"A casa non s'arriva mai, ma dove confluiscono vie amiche, il mondo per un istante sembra casa nostra" (H.Hesse)

mercoledì 25 agosto 2021

Creta orientale (terza parte)

 


(Creta 2020, terza parte) 
Ripartiamo di domenica, per dirigerci verso la nostra nuova tappa non prima però di essere passati per i bellissimi
Monasteri di Akrotiri.

Questi sono tre in tutto ma noi ne visitiamo soltanto due in quanto disposti a livelli crescenti di difficoltà e al terzo, il Monastero di Katholiko si arriva soltanto a piedi, in mezz’ora circa di cammino discendendo una ripida gola nella montagna con l’obiettivo poi di risalirla nuovamente al ritorno. Il complesso monastico è disabitato e raggiungibile attraverso un ponte di pietra.

Sarebbe anche un bel percorso, ma raggiungiamo l’inizio del sentiero alle 13, col sole a picco e, visto il caldo, rinunciamo subito.

Dei due precedenti apprezziamo molto il Monastero di Agia Triada (ingresso a pagamento: 3€), soprattutto per il cortile, curatissimo.











 Un po’ meno suggestivo il secondo, distante 4 km e raggiungibile attraverso una strada di montagna panoramica e piuttosto dissestata essendo scavata nella roccia. 



Il Monastero di Gouverneto, con accesso gratuito, ha una struttura imponente e molto austera che lo fa sembrare un forte e pur disponendo di un bosco tutto intorno, curato e abitato da caprette, mucche, pavoni, galline e da piante di ogni tipo, è in gran parte fatiscente e in completo stato di abbandono. L’ala abitata dai pochi monaci è semplice e spartana.






Arriviamo a Stavros, dove sosteremo per i successivi 4 giorni, nel primo pomeriggio. Questa è una località poco turistica ma molto frequentata dai greci a fine giornata e formata da un insieme di case (anche belle), senza un corso, né un negozio, né un centro.  Solo qualche taverna e un minimarket con prodotti scaduti…


In compenso il mare è meraviglioso: una piscina naturale ai piedi di una montagna brulla e incombente che tuttavia non è utile a riparare la baia dal vento costante. Il tratto di spiaggia in prossimità dell’abitato, raccolto intorno a una piccola chiesa, è famoso per essere stato il set delle scene più famose di Zorba il greco e la taverna-caffetteria nelle vicinanze ne mostra fiera i fotogrammi su intere pareti tappezzate.

 Soffierà un vento implacabile per tutti e quattro i giorni della nostra permanenza ma la fortuna del nostro alloggio è quella di sorgere un una baia riparata dalla montagna che ci ha reso agevole fruire della spiaggia pur nella bufera costante e anche di goderci qualche bagno in quella che sembra una piscina, con l’acqua sempre bassa e trasparente. 

I prezzi di lettini e ombrelloni nell’unico stabilimento (“Zorbas beach”, manco a dirlo) sono ben lontani dagli standard greci: 35€ al giorno in un punto nemmeno tanto bello della baia. L’offerta dei ristoranti non è ampia: ne troviamo uno a Chorafakia, piccola frazione poco distante, con tavoli all’aperto e la promessa di autentica cucina greca che ci entusiasma il primo giorno, lascia un po’ perplessi il secondo e delude completamente il terzo e il quarto.

Usciamo dalla pigrizia del nostro angolo di paradiso giusto una sera per visitare la vicina Chania, ad appena 20 minuti di macchina. L'anno scorso l'abbiamo vista all'alba, dopo essere atterrati nottetempo a Iraklio ed esserci messi subito in viaggio  verso la costa sud. Quest'anno di sera, giusto il tempo di una passeggiata. Bella,  vitale, pittoresca con i suoi vicoli stretti, le piazzette che paiono piccoli salottini, il porto veneziano e il faro del '500. Ci sembra sempre molto carina anche se affollata e confusionaria.






In un secondo impeto di zelo invece, una mattina presto decidiamo di avventurarci su per l’alta montagna che delimita la baia. Il panorama è bellissimo, il percorso agevole e i colori ci riempiono occhi e cuore.






Per dormire:

Little Bay, prenotando un appartamento vista baia (gli altri danno su una strada non asfaltata). Essenziale, carino, dotato di un piccolo cucinino completo di tutto. Unica pecca (non da poco): la pulizia non particolarmente accurata.



Per mangiare:


Taverna Irene, senza troppe aspettative per la cucina tradizionale ma ideale per pranzi veloci con ottime insalate sotto un patio fresco e accogliente (nonostante si trovi a ridosso della strada), a prezzi veramente stracciati.



Qui per l'itinerario completo e la prima parte del viaggio

Qui per la seconda parte


 

3 commenti:

  1. Risposte
    1. Quella speciale è unica sei tu, mia cara. Grazie a te, Rosetta.
      Mandi

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  2. NiMi son letta tutti e 4 i post.. guardato foto.. ricordato .. sognato! Torneremo a Creta un giorno!!!!! Ma tu gli alloggi li hai prenotati da Roma oppure avete scelto di volta in volta sul posto? (rispondimi su IG o FB che qui dimentico di tornare a leggere la tua risposta ahahaha) baciotti

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