"A casa non s'arriva mai, ma dove confluiscono vie amiche, il mondo per un istante sembra casa nostra" (H.Hesse)

lunedì 27 agosto 2018

La scelta – Farfalle di kamut al salmone e profumi estivi




Quest’anno è andata così.
Al momento di scartare il regalo dell’amato bene, il giorno del mio compleanno, mi sono trovata davanti una scatola piuttosto ingombrante.
So che quello è solo “il pre-regalo”.
L’anteprima.
Il prologo di qualcosa di ben più sostanzioso.
Oppure, alle brutte, un tentativo di depistaggio.
Lo so, ma ogni volta è più che altro una segreta speranza, un intimo desiderio, un timido augurio.
So che per Natale, Pasqua o Compleanno lui non mi ricopre di ori, diamanti e pietre preziose. Men che meno di scarpe, borse o abbigliamento di pregio.
Piuttosto si presenta con prenotazioni di voli aerei, macchine a noleggio, assicurazioni sanitarie e itinerari molto ben dettagliati in qualche parte del mondo.
Qualsiasi. Che tanto sa che andrei ovunque e la meta è davvero l’ultimo dei miei pensieri.
Ma li accompagna spesso a qualcosa di tangibile, che sennò gli pare brutto farmi scartare solo una cartellina con le prenotazioni.
Il pre-regalo, appunto.
Consistente in cose che spaziano dalla cucina, alla scrittura, alla lettura, fino all’originalità assoluta di due confezioni di prezioso thè matcha fatto arrivare apposta dal Giappone.
O di una busta da mezzo chilo di fiori di lavanda essiccati perché “con questo caldo mi pareva inutile regalarti fiori freschi”.
Apro quindi con nemmeno troppa circospezione la mia scatola ingombrante.
E trovo una stupenda…vaporiera!
Eh sì, il mio sogno.
Un po’ meno quello di lui che, pur apprezzando le mie cene salutistiche continua ad aspettare con la bava alla bocca molta bramosia il venerdì sera in cui si cena dai miei e mio padre si produce in menu arzigogolati in cui la portata più light è la parmigiana di melanzane (e che non ha smesso di sfornare timballi di ziti, anelletti alla siciliana e mezze maniche imbottite, nemmeno con i 34 gradi e l’afa di agosto).
Apprezzo moltissimo e gli prometto di usarla al più presto.
Mentre lui risponde che no, va bene anche mai con calma, magari più in là col fresco.
E poi sfodera lei, la tanto attesa cartellina.
La soppeso fibrillante. 
La apro con circospezione, questa sì, che me la voglio spizzare per bene, altro che carte da poker. Altro che vaporiera.
Trovo una serie di sottocartelle dalle voci paradisiache: “VOLI”, “ALLOGGI” “AUTO A NOLEGGIO”.
Non vedo l’ora di scoprire la destinazione, il giro, le date!
E poi trovo una lettera. Molto bella. Che mi commuove, mi lusinga e…mi getta nel panico.
E che recita più o meno così:
Amore mio, quest’anno la destinazione la scegli tu. I voli, il giro, il periodo, il budget…Stupiscimi!
Io.
Quella che viaggia come una valigia.
Prende, parte e (a momenti) nemmeno sa dove sta andando.
Che è felice così, talmente abituata ormai a farsi prendere per mano e portare, che quasi nemmeno concepisce di dover pianificare in prima persona un itinerario interessante ma soprattutto sensato e ancor di più fattibile.
Che si fa presto a dire “vorrei tanto andare là”. Ma come? Quando? Spuntando quali tariffe aeree? Spostandosi dove?
Dovrei essere contenta.
Ma sento aprire un baratro sotto i piedi.
E mo?
Perché sì, bella, per carità, la libertà di scelta.
Ma mette le vertigini.
Puoi scegliere tutto: posti nuovi, posti in cui siamo già stati, posti vicini, l’Australia, un sogno nel cassetto o una meta mai presa in considerazione fino a ora”.
Lo sento dire mentre mi vedo già rotolare giù per le dune della Namibia, infischiarmene del mal di mare su una barca diretta alle Galapagos o aggrapparmi saldamente ai fili di una mongolfiera mentre sorvolo la Cappadocia.
Puoi anche decidere di tornare in Giappone, se vuoi
Continua lui aggiungendo immagini ai già copiosi fotogrammi della mia immaginazione.
E dopo 4 giorni di arrovellamenti, sudori freddi, lettura spasmodica di racconti di viaggio, consultazione ossessiva di Google immagini, monete lanciate in aria, anghingò vari, decido di optare per un metodo scientifico: giro il mappamondo e punto il dito a caso.
Esce un’area in mezzo all’oceano Pacifico.
Rigiro ed esce la Cina: già fatta.
Allora basta, decido io.
E dopo una mezza giornata di “Ah sì sì, scelgo il Perù”; un’altra mezza di “no ma ‘ndo vado che soffro il mal d’auto e lì gli spostamenti sono perlopiù in pullman notturni?”; un giorno intero in cui mi vedevo sfrecciare a bordo di una feluca sulle acque placide del Mekong e un altro in cui sobbalzavo felice sulle strade dell’Oman, mentre poco prima ero intenta a praticare respirazione yogica in un ashram sul cocuzzolo dell’Himalaya, ho scelto veramente.
Definitivamente.
Stavolta sul serio.
Canada orientale. Città e parchi. Metropoli e natura. Viaggio on the road: 18 giorni/9 tappe/3000 km. 
Al quinto giorno glielo comunico.
Lo vedo impallidire: questa mia mania di prendere sempre proprio tutto alla lettera. 
Al settimo (e due nottate ad arrovellarsi) è tutto pianificato, perfezionato, prenotato con i soliti 9 mesi di anticipo.
E non era proprio semplicissimo.
Ma l'euforia fa miracoli.
Del resto me lo aveva detto lui che avevo piena libertà di scelta.
Naturalmente me la sono presa tutta, non ne ho lasciata nemmeno un briciolo ;-)

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E comunque, pur nel tripudio di viaggi almeno mentali non è che ci siamo dimenticati di mangiare.
La vaporiera non l’ho ancora usata. In compenso ho scodellato questa pasta al salmone che ci è piaciuta tanto. Senza panna, senza grassi oltre a quelli buoni del salmone e di un goccio di olio di oliva.
Più tanti profumi freschi ed estivi.
Da fare velocissimamente, nel tempo che bolle la pasta. E gustare con estrema calma, magari pianificando un viaggio.

Ingredienti (per 2)
200 gr di pasta (io ho usato farfalle di kamut)
100 gr di salmone affumicato
1 scalogno
La scorza grattugiata di un piccolo limone non trattato
Una manciata di bacche di pepe rosa
Qualche fogliolina di menta
Olio extravergine d’oliva
Sale
Pepe nero

Procedimento
Mettere a bollire l’acqua per la pasta. Nel frattempo tritare finemente lo scalogno e farlo appassire dolcemente a fuoco molto basso.
Salarlo con moderazione e aggiungere subito dopo le bacche di pepe rosa leggermente pestate, la scorza del limone, la menta e infine il salmone ridotto in piccoli pezzetti.
Mescolare qualche secondo giusto per fare insaporire il tutto, spegnere il fuoco e lasciare coperto.
Lessare la pasta scolandola al dente e ripassarla velocemente nel condimento.
Servire con una spolverata di pepe nero macinato al momento.





13 commenti:

  1. L'Australia è meravigliosa e le Galapagos? un sogno ma anche il Canada deve essere stupendo. Qui però il vero essere stupendo è l'amato bene, ma è reale? potresti brevettarlo? io già lo amo: pre regalo e regalo, no ma non è vero, non può essere. Un bacione.

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    1. 😂😂sì ma non credere, non è tutto rose e fiori:ha svariati difetti! Lo conoscerai...Tanti bacetti bella mia!

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  2. Bella la vaporiera ma anche la libertà che ti sei trovata ad affrontare con coraggio ^_* ottima meta!

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    1. Diciamo pure senza ritegno😂.
      Tanti baci Consu, a te e al tuo cucciolino❤

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  3. Che sogno! Ti lascio il link di un post che mi ha fatto sognare qualche tempo fa: magari ti sarà utile....
    http://www.chicksandtrips.net/itinerario-canada-occidentale/

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    1. Ma grazie Fede!! Mi sarà sicuramente utile, vado subito a vedere! Tanti baci😘❤

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    2. Mi sono resa conto ora, leggendo il tuo commento e andando a vedere quel bellissimo articolo che mi hai segnalato, che nel mio caso non è Canada occidentale ma orientale. Quebec e Ontario. Infatti ho provveduto a correggere anche il post. Grazie Fede!!( e comunque quell'articolo lo leggo ugualmente perché già a guardare le foto fa sognare anche me)

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    3. Se può servirti credo che sullo stesso blog ci sia anche il canada orientale :) Buone vacanze!

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    4. L'ho trovato infatti è mi sarà molto utile! Grazie ancora!!

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    5. mi è tornato in mente che tanti anni fa avevo letto questo libro che mi era piaciuto un sacco ambientato nella Nuova Scozia canadese...
      http://www.tuttosuilibri.com/2013/08/recensione-lamore-imperfetto-di-joan.html

      ps. ti invidio (in senso buono) un sacco!

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    6. Uhh che bello! Lo cerco subito!! Grazie fede, sei la mia spacciatrice di libri preferita❤ io invidio (sempre in senso buono) la tua capacita di scrivere quelle recensioni bellissime. Chiare, sintetiche, tutto ciò che dovrebbe essere una recensione.

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  4. Quanto mi piace il salmone.... questa pasta è da leccarsi i baffi!!!!!

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