Nonostante tutto… - “Tre cartoline dalla mia Italia”

La scoperta di un nuovo blog, Viaggi e Baci  (avvenuta a sua volta attraverso il bellissimo blog di Vaty) e, in automatico, la voglia di partecipare a una sua bella iniziativa: "Il senso dei miei viaggi" , condividendo 3 immagini di altrettanti luoghi del cuore.

Eccomi allora a illustrare i miei:

1)

La Rocca di Ceri, un borgo medievale arroccato su uno sperone di tufo, dove ci sono soltanto un santuario, due ristoranti e una manciata di case. Oltre  a un semaforo che regola la salita e la discesa delle macchine sull’unica strada (ripida e strettissima) disponibile per raggiungere la piazzetta dalle pendici.

Il santuario è qualcosa di meraviglioso e altamente suggestivo, a me tanto caro non solo perchè mi ci sono sposata ma perché commuove ogni volta che ci si mette piede. Soprattutto da soli, soprattutto quando intorno è tutto silenzio. Un po’ per gli affreschi antichissimi riportati alla luce solo negli anni ‘80, ma soprattutto per l’aria che vi si respira, di pace e serenità assolute.

2)

Quel presepe a cielo aperto che per me rappresenta Anguillara Sabazia, piccola città affacciata sul lago di Bracciano. Andateci d’estate, a gustare il pesce di lago in uno dei suoi tanti ristorantini o anche solo a passeggiare tra i suoi vicoli (c'è una libreria bellissima: piena di cose preziose e introvabili), ma andateci soprattutto d’inverno, nelle giornate in cui è ammantata da un velo di nebbia che la rende ancora più magica. Salite su, fino all'angolo più esterno della terrazza su cui affaccia la chiesa della collegiata, a godervi la visione dello specchio di lago. E non trascurate di fare una piccola puntatina anche al vicinissimo lago di Martignano, posto giusto “dall’altra parte” perché, scarpinata a parte (per risalire a fine giornata), ne vale davvero la pena!

3)

La Necropoli etrusca della Banditaccia, appena fuori Cerveteri.

Nonostante dal 2004 sia stata dichiarata sito Unesco, la sua fama è appannata e le sua bellezza per niente valorizzata. I tumuli sono talmente tanti che iniziano “da fuori”, i più anzi sono proprio esterni, considerando che la necropoli copre 400 ettari di estensione dei quali solo 10 recintati e visitabili.

Il percorso interno ha un aspetto selvaggio e un po’ dimesso e duole vedere tombe piene d’acqua o altre seminascoste dalle sterpaglie.

Ma sono un paio d’ore spese molto bene sulle tracce di una civiltà grandiosa che per molti versi è avvolta nel mistero. Anche lì: preferite i momenti di calma, quando non ci sono scolaresche o laboratori vari e scendete giù a visitare i meandri delle tombe più nascoste.

Sono tre luoghi, ma se ne potrebbero citare a migliaia, di questa bella e strana Italia.

Ed è curioso che come prima scelta mi siano venute alla mente immagini della mia zona, anziché la tentazione di andare a frugare fra le migliaia di foto di altri luoghi magici sparsi qui e là da nord a Sud......dovrò indagare anche io, prima o poi, il senso dei miei viaggi....