No, non siamo stati via tutto questo tempo.
È che io sono tornata dal viaggio, come è nel mio stile, con
un febbrone da cavallo.
Ma certo chi si aspettava che nel sud della Spagna facesse
freddo per dire freddo?
Con vento gelido, tempo incerto, anche bello a tratti, ma
pur sempre, allegramente, freddo?
Roba che qua, al confronto, era estate inoltrata.
E meno male che ho seguito i suggerimenti dell’amato bene,
pur scettica com’ero e perfino prendendolo un po’ in giro.
No ma ti pare che
partiamo con i giubbotti pesanti?
Fidati, parti con quello, al massimo te lo togli e lo lasci
in albergo.
Come no.
Provvidenziale il giacchetto, assolutamente vitale il
foulard, peccato aver optato per maglioncini di cotone più leggeri anziché
essermi tenuta saldamente stretti quelli di lana.
Per il resto, febbri a parte, è stato stacco totale, svago,
boccata d’ossigeno.
Che qua le cose alla casetta procedono assai bene, per
carità.
Ma il lavoro è stato tanto.
Finiti gli scatoloni, trovata una collocazione più o meno a
tutto, buttata via un sacco di roba.
Ma adesso tocca fare i conti con nuove sistemazioni, diverse
abitudini, altri percorsi.
Oggetti poco usati come l’imbuto, per dire, sono sicura di non
averlo buttato via e anzi di averlo collocato in qualche stipetto, ma vatti
a ricordare quale.
Buio totale.
E così altri oggetti di uso poco comune tipo, che so, il
levatorsoli.
Tutta roba che a mano a mano che sbollavo scatoloni buttavo
in qualche anta, dicendomi “ecco, lo metto qua, tanto me lo ricordo”.
Ma riuscirà fuori tutto, questione di tempo.
Fosse pure dall’antina del bagno o da sotto il cassettone
del letto.
I percorsi sono diversi.
Che prima per arrivare dal computer al divano e da quello in
cucina bastava fare un salto, per dire.
Adesso c’è di mezzo una rampa di scale.
Prima l’ambiente era unico, adesso c’è la separazione grande
tra “piano di sotto” e “piano di sopra”, che se si sta cercando una cosa non ci
sono dubbi: starà al piano opposto a quello in cui ci si trova.
Di ginnastica se ne fa in questa casa.
Io almeno, le scale una cinquantina di volte buone al
giorno, con la grazia che mi è propria, me le faccio eccome.
E l’amato bene non è da meno, pur smadonnando a denti
stretti quando capita che si dimentichi qualcosa e gli tocca tornare giù (o
su).
Poi c’è qualcosa da aggiustare.
Il forno che abbiamo ereditato, sopratutto.
Che sembrerebbe fin troppo efficiente.
Pollo (con pure tutto il contorno di patate) pronto in 23
minuti.
Ciambellone in 18 scarsi.
Pizza in 13.
Che se si sgarra di mezzo secondo carbonizza che è una
meraviglia.
Ognuno con la sua funzione di cottura, anche provando ad
abbassare i gradi.
Sia in modalità statica, sia in quella ventilata.
Allora i casi sono due: o ci è toccato in sorte un forno speciale
e un po’ magico o deve essere partito il termostato….
Ecco, ma piccoli grattacapi a parte, più o meno ci siamo.
Che poi racconterò più nel dettaglio della casetta e pure di
Valencia, certo.
Giusto il tempo di riprendermi, infornare una torta per colazione
stando attenta che non avvampi, prelevare i panni sporchi da sopra e andarli a
collocare nella lavatrice di sotto.
E poi viceversa, ritirarli dallo stendino sotto e andarli a
rimettere a posto di sopra.
Il tutto naturalmente senza smettere di cercare l’imbuto.
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Ingredienti
Per la base
300 gr di farina di farro
120 gr di vino bianco
80 gr di olio extravergine d’oliva
1 cucchiaino raso di sale
Per il ripieno
4-5 zucchine romanesche
100 gr di formaggio feta
Una decina di fiori di zucca
Una decina di pomodorini
1 spicchio d’aglio
Basilico secco
Una manciata di pangrattato o farina di mais
Procedimento
Preparare la base impastando tutti gli ingredienti fino a
formare un composto liscio e mettere da parte coperto con pellicola.
Nel frattempo preparare le zucchine tagliandole a rondelle e
facendole saltare a fuoco vivace in poco olio aromatizzato con lo spicchio
d’aglio tagliato a metà. Profumare con il basilico secco, aggiustare di sale e
cuocere velocemente lasciando le verdure croccanti (basteranno pochi minuti).
Riprendere la pasta e stenderla con le mani in uno stampo
per crostata ben oliato, rialzandola un po’ sui bordi. Bucherellare il fondo e
spolverizzarlo di pangrattato o di farina di mais, quindi sistemarci le
zucchine, cercando di livellarle.
Aggiungere la feta sbriciolata e ricoprire tutto con i fiori
mondati e privati del pistillo e aperti. Decorare con i pomodorini, condire con
un giro d’olio e infornare a 180° per circa 30-40 minuti secondo il forno.
è davvero bella! spero di ricordarmi di veenire a cercare la ricetta quando nell'orto quest'estate sarà di nuovo ora di zucchine fino allo sfinimento :)
RispondiEliminaE salvatela subito, fede, che se sei come me, che le zucchine mi piacciono pure d inverno, ora che sono giuste di stagione, hai voglia a farne ricette,ogni volta diverse!!! Io però non ce l ho un orto, ma mi piacerebbe tanto!
EliminaGrazie bella, bacioni!!
Ahhhh ecco dove eri scappata!! e hai fatto bene! ora si ritorna alla normalità.. piano piano.. nuove abitudine nella nuova casetta! Intanto assaporiamo questa meravigliosa crostata.. fiori di zucca e feta si abbinano alla meraviglia poi!!! baci e buona giornata :-)
RispondiEliminaE pensa che io questo abbinamento non lo avevo mai provato, ma è buonissimo, hai ragione e ora che l ho scoperto non lo mollo più!!
EliminaGrazie tanti baci cla
sono felice che sei stata bene,malgrado il clima freddo...buona questa torta salata,e quanta allegria trasmette con tutti quei bei colori ;)
RispondiEliminaGrazie Tina, Bentornata!!!!!
EliminaMi dispiace x la febbre, in questo periodo il meteo ballerino ha fatto molti caduti O_o
RispondiEliminaMi hai fatto sorridere perchè anche x me abituarmi alla casa nuova (e ritrovare oggetti smarriti in qualche mobile in fase di sballaggio) è stata dura..ma ce la farai ^_*
Ottima torta, questa si è salvata x un soffio dalla carbonizzazione..
Esatto: giusto un soffio!! Penso che dovrò cambiarlo questo forno, lo uso tantissimo, non si può vivere con l ansia di carbonizzare tutto!!!
EliminaBaci consumo, buon weekend♥
" consumo" nse po sentì: ovviamente era consu!
Eliminaa sua della spaggna c'è molto vento, se becchi il meteo sbagliato fa freddo molto
RispondiEliminama che meraviglia invece la crostata è favolosa me la segno perchè ho intenzione di rifarmela
era spagna con solo una g , scusami
RispondiEliminaMa sai che non immaginavo proprio potesse fare così freddo? Ventosa sì, ma che ne so, pensavo un vento tutto sommato caldo, invece...
EliminaFammi sapere se farai la crostata gunther!!
Grazie un abbraccio buon fine settimana!
Ciao! ben tornata! eh si, in effetti anche noi avremmo detto che al sud della spagna il tempo fosse più mite >) Vabbè, a parte le temperature, speriamo vi siate divertiti almeno!!
RispondiEliminaIl rientro poi è sempre e comunque un caos...dopottuto, non è così vero che le cose rimangono come le abbiamo lasciate ;-)
Buona questa crostata: molto estiva negli ingredienti e davvero bella da vedere!
Ciao ragazze grazie mille! sì a parte le temperature e la febbre successiva siamo stati molto bene, poi si sa: il rientro non è mai facile!!
EliminaUn bacione grande buona giornata
No la febbre nooo!! Che buona la crostata!! ho una lista di tue ricette da provare che non mi basta una vita!!
RispondiEliminaCome sono contenta!! Allora raccontami quando ne proverai qualcuna.
EliminaGrazie della fiducia! bacioni grandi
I miei complimenti per le stupende foto del tuo viaggio!!!! E complimenti per questa ricetta!!!
RispondiEliminaBuona giornata
Ma grazie Mila!!!!
EliminaBenvenuta, un bacione e buona giornata
Torna a trovarmi!!
Cambiare casa sarebbe un trauma per me, vorrei farlo in verità ma l'idea di fare scatoloni e disfarli mi crea già panico solo a pensarci. Siete stati bravi e pure a prendervi una vacanza...peccato la febbre.
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