A 3 giorni dalla dichiarazione ufficiale della “quasi” archiviazione della pratica regali, sono lieta di annunciare che me ne manca solo uno!!!
Telefonata di ieri con mamma: “Che fai? Hai finito i regali?”
Lei: “ Quasi. Mi manchi solo tu! E te a che punto sei?”
Io: “Uguale mami: anche a me manchi solo tu!!”
Perfetto. Non sarà casuale sta cosa che dopo aver fatto 350mila regalini e pensierini, spedito biglietti da una parte all’altra del globo terracqueo e inviato auguri telefonici a destra e a manca entrambe ci siamo lasciate, reciprocamente, per ultime.
Questo fatto dovrà pur significare qualcosa, ma senza andare troppo per il sottile, magari scomodando il signor Freud, mi pare che la cosa sia abbastanza facilmente interpretabile.
E risolvibile.
“A ma’ se vuoi, per me ci penso direttamente io!”.
Attimo di esitazione con successivo grido di esultanza dall’altra parte
“Sì, magariiii. Prendi quello che vuoi!!!”.
(il che equivale ovviamente anche a impacchettare il regalo e metterci il bigliettino “per tizio da parte di caio”. E scartarlo possibilmente sfoderando anche uno sguardo abbastanza stupito ed espressioni di gaudio sufficientemente sorprese…Una pantomima che puntualmente, ogni anno, viene eseguita facendoci sbellicare dalle risate).
Ecco, è successo: mi sono fatta il regalo da sola!!
Ma non è l’unica stramberia del periodo.
Lunedì mattina ho rischiato di farmi prendere per pazza da come ridevo (da sola) sul treno diretto a Roma.
Telefonata di papà: “Senti ti volevo dire che ho chiesto a mamma cosa vorrebbe per Natale allora lei mi ha dato indicazioni precise, puoi pensarci tu a prendere questa cosa?”
Io, rammentando un vecchio film di Verdone affannato che faceva su e giù per le scale rispondo: “Certo! E che ce vo’?!”
Ma non faccio in tempo a decidere dove andare a reperire quella cosa che il display del cellulare si illumina di un messaggio. Di mamma!!
“Senti ho chiesto quella cosa a papà per regalo, sicuramente incaricherà te di comprarla, ma se vuoi ci penso io perché già so dove andare a colpo sicuro”.
E andiamo!!
Un intreccio infinito al termine del quale il 24 non so per gli altri ma per me e mamma, sicuramente, non ci saranno segreti: conosceremo perfettamente il contenuto di ogni singolo pacchetto dimorante sotto le fronde verdi dell’alberello addobbato.
Non avremo bisogno di scuotere, soppesare, rigirare per indovinare cosa contenga ogni involucro.
Potremo vantare conoscenze alte e insospettabili.
Avremo agio di scartare i nostri regali con molta calma senza dover allungare gli occhi per sapere chi ha ricevuto cosa.
E questi sono vantaggi mica da tutti, signori miei!
Ho un solo timore….che dal 27 partiranno gli incarichi per i cambi merce (troppo piccolo, troppo grande, questo qua lo vorrei di un altro colore….) e allora, davvero, si salvi chi può!!!!
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Se non sapete come impiegare il tempo nel pomeriggio della Vigilia e non state nella pelle dal desiderio di giungere a tavola sttravolte, scarmigliate e soprattutto odorose di frittura come un cartoccio di patatine del Mc Donald’s, questa è la ricetta che fa per voi!
Il pomeriggio del 24 dicembre, da che ero bambina, è interamente speso nella preparazione dei “frittelli”, cucinati in compagnia (di solito le stoiche preparatrici sono mamma e zia) e decimati prima ancora che giungano in tavola alla sera...Ma la quantità è di solito talmente esagerata che, nonostante le frequenti incursioni in cucina da parte di chiunque per rubarne qualche pezzo, gli enormi vassoi si trascinano almeno fino al giorno di santo Stefano. N. B.: le dosi delle verdure sono solo indicative e proporzionate a quelle della pastella. Non saprei dire quanta acqua occorre per fare quest'ultima perchè tra mia madre, mia zia, mia nonna, me e chiunque abbia di volta in volta partecipato alla loro preparazione...non ci siamo mai preoccupate di “pesarla” ma abbiamo sempre fatto a occhio.
Ingredienti (per una montagna di frittelli)
1 broccolo verde
2 etti di funghi champignon
2 patate grandi
3 carciofi
3 uova intere
1 kg di farina
Acqua q.b.
olio per friggere
sale
2 etti di funghi champignon
2 patate grandi
3 carciofi
3 uova intere
1 kg di farina
Acqua q.b.
olio per friggere
sale
Procedimento
Lavare il broccolo, dividerlo in quattro e lessarlo, quindi lasciarlo raffreddare e dividerlo in pezzi non troppo grandi; pulire i carciofi eliminando le foglie esterne più coriacee e immergendoli in acqua acidulata con limone, quindi tagliarli in quattro spicchi (o più se sono grandi); sbucciare le patate e tagliarle a fette non troppo spesse; mondare i funghi e affettarli.
Raccogliere la farina in una ciotola molto capiente, rompervi dentro le uova e sbatterle con un pizzico di sale. Mescolare aggiungendo progressivamente acqua fino a ottenere una pastella abbastanza densa da rimanere attaccata alle verdure (se è troppo liquida scivolerà via..). Nel frattempo mettere a scaldare abbondante olio per friggere e, quando versandovi un pizzico di pastella comincerà a sfrigolare, immergervi le verdure precedentemente passate nella pastella e lasciarle dorare da entrambi i lati. Conviene cuocere, nell’ordine: patate, funghi, carciofi, lasciando il broccolo per ultimo. A mano a mano che sono pronte, mettere le verdure a scolare su carta assorbente e cospargerle di sale. Quindi nascondere i vassoi pronti per far sì che qualcuno ne arrivi anche in tavola...
Raccogliere la farina in una ciotola molto capiente, rompervi dentro le uova e sbatterle con un pizzico di sale. Mescolare aggiungendo progressivamente acqua fino a ottenere una pastella abbastanza densa da rimanere attaccata alle verdure (se è troppo liquida scivolerà via..). Nel frattempo mettere a scaldare abbondante olio per friggere e, quando versandovi un pizzico di pastella comincerà a sfrigolare, immergervi le verdure precedentemente passate nella pastella e lasciarle dorare da entrambi i lati. Conviene cuocere, nell’ordine: patate, funghi, carciofi, lasciando il broccolo per ultimo. A mano a mano che sono pronte, mettere le verdure a scolare su carta assorbente e cospargerle di sale. Quindi nascondere i vassoi pronti per far sì che qualcuno ne arrivi anche in tavola...
Ahahahaah ma che bel rapporto che hai con tua mamma!!!! Io quest'anno niente regali ancora.. non so quali potrò fare e che risucirò a fare il 24.. è un Natale strano per me.. vabbè! Ottime le verdure.. io odio friggere.. ma adoro mangiarle!!!! smackkk e buona giornata :-)
RispondiEliminaciao Luna, il vostro modo di scambiarvi i regali è a dir poco esilarante. Ma tuo papà rimane fuori da queste avventure (tranne demandare gli acquisti)???
RispondiEliminaQuanto sono buoni i frittini... mhmmm
Un bacione e buone feste!
questa delle verdure per la vigilia non la conoscevo come tradizione ma non mi dispiace per nulla è una bella ricetta, ah i regali sono sempre cosi
RispondiEliminache bontà questo fritto!tanti auguri!
RispondiEliminaPerò adesso il fritto c'è! Ed è delizioso!!! Per i regali tra te e tua madre è un'ottima idea: adesso la metterò in atto anch'io!!! ^_^
RispondiEliminaUn bacione grande grande e tanti cari auguri di Buon Natale
Mi hai fatto morire dal ridere hahahhaahahh..che matti che siete..nel senso buono..ahahhahaah..anch'io chiedo sempre qualcosa ma lo comprano loro in genere..hihiihihi..che buone queste verdurineee..bella ricetta!!!Buon Natale e buone feste!!tanti auguri a te e famiglia!!ciaoo
RispondiEliminaChe bella montagna di frittelline,mi ci tufferei!!!!
RispondiEliminaTanti auguri di un sereno Natale in famiglia.
CLAUDIA: sulla frittura la penso come te: vade retro!! Per questioni di salute e anche di...odore...perchè friggere in un microscopico angolo cottura non sarebbe proprio possibile...io mi rifiuto! ma siccome queste le friggono mamma e zia, nella casa - in campagna- di zia...una volta l'anno me le mangio con molto piacere!!
RispondiEliminaQuanto ai regali, non necessariamente devono trovarsi sotto l'albero...un sorriso e un abbraccio per esempio non necessitano di corse sfrenate per il reperimento, non costano nulla e sono dei regali bellissimi!!
Volevo passare dal tuo blog a lasciarti gli auguri, ma non mi fa commentare... dunque te li lascio qua: tanti auguri di buone feste, e che tutte le "stranezze" e i pensieri si dissolvano magicamente!
FAUSTIDDA: uh sì, il reperimento è di pertinenza esclusiva del ramo femminile della tribu. ma anche l'impacchettamento e lo scervellamento sul "cosa" regalare. ma non credere si tratti di grandi cose: sono pensierini, piccoli oggetti, da mettere sotto l'albero per il piacere di vederci tanti pacchettini sotto e di scartare "qualcosa". E quest'anno ci siamo buttati sull'utile, su ciò che "serve sempre", evitando sprechi e accumuli di oggetti inutili (per capirci e farti fare due risate: è la fiera delle mutande-calzini-magliette intime!!! con qualche eccezione per guanti e sciarpe!) e' una tradizione che si ripete da che ho memoria e che spero non tramonti mai perchè al di là degli affanni dei giorni precedenti, è un momento molto bello!! I maschi stanno a guardare...e danno ordini precisi di "farsi venire un'idea" e, naturalmente, andarla anche a comprare!
Tanti bacioni e auguri immensi di feste felici!
GUNTHER: è una tradizione tipicamente romana: da noi si mangiano solo in questo preciso giorno dell'anno, almeno nella nostra famiglia! Poi stop: più niente fino all'anno successivo...
Un abbraccio, buon Natale!
GIOVANNA: no, quale fritto, Gio?? Si tratta di verdure lessate!!! SCHERZOOOOO Ah ha ha, mi hai fatto ammazzare dalle risate! é comodo e veloce quello dello scambio mamma/figlia in cui ognuno pensa per sè. Per non perdere però il usto della sorpresa, io ho messo una piccola aggiunta al suo regalo e lei ha fatto lo stesso con il mio...e su quello...massima segretezza!!
Ti abbraccio forte forte cara Gio, buon Natale!
TINA: ah ma allora abbiamo lo stesso vizio? pure tu regali su richiesta espressa!!
Quanto al fatto che siamo matti...hai perfettamente ragione!!! mamma lo dice sempre!!!
tanti baci cara tina e auguroni di feste felici estesi anche alla tua famiglia!
MARIABIANCA: grazie di cuore, auguroni infiniti anche a te e alla tua famiglia!