Immagine tratta dal sito Ibs.it |
Intimista, visionario, a metà tra un favola e il racconto realistico e sconvolgente dei lati oscuri di una cultura millenaria.
Stati d’animo frugati e scandagliati con fatica e determinazione, anche (o soprattutto) quando provocano dolore, lacerano e sconvolgono.
Le spezie fanno solo da contorno, alter ego favolistico e voce fuori campo che impartisce ordini e suggerisce comportamenti puntualmente disattesi. Sono la voce della coscienza, i limiti da scardinare, le tradizioni da cui uscire per dare sfogo al nucleo interiore.
Ed è una continua battaglia fra queste e la protagonista (nonché voce narrante), le sue idee e il suo sentire, la Ragione e il Cuore. Premio finale: la libertà che però è vertigine profonda, che costa la fatica di decisioni complicate, di superare la paura paralizzante di prenderle senza avere sotto la rete protettiva di quelle regole perenni e immutabili cui uniformarsi costo uno sforzo decisamente minore.
È molto facile fare i ribelli e i contestatori, almeno a parole, quando si possiede un biglietto di ritorno o si hanno le spalle coperte. La vera conquista è prendersi la responsabilità di scelte difficili senza appigli né garanzie, facendo leva solo e unicamente su quegli esserini fragili e insicuri che siamo.
Contando solo sulle proprie forze.
Non so dire quanto mi sia piaciuto, scuramente non è il genere di scrittura che amo di più, ma vale la pena leggerlo. Per scoprire per esempio che il sesamo “cura le malattie del cuore e del fegato (…) riporta la bellezza nella vita quando si è perso ogni interesse per il mondo”; che la curcuma, “polvere d’ala di farfalla” è “scudo ai dolori del cuore, unguento per la morte, speranza di rinascita”; che lo zenzero stimola il coraggio profondo di dire di no; che il coriandolo, “sferico come la terra” serve per farci vedere chiaro.
Ma soprattutto, al di là di ogni più misterioso sortilegio, che la natura della magia più profonda ha un’aria comunissima ed è “la magia più profonda che si nasconde nel cuore della nostra vita, un guizzo di fuoco, se solo avessimo occhi per vedere”.
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Ho mangiato per la prima volta questi biscottini croccanti, non proprio belli a vedersi perché in realtà non hanno la forma regolare di un biscotto, ma l’aspetto arruffato di un ciuffo di impasto pescato dalla ciotola di lavorazione e depositato direttamente nella teglia (come effettivamente prevede la preparazione) nel paese (umbro) di origine di mia nonna. Ho molto apprezzato il gusto fresco dell’anice che stempera, senza coprirlo del tutto, quello deciso delle noci e il dolce dell’uvetta. Insomma: mi sono proprio piaciuti! Così ho rubato la ricetta e provato subito a rifarli, anche perché ci vuole veramente poco. Le dosi indicate sono per un reggimento di persone: l’impasto frutta moltissimo e se ne ricavano ben 3 grandi vassoi. Carini anche da regalare, perché il giorno dopo sono ancora più buoni e si conservano molto bene anche per una settimana.
Ingredienti
3 uova
1 bella manciatatona di semi di anice
1 bicchiere di zucchero
1 bicchiere di olio extravergine d’oliva
1 bicchiere e mezzo di uvetta
1 bicchiere e mezzo di gherigli di noce tritati grossolanamente
1 tazzina da caffè di Mistrà (anche di più volendo..)
1 bustina di lievito in polvere
Procedimento
Sbattete le uova con lo zucchero, unite la farina, l’olio e tutti gli altri ingredienti (lasciando il lievito per ultimo), mescolando bene per amalgamare. Foderate una teglia con carta da forno e riempitela con file di ciuffetti di impasto della grandezza di una noce. Cuocete in forno a 180° per circa 20 minuti.
ciao, ho visto il libro ed ero indeciso se leggerlo.. ora mi sta venendo più voglia.. buon we!
RispondiEliminaLi penso buonissimi
RispondiEliminacomplimenti ciao
Deve essere davvero particolare con il gusto con l'uso dell'anice:) Davvero cuoriso!
RispondiEliminaun abbraccio
piacere di conoscere il tuo blog!!!anche io ho fatto un viaggio attraverso "la maga delle spezie". per tutto il tempo della lettura sono stata accompagnata da magici profumi ;-)
RispondiEliminaCiao Luna! Grazie per essere passata da me e per avermi pensato ogni tanto, commenti come il tuo regalano la sensazione magica di non essere soli in questo oceano virtuale! :-*
RispondiEliminaIl libro l'ho sfogliato spesso durante le visite nelle varie librerie e ti dirò che mi incuriosiva abbastanza... a questo punto devo proprio leggerlo!
Che buono l'aroma di anice... da piccola fregavo le caramelle all'anice ai miei nonni... ma da allora non me ne sono più capitate per le mani... esistono ancora?? Davvero interessanti questi biscottini!
Un grosso bacio, piacere di essere ancora in navigazione in questo oceano! :-)
Ciao ti volevo invitare a partecipare al mio contest: Il dolce piu' peccaminoso!
RispondiEliminaqui maggiori info:
http://dolciricette.blogspot.com/2011/10/la-cucina-dei-7-peccati-il-dolce-piu.html
Ti aspetto!!
Da spezie-dipendente dovrò leggere quel libro :) E dovrò anche fare presto questi biscotti, rustici e profumatissimi come piacciono a me. L’aroma dell’anice mi riporta sempre indietro nel tempo, sarebbero una doppia coccola. Un bacione, buona settimana
RispondiEliminaOgni volta che vado in libreria quel libro attira sempre la mia attenzione, poi, per un motivo o l'altro, lo lascio e mi riprometto di comprarlo un altra volta. Il tuo post così chiaro, preciso, la tua lettura così profonda, mi hanno fatto capire che è proprio quella scrittura visionaria, favolistica che mi fa tentennare e poi desistere dall'acquisto.
RispondiEliminaInvece, davanti al tuo vassoio di biscotti non avrei neanche la più piccola esitazione:li mangerei tutti. Mi piacciono sia le noci che l'anice.
Bacioni e buona settimana
uvetta, anice, mistrà...sanno proprio di casa!!! mi ricordano i sapori della mia zona :)
RispondiEliminaho letto il libro, anche io nn saprei dire quanto mi sia piaciuto...l'ho trovato molto diverso da come me lo aspettavo, molto diverso dai libri che di solito leggo, come stile, come storia, molto particolari le sensazioni che hanno accompagnato la lettura e che accopagnano i ricordi legati a Tilo e alle sue magiche spezie...
a proposito di libri e cucina... http://dolcipensieri.wordpress.com/2011/10/17/contest-un-libro-mi-fa-compagnia-in-cucina-di-dolcipensieri/
baciiii
GIOVANNI: sono felice di averti ispirato, allora buona lettura!
RispondiEliminaSTEFANIA: grazie mille, te ne allungherei volentieri uno per fare la prova del nove!
MARIA: ciao benvenuta e grazie del commento! Provali e poi mi dirai!
FEDERICA: il piacere è tutto mio: benvenuta! Grazie della visita che ricambierò molto volentieri. Ciao a presto!
SARA: finalmente sei tornata, che bello rileggerti!! Allora, se deciderai di leggere questo libro poi fammi sapere che ne pensi. Quanto alle caramelle all'anice: anche mia nonna le mangiava ma pensa, pur piacendomi tanto l'anice, le caramelle con quell'aroma non mi sono mai piaciute! Comunque penso si trovino ancora, per esempio in erboristeria oppure a roma mi è capitato di vederle da castroni, certo che però non sono molto comuni! Tanti baci, felice di ritrovarti!
DOLCI RICETTE: ciao grazie dell'invito, passerò sicuramente a documentarmi. Grazie della visita!
FEDE: e infatti proprio a te ho pensato mentre scrivevo il post, ricordando quel bel racconto con cui hai corredato il dolce per la pupattola di Sabrina e Luca! Il libro sì, devi proprio leggerlo, anche se da amante delle spezie come te, lo pensavo molto diverso e sono rimasta delusa scoprendo che le spezie appunto sono trattate molto alla larga diciamo! Un baciotto grande!
GIOVANNA: la soluzione è prepararsi un vassoio di biscotti, accompagnarlo con uno dei tuoi meravigliosi tè, staccare cellulari e telefoni, accomodarsi in poltrona e sprofondare in questa lettura abbastanza impegnativa! personalmente tentennavo anche io prima di decidermi a leggere questo libro e per le tue stesse ragioni: non amo molto quel tipo di scrittura, alla fine però, non fosse altro che per il pomeriggio di relax...sarà sempre valsa la pena di leggerlo!
CHIARA: e infatti una volta li ho fatti anche con l'anisetta...che più o meno mi pare sia della tua zona,se non sbaglio!! E poi: non ricordo bene ma mi sa che anche il titolo di questo libro l'ho preso, indovina un po'? Sempre lì: dal tuo mitico scaffale!!! E ho avuto le tue medesime sensazioni: qualcosa di molto diverso da quello che mi aspettavo e di una lettura "strana". Grazie chiaretta per la segnalazione del contest, vado subito a vedere!! tanti baciiiiii!
Ricettina profumata da provare sicuramente! il libro “La maga delle spezie” non riesco proprio a finirlo: lo trovo duro nella lettura nel senso che non mi scorre via come vorrei anche se mi incuriosisce ogni volta che ricomincio da dove l’ho lasciato. La parte che trovo bella è come descrive le spezie e le loro molteplici sfaccettature!!! sono a più di metà ma ce la farò prima o poi… sai che c’è in giro anche il dvd? ho visto trailler su youtube e mi ha ispirato… almeno in quella scena!!! buona giornata
RispondiEliminap.s.: grazie per aver aderito al mio contest