No, non mi sono ancora rassegnata.
Ancora mi sciolgo di commozione davanti a un piatto di
lasagne.
Sussulto al cospetto di un vassoio di pasticcini al burro.
Sospiro al sentore, anche molto vago, di pane (di grano)
appena sfornato.
Cerco di catturare, inspirando profondamente a occhi chiusi,
ogni più trascurabile particella di aroma di caffè dovesse mai sprigionarsi dalle case
limitrofe.
Il momento più duro è sicuramente quello della merenda dei
bambini.
Scartocciare merendine;
sguainare wafers, biscotti ricoperti di cioccolato o ripieni
di crema al latte;
scaldare pizzette;
aprire a libro quadrati di pizza bianca per farcirli di
mortadella, salame o prosciutto cotto;
brandire cucchiaini
per tirar su budini, pannecotte, intrugli di cioccolato e vaniglia a chiazze,
tutto, tutto contribuisce a rendere la vita di una che ha
abbracciato –forzatamente- un regime alimentare salutista, assolutamente amara.
E triste.
Poi sì certo, mestamente scartoccio anche io il mio pacco di
biscotti.
Di farro.
O di crackers.
Di kamut.
O di barrette.
Di avena e frutta.
Ineccepibilmente fatti solo con olio di oliva, zucchero di
canna, sale dell’Himalaya, lievito bio.
Tanto per non morire lì all’istante.
E poco contano la fierezza e l’orgoglio della scelta.
In quei momenti sono solo i sensi a parlare.
Vista/olfatto/acquolina in bocca.
Più eloquenti che mai.
Azzardo perfino domande sciocche:
Volete assaggiare
bambini? (e condividere e darmi conforto), come fosse la cosa più normale
del mondo trattenere il morso a uno spesso strato di cioccolato per affondare i
dentini in un pezzo di segale.
No tata grazie, è
la risposta serafica ma gentile del saggio cinquenne.
Faccia schifata e la testa scossa ripetutamente, quella eloquente
della più scafata treenne.
Ma c’è una cosa davanti alla quale ogni volta vacillo
sentendomi mancare.
Mi abbandono a sogni a occhi aperti e visualizzazioni perfette (di
prendere, masticare, assaporare, mandare giù) che manco in una sessione di
yoga..
Il vassoio di pasticcini o mignon avanzato dalla domenica
pomeriggio e da riciclare felicemente per merenda il lunedì.
Sussulto già davanti alla carta della pasticceria: colorata,
lucida, con la scritta dorata, piena di promesse.
Tolta quella, è solo un coro di angeli e tutto un profluvio di burro, creme, farce di
ricotta, colate di cioccolato, granelle di frutta secca, nuvole di zucchero vanigliato, gocce di rum,
sfoglie croccanti e strati golosi.
Che poco lasciano all’immaginazione.
Poi dice che uno odia il lunedì.
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Ne ho provate tante, e finalmente l’ho trovata. Una ricetta
di pasticcini di riso che sembrano una imitazione perfetta di quelli al burro
di frolla montata. Ma...senza la minima traccia di burro! Tanto che solo prima di
averli assaggiati li ho chiamati banalmente biscotti.
Ma invece sono molto di più.
Friabili, leggerissimi, sembrano sciogliersi in bocca. Le
gocce di cioccolato li rendono ancora più golosi, ma senza sono altrettanto
squisiti. Dalla bellissima app gratuita Piccole Ricette, con pochissime
modifiche. Ah e se non fosse già abbastanza: si fanno in un attimo!
Ingredienti (per
circa 30 pasticcini)
2 uova
250 gr di farina di riso
100 gr di olio di semi
25 gr di fecola di patate
½ bustina di lievito per dolci
80 gr di gocce di cioccolato (facoltativo)
1 pizzico di sale
Procedimento
Scaldare il forno a 180° e foderare una teglia con carta
forno. Setacciare la farina di riso con la fecola e il lievito. Sbattere a
lungo le uova con lo zucchero fino a quando saranno gonfie e spumose. Unire
l’olio e poi, con una spatola, incorporare le farine con il lievito. Si otterrà
un composto molto denso.
A questo punto aggiungere le eventuali gocce di
cioccolato, quindi con l’aiuto di un cucchiaino prelevare piccole porzioni di
impasto da adagiare sulla teglia ben distanziate tra loro.
Cuocere per 15 minuti o fino a leggera doratura. Nota:
appena sfornati i biscotti appariranno morbidi ma asciutti internamente alla
prova stecchino. Una volta raffreddati acquisiranno la giusta consistenza.
Che bell'aspetto che hanno!! ricordo una frolla con farina di riso che feci anni fa.. e anch'io dissi che assomigliava a quelle fatte col burro.. allora è proprio la farina di riso!!!!! da provarli i tuoi.. io con gocce di ciocco!!!!! smack e buona settimana :-*
RispondiEliminaEh si deve essere proprio la farina di riso: conferisce una consistenza che mi piace proprio tanto! Con gocce di cioccolato sono decisamente più golosi, ma anche senza meritano ti assicuro!! Grazie cla tanti baci buona giornata
Eliminahihihi..avevo già l'acquolina alla descrizione delle merende, vassoi di dolcetti ect ect...posso solo immaginarmi se te li trovi davanti e non puoi accedervi :-(
RispondiEliminaMeno male che la prendi sul ridere e non ti scoraggi ma trovi sempre il modo di appagare il tuo palato con ricette eccellenti e piene di gusto ma prive di grassi! Questa me la segno all'istante :-)
Buona settimana <3
Strategie di sopravvivenza Consu!!! Buona giornata a te, baciotti!
EliminaDopo i miei tentativi salutisti di preparare delle colazioni light a base di torte all'acqua potrei pensare di variare con i tuoi biscottini pseudo-frollini senza burro! Che poi io già nella crostata non ce lo metto, sostituendolo con una quantità (minore) di olio di semi (sono all'avanguardia io...), quindi mi sento pronta per l'esperimento: per eliminare qualche grammo di ciccia sono pronta a tutto!
RispondiEliminaUn bacio cara Luna :)
Vai provarli Tatiana e poi fammi sapere!! Baci a te, carissima mia.
EliminaBONI!
RispondiElimina<3
EliminaProbabilmente il problema maggiore nel fare delle scelte alimentari sta proprio nel confronto e nel rapporto con gli altri. Ma l'importante è che ne siamo convinti e seguiamo la nostra linea. e poi sono sicuro che questa ricetta piaccia davvero a tutti.
RispondiEliminaFabio
Convinta ne sono convinta ( ma giusto per motivi di salute, non etici ne ideologici) ma come dici tu, il confronto e certi momenti topici come rinfreschi, raduni al bar, inviti a cena sono davvero difficili!!! Ecco, invece quel dolce thailandese che avete pubblicato ieri per esempio potrei mangiarlo tranquillamente!
EliminaGrazie buona giornata
Io penso sia poi anche molto un fatto di abitudini. Ho amiche che pur non avendo intolleranze alimentari hanno un'alimentazione completamente diversa dalla mia, ma anche quando vado a mangiare da loro mangio sempre davvero bene, con gusti e sapori diversi dai miei, ma altrettanto buoni. E sono certa che se offri i tuoi biscotti senza raccontare gli ingredienti tutti li mangiano con gusto!!!
RispondiEliminaQuello che dici è tutto vero: il segreto è proprio non svelare nulla se non ad assaggio avvenuto! Ed è vero anche che è questione dei abitudine, un po per tutto. Io per esempio, da che mi sembrava di non poter vivere senza caffe a che ora non lo bevo più! Il fatto è che per alcune cose ancora non mi sono rassegnata, ma col tempo sono sicura che accadrà. Grazie dell incoraggiamento, ti mandò un bacione grandissimo!
EliminaMi piace molto la farina di riso nei dolci, deliziosi questi pasticcini!!!!!
RispondiEliminaIo non l avevo mnai provata, ho scoperto che piace tantissimo anche a me!
EliminaGrazie bacioni!
Qualcosa mi dice che farò la tua fine, dovendo presto iniziare una dieta antinfiammatoria, semmai chiederò lumi e consigli. La dipendenza da grassi, zuccheri e caffeina è una brutta bestia. Un abbraccio.
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