Una piccola premessa su quanto stava accadendo ieri sera mentre scrivevo questo post: io al pc, gironzolando pigramente tra un blog e l’altro; l’amato bene spalmato su tutti e 3 i posti del divano in adorazione estatica degli 11 eroi della nazionale che, sudaticci e appiccicaticci, correvano appresso a una palla per difendere l’onore e i titoli nella battaglia più ardua di questi tempi (calcistici e non).
Ed è stato molto bello apprendere che la notizia di apertura del Tg1 delle 20 riguardasse lo stato d’animo di Cesare Prandelli e i pronostici vari sulla serata.
Che poi nella stesso momento, a qualche migliaio di km di distanza dal luogo dell’eroica sfida fosse in corso un incontro storico tra alcuni capi mondiali, su questioni non propriamente secondarie, è giusto un dettaglio cui comunque è stato dato lo spazio della seconda notizia, mica relegato in fondo alla scaletta.
Ecco, io invece, che incarno il perfetto italiano sotto la media, che qua proprio non ci vuole stare, nazionalista non lo è manco di striscio e la cui unica preoccupazione è decidere bene se trasferirsi in Australia oppure in Papua Nuova Guinea, considerato che alla partita sono assolutamente indifferente e della pausapranzo dei grandi della terra non me ne cale nemmeno un po’, me ne stavo, per l’appunto, mollemente e pigramente incollata al piccì.
E tuttavia avevano un che di divertente e perfino rassicurante le fibrillazioni dell’amato bene che tamburellava il piede sul tavolinetto del salotto fumando nervosamente una sigaretta dietro l’altra….
Ma visto che adesso la vittoria è in pugno e l’incontro deve essersi in qualche modo concluso, passerei ad altro, venendo a noi.
Inizialmente avevo pensato di dare a questo post un titolo come “Siamo in 3!” o mettere direttamente la foto di un fiocco azzurro in apertura, ma è stata giusto questione di qualche secondo perché poi ho riflettuto sul fatto che un ipotetico lettore si sarebbe potuto fermare al titolo e da lì sarebbe stato tutto un susseguirsi di telefonate, viedochiamate, messaggi di fumo ed email da parte di tutti quelli che, fra parenti, consanguinei, amici, vicini di casa, conoscenti di sguincio e noti solo di fama paiono non avere altra ragione di vita che apprendere una notizia del genere.
Ora, un’attenzione e una premura di questo genere sono indubbiamente molto apprezzabili e perfino commoventi, ma anche…ecco, forse un filo imbarazzanti.
E mi sono messa nei panni di tutti quelli che (tolti i pochi realmente e sinceramente interessati alla questione) dopo la domanda di rito: “ma tu un figlio quando lo fai?!” si esibiscono nella pantomima di tutti i consigli non richiesti e degli incoraggiamenti mai cercati.
Ebbene, di fronte all’ipotetico compiersi di questo miracolo quali altri argomenti avrebbero, a quel punto, per riempire giornate vuote e notti insonni?
La realtà invece è molto più semplice e soprattutto senza le nefaste conseguenze di cui sopra per gli indelicati impiccioni, e pur tuttavia non meno degna di nota: il 25 maggio scorso è nato il nostro primo lievito madre!
Che abbiamo chiamato Shrek, perché come dice Claudia Annie, la scatenatrice di tutto ciò (cui siamo assolutamente grati!), a un lievito madre si deve dare un nome, oltre ad accudirlo e a prendersene cura con impegno e dedizione assoluti.
E noi l’abbiamo presa in parola.
Prima ho girovagato un paio di mesi almeno con la stampata del suo post nella borsa.
Così, tanto per andarmela a studiare di quando in quando cercando l’ispirazione e il coraggio di lanciarmi nell’impresa.
Poi, pigra come sono, ho passato la palla all’amato bene, lusingandolo con le dovute rassicurazioni che solo lui avrebbe potuto buttarsi in un’impresa così alta e impegnativa.
Ma l’ho sostenuto e incoraggiato anche praticamente: un giorno facendogli trovare pronto il vaso a chiusura ermetica in cui conservarlo; un altro giorno spianandogli davanti lo straccetto carino con cui chiuderlo; la settimana dopo, fornendogli la scorta di 5 kg di farina per tutti i successivi rinfreschi almeno fino a Natale prossimo; e così via finchè non si è sentito talmente pressato e tormentato da non poter fare a meno di dare vita a questa palla di impasto.
Dopo qualche incertezza sul nome (ma anche sul sesso visto che inizialmente si chiamava Fiona!), il nostro Shrek delle meraviglie ha preso a crescere e a farsi grosso ogni settimana di più, sotto le amorevoli cure dell’amato consorte che lo coccola, lo copre con il plaid (manco fossimo tra i ghiacci dell’Alaska anziché nelle fauci di Caronte), gli mette vicino pure la frutta perché (dicevano le nonne) aiuta l’attivazione del lievito e lo impasta e lo massaggia puntuale ogni venerdì sera cascasse il mondo!
Considerato poi che sarebbe anche trascorso ormai un mesetto abbondante dalla sua nascita, ha cominciato a esibirsi nei primi, rudimentali esperimenti di vario genere.
Ma di questo, darò conto nei prossimi post….
Ma di questo, darò conto nei prossimi post….
E a noi romani: buona festa!
Il tuo racconto è esilarante, sto ancora sorridendo dopo aver letto le amorevoli cure profuse in quel tenero panetto di pasta!!! Mi sorge solo un dubbio sulla sessualità del lievito madre...devo rifletterci su.
RispondiEliminaHo pensato tante volte anch'io a farlo in casa ma non credevo fosse così...be'...impegnativo. Credo che rimanderò l'impresa ai primi freddi, decisamente non me la sento in questo momento!!
Complimenti al cuoco paziente :)
Insomma, ieri sera eravamo entrambe a girovagare sul pc animate dalle stesse sensazioni. E senza neanche farlo apposta, io stavo scrivendo sul mio blog di ipotetiche fughe oltre oceano (ma ho evitato di parlare di calcio perché potrei diventare pesante a tratti da sopprimere) e quoto sicuramente l'Australia anche se il mio cuore ultimamente batte in Messico e lungo tutto il Sud America. Come dicevamo giusto poco tempo fa...sognare non guasta.
Un abbraccio e buona giornata! Smack!
Beh sì, in effetti il periodo per buttarci su un esperimento del genere forse non era propriamente il più adatto: avrei potuto aspettare i primi freddi e rimandare tutto a un clima più mite.
EliminaNon essendo però in prima linea in tutta questa faccenda, e avendo anche una certa premura di vedere "come veniva" ho pensato di non temporeggiare più di tanto e di dare subito il via a tutto gli esperimenti del caso! (che ce frega... tanto mica lo impasto io il panetto ogni venerdì sera!! E mica ci sto io davanti al forno a vedere come cresce!!!!).
Quanto al resto: guarda a me pure il messico e tutto il sud america vanno più che bene!
..Servirà una piccola pasticceria italiana pure lì, no?!
baci, buona giornata!!!
O mamma mia... che confusione sul sesso!!! io ho semrpe dato epr scontato fosse sesso femminile.. però chi può dirlo!! ammazza quanto amore nel curarlo.. per questo io non me lo faccio a casa.. lo fare morire.. non ho tutta questa pazienza.. Attenderò le creazioni... baci e buon w.e. :-)
RispondiElimina...per questo non mi ci sono dedicata personalmente ma ho incaricato il dolce consorte!
EliminaIo l'avrei fatto stramazzare dopo nemmeno una settimana, dimenticandomelo nel ripiano più invisibile del frigorifero!!
Così invece mi godo solo gli esperimenti!!
Baci cla, buona settimana!!!
ahahaha mi hai fatto ridere!!!:D complimenti per Shrek! ma somiglia più a te o più a lui? ;P
RispondiEliminaSEnza ombra di dubbio, considerando anche il nome, direi che è tutto suo padre!!
EliminaEVVIVA EVVIVA EVVIVAAAAAAAAAA ^_^ Stappata anche la bottiglia di spumante? Dò piena ragione ad Claudia Annie, bisogna battezzarlo! Mi sa che è per questo che tutti i miei precedenti tentativi erano falliti: non gli avevo mai dato un nome e lui, porello, il LM mi andava in crisi esitenziale :) E certo che se ora di Shrek oltre al nome prende pure le dimensioni...qua ti voglio :)) Beh, sono sicura che si darà da fare e anche parecchio bene e io starò pronta a vedere cosa combinerete insieme.
RispondiEliminaIeri sera non eri la sola a girovagare sul piccì. Per quanto me ne importa del calcio ho realizzato che c'era la partita dalle urla che provenivano da fuori. 'namo bene :))! Un bacione grande, buon fine settimana
P.S. grazie per gli auguri e il bellissimo commento che mi hai lasciato. Da qui a due mesi spero che la tua voglia di festeggiare faccia capolino e lo faccia per bene. E se puoi, non perderti dietro ai bilanci. Io l'ho fatto, fatto e rifatto e non ci ho guadagnato niente di buono...anzi!
No, ecco, magari opinabile, ma un nome glielo abbiamo voluto dare subito esattamente per quella ragione: l'idea che in questa casa prendesse ad aggirarsi pure un LM in crisi esistenziale non potevamo accettarla: ci manca lui!!!!!
EliminaTanti bacioni a te cara Fede e buona settimana
P.S.: grazie ;-)
Sei una simpaticona, splendido post, buona domenica
RispondiEliminaM.G.
Ma grazie! Splendida settimana a te e tanti baci!
Eliminabene arrivato al lievito madre ma adesso ti toccherà oltre che accudirlo farci vedere tante belle ricette :-))
RispondiEliminaAahahahah bravissima, prima o poi mi cimenterò anche io! Complimenti!!! :D
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