"A casa non s'arriva mai, ma dove confluiscono vie amiche, il mondo per un istante sembra casa nostra" (H.Hesse)

lunedì 30 gennaio 2017

Tutto in famiglia - Crackers integrali ai fiocchi d’avena (senza lievito)


Giovedì: influenza.
Se fosse capitata di lunedì, ancora meglio, ma di certo non mi strappo i capelli.
Sveglia tardi, niente palestra, finisco di leggere il libro, non torno a orari improbabili, non mi scapicollo su e giù per i treni, faccio scorpacciate di televisione, poltrisco al calduccio sotto il piumone.
Certo, tutto questo, sempre con gli operai per casa.
Ma tanto loro lavorano fuori, al massimo si affacciano in salone per prendere e posare attrezzi; io sono al piano superiore, mi chiudo in camera e scendo solo per mangiare.
Beh un po’ mi devo sistemare lo stesso. Non è proprio come stare da soli e crogiolarsi nell'abbrutimento più spinto.
Una truccata pure a scappar via ci vuole.
La tuta al posto del pigiama-con-i-gatti-innamorati può aiutarmi a mantenere un certo decoro e un minimo di reputazione.
Ma alle quattro e mezzo staccano ed è, comunque, una mezza pacchia.
Questi i pensieri di mercoledì sera: pregustandomi il lato bello della febbre con mal di pancia, ossa rotte, brividi di freddo.
Le cose poi sono andate un po’ diversamente.
Il caso infatti ha voluto che i lavori, proprio giovedì mattina (primo giorno di malattia) fossero giunti a un punto cruciale. Quello cioè in cui andava ripristinato il tettino di tegole sopra bagno e cucina demoliti e ricostruiti.
Il resto del tetto è costituito dal balcone. Della camera da letto naturalmente.
Ah stai male? Beh non te preoccupà: noi passamo da fori, co na scala -  si organizzano concilianti in principio.
Ma poi la situazione, evidentemente, si fa complicata e a metà mattina, proprio mentre mi gustavo l’ultimo capitolo del bel libro che sto leggendo, un urlo degno di Tarzan si leva dal centro del salone.
Scusaaaa! Che potemo passà paa camera, che da fori proprio nun jaa famo? No perché avemo montato pure la gronda e rischiamo de rovinalla.
Ed è così che mi ritrovo, in apnea sotto il piumone (che non si intraveda nemmeno un millimetro di pigiama coi gatti) a intuire un passaggio di gente ai piedi del letto come manco a piazza Risorgimento nell’ora de punta.
Scusa eh? Mannaggia proprio oggi. Eh però stamo a fa un lavoretto coi fiocchi! -  si discolpano a turno, un po’ imbarazzati, mentre guadagnano velocemente l’uscita sul balcone scalpicciando – impolverati e con le scarpe inzaccherate –  sul parquet.
Ci mancherebbe pure che lo steste facendo a cavolo di cane – penso tra me e me.
Mentre a parole, dalle profondità cavernose del piumone, cerco di rassicurarli  che no, ci mancherebbe, non fa niente (tacci vostra).
Nel frattempo respiro a pieni polmoni, alternativamente, boccate di gas e di catrame.
Sì perché dalle scale interne, sempre attraverso la camera da letto, si sono trasportati sul balcone pure la bombola del  gas con il cannello e rotoli di catrame per allestire la guaina protettiva.
Per fortuna mi viene in aiuto la capacità di sdoppiamento per cui io sono qua ma la mia mente fugge via per il mondo, in posti bellissimi e, ça va sans dire, il più lontano possibile da questo.
Ogni tanto poi vengo richiamata alla realtà da zaffate di catrame, o improperi fra i più disparati e coloriti, allora mi figuro immagini varie e rido un po’. 
Tanto per cominciare immagino la vicina impicciona passare davanti casa e soffermarsi per un attimo sulla scena. Inutile dire che domani sarò sul giornale di paese e addio alla reputazione. Altro che pigiama coi gatti.
Comunque, nel giro di un’oretta nemmeno, finiscono e, con la finestra finalmente chiusa, l’aria vagamente più respirabile e quel che rimane della mia privacy riconquistata, mi addormento pesantemente mentre loro continuano ad andare su e giù dal balcone, questa volta calandosi e arrampicandosi da questo e dunque passando per l’esterno.
La leggenda narra poi che verso le tre sia anche tornato a casa l’amato bene, mi abbia chiamato a gran voce tre-quattro volte e non avendo ricevuto alcuna risposta, convinto che non fossi in casa, sia uscito nuovamente per delle commissioni, non prima di essersi intrattenuto un po’ con i muratori a parlare da sotto a sopra.
Lui giù in giardino.
Loro sempre sul balcone.
Io persa nel sonno più profondo.
Ma non è possibile che non ti sia accorta di niente. Guarda che ho proprio urlato per chiamarti, eh? Cioè: qua potrebbero portarti via con tutto il letto che non te ne accorgeresti -  mi rimprovera l’amato bene una volta appreso l’increscioso accaduto.
In effetti come dargli torto.
Ma in cuor mio non mi pare proprio l’evento più incredibile e degno di nota di tutta la giornata.

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Dalla pagina facebook di Cucina Naturale. Purtroppo ho dovuto omettere i semi di papavero perché ero convinta di averli e invece mi sbagliavo. Ma secondo me dovrebbero starci molto bene. Facoltativa la scelta di cospargere di sale la superficie dei crackers prima di infornarli. Io non l’ho fatto.

Ingredienti (per circa 30 pezzi)
100 gr di farina di farro integrale
50 gr di farina di farro
125 gr di fiocchi d’avena integrali piccoli
100 gr di acqua
3 cucchiai di olio extravergine d’oliva
1 cucchiaio di semi di sesamo
1 cucchiaio di semi di papavero (che io ho omesso perché non li avevo)
1 cucchiaino di sale



Procedimento
Unire in una ciotola le farine, i semi, i fiocchi e il sale. Aggiungere l’olio e tanta acqua quanto basta a dare la giusta consistenza all’impasto (nel mio caso era perfetta la quantità indicata nella ricetta). Impastare per qualche minuto e lasciare riposare coperto per un quarto d’ora.
Disporre la pasta su un foglio di carta forno e stenderla con il matterello in una sfoglia piuttosto sottile. Con una rotella dentellata (o un coltello affilato) tagliarla a quadrati o rombi e bucherellarla in superficie con i rebbi di una forchetta. Volendo, aggiungere sale in superficie (io non l’hop fatto e andavano bene così, ma sono abbastanza sciapi e quindi dipende dai gusti).
Infornare in forno preriscaldato a 180° per 15 minuti. Quindi sfornarli e lasciarli raffreddare.

Appena usciti dal forno risulteranno ancora un po’ morbidi: non cedete alla tentazione di prolungarne la cottura, diventeranno croccanti una volta raffreddati completamente.

22 commenti:

  1. Ahahahaha se io dormo anche il letto da sotto mi portano via. Figurati è caduto a pochi metri dal mio letto il grande specchio da circa 20 kg con un rumore talmente forte alle due di notte che i sotto e sopra hanno suonato pensando a qualche scoppio ed io....niente. Il giorno dopo marito mi fa ..hai sentito??? cosa faccio io... lasciamo perdere mi dice tanto non concluderei nulla guarda solo specchio andato.. ma va dico io e quando è successo?? Lascio indovinare la risposta.
    Boni questi biscotti o come li vuoi chiamare da fare. Buona guarigione...io sono caduta a casa e... a parte lividi e company ho anche la costola sottosterno incrinata sulla via della rottura...minchia che dolor ma non mi fermo a me no che non mi legano :D :D Ciaooo bella bacio e buona guarigione.

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    1. Mannagia edvige, mi spiace per la caduta, spero ti rimetta al più presto! Leggendo il tuo aneddoto dello specchio mi sono consolata un po': c è qualcuno che ha il sonno più profondo del mio!! Bacioni grandi, buona guarigione anche a te

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  2. Questo periodo ci sto.. e non ci sto.. ho ripreso a lavorare dopo 3 anni e passa disoccupata.. è dura davvero.. lavoro come una pazza da mattina a sera.. e vabbè... Buonissimi questi cracker.. smack e buona settimana :-D

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    1. Uh mamma mia dopo tre anni deve essere davvero dura ricominciare! Piano piano. Intanto mi pare un'ottima cosa quella di essere tornati in pista! In bocca al lupo per tutto!! Tanti baci.

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  3. Vabbè ma quando uno sta male sta male :-P Beata te che riesci a fare della "malattia" un relax..io sono talmente ko che non concludo niente e poi mi sento pure in colpa x essermi ammalata!
    Golosissimi i tuoi crackers e super sani, da copiare ^_*

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    1. Ah no in colpa proprio mai: anzi quando sto male mi sento supergiustificata a fare tutto ciò che mi piace e lasciar perdere tutte le incombenze quotidiane!! Certo in questa situazione non è che mi sia rilassata proprio tanto, ma sempre meglio di niente! Grazie consu baci buona giornata

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  4. Neanche la malattia ti puoi godere in pace!!!!
    Comunque bravissima perchè resisti e nonostante tutto sforni delizie!!!
    Buona giornata

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  5. Hai una pazienza di giobbe, io avrei sbroccato di brutto

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  6. Ahahahah, come al solito mi hai fatta scompisciare dalle risate! Ti può consolare il fatto che io mi stia accingendo a sventrare mezza casa? Hai presente quando hai un paio di lavori da fare ma una volta che ti sei smontata tutti i mobili pressoché da sola comprendi che è il caso di accorpare le ristrutturazioni una volta per tutte? Ecco. E forse dormirò sul balcone.
    Un bacio pieno di comprensione :)

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    1. Posso dire che non ti invidio per niente?? No però hai ragione: una volta che sbaracchi tutto ti conviene fare il più possibile per non rimetterci mano. Solidarietà assoluta Tatiana. Coraggio! Baci grandi grandi

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  7. grazie carissima cercavo proprio la ricetta dei crackers e questi sono perfetti!!!complimenti e un bacione...ps.coraggio appena i lavori saranno ultimati avrai una casa bellissima...

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    1. Grazie mammalorita❤ sono contenta che ti piacciano i cracker, fammi sapere se li farai! Tanti bacioni

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  8. No, va bene, sei troppo forte! Mi sono fatto una pancia di risate ad immaginare tutte le scene :-D
    Ed in più sei riuscita anche a fare i crackers. Mito! :-)

    Fabio

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  9. sembrano sani e appetitosi!
    Rimettiti presto!

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  10. ciao, che bella atmosfera qui e che buoni questi crackers.
    una buona serata da una tua nuova follower :)

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    1. Ciao Claudia, benvenuta! Grazie degli apprezzamenti, a presto!
      Buona serata a te

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