È accaduto esattamente così, nel modo più assurdo, incredibile e inverosimile possibile. Non che esista un modo bello in cui certe cose possano accadere, ma nel caso specifico, a sorprendere e lasciare del tutto attoniti è stata soprattutto la tempistica.
Quando il
calendario (almeno cartaceo, non certo quello meteorologico) cominciava ad
annunciare l’ingresso nel vivo della primavera, con i primi, timidissimi
pensieri rivolti all’estate; i prati così come la campagna vaccinale erano nel
pieno della loro più florida fioritura; l’ormai famoso indice Rt nazionale si
scapicollava giù, in discesa libera; le maglie delle aperture si andavano sempre
più allargando e noi bimbi felici sguazzavamo in un’oasi di sorrisi ebeti e
flebili speranze, tra aperitivi e caffè in bicchierini di plastica consumati
sui marciapiedi… è proprio allora, dicevo, che noi, famiglia, ci siamo
ritrovati con lo spettro, divenuto subito drammaticamente tangibile e reale, di
ben 3 contagiati!
Uno dopo
l’altro, a strettissimo giro, giusto quello effettuato sulla giostra dei tamponi e delle attese.
Fratello, cognata,
nipotina di nemmeno 3 anni.
Che fino a
quando lo senti in televisione pensi sempre che sì vabbè, passerà.
Ma quando lo
vivi e lo tocchi con mano e corri a farti un tampone perché potresti, ma magari
no, chissà, esserti contagiato pure tu, la faccenda si fa dannatamente seria.
Diventa
tutto, all’improvviso, molto spaventoso.
Per sé, per
chi ti sta accanto, per tutti quelli con cui potresti essere venuto in contatto
e inconsapevolmente aver contagiato.
A questo
rassicurante scenario, tanto per rimescolare le carte e far rabbrividire un po’
di più, si è aggiunto un febbrone da cavallo occorso al nonno, mio papà.
La scoperta
poi che si trattasse di colecistite, e che solo per qualche insondabile mistero (cui non smettere mo mai di essere grati) lui e mia madre, non fossero annoverati fra i contagiati ci ha fatto tirare il
fiato giusto il tempo di cominciare ad affrontare il problema sull’altro
fronte, quello appunto fatto di visite gastroenterologiche e chirurgiche di una
certa urgenza con annessa programmazione di intervento.
Ma sempre
meglio del Covid. Immagino.
In tutto ciò
si inserivano, serpeggiando nel sottobosco delle ansie miste a terrore, le date
dei vaccini di tutti. Fra dubbi, paure reali, indecisioni, tentennamenti,
appelli a forze superiori che aiutassero a prendere decisioni o semplicemente accettare
quelle degli altri.
Fra lotti
ritirati, monitoraggi di reazioni avverse, notti in bianco e febbroni vari
possiamo tranquillamente affermare di vivere in apnea più o meno dal 12 marzo, data della
prima dose di vaccino somministrata all’amato bene.
Ora siamo
qui, in attesa di negativizzazioni, seconde dosi, interventi chirurgici e tempi
migliori.
Senza
pensare troppo, coltivando piccoli attimi di felicità, ritagliando minuscole
oasi di silenzio o di mare in cui tirare un attimo il fiato e mettere a tacere
quei tic nervosi che, soli, tradiscono un trascurabile disappunto.
Ma celano bene l'inferno di cristallo che arde nelle anse dell'intestino.
La notizia
che nel circondario il numero totale dei contagiati, dai 300 e passa di questo
inverno fosse sceso a 32, 3 dei quali solo “i nostri”, di certo costituiva un
primato davvero poco invidiabile.
Ma, come dicevamo,
le cose fanno il loro corso; il tempo, anche se non sembra, scorre imperterrito
e, pur magagnati e con la sensazione di essere stati presi a calci e pestati, a un certo punto, non si sa come, ci si trova
traghettati fuori dalla tempesta.
Non ancora
del tutto, eh?
Ma quanto
meno si impara a navigarci dentro.
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Quella che
nell’ansia generale non si è mai persa è la voglia di cucinare dolci. Che anzi
semmai è pure cresciuta, presi come si è, dall'impellenza di colmare vuoti cosmici. Naturalmente sempre senza esagerare, che mica perché si è lievemente angosciati ci si scorda della forma fisica... ma quando si stratta di cioccolato, per quanto mi riguarda, basta anche solo nominarlo per sentirsi meglio.
Ho rubato questa ricetta alla bravissima Elena, affascinata dalla sua definizione di questa torta come di una “torta cuscinetto”.
Per la morbidezza, per il fatto di costituire un appoggio validissimo a ogni
tipo di accompagnamento. Certo mi sarebbe piaciuto farla con i lamponi come
lei, ma non li ho trovati e per il momento mi sono accontentata delle fragole. Siccome
non ero abbastanza disperata ho ritenuto di voler diminuire la quantità totale
di zucchero, ma se non amate i dolci poco dolci, la quantità originale è quella
giusta!
Ingredienti (per uno stampo da 24 cm)
300 g farina
(io di farro)
30 g cacao
amaro
180 g
zucchero (io 150, di canna)
10 g lievito
per dolci
1 pizzico di
sale
vaniglia (in
polvere, in pasta o i semini di un baccello),
120 ml olio
di semi
360 ml
acqua,
2 cestini di
lamponi (io ho usato fragole)
100 g
cioccolato fondente
100 ml panna
fresca (io vegetale)
Procedimento
Accendere il forno a 180 °C e preparare l’impasto della
torta.
Versate la farina,
il cacao, lo zucchero, il lievito, il sale e la vaniglia in una ciotola.
Mescolare e unirvi l’olio e l’acqua, lavorando con una frusta per non formare
grumi.
Versare
l’impasto in una tortiera oliata e infarinata e infornare per 40 minuti.
Sfornate la
torta lasciare raffreddare completamente.
Nel
frattempo tritare il cioccolato a coltello e versarlo in una terrina.
Fare
scaldare la panna e versarla calda sul cioccolato mescolando con una frusta a
mano in modo tale da far sciogliere il cioccolato e ottenere una ganache liscia
e senza grumi. Lavare le fragole e privarle del picciolo. Dopodiché tamponarle
con due fogli di scottex.
Quando la
torta all’acqua sarà fredda, toglierla dallo stampo ribaltandola sul piatto da
portata (in questo modo si avrà una superficie liscia da decorare con la frutta).
Spalmare
tutta la superficie della torta all’acqua con la ganache al cioccolato fondente
fredda e decorare con le fragole.
Completare
spolverizzando dello zucchero a velo ed eventualmente decorando con foglioline di menta.
Torta strabialiante, è bellissima, complimenti!
RispondiEliminaGrazie lea!
EliminaIncrocio le dita per tutti voi
RispondiEliminaGrazie infinite Fede, un bacione <3
EliminaQuesto commento è stato eliminato dall'autore.
RispondiEliminaMolto invitante e golosa la tua torta, complimenti!!!!
RispondiEliminaGrazie mille!!!
EliminaIncrocio tutto un forte abbraccio. Ip commento è partito cliccato male on contemporanea ad un black out. Scusa. Buona settimana.
RispondiEliminaMa non preoccuparti Edvige, non c'è alcun problema! Grazie, ricambio l'abbraccio e ti stringo fortissimo!
EliminaCiao scusa, volevo aggiungere una cosa ed ho cliccato male in contemporanea con improvviso black out ed ho visto che ho cancellato. Scusami tanto non è mai accaduto ma tutto ha una prima volta chiedo venia. Non saprei riscriverlo l'ho scritto di getto. Sono molto rammaricata infierisci pure... Buona settimana.
RispondiEliminamannaggia, mi dispiace per te Edvige, che hai visto scomparire così il tuo scritto...succede anche a me quando sono in treno e si perde la connessione e mi arrabbio sempre tantissimo! Perché è vero quando scrivi di getto, come fai poi a ricominciare tutto da capo e dire le cose nello stesso modo in cui ti erano uscite la prima volta? E vabbè, pazienza. un bacione grandissimo e grazie lo stesso del tempo che hai speso scrivendo quel commento <3
EliminaMi dispiace tantissimo per quello che avete vissuto tu ed i tuoi cari! Non posso nemmeno immaginare l'ansia e la preoccupazione..spero che adesso le cose vadano meglio e di sicuro un paio di fette di torta al cioccolato un po' l'umore lo tirano su..
RispondiEliminaGrazie infinite Consu. Sì le cose piano piano si vanno sistemando: mio fratello e la sua famiglia si sono negativizzati e stanno bene; mio papà è in lista per l'operazione e sta comunque seguendo tutta la prassi delle visite preliminari.
EliminaL'ansia è stata tanta anche perchè è stato tutto un insieme di cose accadute contemporaneamente. ma hai ragione: la torta al cioccolato aiuta sempre!
tanti baci a te e al tuo piccoletto dolce <3
wow, your cake is tempting, it has to be yummy.
RispondiEliminabest regards
cheap lace wig
wow questa torta e'stupenda,fa venire l'acquolina solo a guardarla, la provero'sicuramente!
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