"A casa non s'arriva mai, ma dove confluiscono vie amiche, il mondo per un istante sembra casa nostra" (H.Hesse)

venerdì 13 luglio 2012

Dei miei pranzi salutistici e dei sabato sera all’insegna della mondanità (e del gioco d’azzardo!) - Insalata di surimi e ceci all’origano e limone


Fa caldo.
Tanto e di quello da tagliare le gambe, mutilare i pensieri, stroncare passioni e voglie sul nascere.
Di dolci compresa.
Beh insomma, quest’ultima non proprio del tutto in verità: resiste e si accende a ogni cartellone pubblicitario, a ogni spot, televisivo o radiofonico, a ogni richiamo di quel gelato che inizia per M e finisce per agnum.
Non per fare pubblicità (pure perché, siamo seri, figuriamoci se l’azienda ha bisogno del mio blogghetto micragnoso per sbarcare il lunario!), ma credo di poter affermare che si tratta in assoluto del mio gelato preferito.
Sì per carità quelli artigianali che fanno molto virtuoso e tanto intellettuale sono sani e assolutamente da preferire per qualità degli ingredienti, assenza di coloranti e conservanti e tante altre inconfutabili e fascinosissime ragioni da snocciolare con dovizia di particolari e sfoggio di erudizione in tutti i salotti o le tavole rotonde a tema enogastronomico cui dovessimo essere chiamati a intervenire (…non si sa mai).
E come dimenticare, del resto, lo splendido gelato al pecorino – sìssì proprio pecorino - della gelateria “Le cuspidi” di Agrigento, per esempio?
O il sorbetto di gorgonzola e noci - essì proprio gorgonzola! -  della stranota e pluripremiata “Gelateria di Piazza” a San Gimignano?
Ma avendo come unica aspirazione del periodo quella di razzolare malissimo (per una forma di sfogo ed espressione massima di scazzo estivo e “preferiale”, eufemismo quest’ultimo per non dire “di prossima disoccupazione”…), posso anche precisare che il mio preferito in assoluto è il Double chocolate (che per inciso manco si trova più, sostituito dal nuovo Infinity su cui nutro ancora diverse perplessità), con una simpatia quasi a pari merito per quello al pistacchio.
Poi s’intenda: non è che quello alle mandorle, quello allo yogurt, quello al caramello, quello bianco, quello al cocco o quello ai frutti rossi li consideri da buttare via…
Solo che avendoli assaggiati tutti, dal primo all’ultimo, nessuno escluso, posso vantare ora una certa esperienza sul campo e competenze assolutamente scientifiche per stabilire priorità e scale di valori.
Ecco, e pranzare con una bomba calorica di quella portata, grondante cioccolato, ma fresco a godurioso (sia pure insugnato di conservanti e coloranti), credetemi, è la mia grande e ineguagliabile passione del momento.
L’unica che mi faccia arrivare perfino a benedire (per il ristretto spazio del pranzo e poi basta, certo), Minosse e Caronte, Scipione e Hannibal con tutto il loro bagaglio di calore  e la loro portata di afa.
In questo quadro attuale di sbraco (fisico sicuramente  - vista la fiacca -  ma di striscio anche mentale, per ciò che concerne tutti i più nobili principi di vita, alimentazione, benessere psicofisico fin qui professati) si inserisce il parallelo andazzo, ormai abituale, dei nostri sabato sera.
Amore che ne dici usciamo?” – e non sono io a porre la domanda, come si potrebbe essere erroneamente portati a pensare dai più classici clichè.
No: è lui! Che lo fa però, per sua stessa ammissione “perché non vorrei che ti sentissi costretta a stare chiusa in casa d’estate”.
Sì, capirai. Sfonda una porta che di suo è già bella che spalancata.
Perché noi viaggiamo tanto sì. A piedi o in treno, in aereo o in macchina, in pullman o a dorso di mulo (è capitato anche questo).
Vicino o lontano, per tanto o per poco.
D’estate e d’inverno, col caldo o col freddo.
Ma non diteci di prendere la macchina e venire a Roma nel fine settimana!
Per pranzo o per cena che fosse.
Vorrebbe dire vestirsi - leggeri sì, ma certo con qualcosa di meno casalingo e spartano che infradito e prendisole o boxer slabbrati e birken di qualche stagione fa - salire in macchina, farsi quei 40-70 km secondo i casi al termine dei quali forse l’abitacolo di sarà refrigerato, cercare parcheggio – e magari non trovarlo - , passare la serata a sventolarsi e a boccheggiare sui balconi altrui…
Perché??
La risposta a proposte di questo genere ormai è diventata standard:
A cena (o a pranzo) da voi? Co sto caldo (o freddo, secondo le stagioni)?? Ma come te va…! Essi bbona: facciamo un’altra volta (che poi non arriva mai o solo dopo moltissimo tempo)”.
Perché siamo pigri sì e anche un filo asociali, lo ammettiamo.
Che organizzare qua da noi pure pure, ma muoverci e andare alla ventura, proprio…
Allora il sabato sera, per l’appunto, finisce così:
 “No, scherzi? Io sono stanchissima! Fai la pizza piuttosto, che ce la mangiamo qua”.
Beh certo poi mi tocca accendere il forno e cuocerla, ma considerando che d’estate cas(ett)a nostra si dilata un po’ regalandoci il lusso di mangiare al fresco sul balcone (dove non batte mai il sole ma dal quale si può assistere al sorgere di un’alba come questa qua,
 …e scusate se è poco)
e calcolando che il calore del forno lo senti giusto quando lo apri per spargere la mozzarella sulla pizza e poi quando lo riapri per sfornarla (e riuscire fuori subito dopo), mi sembra davvero poca cosa al confronto.
 Poi ecco, posso mettere le birre in fresco.
Posso compiere lo sforzo sovrumano di trascinarmi all’alimentari qua sotto a comprare due gelati (a caso) per dopocena.
Ma nemmeno il richiamo delle bancarelle nel paese vicino riesce a schiodarmi dai miei sabati mondani e avventurosi sul balcone della casetta!
Non dopo una settimana di sveglia alle 4:30.
 E di dieci ore filate in giro per Roma (Roma appunto. Dove, fosse pure per una cena dalla migliore amica, dovrei tornare anche nel giorno libero!!).
 Sui mezzi.
 Co sto caldo.
E i vestiti appiccicati addosso
E i sandali incollati ai piedi.
Proprio non ce la potrei fare.
Eppoi le serate sul balcone della casetta mica finiscono lì: si concludono con i brividi e i patemi di una entusiasmante partita a carte!
Anzi due: a briscola e a scopa, dove alla prima vince lui, ma nella seconda sono assolutamente (e da decenni) imbattibile e inattaccabile.
A fronte di tutto ciò: la giornata sulla spiaggia, la pizza di mio marito, la partita a carte, il fresco del balcone…..ma di andare a Roma, mo’ siamo onesti, chi ce lo farebbe fa’?!
E chi ci ama ci segua, pure strani, pigrissimi e asociali come siamo!

@@@@@@@@
Al solo sentirlo nominare qualcuno potrebbe avere un sussulto o essere colto da irrefrenabili moti di disgusto. Quel surrogato, quella specie di cibo plasticoso che spacciano per granchio, quegli orrendi bastoncelli arancioni che se trovi il bandolo riesci a srotolarli come un gomitolo e ti diverti pure a sfilacciarli uno per uno, ma contestualmente ti passa la voglia di mangiarli.
Ma!
Posto che non si tratta di pesce pregiato né del tutto ben definito.
Che non ha niente a che vedere con uno di quegli elementi salutistici e assolutamente corretti dal punto di vista nutrizionale e dietetico.
Stabilito che non lo vedremo mai comparire nemmeno di straforo sulla piramide alimentare o nel menu del più scalcinato ristorante….
Noi, questa insalata qui, ce la facciamo almeno una volta a settimana per cena che è buona sia d’estate, fresca di frigo, sia d’inverno, appena scaldata a bagnomaria.
Oppure di propinarla come antipasto che, incredibile ma vero, è molto apprezzata.
Tuttavia, va precisato: c’è surimi e surimi, chè mica si sceglie a caso!
Si va da quelli fini fini e incellofanati uno per uno che bisogna “sbucciare” e poi sbollentare, far freddare e solo poi, eventualmente, tagliare a rondelle, ma nonostante tutte le accortezze si sfilacciano comunque e prendono le sembianze di spaghetti bianchi e mollicci certamente poco invitanti.
Oppure ci sono quelli di “Sapore di mare”, catena di pesce congelato fresco che li vende sfusi, già tagliati in diagonale a tocchi belli grossi, compatti e corposi, che non necessitano di alcuna cottura ma solo di essere tirati fuori dal freezer un paio d’ore prima, passati sotto l’acqua per togliere eventuali residui di ghiaccio, scolati bene e infine tagliati e conditi a piacere.
Tutto qua, nessun virtuosismo né trucchetto.
I legumi ci stanno bene tutti, ma con i ceci hanno una marcia in più.
Per l’origano usate quello di montagna, calabrese o siciliano che sia, non fate l’errore di accontentarvi di quello in barattolo. E soprattutto: sfregatecelo sopra solo al momento.
Poi tanto peperoncino, limone, un olio buono……

Ingredienti (per due)
250 gr di surimi
240 gr di ceci in barattolo (quello grosso della Cirio, che è il migliore, per qualità e sapore dei ceci)
Il succo di 1 limone
Abbondante origano
Peperoncino
Poco sale
Olio extravergine d’oliva

Procedimento
Lasciate scongelare il surimi (io lo passo dal freezer al frigo la sera prima e lo condisco la mattina per la sera), mettetelo in uno scolapasta, passatelo sotto l’acqua corrente e lasciatelo scolare bene, quindi tagliatelo a rondelle non troppo sottili.
Scolate i ceci e risciacquateli per togliere l’acqua di conserva, quindi scolate anche questi molto bene e uniteli al surimi in una ciotola capiente.
Condite con l’olio, il succo del limone, poco sale, peperoncino secondo i gusti e infine una spolverata abbondante di origano.
Lasciate riposare almeno un’ora prima di consumare e accompagnate con pane integrale, gallette di riso, farro o mais o ancora crackers all’acqua.

22 commenti:

  1. Mi hai fatto morire dalle risate!! :DDD
    Mi sembra quasi il ritratto della mia famiglia...pargoli inclusi tutti un pò "asociali"!!

    Iniziamo dalla lode del gelato confezionato: io adoro il cornetto , quello classico, senza tutta qyella roba di moda e , anche per me, è il mio pasto preferito...i gelati artigianali non mi piacciono, a meno che non sia io a farli! ;)

    Ecco l'ho detto...e ogni tanto bisogna ammettere i propri vizi!!!
    Sulla voglia di uscire di questi giorni ti capisco e condivido.

    Sul surimi anche però, di tanto in tanto, lo utilizzo anche io...questa insalata fresca di frigo mi sembra molto allettante!!!

    ciao e buon we

    loredana

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    1. Carissima loredana, il fatto di non essere l'unica famigliola di asociali e poco inclini alle folleggianti serate estive mi consola non poco!!
      Il cornetto piace moltissimo anche a me, hai mai provato il "Magnifico" ??
      Essendo extralarge dura di più ed è davvero un pranzo: ma che goduria!!! (giuro che non sono imparentata. nemmeno lontanamente, col signor algida!).
      Il gelato da me invece non l'ho mai fatto ma sono curiosa di provare! Non ho la gelatiera ma so che esistono diverse ricette che non ne prevedono l'uso...provvederò!!
      Tanti bacioni e buon prossimo fine settimana a te!

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  2. Son d'accordo con te su tutto!!!! per il magnum.. per la callara.. per le sudate a Roma durante questi giorni roventi.. Quindi sii un pò solidale con me.. a te dico.. che venire a Roma il w.e. è da pazzi!!! ed io che cico a me??? vorrei scappààààà se more..s e schiatta..s e crepa.. nons e dorme! nun je la faccio più!!!!! i mezzi con la puzza de sudore... un sole che batte sulla capoccia (mi son ustionata dove ho la riga dei capelli pensa te) mentre attendi che ne passi uno.. bastaaaaaaaaa.. Quindi te che non cis ei nel w.e... statte bona dove sei.. e fai quello che fai che va bene!!!
    ps: gelato al pecorino?? sorbetto al gorgonzola?? ossignurrrrrr
    baci e buon w.e. .-)

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    1. Claudiè: "la callara" è bellissimo e rende perfettamente l'idea e il concetto!!!!! Sono solidale, perchè hai ragione: quando pure qua da noi la notte si boccheggia (e capita!) penso a come deve essere a roma e ti capisco, però dai in compenso negli ultimi giorni si respira un po': addirittura la mattina sembra quasi che faccia freschetto. Comunque la notte si dorme e quello è l'importante!
      Tanti bacioni bella, e buon fine settimana (pure se siamo ancora a mercoledì, ma così magari arriva prima!!)

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  3. Luna...suggerimento regalo di Natale:piccolo elettrodomestico---> una gelateria!!!! Ti piacerebbe!
    Bacio, Bella

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    1. Bella, amica mia: volevi dire una GELATIERA, vero? per quanto anche direttamente un GELATERIA non mi dispiacerebbe!!!!!! ma se proprio dovessi aprirne una verrei lì in america e sarebbe finalmente l'occasione giusta!
      Grazie della dritta, sai che non ci avevo mai pensato? Ho girato immediatamente il suggerimento!!!!!!!!!!!!
      Ti mando tanti baci!!!
      XOXOXOXO

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    2. Siiiii` Luna, una gelatiera!!! Pero` forse sarebbe ancora meglio una gelateria, non la mia, ma invece quella con un gelataio bello fusto! ;-)
      XOXOXO B.

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  4. Non so se sia più gustoso il tuo modo di scrivere, uno qualunque dei Magnum da te citati o questo intruglio finale a base di surimi e ceci della Cirio (che ce l'ha più grosso... ah ah ah!), fatto sta che mi sono goduto il post sino al puntino finale e mi è pure spiaciuto che sia finito :-D

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    1. Lucy!!!! Ma che fine avevi fatto?? Vabbè che ora sei famosa e soprattutto materia di studio del dipartimento di filologia classica e italianistica (ho letto il tuo post, ma non mi faceva commentare perciò intanto i complimenti te li faccio qui, tanti e vivissimi perchè questa cosa della ricerca sui foodblog mi pare proprio una figata pazzesca, ma poi comunque torno e te li faccio direttamente da te...'ndo scappi??).
      Quanto all'indecisione sulla maggiore fonte di gusto, per non sbagliare ti suggerirei di appagare perlomeno le prime due cose assaggiando uno per uno tutti i gusti di magnum (se già non lo hai fatto) e poi di fidarti a provare l'intruglio di surimi e ceci (eddai, guarda che è buono!)!
      Grazie infinite, mi fai ammazzare dalle risate come al solito: ti mando tanti baci!!!

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    2. Uèèèèèèèè!!! Io ti sto aspettando, eh? Ma come, ora che sono ricca e famosa e me la posso tirare anch'io come le grandi blogger, non vieni nemmeno a farmi i complimenti pubblicamente? :-D :-D :-D

      P.s. Quando arrivi non ti scordare un magnum per ogni gusto, mi raccomando!

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  5. Oddio, da dove comincio? Dal Magnum, va (ma perché non si può dire? Perdona l'ingenuità, ma io vedo talmente tanta pubblicità in giro che farmi lo scrupolo di scrivere una marca non lo capisco, anche se poi lo scrupolo - appunto - me lo faccio). Dicevo...dal Magnum. Lo adoravo anch'io fino a un paio d'anni fa, quando hanno iniziato a uscire gusti sempre più alternativi e lontani dai sapori terra terra che piacciono a me (ovvero doppio cioccolato e al massimo nocciolata di copertura e l'immancabile cioccolato bianco). Quest'anno ho assaggiato il pistacchio e sapeva di tutto tranne che di pistacchio (amaretto? costa meno sicuramente). Non è una questione di conservanti, ma punto sempre più spesso al gelato artigianale (anche quello covo di cocenti bidoni...!!)

    Anche tu le Birken? Yeah!!! Per me sono una seconda pelle e sebbene abbiano ormai una certa età (quattro anni di camminate!) non riesco a metterle da parte. Anche se sto facendo un pensierino ai nuovi modelli "fescion"...

    Un filino asociale anch'io, sopratutto quando si tratta di andare a Roma e infilarmi in mezzo alla callara e al traffico...poi sai già come la penso in merito a pizza fatta in casa e birra ghiacciata, se poi le gusti entrambe sul balcone di casa non ho proprio dubbi!!!

    E, detto tra noi, nessun sussulto per la polpa di granchio di cui sono ghiotta (si, confesso!!!!) Che poi non sia granchio...vabbè, anche il tonno non è tonno e il pistacchio del Magnum non è pistacchio...

    Mi hai dato un felice spunto per le mie prossime cene light, terrò presente questa ricetta. Poi con il mio origano fresco coltivato in vasetto ho sicuramente una marcia in più. Wrooom.

    Un bacione cara Luna, leggerti è sempre un piacere e oggi sono stata anche più logorroica del solito nel risponderti (ma è solo colpa tua e dei tuoi post!!!)

    Buona serata!!!

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    1. Figuriamoci! Dopo i sermoni che ti propino nel tuo blog, coprendo a momenti tutto lo spazio disponibile dei commenti, questa qua mi pare una passeggiata di salute!
      E poi sai che confrontarmi con te mi piace proprio! Quante affinità!!
      Sul perchè ci si debba vergognare a fare pubblicità non saprei dirti, ma la cosa mi fa riflettere! più che di vergogna parlerei di sacro timore: non ho ancora ben capito tutto quello che c'è dietro il meccanismo delle collaborazioni e delle pubblicità ospitate sui propri blog (e infatti me ne tengo alla larga) ma mi dà l'idea che si tratti di meccanismi ben precisi e abbastanza regolamentati, tanto che anche solo citare un nome famoso, al di fuori di queste logiche, mette l'ansia!
      Ma mi capita di citarne, eccome, di prodotti più o meno famosi: dal barattolo di legumi della cirio al magnum, dalla pasta agnesi alla catena di sapore di mare. Prodotti con cui mi sono trovata bene o che mi piacciono tanto da scatenare il mio entusiasmo e la voglia di condividerle. E tutto senza che mi paghino!!!
      Quanto al resto: ho buttato anche io più di un occhio ai nuovi modelli very fashion delle birken!!!! E siccome i saldi sarebbero iniziati già da un pezzo, tocca che mi sbrighi!
      Tanti baciotti cara Giulia, e buon fine settimana!

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  6. No aspetta un attimo!!! S.Gimignano quello in provincia di Siena? Gelato gorgonzola e noci e lo scopro solo adesso? Oddìo, a priori l'idea non è che mi faccia impazzire, di sicuro mi viene l'acquolina più pensando al M....m, ma la curiosità quella sì che me l'hai mandata alle stelle!!! Proprio non me lo immagino. Quasi potrei vincere la pigrizia e l'asocialità che qua, più passa il tempo, e più diventa grave! Per tirarmi fuori di casa la sera ci vorrebbe il carrattrezzi e di sicuro non godo del tuo bellissimo tramonto. Se ci fosse pure quello...adìos ^_^
    Sai che la tua fresca insalatina, presentaat così, mi fa pensare ad una spiaggia immensa, palme, brezza leggera e un mare cristallino? Dici che ho bisogno di vacanze? mhhh, può essere, però è terapeutica oltre che gustosa se fa questo effetto ^_^ Un bacione, buona settimana

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    1. Fede carissima, con me manco il carrattrezzi a questo punto servirebbe più! e la pigrizia procede di pari passo con l'avanzare dell'età e con il succedersi delle stagioni (e mo' sembro proprio mi nonna!!): d'estate perchè fa caldo, d'inverno perchè fa freddo e via dicendo.
      ma secondo me poi alla fine è anche questione di periodi: ce ne sono alcuni più spensierati in cui si cerca la compagnia e altri in cui ci si rifugia un po'.
      Io attualmente (ma già da un pezzetto) sto attraversando il secondo!! e la pigrizia la vinco solo quando si tratta di viaggiare per mari e per monti.
      Per il gelato: sìììì, è proprio quel san gimignano! Gelateria famosa per aver vinto non so quanti premi per il miglior gelato e fanno dei gusti pazzeschi, come questo di gorgonzola e noci, ma anche tanti altri interessanti. All'inizio devi forzarti: io perlomeno ero tanto scettica, poi per fortuna ho rotto gli indugi e mi sono decisa a provare e devo dirti che ne sono stata proprio soddisfatta!!
      magari non sarà il gusto prediletto o quello che si sceglierebbe tutti i giorni però la soddisfazione di aver provato e scoperto un accostamento così particolare è immensa!
      Ci siamo stati ormai qualche anno fa, credo nel 2007 ma so che la gelateria è viva e vegeta e ha anche un bel sito!
      tanti bacioni, buon fine settimana!!!

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  7. pesce e legumi si abbinano bene e i ceci preparati cosi sono molto profumati

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  8. il gelato che mangi tu lo aborro.... ma quest'insalatina di aranciosi bastoncelli fa una gola!!!!!!!!!!!! Complimenti per il blog, appena scoperto! -AC-

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  9. ma dai, io li ho sempre e solo messi nella pasta i surimi, ottima ricetta! Un abbraccio SILVIA

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    1. nella pasta e nel risotto pure io, ma provali così e sappimi dire!!
      Baci, silvietta, che tra domani e dopodomani vengo a godermi il racconto del tuo fantastico viaggio!

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  10. Grazie dell'affetto dimostrato e delle parole scritte. Bè se mi dici che l'avevi capito sono ancora più felice perché il mio stato d'animo é arrivato e la tua sensibilità lo ha percepito!!!!
    Fantastico!!!!
    fantastica pure l' insalata di surimi che credo di non poter mangiare perchè sono crudi ;-(
    Invece di ceci ne sto facendo grosse mangiate, conditi con origano e limone mica male!!!
    Grazie ancora, ti abbraccio straforte
    Fede.

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    1. No ecco, tu statte bbona e per un po' lascia perde surimi e compagnia bella e concentrati su alimenti veramente sani!! Come i ceci per l'appunto che sono strabuoni e fanno tanto bene!
      Ricambio l'abbraccio stritoloso (panza permettendo) con tutto l'affetto del mondo!
      buon fine settimana e tanti baciotti!!

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