"A casa non s'arriva mai, ma dove confluiscono vie amiche, il mondo per un istante sembra casa nostra" (H.Hesse)

venerdì 19 dicembre 2014

Preparativi - Torta alla Coca Cola (senza burro)



Un mese intero di stallo.
Emotivo più che pratico, perchè di eventi scombussolanti ce ne sono stati fin troppi.
Di pensieri, angosce, rogne, abissi in cui sprofondare.
Proprio sotto Natale.

Problemi oggettivi e pensieri grossi come case, la cui risoluzione però è demandata a data da destinarsi.
 Scelte complesse, ma soprattutto: libertà di scelta.
Che è meglio o peggio, a seconda dei casi.
Insomma,  in questo rutilante ultimo mese dell’anno, non ci siamo fatti mancare proprio niente, tra allagamenti di case, rocamboleschi traslochi, prospettive di ameni transiti in sale operatorie, influenze intestinali, colpi della strega e sospetti di scarlattina (che sì, dopo la varicella dei 40 anni è un’altra chicca di cui andare molto fiera..).

Ma siccome siamo gente tosta noi, pur nell’angoscia, nella trepidazione, nello scoglionamento più completo (e mi si perdoni il francesismo), abbiamo fatto tutti i regali di Natale, organizzato menu, location e divisione rigida dei compiti per cenoni/pranzi e merende di 24, 25 e 26 e allestito addobbi e luminarie nella casetta come sul balcone.

A volte smadonnando, a volte trascinandoci carponi e di mala voglia, altre volte ancora trovandoci perfino gusto, che alla fine sempre Natale è.

Come al solito, della lista di regali da fare mi manca la spunta della voce “mamma”, ma solo perché lì l’affare è semplice: “cosa vuoi per regalo, ma'? Ok, compratelo, poi ti ridò i soldi”.
Che pare brutto, ma invece è complicità allo stato puro, accordi che cominciano a metà settembre, durano giorni e corrono sul filo del telefono (che je faccio a  tu madre/tu fijo/tu  nipote/tu marito....? Ok, allora io quest'altro) e si tramanda perfino di generazione in generazione nel ramo femminile della famiglia: anche nonna faceva così.

I maschi hanno la sorpresa dei regali, le femmine, pragmatiche e co poche spicce da spiccià, fanno muro e solidarizzano così, rendendo la pratica regali più agevole e gestibile.

Perché noi siamo ancora quelli che “sotto l’albero deve esserci un pensierino per tutti, dal nascituro ancora sguazzante nel liquido amniotico, al bisnonno 94enne”.

Che poi ad andare per la maggiore siano sempre regalini pratici e utili, con una strizzatina d’occhio al consumismo esagerato, è un dettaglio.
Una legge inderogabile, una tradizione cui ancorarsi saldamente, soprattutto nel mare agitato della vita.

Così all’apertura dei pacchetti è tutto un profluvio di mutande, calzini, guanti, magliette della salute, sciarpe e confezioni di Malizia o Intesa dentro l’ennesima pochette da viaggio.

Ma forti del detto che quel che conta è il pensiero, da queste parti al gesto di srotolare fiocchi, leggere bigliettini e scartare anche un solo pacchettino non si rinuncia per niente al mondo.
....Sennò che Natale è?


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Tante ricette e ognuna corredata di foto ipergolose. Colate di cioccolato e quella consistenza che si intuiva irresistibilmente umida e cremosa; scioglievole e paradisiaca.

Ma…come contropartita, quantitativi di burro da far rizzare i capelli in testa. Curiosa sì, ma non al punto da far entrare in questa casa un panetto di burro da 3 etti (2 e passa per l’impasto più 1 per la glassa!). Così ho cercato meglio e trovato questa versione con lo yogurt e solo 40 gr di burro. Siccome sono una che non si accontenta ho tolto pure quelli e usato olio di semi. Ah sì, già che c’ero ho ridotto pure lo zucchero e apportato qualche piccola variazione al procedimento.
Dopodichè mi sono fatta una glassa di copertura a base di cioccolato fondente e niente altro, che ci stava proprio bene.
Infine mi sono divertita a sfidare gli assaggiatori a indovinare l’ingrediente segreto. Buio completo.
Ho fatto cenno ai biscotti di maionese, tanto per dire: pensate in grande, osate pure.
mica avrai fatto una torta col ketchup stavolta?!
Ma noooo!!                                                                      
Oddio, per quanto….

Ingredienti (per uno stampo da 24 cm)

220 grammi di farina 00
200  150 grammi di zucchero
250 ml di coca cola
1 yogurt bianco alla vaniglia da 125 ml
1/2 cucchiaino scarso di sale
1 cucchiaino scarso di lievito
1/2 cucchiaino di bicarbonato
40 grammi di burro olio di semi di girasole
40 grammi di cacao amaro o cioccolato fondente tritato
2 uova medie intere
1 bustina di vanillina

Inoltre:
1 stecca da 100 gr di cioccolato fondente al 72%
1 cucchiaio d’olio di semi

Procedimento
Raccogliere in una terrina, setacciandoli, tutti gli ingredienti secchi: la farina, il cacao, il sale, lo zucchero, il lievito ed il bicarbonato.
Disporre in un pentolino tutti quelli liquidi: l’olio, la coca cola e lo yogurt, lasciando, per il momento, da parte le uova.
Scaldare il composto liquido senza farlo bollire, sempre mescolando per evitare che si formino grumi; togliere dal fuoco e versare lentamente, a filo, sul composto di farina girando vigorosamente.
Appena sarà tutto omogeneo unire le due uova intere.
Versare l’impasto nello stampo ricoperto di carta forno e cuocere in forno preriscaldato a 180 gradi per circa 30-35 minuti, secondo il forno e tenendo conto che la torta rimarrà sempre morbida e quasi cremosa al suo interno. Lasciarla raffreddare completamente prima di toglierla dallo stampo.
Nel frattempo occuparsi della glassa spezzettando il cioccolato e lasciandolo sciogliere lentamente a bagnomaria. Unire il cucchiaio d’olio e mescolare con cura, quindi versare la glassa sulla torta ricoprendola completamente e farla rapprendere in modo che formi una crosticina morbida ma compatta come quella di un cioccolatino ripieno!


8 commenti:

  1. Ammazza e che è stato il lazzeretto???? parlo io che sono 1 mese che sto acciaccata.. co lo stomaco non ne parliamo!!! Vabbè.. siete stati bravi coi regalini.. io ancora fatto nulla...mah.. Buona sta torta... piacerebbe tanto a Ric che adora la coca cola.. smackkkk e buon w.e. .-D

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  2. Direi che con tutti questi ingredienti la coca quasi quasi sparisce ma deve essere sublime l'assieme.
    Come regali è da anni che me la cavo bene salvo figlia genero e nipote, io e maritozzo ci regaliamo durante l'anno se troviamo qualcosa che desideriamo senza attendere le feste per farci un regalo. Se poi troviamo qualcosa in concomitanza meglio ma dopo 40 anni aver provveduto ai regali della famiglia allora eravamo in tanti oltre a quelli clientelaru d'ufficio mai sotto i 100 ora mi riposo.
    Buona serata.

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  3. Brava lo spirito è quello giusto..alla fine mai lasciare che la negatività ci impedisca di vivere degnamente questi momenti di gioia, convivialità e golose fette di torta :-) La tua è perfetta e a ridotto contenuto di grassi..l'adoro ^_^
    Buon we cara <3

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  4. che bel post mia cara !!! adattabile in vari punti a molti...ma come dici tu è natale ed allora diamoci da fare al resto ci pensiamo dopo !!!! la torta è fantastica da provare assolutamente io ho preparato un arista alla coca cola ma una torta mai...grazie per la ricetta...un bacione grande...

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  5. Complimenti per questo originalissimo dolce, assolutamente da rifare, e per il bellissimo post, tanto natalizio!!! Un caro saluto!

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  6. mado', che pazienza che c'hai a decorare casa!
    io da quando sono andata a vivere da sola non ho mai nemmeno pensato di farlo...
    ma del resto l'unica cosa che apprezzo del natale è questa:
    http://youtu.be/bjQzJAKxTrE

    la torta? la faccio come no!

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  7. ciao Bella!!! E' comunque sempre un piacere vedere che, nonostante problemi piccoli e grandi, la tua verve rimane quella di sempre. Segno che sì, i problemi ci sono (ma chi è che non ne ha qualcuno?), magari anche "importanti", ma forse risolvibili, no?
    Un bacione carissima! Sul fil di lana e rapida come un lampo, ma non potevo/volevo rinunciare a passare di qui, a lasciare gli auguri ad una delle mie amiche-blogger preferite! Con davvero tanta simpatia ti auguro un mondo di bene. Baci <3

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  8. ma dove le scovi tu queste ricette? che poi rivolti come un calzino de nonna regalato a Natale? sei un mito.

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