Una camera dentro una grotta, cielo limpido, panorami
mozzafiato, belle mangiate.
Questo è stato il nostro capodanno in Abruzzo, ai piedi del
Gran Sasso e dentro il suo Parco nazionale.
Poca neve su in cima, ma scenari rilassanti sotto un sole
che sembra primaverile.
Un ex pagliaio riadattato a b&b la base scelta per
questi due giorni di fuga.
Appena fuori le mura di Assergi,
già piccolo di suo,
meraviglioso con le sue case in pietra
e abbeveratoi in cui
scorre acqua limpida e gelida.
Una stanzina minuscola e graziosa dentro la grotta,
la doccia
direttamente nella pietra.
Per il pranzo del 31 ci affidiamo a Franchino e alla sua
giustamente famosa trattoria,
gustando quello che ci porta, frenandone appena
un po’ l’entusiasmo, quando con enorme sforzo preciso che “ per me solo un secondo e no, niente dolce”.
Ci pensa l’amato bene a compensare, tuffandosi in un
paradisiaco piatto di ravioli funghi e
zafferano.
È uno di quei locali in cui il menu c’è solo per dovere, ma
i risultati migliori si hanno lasciando fare a lui e a quello che giornalmente
passa la cucina.
Radicalmente diversa la cena dell’ultimo dell’anno.
Scegliamo il locale fra una lista di altri che hanno deciso
di rimanere chiusi per le feste.
Da queste parti si usa così: le feste si passano in famiglia
e il commercio può aspettare.
Capitiamo quindi in un locale, sul versante tramano, gestito
da due giovani e volenterosi fratelli: uno chef, l’altro addetto al servizio ai
tavoli.
Nessun aiuto cuoco, nessun altro cameriere.
Pochi tavoli, ambiente moderno, originale, accoglienza
calorosa ma molto professionale.
Aspettiamo la mezzanotte tuffandoci, per la prima volta, nel
brivido della cucina molecolare, con piatti innovativi che ci spiazzano per aspetto,
colori e nomi altisonanti ma ci deliziano, superata la perplessità, con sapori sorprendenti.
Formaggio molecolare blu,
coperture d’oro 24 carati,
vellutate di tuorli, paradisiaci tagliolini
petti d'anatra con arancia e fiori
e aria di more.
Peccato poterli solo assaggiare, vista l’esiguità delle
porzioni. Ma pare faccia parte del gioco.
Io comunque non mi rassegno (ancora) alla fine del tortino
caldo al cioccolato completo di nocciole tostate rintracciabili all’interno
della lava incandescente:
troppo buono per poter finire in appena due
cucchiaiate!!
La nuova esperienza è divertente e piacevole e dopo tanta innovazione termina nel più tradizionale dei modi con panettone, spumante e trenino di
auguri con i tavoli vicini sulle note di Brigitte
Bardot Bardot…
L’indomani, giornata più calma dell’anno, è all’insegna del
relax assoluto.
Colazione coccolosa con dolci fatti in casa (senza burro,
con farina di farro…è il luogo per me!!) e poi giri nei dintorni.
Prima tappa: il Santuario
della Madonna di Appari,
piccolo gioiello incastonato nella roccia, stretto
in una gola formata dalla montagna e il corso del torrente Raiale.
La strada statale,
che è sopraelevata rispetto alla chiesina, le passa proprio accanto, sotto un
arco naturale di roccia che la sovrasta.
Si può raggiungere in macchina, dalla strada statale 17 del
Gran Sasso o a piedi attraverso un bel percorso naturalistico che da Camarda
arriva a Paganica (lungo meno di 1
km ).
Il luogo è reso ancora più suggestivo dai cori di Natale
diffusi da un paio di altoparlanti e dal presepe arrampicato sul monte.
Arriviamo poi a Stefano
di Sessanio, famosa per le lenticchie e per quella Torre medicea purtroppo
andata distrutta durante il terremoto del 2009.
Commovente mettere a confronto le foto scattate nel 2007, con
quella odierna.
Il paese però ha conservato tutto il suo fascino,
tra vicoli
stretti,
casette delle fiabe
e botteghe artigiane.
Da lì, la tappa successiva non può che essere Calascio e la sua Rocca abbandonata.
Innanzitutto
per mangiare, ma il Rifugio è preso d’assalto e trabocca di persone, allora
ripieghiamo su una trattoria sottostante dove comunque ci consoliamo con
un’ottima zuppa di lenticchie e gnocchi ovviamente fatti in casa.
A quel punto, rifocillati a dovere, possiamo arrampicarci
verso la Rocca e le sue meraviglie.
Il panorama da lassù impone silenzio e raccoglimento.
Nonostante in questo primo pomeriggio del nuovo anno sia
affollata di turisti, la sua bellezza rimane impareggiabile.
Una spruzzata di neve, l’aria freddissima, la vista che
spazia senza incontrare ostacoli.
Ci sarebbero tanti altri posti da vedere nei dintorni, non
ultime le Grotte di Stiffe, visitate anni fa (il racconto è rintracciabile a questo link), ma è il primo gennaio e la
pigrizia, oltre alla quantità di persone che circolano, ci fanno desistere e
tornare nella nostra accogliente grotta.
Non sono nuovi questi luoghi per noi: l’amato bene ci ha
passato 5 anni per lavoro, io brevi momenti sempre molto felici che mi hanno
lasciato ricordi bellissimi.
Ma certo ora, dopo il terremoto è tutto molto diverso.
Ci si accosta con circospezione e rispetto delle profonde
ferite visibili a ogni angolo, in ogni paesino, nessuno dei quali è stato
risparmiato.
Ripercorriamo vecchie strade che a volte stentiamo a
riconoscere.
Ne imbocchiamo di nuove, che tracciano percorsi diversi.
Ci fermiamo a l’Aquila per una sosta, scegliendo la
caffetteria dei Fratelli Nurzia al centro.
Bellissima con il suo fascino vintage e i muri solcati da
profondissime crepe, una delle quali sovrastata da un cartellone che reca due
date cruciali: la chiusura e la riapertura, a distanza di 6 mesi, in quel
fatidico anno.
In mezzo: tutto il dolore possibile.
Le bancarelle del mercatino di Natale paiono sorridere e squarciare
il ghiaccio degli innumerevoli pali che puntellano ogni singolo edificio, ogni
impalcatura per gli infiniti lavori di ricostruzione.
Il giorno seguente, sulla via del ritorno facciamo una
deviazione verso Onna, dove lo
scenario ci lascia ammutoliti.
Qualche indirizzo:
-
B&B Le Pagliare del Gran Sasso
- Trattoria Fore le Mura da Franchino
via Porta del Colle, 20 - Assergi
-
Caffetteria F.lli Nurzia
Piazza Duomo, 74-75, l'Aquila
-
Ristorante La
Goccia
Adoro tutto dell'Abruzzo e gli arrosticini sono uno dei miei piatti preferiti . Grazie per questo splendido reportage, mi hai fatto venir voglia di tornarci presto. Un super abbraccio cara Luna
RispondiEliminaE buoni come li fanno lì gli arrosticini non si trovano da nessuna altra parte! Ti auguro allora di tornarci presto, Lisetta bella! Super stritolosissimi abbracci a te
EliminaImmaginavo che sareste andati via per qualche giorno. che paesaggi meravigliosi, ho visitato l'Abruzzo solo in occasione di un matrimonio ma mi ha incantato e le tue foto parlano da sole. L'impressione su L'Aquila è la stessa che mi ha raccontato una mia amica proprio stamani, fa ancora troppo male vedere che pochissimo è stato recuperato. Approfitto per farti gli auguri di uno splendido anno di viaggi, scoperte, avventure e di quelle certezze che ti hanno fatto diventare la meravigliosa Luna che conosciamo. Un abbraccio grande grande
RispondiElimina<3<3<3<3<3
EliminaBaci a profusione.
Panorami mozzafiato...splendidi questi paesini che trasudano storia e tradizioni..
RispondiEliminaProprio così!
EliminaChe posto incantevole.. lontano da tutto e tutti! avete fatto benissimo!!!! solo le foto.. mettevano serenità.. pensate voi che ci siete stati!!! smackkk
RispondiEliminaSono posti davvero rilassanti e poi legati a bei ricordi: ogni tanti ci piace tornare a vederli! Tanti baci cla!!
EliminaGrazie un magnifico reportage, una parte d'italia molto bella, è la prima volta che la vedo ma molto interessante
RispondiEliminaGunther ti consiglio di tenerla presente per un viaggetto rilassante e pieno di belle cose da vedere e da mangiare!
EliminaBuona giornata, grazie a te!
Ma che meravigliosa vacanza!!! Viaggiare fa sempre bene al corpo e all'anima :-) Grazie x questo viaggetto virtuale fuori dalla routine ^_^
RispondiEliminaIo aspetto sempre il tuo reportage su Barcellona!! Grazie Consu bacioni!
EliminaDunque sei passata dalle mie parti! Cara, complimenti per il tuo reportage: un racconto dettagliato e pieno di foto bellissime :-) sono felice che ti siano piaciuti alcuni luoghi della mia regione! Baci e buon anno nuovo!
RispondiEliminaNon sapevo fossi di quelle parti!!! Mi piace tantissimo l Abruzzo e ci sono dei posti in particolare cui sono molto affezionata! Ora era da tanto che non ci andavo, dal 2007, quindi è stato molto bello tornarci! Ecco perché amo le ferratelle, come avevo scritto da te!!
EliminaBaci felice anno nuovo a te
Favoloso me lo devo riguardare con calma e prendere nota i B&B favoloso.
RispondiEliminaBuona prosecuzione 2016 un abbraccio.
Il b&b proprio carino sì. L unica cosa: non devi soffrire di claustrofobia perché, almeno nella stanzina che avevamo noi c era un' unica finestra montata direttamente sulla porta di ingresso ( sai quelle che si aprono a metà) ed essendo il soffitto molto basso in alcuni punti ( trattandosi veramente di una grotta) dava un po l impressione di soffocare. Però ti dico la verità: io non amo molto questi posti, almeno per dormirci, invece forse perché è tutta verniciata di bianco e accogliente, ci sono stata benissimo e dormito alla grande! Bacioni a te e maritozzo, Edvige
EliminaPS. Io no vediamo lui :D la prima volta in montagna diciamo mezza...abbiamo dormito abbracciati perchè il materasso di panocchie non ti faceva stare disteso scivolavi a terra quindi abbranchiati...certo era + 40 anni fa ma non l'ho mai dimenticato. Mi piacerebbe provare qui :D
EliminaGrazie cara bacioni.
Ciao cara, mamma mia che bei posti... mi vergogno a dirlo ma non ci sono mai stata... sigh! Metto subito in elenco e prendo appunti, come sempre splendido resoconto, grazie! Buona giornata :-)
RispondiEliminaPS: mai provata la cucina molecolare, sono curiosa ma ho idea che alla fine patirei troppo la fame ahahahah!!!
No e perché mai vergognarsi? Io non sono mai stata a milano per esempio e in Calabria! Tutti spunti per nuovi viaggetti!!!
EliminaLa cucina molecolare è fichissima: tutto bello, tutto ottimo ma poi dici OK, ora andiamo a farci una pizza!
No, però vorrei tornare a mangiare in quel ristorante al di fuori di capodanno, secondo me è anche molto meglio e magari le porzioni più sostanziose!
Grazie a te tanti baci!!
luoghi splendidi che, vergogna sulla mancata ricostruzione a parte, non so se riacquisteranno in pieno il fascino di un tempo. Ma l'Abruzzo è una grande terra, che sa offrire ospitalità e delizie indiscutibili. E...posso dirlo? senza nulla togliere alla "molecolare", quella zuppa di lenticchie del rifugio (e gli gnocchi non fotografati!) mi conquista :) Un bacio bellaaaaa
RispondiEliminaLa zuppa di lenticchie cara Faustina in effetti era notevole! E molto più confortevole e corroborante del formaggio blu... Sempre senza nulla togliere!
EliminaBaci a te bella mia!!!
Bravissima hai fatto un gran bel post, quanto mi manca l'abruzzo io sono originario di quella zona
RispondiEliminaVeramente? Che bello!
EliminaGrazie Carmine, un abbraccio!
quanto mi fa sempre gola, il pane con l'olio...
RispondiEliminastato un viaggio fantastico
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