ringrazio per questo meraviglioso post!!! un bacione immenso! :)

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  2. Via...ti si perdona!!! Hai fatto delle foto superlative, verrei quasi a vederle tutte domani sera, senza aspettare Natale! Di' la verità...sei la sindachessa di Lecce e ti avevano dato il posto in prima fila... Baci!

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  3. Se non avessi già il Salento nel cuore perché è la mia terra, me ne sarei innamorata ora leggendo il tuo fantastico reportage! Complimenti davvero, è un post bellissimo!

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  4. Sono "diaboliche" queste foto. Oggi sono già giù per la giornata nuvolosa, vedere questa meraviglia di scenario...voglio fuggire viaaaaaaa!
    Bellissimo reportage e splendida chiusura in dolcezza. Io approfitto per la colazione :) Un bacione, buuona settimana

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  5. "a bagnarola" grandi!!!...Bellissimo post il vostro bellissimi posti molto suggestivi...ottime marmellate e buone sfoglie...complimenti!!! e buon inizio di settimana, ciao.

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  6. CLAUDIA: grazie a te dell'apprezzamento: da una salentina è ancora più prezioso!! Ma sono i posti ad essere davvero magnifici e una visita veloce non basta: contiamo infatti di tornarci p rima o poi perchè meritano davvero!Tanti bacionia te

    MARIABIANCA: grazie ti abbraccio forte!!

    LUCIA: grazie infinite, anche questo è un complimentone e ne sono proprio orgogliosa e felice!! Intanto, come dicevo a claudia, coltivo la speranza di tornare quanto prima a visitare il tutto con più calma e soprattutto ad assaggiare i piatti locali! E' veramente una terra di cui innamorarsi all'istante.
    bacioni

    FEDERICA: come ti capisco!! Primo giorno di lavoro dopo le ferie sotto la pioggia...che fatica! che tristezza!! Ecco perchè ho ritirato fuori queste foto: speravo nella piacevolezza dei ricordi, ma mi sa che pensandoci bene... me so' fatta solo male!!!Buona settimana a te e tanti baciotti

    MAX: Ciao!!..è che il marito mangia per due...non si accontenterebbe di un dolcetto esile e dalle forme aggraziate, dunque me tocca sfornà bagnarole!!!(ma non avevo mai pensato a questa forma: troppo forte, ora glielo racconto!)
    grazie infinite!!!Buona settimana a te, bacioni a presto!

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  7. Bellissime foto, e come sempre, bellissimo il tuo accompagnamento!
    Sembra quasi di esserci in quei posti.
    I luoghi sono tutti suggestivi, mi sono rimasti nel cuore le foto del mare e del cerbiatto col "bebè"!
    Il tuo dolce è delizioso. Mi piacerebbe mangiarlo in tua compagnia, con un buon tè, parlando di masserie, cascine, mare e vacanze!

    Baci

    Giovanna

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  8. GIOVANNA carissima, piacerebbe molto anche a me: sono sicura che avremmo tante bellissime cose di cui parlare e da condividere!
    Grazie infinite, tanti bacie buona giornata

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