"A casa non s'arriva mai, ma dove confluiscono vie amiche, il mondo per un istante sembra casa nostra" (H.Hesse)

venerdì 25 novembre 2011

Fagottelli di coccole – La pasta e ceci di mamma


Non è il fagottello che ho preparato a mio marito dopo una litigata per invitarlo, sotto metafora, a lasciare questa casa.
Non è il fagottello che per le medesime ragioni, e l’identico messaggio subliminale, ha preparato lui per me.
È, molto più semplicemente (e assolutamente fuor di metafora), una delle nostre abituali cene settimanali, la più gradita e gustata perché arriva già così, bell’e pronta, bisognosa solo di “una scaldatina”.
È la minestra di mamma!!!!
Che varia ogni settimana, naturalmente.
Nella forma e negli ingredienti ma mai nella ricercata presentazione.
Giunge infatti a destinazione in tutta la sua eleganza e raffinatezza: direttamente nel pentolone in cui l’ha cotta, dopo averne prelevata appena un po’ per il piccolo di casa. Tutto il resto a noi.
Altro che batteria di pentole super accessoriata e dotata di fondi spessi svariati centimetri!
Quella meravigliosa, vecchia pentolona dovrebbe avere al suo attivo almeno 30 anni di onoratissima carriera di zuppe e pastasciutte!
E ha solcato oceani, lande gelate e terre desertiche in tutti i periodi di residenza all’estero. Subendo traslochi e sballottamenti con eroismo puro ed enorme spirito di sopportazione.
E poi c’è la pregiata confezione: la tovaglia d’ordinanza (completa di qualche macchia che aoh! Che je devo fa’: manco la varecchina le manda via!!)- legata stretta in cima, affinché non fuoriesca nel tragitto da lì a qua (appena 5 minuti di strada in tutto: bazzecole, in confronto alla sua passata vita avventurosa!).
Dalla pasta e lenticchie alla pasta e ceci al classico minestrone è un tripudio di doni sempre estremamente graditi e attesi con palpitazione e qualche traccia di ansia (“ma tua madre questa settimana non ce la da’ la minestra?!”).
In tutta la loro magnifica, inimitabile semplicità.
Cosa c’è di meglio infatti che prelevare il fagottello, slegarlo, porre la pentola sul fuoco e permettersi di indugiare pigramente e a lungo sotto la doccia che tanto per la cena, c’è solo da scaldare??
Beh insomma, solo scaldare no, in verità c’è’ anche da buttarci dentro la pasta, perché quello si fa all’ultimo….ed è già una bella fatica, eh?!
Fortuna che a noi piace al dente e quindi i tempi di cottura sono estremamente ridotti……..
Tra l’altro ci sono associazioni di sapori e aromi in cucina, talmente radicate e inscindibili, che pensare di poterle variare anche solo un minimo ha il potere di mandarmi in confusione.
Eh sì perchè  Pasta&Fagioli non sarebbe tale senza il trittico sedano-carota-cipolla,  Pasta&Ceci sarebbe un’altra senza il rosmarino legato stretto con lo spago (o il filo di cotone da lavorare all’uncinetto in mancanza del primo…) e Pasta&Lenticchie è assolutamente imprescindibile dal profumo dell’alloro (rubacchiato dalla siepe di Federico, of course!).
Questi matrimoni inossidabili, per come la vedo io, riguardano anche i formati di pasta da abbinare alle diverse minestre: i fagioli vanno “per forza” con i ditali rigati, i ceci con i “quadrucci” all’uovo (o rimasugli impresentabili di confezioni di tagliatelle, che fa lo stesso) e le lenticchie con gli spaghetti spezzettati.
Nel mio caso questa abitudine è talmente radicata che se mi trovo di fronte a una Pasta&Fagioli fatta con gli spaghetti spezzettati… quella non è pasta e fagioli... magari un piatto ugualmente buonissimo però…"nuovo"!
Perché mangiare una zuppa o una minestra non è solo questione di gusto e di appetito…è proprio una coccola, un rito rasserenante, un’abitudine assolutamente inossidabile.
Specialmente se ti arriva direttamente sulla tavola tramite un allegro fagottello…

@@@@@@@@@@@@
E a fronte di tutto quanto sopra detto, ovviamente sì, anche io cucino zuppe e minestre, ma non c’è niente da fare…quelle di mamma, chissà perché, sono sempre, inevitabilmente, molto, molto più buone.
E questa è solo una delle tante, eh? Tempo al tempo….


Ingredienti (per 4 persone)
2 manciatine a testa di quadrucci all’uovo o tagliatelle spezzettate
1 barattolo di ceci precotti (o 250 gr secchi)
5-6 cucchiai di passata di pomodoro
1 spicchio di aglio
un ramo bello grande di rosmarino fresco legato con spago da cucina (o filo di cotone per uncinetto..)
acqua
olio extravergine d’oliva
sale
peperoncino
 
Procedimento
Se si utilizzano ceci secchi metterli a bagno la sera prima e lasciarli tutta la notte. Al mattino cambiare l’acqua, lasciarli ancora qualche ora, poi lessarli per circa un paio d’ore (senza aggiungere sale) e scolarli. Soffriggere in un po’ d’olio l’aglio, il rosmarino legato e un bel pezzo di peperoncino; unire il pomodoro e farlo andare qualche minuto, quindi aggiungere i ceci, coprire d’ acqua lasciare cuocere per un’oretta (anche più se si tratta di ceci secchi), regolando di sale. Quando è il momento di andare in tavola, far riprendere il bollore alla minestra, unire due manciate di pasta a testa e cuocere per il tempo indicato.
Per la bontà delle minestre, per la dolcezza e la preziosità di questi doni, e per tutte le altre ragioni di cui sopra, vorrei passare questa minestra al ricettario della piccola Alice Ginevra, con l’augurio di imbattersi spesso, lungo il suo cammino, in fagottelli pieni di coccole.

5 commenti:

  1. Ahahah bellissima la premessa cara! ;)) Devo provarla... ;))

    Vevi :)

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  2. Hai ragione,cara!I piatti fatti dalle mamme sono sempre piu deliziosi!Complimenti per questa buonissima ricettina!Un bacione!

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  3. Sei unica, meravigliosa, ci hai fatti emozionare, proprio come se quel fagottello pieno di coccole fosse qui davanti a noi, ora e l'augurio per Alice Ginevra è quanto di più bello potessi scrivere, da parte nostra non le faremo mancare mai il nostro calore. Speciale è questa minestra, è da un po' che non ne prepariamo di ceci, ultimamente ne ho preparate ai fagioli e con la cipolla, considerando che questo tipo di piatto per noi è immancabile durante la settimana. Grazie davvero, ti abbracciamo forte!
    P.S. E' comunque vero riguardo a certe macchie delle tovaglie, non se ne vanno proprio, nè con la varachina nè con il dash che dovrebbe togliere qualsiasi macchia, ma sai una cosa? vanno bene così, sanno di casa e di vissuto!
    Sabrina&Luca

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  4. Il filo di cotone lavorato all'uncinetto per tener legato il rosmarino è un supplemento di coccola inarrivabile!!!! Mia mamma passa una parte dei ceci (o dei fagioli), poi il procedimento è lo stesso. Riguardo al backstage del panettone...ci penserò! ;-)

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  5. VEVI: grazie!! embè il rischio( della premessa) in caso di litigate forti è sempre in agguato!!
    Bacioni!

    LENIA: grazie sempre, tanti bacioni da qui a lì!!!

    SABRINA&LUCA: grazie a voi!! Anche la mia mamma è super felice e molto orgogliosa che la sua minestra entri a far parte del ricettario di Alice Ginevra! Tanti bacioni a voi e coccole alla piccoletta.

    FRANCESCA: Ecco, allora pensaci bene e in modo approfondito!!
    No aspetta: il filo che lega il rosmarino non è già lavorato...fa parte del gomitolo di eventuali lavori in corso!!!(sarebbe troppo! ma la prossima volta glielo suggerisco: legare il rosmarino con uan fila di catenelle già montate non sarebbe male!!!!...così m'ammazza direttamente!)
    Tanti bacioni Fra! (davvero la tua mamma la fa uguale? che bello!!!! Sì in effetti non è sta grande ricetta con chissà quale segreto, è proprio che ognuno ha il suo modo di farla e allora è bello e sorprendente scoprire affinità!)

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