"A casa non s'arriva mai, ma dove confluiscono vie amiche, il mondo per un istante sembra casa nostra" (H.Hesse)

martedì 6 marzo 2012

Piccole distrazioni grandi risultati – Torta “Nuvola coccolosa”


Pur essendo di Roma io questa città la conosco assai poco.
Capitava un tempo, quando lavoravamo anche insieme, di trovarmi spesso a chiedere indicazioni stradali (sottovoce e in gran segreto) a un’amica marchigiana, che invece la città la conosce benissimo.
Capita tuttora che mi venga voglia di fingermi straniera quando qualcuno mi ferma per la strada per chiedere a me come si arriva in un posto.
E di trasecolare inebetita anche se davanti a quel preciso posto magari passo ogni santo giorno.
È che le indicazioni stradali non fanno per me, mettiamola così.
In compenso però posso vantare conoscenze altissime di luoghi un po’ più fuori mano.
Magari una stazione del treno appena inaugurata.
O un posto in periferia poco conosciuto e possibilmente mal frequentato.
Mi è successo ben 3 volte infatti di salire tutta convinta sul treno (alzando gli occhi dal libro che stavo leggendo quel tanto che bastava a sincerarmi che il binario fosse proprio quello giusto e pazienza se nel frattempo uno speaker aveva annunciato la variazione in corso…questo poi è tutto da dimostrare: io non l’ho sentito!) e di ritrovarmi, magari a sera fatta, d’inverno e con la pioggia scrosciante (perchè a quel punto lo scenario da thriller è assolutamente completo) in un posto a me, ovviamente, sconosciutissimo.
Almeno fino a quel momento.
E quindi di dover aspettare il treno successivo per poter tornare indietro da dove ero partita.
E poi ancora (finalmente) quello esatto per poter tornare a casa.
Ma soprattutto di dover chiamare, con la coda fra le gambe, per avvisare del ritardo e quindi spiegare l’increscioso accaduto.
Che per una prima volta passa pure: un attimo di distrazione, sai sono così stanca, poi sti altoparlanti che gracchiano e non si capisce niente, la folla sulla banchina... insomma, una storiella abbastanza credibile (e scusanti che fanno leva sull'umana pietà) per salvare la faccia la tiri pure fuori.
Ma la seconda già diventa un problema: le giustificazioni si fanno sempre meno credibili, le motivazioni sempre più patetiche.
Alla terza cominciano a essere tratte certe conclusioni e ad affiorare epiteti anche abbastanza ingiuriosi.
Era da tempo però che non mi succedeva. E poi io adesso il treno lo prendo solo all’andata.
...Infatti stavolta è successo al ritorno con la corriera! (perché evidentemente non è questione di mezzi ma unicamente di particolarissime abilità personali).
Quando, sempre tutta convinta, mi sono messa ad aspettarla sul marciapiede sbagliato.
E non è che fossi in una qualunque fermata dispersa fra i campi o a ridosso della statale, no no: proprio al capolinea! Mi preme sottolinearlo come valore aggiunto: di indole le cose tendo a farle per bene o per niente.
E capolinea equivale a numeri delle corse ben visibili e caratteri cubitali delle direzioni dei rispettivi pullman.
Io arrivo e mi piazzo.
Trovando pure un posticino di tutto rispetto dove poter appoggiare la schiena per leggere in assoluta comodità.
Certo lo farei ancora più tranquillamente se dietro di me non rombassero motori pronti a partire, che chissà perché poi oggi sti pullman stanno qua dietro anziché là davanti come sempre.
Il pensiero che sia io a trovarmi nel posto sbagliato, proprio non mi sfiora manco di striscio.
E quindi quelli partono, uno dopo l’altro, per tutte le loro belle destinazioni, compresa casa mia.
 Finché non rimango sola e mi coglie l’ispirazione di alzare gli occhi dalla pagina giusto per appurare una simile stranezza.
Da qui in poi il solito copione: un’altra ora di attesa tanto perché oggi speravo di essere a casa almeno per le 6, solita telefonata con qualche nuova giustificazione (perchè non è successo coi treni stavolta dunque ho agio di imbastire anche una nuova storiella fantasiosa tipo "hanno cambiato tutte le banchine di partenza e io sono arrivata troppo tardi per accorgermene!", e risparmiarmi perlomeno di sentirmi dire che sono rimbambita).
Allora mentre aspetto mi viene in mente Federica e la sua sveglia di sabato mattina, tanto che tornata a casa, anche per consolarmi un pochetto, decido di fare uno dei suoi dolci e per la precisione questo:


era inoltre lo stesso giorno in cui avevo programmato di fare (dopo lunga gestazione per reperimento di ingredienti non del tutto fondamentali di cui mi ero convinta per una lettura distratta alla ricetta….) i petti di pollo al cocco&paprika di Claudia.
Quelli li ho rimandati al giorno seguente (quando ho preso il pullman giusto!) concedendomi così una duplice consolazione spalmata su ben due serate.
E insomma alla fine: a casa ci sono arrivata lo stesso, il ciambellone era squisito, i petti di pollo non ne parliamo… allora perdere un treno o una corriera, o sbagliare gli ingredienti di una ricetta, ma che sarà mai?!


@@@@@@@@@@@@@
Il latte di cocco per fare i petti di pollo di Claudia NON serviva. La lattina comprata appositamente per quelli l’ho riciclata dunque per farci questa torta.
Veloce, profumatissima e perfetta per la colazione.
Ha una consistenza morbidissima e il profumo intenso di una noce di cocco.
Ingredienti (per uno stampo di 24 cm)
250 gr farina
150 gr fecola
70 gr farina di cocco
180 gr zucchero
3 uova
100 ml olio di semi
200 ml latte di cocco
1 bustina di lievito
1 pizzico di sale
Gocce di cioccolato (facoltativo)
Procedimento
Preriscaldare il forno a 180° e setacciare le farine con il lievito. Sbattere le uova con lo zucchero e un pizzico di sale, quindi unire l’olio e il latte di cocco (che va agitato molto bene prima di aprirne la lattina) e, progressivamente, le farine continuando a mescolare.
Versare il composto in uno stampo oliato e infarinato e cuocere per circa 35 minuti, secondo il forno.
N.B.: avevo unito all’impasto anche 100 gr di gocce di cioccolato extrafondente ma data la consistenza di questo sono finite tutte sul fondo della teglia. Alla resa dei conti, non sono assolutamente necessarie e anzi disturbano perfino un po’ l’aroma intenso e avvolgente del cocco.
N.B.2: non amo spolverizzare i dolci con lo zucchero a velo, ma sicuramente l’aspetto estetico ci guadagnerebbe. E per raggiungere vette di golosià ancora più alte, consiglio di tagliare la torta a metà e farcirla con una crema, pure quella al cocco, tipo bounty.

28 commenti:

  1. Buonaaa!!! Ho giusto comprato la farina di cocco qualche giorno fa... appena trovo il latte la provo sicuramente!!! Buona giornata :-D

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    1. Bene, poi fammi sapere se ti è piaciuta!! Io aspetto sempre i ravioli di carne!!
      baci, buona giornata

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  2. Sono anch'io dell'idea che...niente zucchero a velo sulle torte morbide!!! Adoro quelle spaccature di cottura tipiche dei dolci che crescono e le rendono così caserecce!!!
    Non ho mai utilizzato il latte di cocco, eppure i dolci al cocco mi fanno morire (poi hai citato il bounty di cui sono ghiottissima!)

    Per la distrazione da lettura compulsiva (che è sempre una virtù, anche quando ti fa perdere i treni!!) non ho buoni consigli. Anche io sono una distrattona, tuttavia una distrattona per troppo tempo assuefatta al tran tran del pendolare e alla fine erano i piedi a portarmi al binario giusto. Però è successo anche a me di salire sul treno sbagliato, ovviamente per colpa delle ferrovie dello stato che spostano treni come nel gioco delle tre carte! L'arte della sopravvivenza si affina alla stazione, almeno alla stazione di Roma Termini...

    E visto che è mattina e sono la prima e il tuo dolce m'invoglia...vado a farmi una fetta di ciambellone e tisana.
    Buona giornata Luna!

    P.S. ora però sono curiosa di sapere che libro stavi leggendo...

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    1. Cara betel, il libro è uno di quelli che giacevano sullo scaffale da circa 7 anni, mica un giorno, e che avevo provato più volte ad aprire fermandomi però puntualmente dopo le prime pagine. Perchè, come ben saprai, esistono periodi giusti per ogni libro ed evidentemente per quello ho dovuto aspettare parecchio! ma ne è valsa la pena perchè stavolta mi è piaciuto talmente tanto che me lo sono bevuto nel giro di 3 giorni.
      é "Se piango picchiami", di Francesco Costa, di cui vorrei parlare in uno dei prossimi post!
      Tanti baciotti, buon fine settimana

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  3. Dove c'è cioccolato mi ci fiondo....bravissima.

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    1. Effettivamente quella torta di fede era veramente squisita! Grazie, bacioni e buon fine settimana!!

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  4. ahahahahaha ahahaha nos cusa ma copn questo post son sbottata a ridere.. ma tus ei una vera frana!!! ti ci vorrebbe un full immersion di Roma con me sui mezzi quando potrai (non che io sia meno rincojonita di te sia chiaro!).. io ho solo il "vizietto" di addormentarmi sul treno e scendere alle fermate successive ahahaah... Ottimo il dolce che ne è venuto fuori col latte di cocco.. io ancora rido.. ma te lo avevo anche scritto in uno dei tuoi commenti che il latte di cocco non serviva.. aahahah la ricetta nacque proprio per assenza di latte di cocco e curry! Buono anche il dolde di Fede che hai riproposto.. Buono tutto.. passo.. rubo.. e scappo!!! baci e buona giornata :-)

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    1. Ecco, una full immersion sui mezzi (che prendo poco perchè preferisco farmela sempre a piedi: sarà per quello che poi, una volta imparato il percorso a memoria se sgarro di un minimo mi perdo!!) mi ci vorrebbe proprio! E quindi approfitterei delle ripetizioni molto volentieri (sai le risate!!!).
      Ieri pensavo a una cosa Claudiè: di solito non riesco ad associare "ahahahahaha" a una risata, tranne però quando si tratta di te: non so perchè ma quando leggo ahahahaha nei tuoi commenti mi pare proprio di sentirla la risata e mi piace un sacco: viene da ridere anche a me, devi essere troppo forte!!
      tanti bacioni e buon fine settimana!!!

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  5. Una torta veramente buonissima!Un bacione:)

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  6. Anche io sono distratta come te, e non c'e' cura :-)
    Mi consolo con un bel pezzo di torta!

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    1. Niente da fa', eh?? Ma sì dai: in fondo non siamo distratte...viviamo con fantasia!
      Un abbraccio lungo da qui all'Arabia, cara Stefania! e a te buona settimana (che ricomincia domani...).
      Salutami quei posti!!!!!

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  7. Mi fai troppo ridere!!! A me è successo di prendere il treno per la destinazione giusta ma ad orario sbagliato. Così ho diligentemente cercato il mio posto, che non era mio ed era già occupato e ho gentilmente chiesto di sloggiare all'occupante -credevo io- abusivo...la faccia rossa e la profusione di scuse immediatamente seguente te la lascio immaginare! Un abbraccio e viva la tua voglia di cucinare!!!

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    1. Ah mbè quindi pure tu non stai messa molto meglio, via: questo è altamente rincuorante!
      La voglia ci cucinare a volte procede di pari passo con il desiderio di scaricare le paturnie!!!
      Bacione, buon fine settimana!

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  8. Voglio il tuo stampo biscotti home Made....sei assolutamente geniale!!! Prendo anche una fetta di torta che a noi ci piace di più preparare,grazie e notte

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    1. Guarda, basta che compri un barattolino di spezie a piacere (di quelli col tappino di latta però) e una bic et voilà! Avraianche tu il tuo stampino per biscotti super chic!!
      Prima o poi mi deciderò anche a pubblicarli quei biscotti perchè alla fine non sono venuti brutti (almeno quelli senza buco!).
      Grazie a te e buon fine settimana!!!

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  9. Io prendo uno di tutto....
    Caso mai ti venisse il dubbio, ti vorrei rincuorare su un fatto. I romani, me capolista, non conoscono le strade di Roma... O per lo meno ci passano , ma non sanno come si chiamano! Faccio il pendolare da otre 18 anni. Mi sembri una pivellina al mio confronto. Distratta dalla lettura, mi sono passati 3 treni che mi portavano a casa, mica uno! Addormentata a Maccarese, io dovevo scendere alla fermata dopo... Scesa a Civitavecchia! Ma potrei continuare a fartene tanti di esempi... Mi sa che abbiamo qualcosa in comune Lù!!! Un abbraccio e buona giornata!!!

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    1. Mi sa più di una cosa, cara Elly e chissà quante volte ci saremo passate davanti sul treno viaggiando appiccicate come sardine e smadonnando magari per quello della mattina da montalto di castro perennemente stracolmo... visto che facciamo esattamente la stessa tratta!!!!!!!!!!!!!!!!! ...l'avevo detto io che siamo praticamente vicine di casa!!
      Io però ti batto perchè faccio la pendolare da quando ho fatto gli esami di maturità (ci siamo trasferiti giusto un mese prima)...cioè da ben 21anni!!!
      Perchè alla fine si sa, il mondo è veramente piccolo!
      Un bacione grosso grosso e buon fine settimana!!!

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    2. Ahhhhhh!!! L'altra mattina ho preso quello che veniva da montalto di castro perché il mio si è "sfasciato" e ci hanno buttato giù a Aurelia!!! Il Grosseto era stracolmo e non ci hanno fatto salire... Mi sa proprio che qualche volta ci siamo incontrate... "smadonnando"! Perché oramai sono tutti stracolmi. E pensare che una volta il problema per alcuni era trovare 4 posti vicini per il torneo di carte!! Io salgo a Palidoro. E tu???? Dai fammi sapere...

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  10. ma che buonaaaaaaaaaa!!! che voglia di tortina!! ^_^

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    1. Detto da te poi che fai quei capolavori di torte cara Agata, è davvero un complimentone!! grazieeeee!!!

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  11. io a Roma mi perderei apposta, mi piace troppo ! Bellissima torta, complimenti!

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    1. Io non mi ci devo nemmeno impegnare: mi viene naturale!!!
      Grazie mille chiara, tanti bacioni e buon fine settimana!!

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  12. non lo dire in giro, ma anche io mi perdo x Roma. Ci giro a fatica e mi perdo spesso. Mio marito va come una saetta e mi canzona sempre e io tanto per.... mi sono appropriata del suo navigatore che gli avevo regalato x il compleanno ;-)). Comunque se perderti ti fà creare questi capolavori vale lawna perdersi di proposito.
    Complimenti e a presto

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    1. Non ti preoccupare: terrò questa confidenza assolutamente per me!!Il fatto di non essere la sola ad avere questo vizio, mi rincuora tantissimo e mi riempie di fiducia che prima o poi...Il navigatore però no: imbranata come sono con la tecnologia servirebbe soltanto a farmi perdere meglio! Tu calcola che io mi impicco pure a usare google maps...e t'ho detto tutto!
      Grazie dei complimenti, un bacione!

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  13. Io sono stata capace di perdermi anche in un museo...fai un po' te per il mio senso dell'orientamento! Vivessi a Roma forse farei pianta stabile al distretto dei vigili urbani :)))
    Me gusta un sacchissimo il tuo riciclo del latte di cocco, ha un aspetto sofficiosissimo quella torta. E grazie di aver provato anche la mia agli amaretti, sono felice che sia piaciuta. Un bacione grande, buon 8 marzo

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    1. Ecco no, in un museo non mi è ancora capitato (ma tenderei a non escludere del tutto la possibilità che possa sempre accadere!): e non mi dire che sei stata fatta chiamare dagli altoparlanti come "il bambino leo" del film di Verdone!!!!!!Fede, questa cosa mi incoraggia molto però...c'è chi sta peggio dunque!!!!
      la tua torta era VERAMENTE buonissima, tanto che è finita nel novero di quelle a rifare assolutamente!
      Tanti bacioni a te e spero che il tuo 8 marzo sia stato bellissimo!
      Buon weekend!!

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  14. ahahaha! cavoli ma che stonata che sei ihihi! scherzi a parte dai,eri troppo immersa nella lettura :) fortuna non mi è mai capitato, anzi ci sono smepre stata attenta perchè ci sono fermate che fanno un po' paura, o almeno facevano un po' paura prima perchè più deserte, ti parlo di un po' di annetti fa :D quindi mai successo con il treno e con l'autobus ho sempre chiesto prima di salire :D cmq meno male che non hai fatto come Federica ihihi il colmo proprio
    però ti sei consolata benissimo con questi due piatti, ovvero piatto e dolce coccoloso :) baci cara

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