E quindi sì, qualcosa bisognerà pur fare in questa settimana di clima quasi tropicale, tra scrosci violenti di pioggia e schiarite improvvise, poi vento, poi sole e poi ancora nubi dense e minacciose.
Settimana di libertà assoluta peraltro perché non si lavora, perché il lavoro di questi tempi funziona così: ce l’hai quando arriva, poi rimani senza, poi lo ritrovi e via di questo passo intermittente e claudicante, senza certezze e senza garanzie, ma a lamentarti non ci pensi proprio che se ti guardi in giro la situazione è pure peggio.
Dunque mattinata libera, zero voglia di uscire (e pure volendo è in corso un nubifragio percui magari non è nemmeno il caso) faccende già sbrigate, pensieri che iniziano a rincorrersi, l’umore che va dietro al tempo, disamina dei massimi sistemi finché…basta!
Bisogna impastare. E recitare il mantra della cucinata consapevole.
Dice: e che è?
Dico: se esiste la camminata consapevole – e Tich Nath Han ne ha fatta una di quattro ore in pieno centro a Roma trascinandosi dietro una folla gremita comprensiva della sottoscritta – esisterà sicuramente anche una cucinata di tal guisa.
E io mi ci butto, che oggi mi serve proprio.
Ma non mi basta.
Bisognerà pur approfittare del tempo libero e infilarci dentro tutto quello che di solito tendo a relegare a data da destinarsi. Tipo passarmi l’hennè sui capelli, per esempio.
(pure se l’ho fatto nemmeno 2 settimane fa e non servirebbe)
E allora via. Mi impiastro di hennè e impasto i biscotti, precisamente in quest’ordine.
Anzi prima impasto pure l’hennè, che prima di passarlo lo devi preparare.
Allora metto a bollire l’acqua, preparo il mezzo limone, predispongo la ciotola e il pennello, i guanti e l’ovatta, i giornali per proteggere pavimento e lavandino.
Poi mi chiudo dentro casa a doppia mandata e spengo pure il telefono, che certe cose si fanno assolutamente in privato e soprattutto lontani dagli occhi del consorte che ti ha presa in sposa senza conoscere, di te, questi segreti inconfessabili (e senza che manco li conoscerà, a parte vaghe nozioni in merito, a meno di non essere in cerca di un motivo valido per farsi lasciare e per quello basterebbe farsi vedere conciate in attesa che l'hennè prenda...).
Per l’occasione tiro fuori pure il karkadè che mi ha regalato il tizio al souk di Dubai
(probabilmente per compensare la sòla della mezza chilata di hennè – “iraniano, puro, di ottima qualità, mano sul cuore che Allah mi fulmini se non è così”- che mi avrebbe, di lì a poco, elegantemente rifilato. E spero che Allah, nonostante tutto, sia stato clemente…) e già mi sembra di sentirmi meglio.
Per fortuna ho trovato il rimedio e l’hennè-sòla lo uso in piccole quantità mescolato a quello autentico dell’erboristeria dietro casa, tanto perché uno le cose va a cercarle chissà dove…
Mescolo, amalgamo polvere e karkadè filtrato stando attenta che non diventi troppo liquido ma che nemmeno rimanga denso e granuloso e poi via alle contorsioni davanti allo specchio per passarlo su tutte ma proprio tutte le ciocche, pure quelle retrostanti, nessuna esclusa.
(operazione questa che, con i capelli abbastanza lunghi non è proprio delle più semplici ma ha il vantaggio di richiedere la massima attenzione e cura, rimedio efficacissimo per riportare la mente al sospirato qui e ora)
Mi incarto, ripulisco tutto, tolgo gli schizzi dalla fronte sennò rimane colorata pure quella e passo alla pratica biscotti.
Gironzolo qualche minuto in rete alla ricerca di una ricetta che non sia troppo complicata né lunga né arzigogolata e dopo poco ne trovo una che fa proprio al caso mio: niente burro, niente uova, solo olio d’oliva e gocce di cioccolato (poi vabbè ci sarebbero anche le nocciole veramente ma io non ce le voglio mettere, che di tritarle, proprio…).
Peso, setaccio, unisco, impasto, formo delle pallottine alla meno peggio che poi spatascio prontamente sulla teglia senza manco curarmi di dare loro un aspetto poco più attraente e inforno per i canonici 15 minuti durante i quali vado fino in Sicilia a prendermi un caffè da Claudia e ad assaggiare uno dei suoi, di biscotti, appena sfornati.
Poi sforno pure io,
risciacquo via l’hennè, mi faccio un caffè, riaccendo il telefono, riprendo i contatti col mondo aprendo pure la porta di casa e scopro che toh, anche il cielo piano piano si sta aprendo.
@@@@@@@@@@@@
Se pensate a dei biscotti dal gusto delicato e dalla forma aggraziata ecco, questi non fanno per voi. Fermatevi invece se propendete per un sapore rustico, deciso, da inzuppare nel latte o anche da mangiare così vista la consistenza morbida e piacevolissima. Rispetto alla ricetta originale ho apportato poche modifiche, tipo ridurre il lievito da 20 a 16 gr, aggiungere qualche cucchiaiata di cacao a metà dell'impasto e omettere le nocciole che male male di certo non dovrebbero starci. Si preparano in una ventina di minuti al massimo (compresa la cottura!): perfetti per una voglia di dolci improvvisa...o per quando fuori piove.
Ingredienti
300 gr di farina
100 gr di zucchero (anche meno)
80 gr di olio d’oliva
Una manciatona di gocce di cioccolato
Un paio di cucchiai di cacao
I semi di una stecca di vaniglia
1 bustina di lievito
Latte (o acqua o liquore o caffè) q.b.
Procedimento
Riunire tutti gli ingredienti in una ciotola, aggiungere l’olio e iniziare a impastare unendo progressivamente un liquido a scelta tra latte, acqua, liquore o caffè, quel tanto che basta a ottenere un impasto morbido e compatto.
Come specificato anche dall’autrice della ricetta (e contatto di persona) ne basta pochissimo, dunque come prima volta li ho provati con il latte a ridotto contenuto di lattosio, ma non escludo di ritentarli con un liquore o il caffè).
Formare i biscotti (stendendo la pasta e ritagliandone delle sagome o semplicemente formando delle palline da schiacciare sulla teglia) e disporli sulla teglia ricoperta di carta forno e infornare a 180° finché non prendono colore.
Per i miei, che ho voluto piuttosto alti e informi ci sono voluti 15 minuti esatti.
che ridere!!
RispondiEliminami fai venire in mente che io mi comporto circa uguale quando ho la tintura in testa!
magari me la faccio e ti prendo un biscotto!
Dai! Se vuoi puoi venire a fartela qua così il tempo passa più in fretta tra una chiacchiera e l'altra mangiucchiando biscotti!
EliminaSembrano buonissimi!Un bacione,carina!
RispondiEliminaMa tanti baci a te!! Grazie Lenia sei sempre molto gentile!
EliminaSignur..m'hai fatto ricordare quando mi passavo l'hennè in testa.. ma avevo 15 anni! ad oggi m'affido alle tinte visto che son totalmente imbiancata... 'naggia manco fossi na vecchia!!!! Però fino a 2 annif a.. mi facevo di hennè neutro.. giusto per rinforzarli.. e certi papponi assurdi!!!! vabbè.. passiamo ai biscotti.. sembrano buoni.. assomigliano ai cookies! ne prendo un paio ok???? baci e buona giornata!!!:-)
RispondiEliminaEccerto.serviti pure!! Io sono innamorata dell'hennè, lo faccio da quando avevo 12 anni tanto che pochi giorni fa pensavo che non mi ricordo più com'è il mio colore naturale di capelli perchè a forza di farci i riflessi mogano o rame mi sa che qualcosa è cambiato...ovviamente anche io ho sempre più capelli bianchi, ma finchè non sono proprio tutti, miscelando bene i colori si ottengono dei riflessi così belli che sembrano ...colpi di sole! (perchè quelli bianchi vengono naturalmente molto più chiari: devi solo stare attenta a non usare il rosso rame magari, sennò ottieni un effetto "carotina" che magari non è proprio il massimo. Mia madre che ha molti capelli bianchi ma è allergica alle tinte fa una miscela di hennè nero (70% ) e rosso mogano (30%) e le viene un bellissimo colore cangiante che sembra abbia appunto dei colpi di sole. Certo la seccatura è che per coprire la ricrescita devi farlo ogni 2 settimane e non è proprio una passeggiata...io ancora sto a livelli di una volta ogni mese e mezzo, ma piano piano dovrò accorciare i tempi!
EliminaBaciotti, buona serata a te (hai visto che finalmente è uscito il sole ed è arrivato pure un gran caldo??)
Sei davvero coinvolgente quando racconti le tue avventure e come sempre hai la capacità di regalarmi un piacevole momento di evasione dalla realtà. Ci ho provato una volta sola a farmi la tinta in casa ma è stato un “disastro” indescrivibile. Per fortuna che come dice mia mamma…capelli e guai non mancano mai! Oddìo…se mancassero i guai non è che me la prenderei a male sia chiaro! Oggi sarebbe la giornata perfetta per biscottare anche qui, un cielo da novembre, una temperatura autunnale, lo scenario ideale per accendere il forno e gustarsi un bel tè caldo e biscotti in totale relax. A me quelli rusticosi piacciono un sacco e se sono pure veloci motivo in più per afferrarli al volo. Un bacione, buona giornata
RispondiEliminaNo, ecco i guai se mancassero ci farebbero solo un gran piacere!! Qua invece oggi è finalmente rispuntato il sole, per fortuna io l'hennè l'ho fatto martedì che invece diluviava e quindi ne ho approfittato.
EliminaChe sia un disastro farselo in casa è assolutamente vero e tu considera che io nemmeno ho la vasca quindi per risciacquarlo mi tocca fare acrobazie nella doccia stando attenta che il primo risciacquo finisca nel secchio appositamente predisposto altrimenti si ottura lo scarico...una goduria insomma!!! ma ne vale la pena: dopo ne esco contenta e soddisfatta...almeno fino a quando non arriva il momento di rifarlo!
Tanti bacioni a te e buona serata Fede!
Bella la discrezione di questa tua giornata, dove il dolce non far niente si trasforma in momenti di intimità dedicati a se stessi.
RispondiEliminaI biscotti sono così naturali senza " fronzoli" ma genuini e invitanti al tempo stesso.
Io li chiamerei coccole di cioccolato , perchè in realtà delle vere coccole sono.
Un grande abbraccio forte.
E allora li chiameremo così! In effetti sono stati una vera coccola: prodotti in una giornata interamente dedicata a me stessa (e non capita sempre!!).
EliminaGrazie mille annamaria ti abbraccio forte anche io!!
Dove c'è di mezzo il cioccolato sono la prima a non fare complimenti!
RispondiEliminaE allora vai: serviti pure!! Bacioni!
EliminaI biscotti mi intrigano, ma sono ancora più interessata a questa faccenda del karkadé sui capelli, spiegami un po'?!
RispondiEliminaAllora guarda: prenditi un biscottino e mettiti comoda che ti spiego! (e considerato quanto sono sintetica potremmo star qua pure na settimana!).
EliminaDunque io l'hennè l'ho sempre mescolato con il tè nero (perchè acqua e aceto è vero che lucida e rinforza ma magari poi rischi l'isolamento...) cui aggiungo anche il succo di mezzo limone per fissare il "colore" (oppure yogurt se hai i capelli secchi).
Mi ha spiegato però il tizio di dubai (quello che m'ha dato la sòla ma in compenso è stato molto prodigo di consigli e spiegazioni...) che le donne arabe per esempio lo miscelano con il caffè, per ottenere dei riflessi castano-dorati, oppure appunto con il karkadè per accentuare il rosso. Allora visto che me ne ha regalato un sacchetto ho voluto provarci anche io e devo dire che aveva ragione! O almeno così mi pare: poi sai, molto dipende anche dalla qualità dell'hennè. Prossimamente comunque farò la prova pure col caffè...e poi ti racconterò!!
Bacioni!
L'hennè l'ho fatto una volta ma dato il macello in bagno ho deciso di non ripetere l'esperimento:-)
RispondiEliminaInvece questi biscotti si che sono da ripetere...
Uh pensa! E io che rimpiango tanto quello che prendevamo a Jeddah: era ottimo, venduto in sacchetti di juta...non ne ho mai più trovato uno simile!!!
EliminaCerto il macello in bagno lo si fa...specialmente se te lo passi da sola e hai i capelli lunghi, però ne vale la pena! Poi vabbè io lo uso pure per rinforzarli e lucidarli. Come cura insomma.
Grazie mille di essere passata, ti mando un bacione!
la forma non ha importanza, è il contenuto che conta! Troppo simpatico questo post, un abbraccio SILVIA
RispondiEliminaGrazie Silvietta, complimenti a te piuttosto per la bellissima intervista! (e poi quei triangoli di cioccolato mi erano sfuggiti, non li avevo mai visti, mentre devono essere deliziosi e sono contenta di averli scoperti!)
EliminaAnzi mo vengo a "dirtelo" direttamente
Il titolo del post è tutto un programma!!!
RispondiEliminaAHAHAHAHAHA....anche io quando passo l'hennè mi ritiro nelle mie stanze ma soprattutto devo essere preparata psicologicamente!!! e infatti non so se riuscirei a fare troppe cose insieme però forse sgranocchiare i tuoi biscotti... quello riuscirei a farlo!!!!
Un kiss amica e buona giornata ;-)
Ciao cara sono passata a salutarti e la foto in Home Page mi ha stregato...è uno scorcio bellissimo che mi ricorda moltissimo il panorama dalla mia casetta con un meraviglioso giardino in Madagascar...
RispondiEliminabellissimo!
A presto
Giusy
Beh non siamo lontanissimi: si tratta di un campo all'interno dello Tsavo Park in Kenya e il paesaggio della savana ha stregato anche me! In madagascar non sono mai stata, ma mi piacerebbe tanto andarci prima o poi!
EliminaCara Giusy, che piacere averti qua: grazie della visita e torna presto!!
Baci!
Beata te che che ci impieghi soltanto quindici minuti per andare e tornare dalla Sicilia! :-D La prossima volta che ti fai l'hennèsolacorretto ti aspetto da me a Bergamo, allora: quanto tempo pensi ti ci vorrà? Se meno di un quarto d'ora dopo il caffè coi biscottini possiamo anche farci un giro in città alta! Ahahahhah! Comunque questi biscotti senza niente sono da provare :-)
RispondiEliminaNo, che un quarto d'ora?? mi Basta un clic e sono da te!!
EliminaAnzi per l'occasione ti pregherei di prepararmila caprese al limone che la versione originale mi piacerebbe proprio assaggiarla (dopo avertela stravolta!!). E poi sì: giri per negozi e shopping sfrenato!!!
Tanti baci Lu!
Se avessi fatto come te, sicuramente sui miei capelli ci sarebbe stato l'impasto dei biscotti e nel forno il preparato per la tinta! Sono distratta... devo fare le cose una alla volta!!! Mica scherzo, sai???
RispondiEliminaSti biscottini, anche se adesso non piove però me li papperei proprio, perché a me un dolcetto p rima di andare a nanna... mi piace proprio tanto. E' per questo che non li sto facendo e neanche li sto comprando. Devo ributtare giù questi maledetti quattro chili, che dopo le ultime scorribande, potrebbero anche essere aumentati!!!
Grazie per i complimenti, baby... ma non farti ingannare dalla foto. In quel momento ero felice, distesa, tutta presa dalle mie novità... Ma la mattina non sperare di vedermi così! Continuerai a non riconoscermi!!! Mi spiace che stai a casa forzatamente... Spero che presto ricomincerai a viaggiare per andare a lavorare!!
Fammi sapere se una domenica mattina ti vai a fare una passeggiata all'itinerario di Palo... mi metto un fiore all'occhiello per farmi riconoscere.... Bacione